Archivio per tag: Mario Monti
Categorie: Politica, Lavoro, Fatti
Chiusure domenicali dei negozi, Nicola Finco (LN): "la liberalizzazione ha creato solo danni, finalmente un governo che ci ascolta"
Lunedi 10 Settembre 2018 alle 15:12
"Fin dal gennaio del 2012, da quando il governo di Mario Monti ha introdotto la liberalizzazione delle aperture domenicali per negozi e centri commerciali, abbiamo dato battaglia in Regione con una serie di provvedimenti, chiedendo una regolamentazione. Fino ad ora siamo rimasti inascoltati. Ma finalmente con questo governo non è più così". Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, tramite una nota, plaude "all'arrivo in commissione Attività produttive della proposta di legge, a prima firma della leghista Barbara Saltamartini, che regolarizza gli orari degli esercizi commerciali e limita le aperture festive alle sole domeniche di dicembre e ad altre quattro domeniche da spalmare durante l'anno. Finalmente il governo oggi recepisce la richiesta più volte avanzata dalla Lega negli ultimi anni, con numerose mozioni e progetti di legge statali".
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Categorie: Economia&Aziende
Remunerazione affidamenti e sconfinamenti: Bankitalia interviene ora su prateria di lucro delle banche. Un segno del cambiamento?
Giovedi 5 Luglio 2018 alle 03:51
Ieri, 3 luglio, Bankitalia è intervenuta con un comunicato stampa in cui ha reso pubblici i propri orientamenti in tema di remunerazione degli affidamenti e degli sconfinamenti. Un intervento non usuale, vista anche la prolissità del documento (clicca qui per il testo completo su cui pubblichiamo in fondo la nota sintetica di Banca d'Italia, ndr); in ogni caso quantomeno "a scoppio ritardato" dato che le norme su commissione omnicomprensiva e commissione di istruttoria veloce sono del 2012, emanate dall'allora governo tecnico di Mario Monti...
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Categorie: Politica
La storia e la fine del comunismo in Italia. Insieme a quella dei partiti
Venerdi 29 Giugno 2018 alle 19:25
La politica nello Stato Italiano a partire dalla fondazione del Partito Socialista Italiano nel 1892 è stata caratterizzata da schieramenti tra loro opposti ed ognuno con una visione dello Stato antitetica. Si può senza dubbio affermare che ognuno voleva uno Stato a propria immagine e somiglianza, non vi era e in parte non vi è neppure oggi quella autentica visione politica che vede tutti uniti nella affermazione dello Stato e del modo di gestire la cosa pubblica. Facciamo un po' di storia partendo dal successo che ebbe il Partito Socialdemocratico russo; nato nel 1898 nel 1903 si divise, caratteristica dei partiti di sinistra di filiazione marxista, in due fazioni: menscevica e bolscevica.
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Categorie: Politica
La vera imputazione per Mattarella è procurato allarme
Martedi 29 Maggio 2018 alle 15:29
La rivoluzione non è un pranzo di gala, che se lo mettano bene in mente! La presunzione di poter attraversare pacificamente la trama padronale, di voler aprire, per volontà popolare, il parlamento come una scatola di sardine, si scontra con la concezione della democrazia attribuita a Mario Monti: "...sarebbe come pretendere che le pecore guidino il pastore." E di certo Luigi Di Maio è potuto sembrare un'ignara e ambiziosa pecorella che, senza cursus honorum, se non quella della designazione nel suo meetup, pretendeva di scalzare dagli scranni i sedimenti incrostati di generazioni di pastori.
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Categorie: Politica
Elezioni politiche, finalmente protagonisti i cittadini
Venerdi 29 Dicembre 2017 alle 09:31
Finalmente, era ora, il popolo italiano va alle urne, dopo anni di "inciuci" di ogni genere, coordinati dal presidente Giorgio Napolitano che ha utilizzato il proprio ruolo istituzionale per promuovere sempre e comunque solo una parte (la sua sinistra tanto amata), anche quando questa era perdente. Il gioco è stato durissimo e l'eredità di Napolitano graverà sulle tasche degli Italiani con un Mario Monti senatore a vita e con quei provvedimenti che hanno gravemente nuociuto per circa cinque anni alle stesse tasche. Non ripercorreremo una legislatura dominata dalla sinistra che ha più pasticciato che governato, dando la massima prova di se stessa nel referendum per la modifica della Costituzione, che non è certo la più "bella " del mondo, ma che la riforma rendeva certo più brutta.
