Langella: governicchio di fatto assente nel ping pong Fiat Crysler di Marchionne
Domenica 6 Febbraio 2011 alle 17:12Fiat Usa...ta da Marchionne. Langella, FdS: come volevasi dimostrare
Sabato 5 Febbraio 2011 alle 13:44Giorgio Langella, FdS - Sergio Marchionne è negli Stati Uniti e, al solito, parla. Dichiara: "tra due o tre anni Fiat e Chrysler potranno diventare un'unica entità che potrebbe avere sede qui" (ovvero a Detroit). Allora non è la FIAT ad aver comprato la Chrysler, ma il contrario. Lo smantellamento delle industrie italiane continua e non è dovuto alla "cattiveria" degli operai, della Fiom o della sinistra (quella vera).
Continua a leggereMaurizio Pini,Federmanager,su caso Mirafiori: nel Vicentino la cura Marchionne si fa da anni
Giovedi 27 Gennaio 2011 alle 19:04Nel dibattito, attentamente seguito anche dalla nostra testata, sorto sull'accordo Fiat-Mirafiori e sulla posizione assunta in merito da Sergio Marchionne riceviamo una riflessione da Maurizio Pini, Presidente Federmanager Vicenza, e volentieri pubblichiamo.
Perché scandalizzarsi, visto che la Cura Marchionne nel vicentino si fa già da anni?
L'"effetto Marchionne" si è fatto sentire sia in Confindustria sia nel mondo del lavoro nel suo insieme. Possiamo essere d'accordo oppure no con quanto da lui affermato, ma è innegabile che le ripercussioni siano state e siano significative.
Continua a leggereLangella (FdS): Accordo per Mirafiori, una resa umiliante (per chi firma)
Giovedi 23 Dicembre 2010 alle 23:40Accordo per Mirafiori. La Fiom non firma. Lo fanno, invece Fim-Cisl con Uilm-Uil e Fismic. Adesso sono tutti soddisfatti. Ma chi? I padroni, il loro governo, i loro servi, il ministro Sacconi. Il "grande manager" Marchionne afferma "E' un gran bel momento per tutti quelli che hanno faticato per raggiungere un'intesa, ma soprattutto per i lavoratori e per il futuro dello stabilimento". Per i lavoratori? ... e cosa ne sa Marchionne dei lavoratori?
Continua a leggereLangella (fdS): Non lasciamoli soli. Fiat, una questione anche di dignità nazionale
Domenica 19 Dicembre 2010 alle 14:21Giorgio Langella, FdS - La situazione della Fiat a Torino è molto grave. È grave anche perché non c'è la dovuta tensione e attenzione da parte, soprattutto, delle organizzazioni politiche che si definiscono progressiste. Il sindacato è diviso, la Fiom che resiste alle imposizioni aziendali è sotto attacco, il dibattito su quello che sta succedendo sembra confinato agli "addetti ai lavori". Invece, quanto succede alla Fiat, dovrebbe interessare tutti dal momento che dal confronto in atto tra padroni e lavoratori può uscire qualcosa che modificherà i rapporti di lavoro di chiunque in tutta Italia.
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