Pedemontana Veneta, Il Fatto: è rissa tra Lega e M5S. Per Jacopo Berti (M5S) "il margine è del 66%, più di Autostrade", per Matteo Salvini "quello veneto è un modello"
Venerdi 31 Agosto 2018 alle 09:25
Non solo Genova. Non solo quel maledetto ponte, con il carico di interessi e cattivi pensieri attorno alla sua ricostruzione. A incrinare il rapporto tra Lega e Cinque Stelle, dilatando la distanza su un punto già critico come quello delle infrastrutture, ecco il tratto veneto della Pedemontana: cento chilometri di autostrada che per il Carroccio (quasi) partito unico nella regione, sono un totem. Ma contro cui il M5S locale protesta a tutta forza, con il silenzio-assenso del Movimento nazionale, gridando al "regalo" del governatore leghista Luca Zaia al consorzio privato Sis (il costruttore piemontese Dogliani e gli spagnoli Sacyr, azienda della compagnia petrolifera Repsol).
Continua a leggere
Scandalo Mose, Gazzettino: Arrestato e assolto, ex dirigente vuole tutti gli arretrati. Il giudice: "dategli i soldi". La Regione ricorre in Cassazione
Mercoledi 8 Agosto 2018 alle 11:59
La Regione Veneto ricorrerà alla Suprema Corte di Cassazione per non pagare i 60mila euro di stipendi arretrati a Giovanni Artico, l'ex dirigente arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul Mose e poi completamente scagionato. Una battaglia a colpi di carte bollate che ora arriverà al vertice della giurisdizione ordinaria italiana. L'accusa era di aver usato la sua posizione di dirigente responsabile del "Progetto Venezia", il piano di disinquinamento della laguna, per far ottenere vantaggi alla Mantovani ottenendo in cambio l'assunzione della figlia e consulenze a un suo amico avvocato di Treviso.Â
Continua a leggereIl Mattino: "Il lascito Galan vale 8 mld, da Adria porta al Mose"
Martedi 25 Ottobre 2016 alle 09:34
Baita racconta ai pm come funzionava il sistema, i rapporti con le imprese. Così l’ex presidente di FI e Chisso bloccarono lo «strapotere» della Mantovani. Scrive Renzo Mazzaro su “Il Mattino di Padova†di oggi: “Il «lascito Galan» vale 7,8 miliardi di euro stando al costo delle grandi opere pubbliche da realizzare in project financing, il che significa con i privati che mettono i soldi, tutti o in parte, e si ripagano gestendo l’opera in concessione per decine d’anni. In questo conteggio non rientrano gli ospedali. Lo scandalo Mose ha mandato in tilt la macchina che garantiva ai promotori guadagni a rischio zero, o giù di lì.
Continua a leggereCorte dei Conti, Giancarlo Galan finisce nel mirino anche per le quote di prestanome
Giovedi 15 Settembre 2016 alle 09:24
Vitalizio, assegno di fine mandato, quote societarie ed immobili. «Fino alla concorrenza di 5.808.477,61 euro», come ha stabilito la Corte dei Conti, che ha messo nel mirino l’ex governatore Giancarlo Galan per l’enorme danno d’immagine e per il danno da disservizio legati al suo coinvolgimento nel malaffare del Mose, del Consorzio Venezia Nuova e del gruppo Mantovani. Ma dalla lettera dei provvedimenti giudiziari bisogna passare alla pratica e così la Guardia di Finanza ha passato al setaccio tutti i beni di Galan per aggredirli in vista del processo di merito, che si terrà il prossimo 18 gennaio: solo allora, con la sentenza dei giudici (comunque appellabile a Roma), si potrà sapere a quale somma sarà condannato il presidente del Veneto per 15 anni, ora accusato di aver danneggiato le casse dell’erario.
Continua a leggere
La cricca dal Mose: dalla Pedemontana all'Alta Velocità, dal Passante alla Brescia - Padova e tutto il resto... W questo Veneto?