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Categorie: Politica, Associazioni, Lavoro, Fatti, Economia&Aziende
Confcommercio Ascom, il candidato premier Luigi Di Maio (M5S): "meno leggi e balzelli a carico della categoria"
Domenica 17 Dicembre 2017 alle 15:53
Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio, ha incontrato nel pomeriggio di sabato 16 dicembre i referenti padovani di Confcommercio Ascom. Di Maio è stato ricevuto nella sede dell'associazione di categoria di piazza Bardella dal presidente provinciale del sodalizio, Patrizio Bertin, e dai vari rappresentanti dei mandamenti e dei settori provinciali. All'incontro hanno partecipato inoltre il capogruppo in consiglio regionale veneto del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, e il senatore padovano M5S Giovanni Endrizzi. Durante la riunione Di Maio ha sottolineato la necessità di diminuire drasticamente il numero delle leggi attive in Italia, sollevando i commercianti e gli imprenditori da un volume immenso di imposizioni e legacci di natura normativa.Â
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Categorie: Politica
Il komplotto dell'Europa e di Bankitalia contro Matteo Renzi: l'antefatto è quello contro Silvio Berlusconi, la conseguenza è la loro allenza
Giovedi 16 Novembre 2017 alle 00:06
Pubblicato il 15 alle 18.55, aggiornato il 16 alle 00.06. Premetto che quello che leggerete è frutto di mie considerazioni che si basano su alcuni fatti, abbastanza per scrivere e riflettere sull'ipotesi di cui al titolo, ma troppo pochi per avere certezza che la mia valutazione sia riscontrabile con certezza. Detto questo è noto a tutti come il "sistema" finanziario che regola a suo ignoto piacimento il mondo di oggi, sempre meno fatto di volti noti e sempre di più popolato di trust, fondi e finanziarie, nel 2011 decise che era finto il tempo di Silvo Berlusconi.
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Categorie: Politica, Fatti
Legge elettorale, Roberto Fogagnoli (PRC): "una vergogna anticostituzionale"
Mercoledi 11 Ottobre 2017 alle 17:57
Riceviamo da Roberto Fogagnoli, segretario provinciale vicentino del Partito della Rifondazione Comunista, la seguente nota relativa al "rosatellum": "Apprendiamo dai Tele e Radiogiornali, che il governo ha posto la fiducia sulla legge elettorale. E' vergognoso! La legge con cui gli Italiani dovranno votare il prossimo anno per il rinnovo delle camere, sarà blindata, la Camera dei Deputati non la potrà discutere, tutte le opposizioni saranno cancellate, è l'ennesima porcata del potere."
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Bail-in di BPVi e Veneto Banca, l'altra lettura: il disinteresse del "veneto" Gilberto Benetton e il "negazionismo" di Pier Carlo Padoan
Martedi 13 Giugno 2017 alle 19:44
Nel giorno in cui, in attesa del miracolo del salvataggio, a che pro poi non si sa, si è riunito il Cda di Banca Popolare di Vicenza e in attesa dell'analoga riunione di quello di Veneto Banca se mai qualcuno pensasse che per l'imprenditoria veneta il destino delle due banche di "territorio" conti qualcosa, ora che sono state spolpate, legga questa dichiarazione di tal Gilberto Benetton, l'ec "capo" di Gianni Mion, interpellato a margine di un convegno in Bocconi su un possibile intervento a sostegno delle banche venete, e si metta l'anima in pace, lui con tutti gli zaioti e variatioti di turno: "Hanno il buon senso di non chiedercelo. Non credo che le risorse per salvarle arriveranno dal territorio, penso che la soluzione si troverà ma non so quale, è il governo che deve trovarla".
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Categorie: Banche
Banche, ecco quelle che hanno guadagnato sull'Alta Velocità grazie ai derivati
Lunedi 20 Febbraio 2017 alle 08:59
Nei pochi dati che il Tesoro ha iniziato a diffondere per rispondere alle pressioni dell’opinione pubblica sui prodotti derivati che stanno costando ai cittadini italiani miliardi e miliardi di euro, ce n’è uno che pochi finora hanno potuto approfondire. È contenuto nel rapporto annuale sul debito pubblico che i tecnici del ministro Pier Carlo Padoan hanno cominciato a redigere dopo le richieste arrivate dal parlamento. In poche righe molto scarne si dice che esiste una specifica categoria di derivati su cui il Tesoro sta perdendo 1,3 miliardi di euro.
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