Archivio per tag: Domande

Categorie: Banche

Dopo i fidi baciati, i bancomat "correlati". Prospetto BPVi: negli ultimi 3 anni 178 milioni di finanziamenti a Zonin e alle sue aziende. E poi a Zigliotto, Vescovi, consiglieri, sindaci...

Venerdi 22 Aprile 2016 alle 22:49
ArticleImage Se la Banca Popolare di Vicenza negli ultimi venti anni è stata sempre più frequentemente chiamata come la Banca di Gianni Zonin, lo abbiamo fatto spesso anche noi, giornalisticamente e come denuncia, ma il Prospetto informativo sull'offerta pubblica per l'aumento di capitale iniziato il 21 aprile fa apparire quella denominazione come la più appropriata visto che, lo sottolinea anche VeneziePost, "negli ultimi tre anni il cda della vicentina e il responsabile divisione crediti ha avallato operazioni con parti correlate per capitali ingenti. La maggior parte però hanno un unico destinatario, l'ex dominus della banca. Per il solo Zonin, la sua casa vinicola, le sue tenute in tutto sono 178 milioni di euro di finanziamenti concessi dal 2013 al 2015".

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Soci e clienti della Banca Popolare di Vicenza, nelle mail la voglia di fuga per le domande senza risposta: l'incubo è Northern Rock

Sabato 2 Aprile 2016 alle 11:17
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Continuano ad arrivare (a direttorevicenzapiu.com e a [email protected]) mail di soci della Banca Popolare di Vicenza che, protetti dalla riservatezza che chiedono al cronista, scoprono il coraggio, che non hanno dimostrato a sufficienza nelle due ultime assemblee per rendere più “ingoiabili” i rospi  imposti dalla strategia disegnata dall’Ad Francesco Iorio, apparentemente obbligata, ma anche azzardata alla luce degli ultimi fatti e dei dubbi, in parte di sicuro strumentali al suo tornaconto, di Unicredit sulla sua garanzia tanto strombazzata dall’Ad ex Ubi per l’aumento di capitale ma poi tornata ad essere effetto solo di un contratto preliminare come d’altronde comunicato dalla banca stessa a settembre 2015. Tra queste mail ne segnaliamo una, molto secca, delle tante sull’argomento che oggi tiene sulle spine il nuovo management bancario.

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Salta garanzia Unicredit su aumento della Banca Popolare di Vicenza? Risponda Iorio!

Sabato 26 Marzo 2016 alle 11:33
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Ieri ci è sfuggita una indiscrezione importante, pubblicata su Il Fatto Quotidiano e ripresa oggi da Marino Smiderle sul quotidiano locale, quasi a aumentarne la credibilità vista la sua ben nota consuetudine esclusiva con le fonti locali, di prima e di ora ma, speriamo nel cambiamento reale, non di sempre, sull'aumento di capitale della Popolare di Vicenza per la cui garanzia Unicredit starebbe provando a fare marcia indietro tanto più che il contratto relativo ad oggi sarebbe solo "un preliminare". Ce ne scusiamo con i lettori, ma eravamo presi dopo l'intervista "pasquale" ad Achille Variati su sistema di trasporti, "questione morale" vicentina e veneta, nomine nei Cda e suo mandato (la pubblicheremo nel pomeriggio dopo il focus in corso sull'assemblea della BPVi in Fiera), dal tentativo non facile di raggiungere Roma da Vicenza via bus e treni a ... vapore.

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Casa Vinicola Zonin con 39.486 azioni BPVi in meno nel 2015, la Fondazione Roi con 39.175 in più: è un caso ma serve chiarezza. Ecco l'elenco dei "soci top 999" dal 349° al 482°

Venerdi 25 Marzo 2016 alle 00:01
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Nell'articolo di ieri, 24 marzo, a firma DI Roberto Iotti su Il Sole 24 Ore da noi riportato in Rassegna stampa ("Cambio ai vertici di Casa vinicola Zonin: ora comandano Domenico Zonin, figlio di Gianni, e Massimo Tuzzi") e che riferiva del nuovo assetto dei vertici della Casa Vinicola Zonin (CVZ), dopo che Gianni Zonin ha ceduto i gradi del comando, e non solo quelli, si legge: "«In carico a Cvz - spiega ancora l'amministratore delegato del gruppo Zonin (l'ex direttore generale, Massimo Tuzzi, ndr) - c'erano azioni della Banca popolare (di Vicenza, ndr) per un controvalore di 3,7 milioni. Nel corso del 2015 sono stati ceduti i due terzi di questo pacchetto titoli, generando una minusvalenza di 471mila euro...». Un'inezia, a dire il vero, visto che ben pochi dei circa 118.00 soci della BPVi nell'anno domini 2015 hanno avuto il privilegio di monetizzare le proprie azioni.

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Anche la "Fondazione Emanuela, Luigi e Maria Dalla Vecchia" e Savino Tesoro nella lista tra il n. 483 e il n. 619 dei soci top 999 della BPVi. Incornati da buoi che vedono la stalla aperta

Mercoledi 23 Marzo 2016 alle 23:37
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Sul quotidiano locale il presidente della Fondazione Mioni, il notaio della Banca Popolare di Vicenza, Giuseppe Boschetti, da poco succeduto a Marino Breganze, vicepresidente sempre della BPVi e presidente della controlata Banca Nuova, accende un faro sui «notevoli problemi di gestione dei beni che costituiscono il fondo di dotazione della Fondazione, prevalentemente immobili...» (tradotto: scarsa disponibilità di cassa) ma ci rassicura, contemporaneamente, sul fatto che quel fondo comprende «anche, in piccola percentuale, azioni della Banca Popolare di Vicenza, ereditate dalla fondatrice fortunatamente soltanto scalfite dai recenti aumenti di capitale».