Venerdi 19 Agosto 2016 alle 09:17
di Marco Bonet Davide Tamiello, da Il Corriere del VenetoValdastico Nord, Nogara-Mare, Passante, SR 10, Via del Mare, A4, Gra di Padova, tangenziali venete, Valsugana. Ma anche Alta Velocità , Porto, sublagunare. E, ovviamente, la Pedemontana. Non c'è Grande Opera, tra quelle in via di costruzione, progettazione, elucubrazione in Veneto, che non si ritrovi nelle diecimila e più pagine di intercettazioni raccolte tra il 2010 e il 2013 dalla Guardia di finanza nell'ambito delle indagini sul Mose, e tutte, ma proprio tutte, interessavano all'ex presidente di Mantovani Piergiorgio Baita. Ora, Mantovani era (è) un'impresa di costruzioni, sicché quello è il business, però sorprende come Baita, non a caso definito «abilissimo» dai suoi stessi detrattori, fosse in grado di giocare (e spesso vincere) su più tavoli contemporaneamente, in una girandola di telefonate e un muovere di pedine da capogiro. Continua a leggere
Mantovani, dal Mose alla costruzione del Porto di Aqaba sul Mar Rosso per 40 milioni di euro
Venerdi 20 Maggio 2016 alle 22:58
La Mantovani Spa, storico colosso veneto di costruzioni conosciuta recentemente anche per il caso della vicenda Mose, si è aggiudica una commessa del valore di 40 milioni di euro in Giordania per la costruzione del Porto di Aqaba, sul Mar Rosso. A firmare il contratto, ad Aqaba, il presidente del gruppo veneto, Carmine Damiano, e il ministro dei Trasporti giordano Nabeel F. Sheikl, presente l'ambasciatore italiano ad Amman, Giovanni Brauzzi. L'Aqaba New Port project riguarda i lavori di ampliamento della parte onshore ed offshore del porto, caratterizzati da opere di dragaggio, realizzazione di strutture ormeggio per Ro-Ro, General Cargo e Grain Terminal, e da varie opere di protezione.
Continua a leggere
Nero aziende Mose, Chiarotto per Mantovani: «Le accuse di Galan sono cadute nel vuoto»
Domenica 30 Agosto 2015 alle 21:01
Di Davide Tamiello, Da Il Corriere del Veneto de 30 agosto 2015La richiesta di arresto Il patteggiamento e la pena pecuniaria La sentenza definitiva
L'ex governatore insiste. Muscari Tomaioli: «Cose già dette e prive di fondamento»
«Galan? Poteva parlare quando ne aveva l'opportunità . Il resto mi sembrano fandonie». Romeo Chiarotto, patron della Mantovani, una delle ditte che compongono il Consorzio Venezia Nuova e finita sotto i riflettori delle cronache giudiziarie con l'esplosione del caso Mose, è schietto e diretto commentando l'ennesima l'intervista dell'ex presidente del Veneto, uscita ieri sulle pagine del Gazzettino.
Sergio Mattarella assente. E' un No (questa) Expo per dignità di... Stato?
Sabato 2 Maggio 2015 alle 00:46
Mentre i black bloc No Expo (al momento sono 5 gli antagonisti italiani arrestati e ben 10 gli stranieri tra cui molti tedeschi, come a confermare l'onnipresente primato della Germania ovunque e comunque) hanno messo sotto sopra Millano, contenuti ma mai "prevenuti" inspiegabilmente dalla polizia, una domanda ce la facciamo e ve la giriamo visto che chi dovrebbe rispondere non l'ha fatto e, molto probabilmente, non lo farà .
Continua a leggere
Mose, il fisco presenta un conto da 10 milioni agli arrestati: A rischio anche Galan e Sartori
Martedi 24 Febbraio 2015 alle 13:07
Una dozzina di milioni di euro sono già stati recuperati con le confische, che la procura di Venezia ha posto come condizione imprescindibile per dare l'ok ai patteggiamenti: 2 milioni e 600 mila euro li ha «lasciati» Giancarlo Galan, addirittura 4 milioni l'imprenditore Alessandro Mazzi, 2 milioni li dovrà dare - così ha stabilito il gip, ma lui dice che non li ha - Renato Chisso, e via via a scendere.
Continua a leggere
Mose, 5 indagati per i sassi via Canada
Giovedi 12 Febbraio 2015 alle 10:56
Si usa dire che la giustizia sia lenta ma inesorabile. Per il caso Mose non è stato così: in due anni sono arrivate le indagini, gli arresti e i patteggiamenti. Conti chiusi? No. Perchè il Fisco arriva sempre quell’attimo dopo in cui i riflettori (della stampa) si spengono, e pesano come macigni (in questo caso sarebbe da dire come «sassi di affondamento») sulle tasche di ex imputati e indagati.
Continua a leggere
