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Soci e clienti della Banca Popolare di Vicenza, nelle mail la voglia di fuga per le domande senza risposta: l'incubo è Northern Rock

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 2 Aprile 2016 alle 11:17 | 0 commenti

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Continuano ad arrivare (a direttorevicenzapiu.com e a [email protected]) mail di soci della Banca Popolare di Vicenza che, protetti dalla riservatezza che chiedono al cronista, scoprono il coraggio, che non hanno dimostrato a sufficienza nelle due ultime assemblee per rendere più “ingoiabili” i rospi  imposti dalla strategia disegnata dall’Ad Francesco Iorio, apparentemente obbligata, ma anche azzardata alla luce degli ultimi fatti e dei dubbi, in parte di sicuro strumentali al suo tornaconto, di Unicredit sulla sua garanzia tanto strombazzata dall’Ad ex Ubi per l’aumento di capitale ma poi tornata ad essere effetto solo di un contratto preliminare come d’altronde comunicato dalla banca stessa a settembre 2015. Tra queste mail ne segnaliamo una, molto secca, delle tante sull’argomento che oggi tiene sulle spine il nuovo management bancario.

Forse anche più dell’aumento di capitale che, obtorto collo, non potrà non andare in porto, anche se, ovviamente, a condizioni che definire pessime potrebbe apparire ottimistico col senno del poi (dopo la quotazione): la fuga dei clienti e dei loro soldi dalle casse della banca come avvenne con la Northern Rock nel 2007 che, tra l'altro, fece gioire le altre banche che quei correntisti accoglievano a bracca aperte.

Infatti la BPVi ha già ha dovuto ufficializzare a fine 2015 un salasso di 8,8 miliardi in uscita dai conti correnti, che, sia pur diminuito prima del nuovo choc Unicredit, non si è arrestato per cui appare significativa questa "mail tipo" ricevuta firmata: “Buongiorno direttore, sto penssndo di chiudere il c/c della BPV nonché delle obbligazioni (ordinarie) della stessa.Sebbene ci siano garanzie NON MI FIDO PIU' DI QUESTI SIGNORI. Una sua opinione. Grazie”.

Detto che non potevamo rispondere che “io non ho i titoli per consigliarla, le posso solo dire che, pur non avendo affidamenti e depositi, per un senso di… (questa volta mi autocensuro da solo, ndr)  abbiamo chiuso il conto aziendale il 29 febbraio 2016”, a seguire riportiamo per completezza e trasparenza (ahi, ahi Iorio che o non sa o, peggio, non vuole rispondere alle nostre domande, alcune dei quali semplici come scritto enl bilancio approvato...) anche lo scambio di mail con una lettrice iniziato dopo il 20 marzo, data della nostra prima pubblicazione a tranche della lista dei “soci top 99 della BPVi” o, meglio, “top 998 + 1”.

 

Buongiorno direttore, ho trovato vari articoli (con) l’elenco dei 999 maggiori soci della BPVi. Magari più di qualche persona non ha assolutamente piacere che tutti vengano a conoscenza di quante  azioni ha in carico  anche perché questo non giova certo a nessuno, semmai potrebbe pubblicare i nomi di tutti gli azionisti ma ovviamente senza citare il numero di azioni possedute. Chi si trova nella situazione di aver dovuto assistere impotente al quasi azzeramento dei  propri risparmi  non ha certo piacere di essere anche  motivo di ulteriori chicchere per quanto ha perso. Questo naturalmente è il mio punto di vista ma penso di interpretare anche i sentimenti di molti altri ; purtroppo viviamo in paesi molto piccoli dove ognuno non vede l’ora di farsi gli affari degli altri.

Spero possa condividere il mio punto di vista

Cordiali saluti

Mail firmata

 

Intanto, signora…, la ringrazio per la sua mail. Detto che lo scopo è dare l’elenco dei truffati ma anche trovare elementi per capire chi vi ha truffato, l’elenco non è un segreto.

Chiunque lo può avere con pochi euro dalla camera di Commercio anche via web, come pure, se va sul sito della Banca, trova tutti i dati anche di come ha votato in ogni assemblea. Quindi, penso che far sapere sia sempre utile.

A presto

Il direttore

 

Gentile direttore, grazie infinite della sua pronta e gentile risposta. Sono pienamente d’accordo con lei che l’informazione sia la cosa migliore per cercare di conoscere qualcosa di più di tutto quello di cui siamo stati tenuti all’oscuro finora. So perfettamente che si può richiedere una visura camerale ma ritengo che questa sia una cosa che ognuno fa personalmente se lo vuole, diversa è la pubblicazione su un giornale o su un sito web  cosa a portata di tutti. Ho letto gli articoli… e la ringrazio per la collaborazione e le informazioni che ci date, nonostante questo resto dell’idea che per la pubblicazione dei nomi dei soci non vedo alcun problema mentre onestamente non vedo motivo alcuno perché tutti debbano essere a conoscenza del numero di azioni possedute dai soci. Personalmente  non rientro in quell’elenco ma (ci può essere chi)  non ha assolutamente piacere di comparire con il numero di azioni possedute: oltre il danno anche la beffa, purtroppo nelle città la gente difficilmente si impiccia degli affari degli altri ma in un piccolo paese come il nostro non c’è cosa migliore che sapere gli affari degli altri.

Grazie ancora per l’informazione che ci state dando

Cordiali saluti

 

Cara signora..., la capisco, riporterò, non a suo nome, anche questo suo pensiero ma non possiamo dare i dati dei “cattivi” (magari tra i 999 ci sono i responsabili della mancata azione di... responsabilità contro Zonin & c., ndr) e non quelli dei buoni. E la gente, anche quella dei piccoli paesi, deve crescere anche in questo perché ci meritiamo, mi perdoni, che ci sfruttino se mai alziamo la testa contro chi ci ha derubato.

E se qualcuno è stato truffato per 625.000 euro vada in procura a denunciare.

Noi lo supporteremmo al massimo, mi creda.

Il direttore


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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