«La più grande inchiesta contro il fenomeno della corruzione dopo il Mose»: la Procura e l'ufficio Gip di Venezia continuano a fare sul serio
Sabato 17 Giugno 2017 alle 23:29
Avevamo anticipato ieri la parte dell'indagine che riguarda la Cattolica Assicurazioni, esattamente Albino Zatachetto e Giuseppe Milone, responsabile amministrativo nonché dirigente preposto della partecipata da BPVi con cui oggi i rapporti non sono dolcissimi. Ma questa non è la storia centrale della vicenda, che, in attesa di ulteriori sviluppi, vede ora in carcere 16 funzionari dell'Agenzia delle Entrate, ufficiali della Finanza, professionisti e imprenditori che con e per soldi e costosi regali hanno aggiustato le verifiche fiscali e ridotto le sanzioni. Non è il fatto centrale perché le indagini e la retata riportano in evidenza l'azione di una Procura e di un ufficio Gip, quelli di Venezia, che se fossero a Vicenza... Ma visto che con i "se" non si va da nessuna parte ecco l'articolo con cui Gianluca Amadori riferisce su Il Gazzettino un'azione che da oggi la fa da padrone sui media nazionali e che nei prossimi giorni aggiungerà altre motivazioni per pensare che il modello veneto non è di certo un riferimento, dell'onestà .
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False lauree in Regione, CorVeneto: inchiesta per truffa sull'ex dirigente Artico. Dubbia anche la laurea di Enrico Tagliati
Domenica 19 Febbraio 2017 alle 10:38
Hanno già incrociato le armi al processo del Mose, dove aveva vinto la difesa: accusato di corruzione, era stato assolto, anche se il gup Andrea Comez aveva fatto riferimento al secondo comma dell'articolo 530 del codice, la vecchia «insufficienza di prove». Ora il pm Stefano Ancilotto e l'ex dirigente regionale Giovanni Artico potrebbero ritrovarsi di nuovo di fronte a un giudice per la questione della laurea «falsa» di quest'ultimo. E' stato proprio il pm del pool che ha indagato su Consorzio Venezia Nuova e Mantovani l'assegnatario dell'esposto presentato alcuni mesi fa dalla Regione Veneto contro Artico, accusato di aver utilizzato una laurea in Scienze politiche all'Università di Trieste del 1993 per far carriera a Palazzo Balbi, arrivando alla guida dell'ufficio Progetto Venezia. Laurea che però - quando la Regione, su input del governatore Luca Zaia nel 2015, ha deciso di fare dei controlli a tappeto sui titoli di studio dei propri dirigenti - non risulta essere mai stata conseguita.
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CorVeneto: Finanza indaga Thetis per Mose, sotto la lente anche Amalia Sartori
Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 09:43
L’inchiesta «madre» l’aveva solo sfiorata, con un elemento quasi più «di colore»: l’assunzione di Flavia Cuccioletta, figlia di Patrizio, allora presidente del Magistrato alle Acque. Ora però anche Thetis, società di ingegneria e progettazione posseduta per il 51 per cento dal Consorzio Venezia Nuova (e un altro 30 per cento da imprese ad esso collegate), è finita nel mirino della Guardia di Finanza, che lo scorso anno ha effettuato una verifica fiscale e ora sta contestando alcune fatture e spese ritenute «incongruenti» con l’attività aziendale, ovviamente riferite alla gestione degli anni in cui era guidata dall’ingegner Maria Teresa Brotto e al Cvn c’era Giovanni Mazzacurati.
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Il Mattino: "Il lascito Galan vale 8 mld, da Adria porta al Mose"
Martedi 25 Ottobre 2016 alle 09:34
Baita racconta ai pm come funzionava il sistema, i rapporti con le imprese. Così l’ex presidente di FI e Chisso bloccarono lo «strapotere» della Mantovani. Scrive Renzo Mazzaro su “Il Mattino di Padova†di oggi: “Il «lascito Galan» vale 7,8 miliardi di euro stando al costo delle grandi opere pubbliche da realizzare in project financing, il che significa con i privati che mettono i soldi, tutti o in parte, e si ripagano gestendo l’opera in concessione per decine d’anni. In questo conteggio non rientrano gli ospedali. Lo scandalo Mose ha mandato in tilt la macchina che garantiva ai promotori guadagni a rischio zero, o giù di lì.
