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Chiusure domenicali dei negozi, Nicola Finco (LN): "la liberalizzazione ha creato solo danni, finalmente un governo che ci ascolta"

Di Note ufficiali Lunedi 10 Settembre 2018 alle 15:12 | 0 commenti

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"Fin dal gennaio del 2012, da quando il governo di Mario Monti ha introdotto la liberalizzazione delle aperture domenicali per negozi e centri commerciali, abbiamo dato battaglia in Regione con una serie di provvedimenti, chiedendo una regolamentazione. Fino ad ora siamo rimasti inascoltati. Ma finalmente con questo governo non è più così". Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, tramite una nota, plaude "all'arrivo in commissione Attività produttive della proposta di legge, a prima firma della leghista Barbara Saltamartini, che regolarizza gli orari degli esercizi commerciali e limita le aperture festive alle sole domeniche di dicembre e ad altre quattro domeniche da spalmare durante l'anno. Finalmente il governo oggi recepisce la richiesta più volte avanzata dalla Lega negli ultimi anni, con numerose mozioni e progetti di legge statali".

"D'altra parte - continua Finco - quella presa dall'allora governo Monti è stata una decisione folle che ha provocato enormi disagi, primo fra tutti quello di mettere in crisi l'unità delle famiglie. La domenica, infatti, è l'unico giorno in cui i ragazzi rimangono a casa dalla scuola. L'unica occasione, quindi, per poter trascorrere del tempo insieme ai genitori che, però, vengono trattenuti lontano dai propri figli per lavorare. E tutto questo senza che ci sia stata un'effettiva crescita dei consumi: aver aperto anche la domenica alle spese, infatti, non ha fatto altro che spalmare gli acquisti da sei giorni a sette".
"Senza contare - aggiunge il Capogruppo della Lega Nord - anche il danno, il più delle volte irreparabile, creato ai piccoli negozi di vicinato. Quanti hanno dovuto chiudere definitivamente? A resistere sono stati solo quelli che, con grande sforzo, si sono adeguati agli orari dei più grandi centri commerciali. Mi auguro quindi che ora ogni provvedimento sia condiviso con le associazioni di categoria che tutelano proprio i piccoli commercianti. Bene anche il consentire ai comuni turistici e alle località marittime e montane una deroga alla limitazione delle chiusure".
"Basta, quindi, ventilare il pericolo della perdita di posti di lavoro. Si tratta di una minaccia vuota - conclude Finco - anche perché prima di tutto dobbiamo ricordarci che siamo persone e che, come tali, abbiamo i nostri valori e le nostre necessità da tutelare".

 

Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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