VicenzaPiù - Notizie, Inchieste, Analisi su Vicenza e provincia

Agipronews riferisce di un buco da 500 milioni: è la conseguenza che potrebbe provocare il conflitto normativo sui giochi tra Stato ed enti locali. I prossimi bandi di gara per il rinnovo delle concessioni a 15mila punti scommesse e 210 sale Bingo rischiano di andare deserti in ben otto regioni tra cui il Veneto, dove, come accade in Toscana, Liguria, Puglia, Basilicata, Piemonte, Valle d'Aosta Emilia Romagna e nella provincia autonoma di Bolzano, sono già effettive disposizioni che prevedono distanze (tra 300 e 500 metri, ndr) delle agenzie di scommesse da luoghi indicati sensibili, come scuole, ospedali, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, mentre in altre sei Regioni - Lombardia, Abruzzo, Friuli, Umbria, Calabria e provincia di Trento - il "distanziometro" è già in vigore anche per le slot machine.

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Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati Sindaco  -  In questi giorni ha aperto, in sordina, la sala scommesse in via IV Novembre, sala per la quale era stata forte la protesta negli scorsi mesi, perché a pochi metri da istituzioni religiose, scolastiche, dal Poliambulatorio ULLS, oltre che dall'ufficio postale. Nello stigmatizzare una volta ancora un fenomeno, quello della diffusione del gioco d'azzardo, che sta avendo importanti risvolti sociali (ludopatie, minori, sicurezza) e sulla quale si sono avviate anche specifiche proposte normative, alcune considerazioni sulla questione.

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Achille Variati, Comune di Vicenza  -  A un mese esatto dalla revoca dell'agibilità della sala giochi e scommesse della Sicur Game in corso Santi Felice e Fortunato 265-267, il Comune di Vicenza ha notificato ieri sera un nuovo altolà al dilagare del gioco d'azzardo in città (quì l'intervento in video del sindaco). Il sopralluogo effettuato dalla polizia locale domenica scorsa nei locali al civico 25 di viale Mazzini ha infatti accertato l'apertura di una nuova sala giochi - con annessa attività di somministrazione di alimenti e bevande - in barba alla diffida dell'amministrazione comunale, per violazione di norme annonarie e urbanistiche.

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Alessio Sandoli, Responsabile Sicurezza Liga Veneta - Lega Nord Sez. Vicenza -  Leggiamo oggi sulla stampa locale le dichiarazione del legale rappresentante il privato che gestisce la sala scommesse di San Felice, rilasciate a seguito dell'ordinanza di chiusura del Comune e che delineano un quadro sempre più fosco dell'intera questione. Innanzitutto sgomberiamo il campo dagli equivoci: siamo stati i primi a segnalare la potenziale pericolosità del fenomeno e la necessità di arginare le aperture indiscriminate quando l'assessore competente brancolava nel buio in attesa di studiare la situazione con l'avvocatura del Comune.

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Alessio Sandoli, responsabile sicurezza Liga Veneta - Lega Nord Sez. Vicenza  -  Dopo mesi di tira e molla, raccolte firme di residenti, riunioni di quartiere e nuovi regolamenti comunali per impedirne la proliferazione in questi giorni ha aperto la sala giochi di San Felice. I gestori si fanno quindi beffa del Comune e delle nuove regole adottate e decidono di aprire ugualmente i battenti.

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Irene Rui, Federazione della sinistra, Prc, PdCI - Abbiamo appreso dai quotidiani che il signor Angelo Bertuzzo presidente del Dopo Lavoro ferroviario ha chiuso il "Blu Tango" storico ritrovo di Via Vaccari, nel quartiere dei Ferrovieri, a Vicenza, poiché improduttivo. Si noti come il lato economico di qualsiasi cosa, anche in questo caso, vada al di sopra di quello umano. Non esiste più la solidarietà, non esiste più il senso sociale, ma solo quello economico. E per gli "schei" non si apre più il "Blu Tango", dove gli anziani per 5 Euro (ma sarebbero stati disposti a pagarne di più) si ritrovavano con i loro vestiti eleganti a passare qualche ora in compagnia e a danzare con spensierata allegria.

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