La lettera di Michele: la periferia asfittica del Nord-Est, col trattino separatore, inghiotte la ‘meglio gioventù'
Domenica 12 Febbraio 2017 alle 11:13
L'ultima lettera di Michele (trentenne, grafico, stanco di respirare aria fritta e alimentarsi di falsesperanze) da quando è stata pubblicata dal Messaggero Veneto (la riportiamo in fondo*, ndr) ha guadagnato attenzioni, riflessioni, discussioni e inevitabili dubbi, retropensieri, sospetti. Tuttavia il "caso" si è imposto con una forza paradigmatica in grado di eccedere i confini locali e per di più capace di cristallizzare un contesto. La "meglio gioventù" spalle al muro, inghiottita dal baratro. Un dramma familiare, e non solo: la corrispondenza si moltiplica nei social. E la "notizia" originale tracima ben oltre il giornalismo ai tempi di Internet. Soprattutto perché, di fatto, squaderna la stessa lacrima degli irreversibili tramonti a Nord Est. Comunque, questo è il suicidio del quadrante che - fra Vicenza e Trieste, Venezia e Trento, Treviso e Udine - si era immaginato "regione europea", "modello di sviluppo 3.0" o perfino "variabile indipendente" da Roma Ladrona, precipitando invece dentro la Grande Crisi che ha desertificato - insieme ai capannoni all'ombra di ogni campanile - anche l'ideologia dell'intrapresa formato individuale.
Continua a leggere
Rcs all'editore Cairo col 48,8% delle azioni. E Il Manifesto torna alla sua cooperativa. VicenzaPiù: "è la stampa bellezza!"
Venerdi 15 Luglio 2016 alle 21:18
"All'ultimo giorno delle offerte su Rcs le adesioni comunicate da Borsa Italiana vedono la cordata Bonomi raggiungere con l'Opa il 37,7% circa del capitale, contando anche il 24,7% già detenuto dal veicolo Imh. L'Ops di Urbano Cairo raggiunge il 48,8%. All'Ops di Cairo sono state apportate 254,7 milioni di azioni (il 48,8% del capitale), mentre all'Opa Bonomi 67,48 milioni di azioni, pari al 16,7% dei titoli oggetto di offerta". Questo è il lancio Ansa che alle 21.18 ha sancito che, fatte salve le verifiche future sull'attuazione del suo progetto, un editore di professione, Urbano Cairo, si è imposto contro i cosiddetti "salotti" del vecchio modo di gestire la stampa italiana. Da domani Il Corriere della Sera e i suoi media "collaterali" potranno occuparsi dei lettori senza diktat di interessi che non siano quelli dettati da un piano editoriale che punti sulla crebilità dell'informazione per guadagnare consensi e risorse.Â
Continua a leggere
Usa e getta: i rifiuti tossici delle basi americane
Giovedi 21 Novembre 2013 alle 23:22
I rifiuti pericolosi prodotti dalle basi militari statunitensi presenti nel territorio vicentino dove vanno a finire? In questi giorni di indignazione generale per il caos scoppiato in seguito alla divulgazione delle dichiarazioni di Carmine Schiavone sui rifiuti tossici sotterrati dalla Camorra nelle “Terre dei fuochi†della Campania, spunta ora un documento della Defence Logistics Agency riguardante le sostanze nocive prodotte nelle installazioni Usa in Italia.
Continua a leggere
Cemento, asfalto e sporchi schei
Mercoledi 18 Luglio 2012 alle 21:53
La manifattura non «tira» più: oggi i miracoli a Nord-est si fanno con la rendita e le grandi opere. Tra speculazioni, distruzione del territorio, corruzione politica e la Camorra che si fa impresa
Di Gabriele Polo, da Il manifesto del 17 luglio 2012
Nemmeno sant'Antonio fa più miracoli e non salva dalla crisi la sua «industria», una delle principali di Padova: pellegrini in calo e turismo religioso in difficoltà , con un meno 3% tra 2010 e 2011. I frati osservano preoccupati una curva negativa e indifferente persino all'ultima ostensione del santo corpo (nella foto Chisso, Vernizzi, Brentan e Galan).
