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Compensazione debiti azioni, un no secco della Banca Popolare di Vicenza a una socia: decisione sub judice per consulente Giglioli. Come lo è chi non risponde a 10 domande

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 3 Marzo 2016 alle 22:13 | 0 commenti

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Pochi giorni prima che fosse fissato il valore del diritto di recesso a 6,3 euro delle azioni della Banca Popolare di Vicenza arrivate artatamemte a 62,50 euro, a beneficio di chi potesse averne tra i 118.000 soci circa truffati (qualcun altro degli altri, tra i soliti noti, si sarebbe... salvato dal crollo delle azioni addirittura guadagnandoci) pubblicammo, definendolo un esempio di "Pubblicità progresso", un suggerimento del noto professionista vicentino Gianni Giglioli: «... se avete quote che oggi valgono 48 euro e debiti verso la banca chiedete la compensazione ai sensi dell'art 20. Su carta senza bollo in due copie indirizzate, datate e firmate. Consegnatela a mano al vostro referente. Fatevi restituire una copia timbrata e siglata. Fatelo prima che stabiliscano il prezzo di recesso. È importante è urgente. Fidatevi. Spiegherò perché a chi vorrà. Intanto fate...».

Ora ci arriva da una socia che ha evidente mente seguito il consiglio di Giglioli prima che fosse reso pubbliclo il diritto di recesso, che quei 48 euro teorici li buttava ancora più giù, a 6,3 euro, la lettera che le ha inviato la Direzione Affari Legali Ufficio reclami della BPVi che così le rispondeva:

«Raccomandata a.r.

Vicenza, 23febbraio 20 16

OGGETTO: Compensazione Quote/Debito.

Si fa riferimento alla lettera del 16 febbraio 2016, con la quale si chiedeva la compensazione dei debiti relativi al conto corrente tramite il controvalore delle azioni.

Al riguardo, spiace comunicare che la richiesta non può essere accolta. Al momento la scrivente Banca non può procedere ad alcuna operazione avente ad oggetto azioni proprie. A ciò osta, tra l'altro, sia il nuovo regime regolamentare intervenuto nel corso dell'esercizio 2014 (in particolare, il Regolamento UE n. 575 del 26 giugno 2013) sia la nota esigenza di patrimonializzazione già comunicata al mercato.

Con l'occasione, si informa che, tenuto conto dello scenario normativo che si è via via delineato e delle esigenze manifestate dai Soci in merito alla negoziabilità e liquidità delle azioni, è stato avviato un procedimento finalizzato alla trasformazione della Banca in società per azioni e alla definizione di un piano di lavoro volto alla quotazione delle azioni sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana al fine di agevolare la liquidità, e dunque anche la vendibilità, delle azioni, a beneficio di tutti coloro che intendano liquidare l'investimento .

Nel restare a disposizione per fornire eventuali ulteriori chiarimenti, l'occasione è gradita per porgere i migliori saluti.»

Possiamo immaginare facilmente cosa se ne possa fare la socia dei saluti dell'Ufficio Legale della Popolare di Vicenza, così illegale nella sua precedente gestione da aver imposto un intervento pesante della magistratura locale e nazionale.

Prendiamo anche atto che, in sostanza, la banca non aderisce alla richiesta di compensazione in base a norme e atti per la cui piena comprensione, alla faccia della nuova trasparenza promessa da Iorio & c., all'azionista defraudata servirà rivolgersi ad un legale e in base al fatto che la banca che fu, in tutti i sensi, di Gianni Zonin e dei suoi sodali, ha bisogno di soldi, come se la socia non ne avesse («la nota esigenza di patrimonializzazione già comunicata al mercato»).

Ma Gianni Giglioli a ogni singolo azionista indebitato ma in possesso di azioni, che spesso aveva dovuto comprare a strozzo e poi mettere a garanzia dei suoi affidamenti "baciati", consigliava anche questo: «tu chiedila (la compensazione, ndr). Poi il giudice valuterà. In tal modo blocchi le richieste di rientro che sicuramente arriveranno fissando al valore attuale (allora 48 euro, ndr) la compensazione...».

Esisterà un giudice a... Vicenza per questa azionista e per altri che avessero seguito la strada della richiesta di compensazione?