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Zonin e lo strano caso del dr. Jekyll e di mr. Hyde: la Fondazione Roi compra azioni BPVi, lui ne ha solo 74.000. Ancora domande a Iorio

Venerdi 18 Marzo 2016 alle 23:27
ArticleImage «Mi è stato chiesto quante fossero le azioni riconducibili a Zonin. Circa 74.000»: così Francesco Iorio, Ad della Banca Popolare di Vicenza, dichiarò nella sua replica durante l'assemblea del 5 marzo agli azionisti "incazzati" (parola da lord inglese per descrivere lo stato d'animo dei circa 117.000 signor Nani, meno fortunati dei signori Zigliotto, che hanno perso di fatto 6 miliardi di euro grazie ai (sotto)titoli della BPVi). In quella stessa risposta Iorio aggiungeva: «Non sono in grado in questo momento di dare una risposta per quanto concerne la Fondazione Roi perché, pur avendo tre esponenti espressione della Banca all'interno del consiglio, in questo momento non sono in grado di dare riferimenti su quello che è stato l'acquisto del Cinema».

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Lo "sfizietto" di votare all'assemblea BPVi spa alla vigilia di Pasqua: la stampa lo sconsiglia ai soci, la filiale nulla sa. Decima domanda all'Ad ex Ubi: ubi sunt latrina? Per lacrime e vomiti

Sabato 12 Marzo 2016 alle 11:03
ArticleImage Ieri l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi", in vista della riunione del 26/3 della Banca Popolare di Vicenza, con ordine del giorno "Esame e approvazione bilancio 2015; Politiche di remunerazione e incentivazione" e "alla luce di quanto emerso nelle ultime ipotesi di reato da parte della procura di Vicenza che parla, tra le altre, di associazione a delinquere e di falso in bilancio" chiedeva in una nota ufficiale ai vertici della banca "il rinvio dei due punti sopra descritti per dare la possibilità a tutti i soci di capirne a pieno le ricadute con il voto di approvazione. Altrimenti - aggiungeva il comunicato - ci vediamo costretti ad un naturale, logico ed energico voto negativo". Oggi ci arriva una segnalazione diretta di un componente di un'altra associazione, Futuro 150, la più "collaborativa" con la nuova Spa.

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Caso BPVI - Fondazione Roi: dopo VicenzaPiù se ne accorgono tanti. Comune non può non sapere ma fondamentali sono risposte di Iorio

Martedi 8 Marzo 2016 alle 11:51
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Le rivelazioni di VicenzaPiù ("Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report") sugli acquisti di azioni BPVi per 29.000.000 di euro, ora di fatto azzerati, e dei costosi locali dell'ex Cinema Corso accompagnati da una storia a dir poco nebulosa, acquisti probabilmente illeciti oltre che "fallimentari" per la Fondazione Roi, che dovrebbe occuparsi per statuto solo di attività culturali e presieduta da Gianni Zonin, con accanto un Cda di nomina per la maggior parte della Popolare di Vicenza ma con un componente che risponde al Comune di Vicenza,  hanno fatto seguito all'interrogazione comunale del M5S.

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Banca Popolare di Vicenza Spa dovrà subito superare incroci pericolosi: Zonin, Marzotto, Fiera di Vicenza, Fondazione Roi, Cattolica... E non bastano più Paolo Rossi e Paolo Scaroni

Domenica 6 Marzo 2016 alle 22:58
ArticleImage La nuova Banca Popolare di Vicenza spa è nata sabato 5 marzo (passando) sulle spoglie di circa 118.000 soci soci che vedranno crollare il valore delle azioni che avevano dai 62,50 euro, che erano sicuri che valessero in base a documenti ufficiali firmati dall'ex presidente Gianni Zonin & c., all'euro o giù (difficile su) di lì che avranno alla quotazione in Borsa. Quelli che, per conservare almeno quell'euro, hanno dovuto votare Sì alla loro stessa eutanasia a Napoli li definirebbero "cornuti e mazziati", Giovanni Boccaccio li avrebbe chiamati "becchi e bastonati", mentre "battus et contents" li avrebbe apostrofati Jean de La Fontaine, tanto per rimanere... dentro la grande Europa della BCE a trazione Merkel col paggetto Hollande e col battitore libero Cameron.

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Compensazione debiti azioni, un no secco della Banca Popolare di Vicenza a una socia: decisione sub judice per consulente Giglioli. Come lo è chi non risponde a 10 domande

Giovedi 3 Marzo 2016 alle 22:13
ArticleImage Pochi giorni prima che fosse fissato il valore del diritto di recesso a 6,3 euro delle azioni della Banca Popolare di Vicenza arrivate artatamemte a 62,50 euro, a beneficio di chi potesse averne tra i 118.000 soci circa truffati (qualcun altro degli altri, tra i soliti noti, si sarebbe... salvato dal crollo delle azioni addirittura guadagnandoci) pubblicammo, definendolo un esempio di "Pubblicità progresso", un suggerimento del noto professionista vicentino Gianni Giglioli: «... se avete quote che oggi valgono 48 euro e debiti verso la banca chiedete la compensazione ai sensi dell'art 20. Su carta senza bollo in due copie indirizzate, datate e firmate. Consegnatela a mano al vostro referente. Fatevi restituire una copia timbrata e siglata. Fatelo prima che stabiliscano il prezzo di recesso. È importante è urgente. Fidatevi. Spiegherò perché a chi vorrà. Intanto fate...».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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