Riordino giochi, conflitto normativo Stato-Enti locali: in Veneto gare scommesse e Bingo a rischio
Giovedi 5 Maggio 2016 alle 15:34 | 0 commenti
Agipronews riferisce di un buco da 500 milioni: è la conseguenza che potrebbe provocare il conflitto normativo sui giochi tra Stato ed enti locali. I prossimi bandi di gara per il rinnovo delle concessioni a 15mila punti scommesse e 210 sale Bingo rischiano di andare deserti in ben otto regioni tra cui il Veneto, dove, come accade in Toscana, Liguria, Puglia, Basilicata, Piemonte, Valle d'Aosta Emilia Romagna e nella provincia autonoma di Bolzano, sono già effettive disposizioni che prevedono distanze (tra 300 e 500 metri, ndr) delle agenzie di scommesse da luoghi indicati sensibili, come scuole, ospedali, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, mentre in altre sei Regioni - Lombardia, Abruzzo, Friuli, Umbria, Calabria e provincia di Trento - il "distanziometro" è già in vigore anche per le slot machine.
Lo rivela lo studio realizzato da Emmanuele Cangianelli per Mag Consulenti Associati che spiega: «il complessivo quadro normativo italiano determina per gli operatori l'assenza di condizioni minime per la partecipazione alla prossima gara per la raccolta delle scommesse: in tale contesto, diventa oggettivamente difficile per ogni operatore la quantificazione del numero di diritti ottimali (e di conseguenza anche l'offerta economia rispetto ai minimi previsti)». Dalle gare il Governo ha stimato entrate per 500 milioni: dai 15 mila diritti delle scommesse le relazioni tecniche del Servizio Bilancio di Camera e Senato hanno stimato «un gettito di 410 milioni di euro per il solo anno 2016», mentre per la gara del Bingo si prevede un gettito di «73,5 milioni di euro». Ad oggi sono soltanto quattro le regioni che non hanno ancora approvato una normativa per limitare il gioco sul territorio. Si tratta di Molise, Sardegna, Marche e Sicilia, le uniche, dunque, dove i bandi potrebbero svolgersi senza "ostacoli".
Servirà , dunque, una soluzione politica per salvare gli introiti previsti dal Mef e contemporaneamente tutelare la salute dei cittadini: la palla passa alla Conferenza Unificata, che dovrà siglare l'intesa tra Governo ed enti locali sulla distribuzione delle sale sul territorio, come prevede la manovra 2016. Oltrepassato il termine del 30 aprile, che era stato indicato dalla legge di stabilità , il tema è oggi all'ordine del giorno della Conferenza che dovrebbe avviare il confronto.
DATI GIOCHI VENETO - Nel 2015 in Veneto la raccolta del gioco (che include la spesa e le vincite dei giocatori) è stata pari a 5,8 miliardi di euro (+2,5% rispetto al 2014), l'8% del totale nazionale relativo alla sola rete fisica - il gioco online non è attribuibile a porzioni di territorio - che è pari a 71,2 miliardi (+1,7%). E' quanto emerso dai dati illustrati dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, alla Commissione Finanze della Camera.
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