Continua a leggereMose, per Lia Sartori inizia il processo. Gli avvocati: "Mazzacurati smemorato". Asso-consum: "saremo implacabili"
Mercoledi 13 Aprile 2016 alle 22:05
Inizierà il 14 aprile presso il Tribunale di Venezia il processo sullo scandalo Mose che ha "decapitato" la classe politica veneta. Gli imputati sono solo otto tra il centinaio di indagati, la maggior parte dei quali ha infatti preferito riti giudiziari alternativi, come l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan che ha patteggiato la pena. Tra gli imputati ci sono Giorgio Orsoni, avvocato ed ex sindaco di Venezia, Altero Matteoli, ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti in un governo Berlusconi, Maria Giovanna Piva, ex presidente del Magistrato alle acque, l’imprenditore romano Erasmo Cinque, e la vicentina Lia Sartori, ex europarlamentare di Forza Italia.Â
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Villa Rodella di Galan: il giudice veneziano Marchiori conferma che andrà a Veneto Banca e non allo Stato
Giovedi 17 Marzo 2016 alle 09:23
Quei soldi da Veneto Banca in crisi a Galan
Un importante istituto di credito, lo Stato e lui: Giancarlo Galan, governatore di lungo corso del Veneto e più volte ministro della Repubblica, oggi agli arresti domiciliari per la vicenda corruttiva del Mose. È la storia di un prestito, meglio, di vari affidamenti concessi all’allora uomo più potente del Nord Est da Veneto Banca, la Popolare da 555 sportelli finita nel mirino della Bce per l’allegra passata gestione che ha messo in ginocchio i suoi 88 mila soci. Stiamo parlando di un milione e 850 mila euro di crediti accordati a Galan in un modo singolare: senza chiedere alcuna garanzia di partenza. «L’affidamento iniziale di un milione in favore di Margherita srl (la società di Galan e della moglie Sandra Persegato ndr) era avvenuto senza garanzie...», scrive in un’ordinanza il giudice veneziano Roberta Marchiori.
Continua a leggereMose, il fisco presenta un conto da 10 milioni agli arrestati: A rischio anche Galan e Sartori
Martedi 24 Febbraio 2015 alle 13:07
Una dozzina di milioni di euro sono già stati recuperati con le confische, che la procura di Venezia ha posto come condizione imprescindibile per dare l'ok ai patteggiamenti: 2 milioni e 600 mila euro li ha «lasciati» Giancarlo Galan, addirittura 4 milioni l'imprenditore Alessandro Mazzi, 2 milioni li dovrà dare - così ha stabilito il gip, ma lui dice che non li ha - Renato Chisso, e via via a scendere.
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Milioni, lavori in casa e quote societarie: le accuse a Galan rimaste senza processo
Venerdi 10 Ottobre 2014 alle 20:00
Da Il Corriere del Veneto
«Ho corrisposto a Giancarlo Galan in tutto 115 mila euro, di cui una prima tranche di 50 mila euro nel maggio-giugno 2006, poi 15 mila nel dicembre del 2006 e 50 mila nei primi mesi del 2007 (...) Voglio ribadire che tali somme e tali lavori sono stati da me corrisposti al Galan in virtù del suo ruolo di governatore della Regione per avere la possibilità di entrare nella schiera di imprenditori "amici" che potevano fruire di trattamenti particolari nell'assegnazione di lavori».
Continua a leggereBaita, Ambrosetti, Longo, Galan e il puzzle Mantovani
Martedi 4 Giugno 2013 alle 15:37
Stamani i media regionali hanno lanciato la notizia secondo cui Piergiorgio Baita, ex presidente del colosso delle costruzioni venete Mantovani, ha cambiato collegio difensivo. Pietro Longo e Paola Rubini avrebbero abbandonato l'incarico la settimana scorsa, incarico che sarebbe stato assunto da altri due avvocati: il veneziano Alessandro Rampinelli ed il professor Enrico Ambrosetti, notissimo legale vicentino. E sui motivi reali di questa novità sugli stessi media regionali impazzano le congetture.
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