Non dimenticando che la richiesta di compensazione, pensiamo, possa essere ancora avanzata, checchè ne dica l'Ufficio Legale della banca, nel vicinissimo passato esempio di "illegalità", prendendo a riferimento il diritto di recesso a 6,3 euro, che sarà comunque molto maggiore del valore previsto in Borsa quando, comunque, quei 6,3 euro sembreranno oro se il valore delle azioni dovesse scendere, come sembra, a un euro o giù di lì...

E mentre, per il noto consulente Giglioli, sarebbe sub judice il tipo di risposta dato a chi chiedeva una comprensibile compensazione tra debiti e titoli "baciati", di sicuro per noi e per i nsotri lettori è sotto giudizio il comportamento di chi dal 4 febbraio non risponde a 10 domande che noi abbiamo fatto a Francesco Iorio & c. e che quì ricordiamo a beneficio non tanto degli ormai 118.000 azionisti beffati ma della credibilità dei nuovi vertici della Banca (im)Popolare di Vicenza.

Le dieci domande di VicenzaPiù
- Gianni Zonin e i suoi "possedimenti" non sono ancora "aggrediti" dalla Popolare di Vicenza per gli affidamenti concessi e garantiti dalle sue proprietà, che svanirebbero se dovesse con quelle risarcire i danni?
2 - nei documenti camerali visionati risultano partecipazioni o quote assunte in pegno di società apparentemente riconducibili ad ambienti vicini al dr. Matteo Marzotto, membro del Cda della BPVi, come ad esempio il 9,8% posseduto della Marzotto Società di intermediazione mobiliare spa (Marzotto SIM) e il 30% in pegno della Zignago Holding spa. Sono partecipazioni e pegni per finanziamenti compatibili con i sacrifici chiesti ai soci che in quelle partecipazioni e in quei pegni potrebbero vedere operazioni non esenti da conflitti di interessi?.
3 - per la chiusura delle filiali preventivate nel piano industriale quale era il valore patrimoniale iscritto a bilancio per le stesse filiali o, se non il dato non è disponibile o calcolabile, o mediamente il valore patrimoniale iscritto a bilancio per singola filiale di proprietà?
4 - destano preoccupazione i pegni al 100% di quote ad esempio di Grotto spa, Boscolo Hotels spa, Stroili Spa, Pittarosso, che, in molti casi, hanno conferito le loro quote in pegno anche ad altra primaria popolare veneta?
5 - Sono di sicuro attenzionate situazioni di quote in pegno di società in amministrazione straordinaria o in liquidazione che lascerebbero presumere difficoltà di recupero dei relativi crediti. Le chiediamo anche al riguardo se tali situazioni destano preoccupazione
6 - tra le partecipazioni della BPVi spicca, anche se finanziariamente marginale, quella nel Centro studi economici Nomisma, che fa riferimento all'ex premier Romano Prodi ed è presieduta dall'ex ministro Piero Gnudi. La partecipazione in Nomisma... ha motivazioni "politiche", essendo difficile immaginarne di reddituali, oppure era (è?) finalizzata a un migliore accesso ai suoi studi? In questa ultima ipotesi BPVi si è mai avvalsa e come degli scenari economici prospettati da Nomisma?
7 - farete in modo e quando che un'azienda che utilizzi carte aziendali prepagate, per seguire le spese di chi le abbia in dotazione, ne possa controllare saldi e movimenti in tempo reale (cosa che d'altronde avviene per le carte prepagate BPVi personali)?
8 - quando, disposto un bonifico, se ne potrà avere subito il CRO online (nelle altre banche in un quarto d'ora appare nella schermata di home banking)?
9 -  l'autista personale dell'Ad Francesco Iorio è lo stesso che aveva a Brescia in UBI Banca e gli è stata concessa da BPVi oltre alla retribuzione da dìnuovo dipendente anche un'auto privata e una casa a Vicenza?
10 - dopo la condanna in primo grado di Matteo Marzotto a 10 mesi per il caso di mega "evasione fiscale" per la cessione di Valentino Fashion Group al fondo Permira  il presidente di Fiera di Vicenza e Cuoa rimarrà ancora tra i membri del Cda della banca, ai quali, oltre alla competenza specifica richiesta dalle nuove norme, è richiesto il possesso di "requisiti di onorabilità"?

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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