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“Invito a Palazzo”, il 7 e 8 ottobre Palazzo Chiericati apre le porte all’arte e alla cultura

Di Francesco Battaglia Lunedi 1 Agosto 2016 alle 14:50 | 0 commenti

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Ad ottobre prossimo ripartono i grandi appuntamenti dell'arte e della cultura a Vicenza: ad annunciarlo a Palazzo Chiericati è stato il vice sindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci. Il vice sindaco definisce l'appuntamento ribattezzato Invito a Palazzo molto importante per due motivi: primo perché l'iniziativa ridà la possibilità a Palazzo Chiericati di poter essere visitato con l'apertura di un nuovo percorso e l'esposizione di numerose opere che da tempo non sono visibili al pubblico.

In secondo luogo perché questo appuntamento segna l'inizio di una seconda fase per l'amministrazione di Achille Variati, sempre più volta alla valorizzazione dell'arte e della cultura, andando a completare il cammino su cui l'amministrazione ha fortemente scommesso e su cui si svilupperà una campagna di comunicazione territoriale ma soprattutto nazionale.
(A breve il video della conferenza).

Maggiori informazioni dal Comune
Parlare di data storica è eccessivo. Di certo il secondo fine settimana di ottobre, per Vicenza sarà una data importante. Per la concomitanza di almeno tre eventi, tutti collegati a Palazzo Chiericati, storica sede della Pinacoteca Civica.
Non a caso l'intero progetto è stato denominativo "Invito a Palazzo", a sottolineare questa nuova, importante "apertura di porte" oltre al ruolo centrale dei Civici Musei nell'immagine e nel percorso dentro "Vicenza, Gioiello del Rinascimento" come recita lo slogan che accompagnerà la campagna di comunicazione nazionale dell'evento.
Da venerdì 7 ottobre vicentini e turisti avranno finalmente l'opportunità di ammirare opere da tempo non fruibili. E di farlo godendole in un innovativo allestimento che dal Palazzo del Palladio spazia all'intera Ala Novecentesca, integralmente ricomposta a innovativa sede espositiva grazie al fondamentale contributo di Fondazione Cariverona. Molte le novità che attendono il pubblico e tra esse la ricomposizione, all'interno della Pinacoteca, dell'antica Chiesa di San Bartolomeo con i suoi altari e le loro grandiose pale.
"Con questo intervento, il Comune di Vicenza completa il secondo e più rilevante dei tre tasselli che consegneranno alla città e all'arte un Museo-Pinacoteca straordinario, per le collezioni ma anche per l'allestimento" anticipa Giovanni Carlo Federico Villa, che dei Civici Musei di Vicenza è il Direttore scientifico.
Ad affiancare il professor Villa, in questo grande intervento, sono stati l'architetto Emilio Alberti e il professore Mauro Zocchetta, ai quali sono spettati la direzione tecnica e il progetto esecutivo dell'allestimento.
"L'obiettivo dell'Amministrazione Comunale, che passo dopo passo si va raggiungendo - afferma il Vice Sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci - era il rafforzare Palazzo Chiericati quale straordinaria ‘macchina delle emozioni' di tutto un territorio, porta sulle bellezze di Vicenza e della sua provincia. Nuovo e monumentale ingresso della città ma anche un luogo familiare e di quotidianità, con una delle collezioni più prestigiose d'Italia le cui curiosità ed eccezionalità porteranno a una nuova centralità dei Musei Civici nella vita dei cittadini. Confermandoli come una delle istituzioni museali civiche più importanti, e apprezzate, d'Italia".
Dai 1.530 metri quadri espositivi precedenti la sua parziale chiusura, il complesso museale di Palazzo Chiericati sta per raggiungere i 2.960 espositivi finali, cui si aggiungono 350 mq di depositi già ora visitabili, ricchi di fondi di grafica antica e contemporanea di livello mondiale e di una delle maggiori collezioni di numismatica a livello europeo.
Il terzo e ultimo passo riguarderà il recupero dell'Ala Ottocentesca, che si conta possa essere realizzato nel 2017Mentre nei nuovi spazi stanno trovando casa i capolavori tra Medio Evo e Barocco delle Collezioni Civiche, gli affascinanti spazi dei sotterranei del Palazzo accoglieranno una mostra assolutamente originale: "Ferro, Fuoco, Sangue! Vivere la Grande Guerra".
Nessun intento "celebrativo", nessuna carrellata di "memorabilia" in questa rassegna emozionale curata da Mauro Passarin, che sarà inaugurata l'8 ottobre. Ma "solo" potentissime, stranianti immagini di oggi. Realizzate da Giuliano Francesconi secondo i più sofisticati canoni dello still life, esplose a grandissime dimensioni. Immagini scabre, rugginose, vere. Avvolgono e sovrastano il visitatore, sapientemente inserite da Mauro Zocchetta in uno spazio sotterraneo. E' uno spazio di Palladio e quindi bellissimo. Come erano bellissime certe giornate in alta quota sulle montagne del vicentino. Uno spazio protettivo ma aperto, esattamente come lo erano i dedali di trincee che solcavano le balze dei monti dai nomi tragicamente celebri: Ortigara, Pasubio, Cimone, Cengio, Grappa...
Non meno importante il terzo appuntamento, riservato a Giovanni Bellini nel suo Quinto Centenario della morte, sempre dal 7 ottobre.
L'occasione è offerta dall'arrivo a Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari, per iniziativa di Banca Intesa Sanpaolo, di un "Ospite Illustre". Si tratta della magnifica Trasfigurazione proveniente da Napoli e concessa dal Museo di Capodimonte.
Il capolavoro sarà esposto con tutti gli onori in Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari e ad accoglierlo, idealmente, troverà il non meno magnifico Battesimo di Cristo in Santa Corona. Per l'occasione, a Palazzo Chiericati giungerà dalle collezioni di Palazzo Thiene il grande Cristo crocifisso. Sarà oggetto di una mostra dossier tesa a narrare l'invenzione del paesaggio moderno e la stupefacente qualità pittorica di uno dei massimi rivoluzionari della storia dell'arte occidentale. Intorno alle tre opere di Bellini a Vicenza si costruirà dunque un percorso tale da esaltare il ruolo di primo pittore italiano avuto dall'artista al suo tempo, vero unificatore in un unico linguaggio dei tanti dialetti artistici della penisola.
La regia dell'Itinerario Belliniano è del professor Villa, di cui si ricorderà la magnifica mostra sul maestro veneziano alle Scuderie del Quirinale.
"La bella convergenza di tutte queste operazioni credo possa stimolare i visitatori a venire a Vicenza, scoprendo una città bellissima e accogliente come poche" è l'auspicio di Bulgarini d'Elci.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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