Continua a leggereLavoratori "Lowcost"
Sabato 31 Marzo 2012 alle 15:49
Riceviamo da Irene Rui e pubblichiamo La crisi sta producendo disastri sociali, suicidi, violenze, ma anche sfruttamento e i nuovi servi della gleba. Sta portando i lavoratori verso la schiavitù, ricattati non solo dal padronato, ma anche da un mercato del lavoro imposto istituzionalmente. La crisi come dichiarato anche dall'ispettorato del lavoro, sta costruendo anche nel vicentino un esercito del lavoro di riserva da utilizzare al posto e contro i lavoratori contrattualizzati grazie alla presenza di contratti a progetto, di collaborazione occasionale, a chiamata e l'utilizzo delle false partite iva. Continua a leggere
Diliberto a Vicenza: «E' clamoroso che quì nessuno parli della strage Marlane Marzotto»
Sabato 25 Febbraio 2012 alle 01:42
Ieri sera Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI FdS, all'Alfa Hotel di Vicenza ha animato davanti a una sala piena un dibattito nazionale sul caso del processo che mai inizia sulla Marlane Marzotto e di cui «è clamoroso che nessuno parli sui media locali, se non voi di VicenzaPiù, che ringraziamo. La Marzotto è accusata di una vera e propria strage per i circa 100 operai morti di tumore a Praia a Mare. Non sappiamo se è colpevole, ma questo deve accerarlo la magistratura in un processo che deve essere celebrato» (qui il video).
Continua a leggere
Il Gdv tace ma stasera Diliberto è a Vicenza: dibattito nazionale sul caso Marlane Marzotto
Venerdi 24 Febbraio 2012 alle 08:57
Stasera Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI FdS, sarà all'Alfa Hotel di Vicenza alle 20,00 per un dibattito nazionale sul caso del processo che mai inizia sulla Marlane Marzo. Interverranno Giovanni Coviello, nostro direttore, Gianni Rinaldini, membro del direttivo nazionale della Cgil, Francesco Piccioni, giornalista della redazione nazionale de Il Manifesto, Giuseppe Giulietti, portavoce nazionale di Articolo 21. Fosco Giannini della segreteria nazionale del PdCi presiederà i lavori, che verranno introdotti da Giorgio Langella, segretario provinciale di Vicenza.
Continua a leggere
Dopo Liberazione ora "chiama" anche Il Manifesto
Domenica 12 Febbraio 2012 alle 10:52
Riceviamo da Guido Zentile, segretario del Circolo PRC-FdS "Carlo Giuliani" - Vicenza Nord-est, e pubblichiamo con la nostra solidarietà verso i colleghi e i tipografi delle due testate ma anche con l'augurio che tutti i media trovino soprattutto nei propri lettori e in inserzionisti pubblicitari reali e, quindi, non condizionanti le risorse per proseguire nel loro lavoro di informazione. E' difficile, si sa, ma è possibile, come dimostra anche la nostra piccola storia quotidiana. VicenzaPiù con BassanoPiu e VicenzaPiu.com, BassanoPiu.com, MontecchioPiu.com, ScioPiu.com, ThienePiu.comDopo "Liberazione", ora "Il Manifesto", purtroppo la scelta scellerata del governo Monti di non rinnovare il fondo per l'editoria colpisce quei giornali che si reggono sulle loro forze. "La campagna "1000 per 1000", fu lanciata anche da "Liberazione" on-line. Ora vediamo se i compagni de "Il Manifesto" avranno più fortuna (nella foto una copertine dell'appello de Il manigesto ai lettori). Continua a leggere
E il black bloc batte il cinque
Venerdi 21 Ottobre 2011 alle 17:34
Una testimonianza apparsa oggi sul "Il Manifesto" All'angolo di via Merulana compaiono di botto una trentina di ragazzi e ragazzini tutti neri e con i caschi in testa. Iniziano a rompere i vetri di una banca. Subito tutte le persone del corteo li prendono a male-parole. A un certo punto un pezzo del corteo viene alle mani con loro. Avevo un forte sentimento di disgusto per la piega che stavano prendendo gli eventi. Tra l'altro in modo repentino. Gli sfasciatori si sono sparsi nel corteo alla spicciolata. Quasi tutti infilandosi nuovamente al suo interno o andando verso San Giovanni. Tranne uno che, ancora con il casco in testa, si è avviato fuori del corteo. Continua a leggere
Tremonti esaudisce Beppe Grillo
Giovedi 20 Ottobre 2011 alle 21:35
Pur non rientrando noi in alcuna della categorie che danno diritto a contributi alla stampa ci sembra corretto pubblicare l'articolo odierno che denuncia il taglio indiscriminato di questi contributi, avvantaggiando ancora una volta, per quello che rimane dei fondi, i giornali di partito, anche il neonato La Responsabilità di Scilipoti. E penalizzando giornali veri come Il Manifesto e tanti altri mezzi di destra, come di sinistra. Invece che rivedere i criteri di assegnazione dei fondi, riservandoli a giornali veri, non ai vari l'Avanti di Lavitola, la strada scelta è quella già utilizzata da Tremonti nella manovra: tagli lineari. A vantaggio ora dei grandi editori, prima dei grandi ricchi.
Il direttore di VicenzaPiù.com
Acco l'articolo ordierno di Matteo Bartocci su Il Manifesto
Continua a leggere
