Incontro al Mef su vittime Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Antonio Tognoni (UNC): "Governo accoglie tutte le richieste dei risparmiatori truffati"
Giovedi 4 Ottobre 2018 alle 18:06
Si è appena concluso - è scritto in un comunicato dell'Unione Nazionale Consumatori inviato nel tardo pomeriggio del 4 ottobre - l'incontro tenutosi al Mef, tra il Governo ed i rappresentanti delle vittime dei default bancari. Erano presenti i rappresentati degli azionisti di Veneto Banca, Popolare di Vicenza e CariFerrara ed i sottosegretari Massimo Bitonci e Alessio Villarosa. "Finalmente una bella notizia per i risparmiatori truffati dalle banche. Il Governo ha accolto tutte le nostre richieste" afferma Antonio Tognoni, responsabile dell'Unione Nazionale Consumatori del Veneto, presente all'incontro.
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Roma chiama, Vicenza non risponde... e libera Intesa Sanpaolo dai danni ai soci BPVi. A rimetterci sono ancora i soci della vicentina rispetto a quelli di Veneto Banca
Giovedi 8 Febbraio 2018 alle 17:00
Delusione ed amarezza tra le tante vittime del dissesto della BPVi le quali riponevano fiducia nella decisione del gup nell'udienza preliminare in corso da dicembre sulla richiesta di rinvio a giudizio dei sette imputati (oltre alla banca stessa come persona giuridica) i quali devono rispondere a vario titolo di aggiotaggio, ostacolo alle attività di vigilanza e falso in prospetto. A Roma, nel processo "gemello" su Veneto Banca, il gup Lorenzo Ferri ha autorizzato la citazione del responsabile civile Banca Intesa, mentre a Vicenza il gup Roberto Venditti ha detto no.
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"Giornata Nazionale del Risparmio Tradito" oggi a Roma. Patrizio Miatello: "va restituito, è tutelato dall'articolo 47 della Costituzione!"
Mercoledi 4 Ottobre 2017 alle 09:43
Pubblichiamo di seguito il programma della "Giornata Nazionale del Risparmio Tradito" che "va restituito visto che è tutelato dall'art .47 della Costituzione", come sottolinea subito Patrizio Miatello, presidente dell'associazione Ezzelino III da Onara. La manifestazione è convocata per oggi, 4 ottobre, a Roma, e ne riferiremo anche con video grazie al nostro corrispondente a Roma Paolo Dal Dosso. Ci saranno varie associazioni e organizzazioni di soci delle banche azzerate o azzoppate dai gestori e/o dal "sistema" come le due ex Popolari venete ora in Liquidazione Coatta Amministrativa (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca).
Continua a leggereI salvataggi bancari costano oltre 24 miliardi, Il Sole: è il «conto» per Stato (13,2 mld) e privati (11,2 mld) dei casi good banks, MPS, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca
Lunedi 28 Agosto 2017 alle 20:00
Ventiquattro miliardi e e 411 milioni. È l'ammontare a carico di Stato e privati (senza contare vecchi soci risparmiatori e obbligazionisti, ndr) per i salvataggi del settore bancario in Italia, dalle good banks a Mps alle venete. La stima tiene conto degli investimenti andati definitivamente in fumo e delle somme anticipate, comparate con i valori medi che oggi il mercato riconoscerebbe agli asset sottostanti (azioni e Npl) nel caso in cui si dovessero chiudere immediatamente tutte le partite: del conto finale, oltre la metà (13,2 miliardi) sarebbe a carico dei contribuenti, ma altri 11,2 miliardi dei privati.Viste le partite tuttora aperte, il conto è provvisorio. Ma fa comunque una certa impressione: 24 miliardi e 411 milioni. È l'ammontare a carico dello Stato e dei privati per i grandi salvataggi del settore bancario in Italia, dalle good banks a Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Continua a leggerePopolare di Vicenza, Veneto Banca e le altre banche arrivate al crack al centro dell'inchiesta di Plus24
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 11:53
L'inchiesta di copertina di Plus24, in edicola sabato 8 luglio, sarà dedicata al crack, tra le altre, di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, puntando l'attenzione su cosa non ha funzionato nelle verifiche delle authority e sugli strumenti per rivalersi. Perché Monte dei Paschi di Siena, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ma anche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti hanno potuto devastare i risparmi di centinaia di migliaia di famiglie italiane? Cosa non ha funzionato nei meccanismi di controllo e di vigilanza interni ed esterni? Il ministero dell'Economia, Banca d'Italia e Consob hanno davvero realizzato il loro mandato costituzionale di salvaguardare l'esercizio del credito e tutelare il risparmio? Possono evitare di rispondere dei danni causati dalle loro inefficienze?
Continua a leggereBanche venete, Elisabetta Gardini: "Bene Zaia a tornare sul tema"
Martedi 30 Maggio 2017 alle 17:43
"Fa bene il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, tornare sul tema delle banche venete in difficoltà . Questo governo deve dare la prova di coraggio che il Governo Renzi non ha saputo dare. Infatti, a suo tempo, Renzi impedì che nella vicenda di Banca Etruria, Banca Marche, Cari-Chieti e Cari-Ferrara intervenisse il Fondo interbancario perché la Commissione Europea lo riteneva un fondo pubblico, contrariamente a quanto pensava la stessa Banca d'Italia è la conclusione fu che le quattro banche fallirono. Con le banche venete questo non deve accadere: deve intervenire il Fondo interbancario.
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Il 20 settembre 2016 Belpietro denunciava "interessamenti" di Renzi per Etruria dal 19 febbraio 2014, ora Del Rio racconta i suoi con BPER ma tutti si scandalizzano solo per Maria Elena Boschi. Per la gioia di Bankitalia
Martedi 16 Maggio 2017 alle 15:26
Il Fatto Quotidiano il 20 settembre 2016 pubblicava un articolo, che viene ricordato da Marco Travaglio (qui nell'allegato), in cui Carlo Di Foggia citava il libro "I segreti di Renzi. Affari, clan, banche, trame" scritto da Maurizio Belpietro. Di Foggia, il cui "approfondiemnto" riportiamo integralmente a seguire*, scriveva: «È il 19 febbraio 2014, Renzi, poco dopo aver ricevuto il mandato di formare il nuovo governo, incontra Visco e, tra l'altro, gli chiede informazioni sulla banca aretina. A Belpietro lo ha confermato "una fonte autorevole". Non è nota la risposta del governatore. Il Fatto ha chiesto un commento a Bankitalia, che non ha risposto...». Belpietro confermava, quindi, basandosi su "una fonte autorevole", come fa oggi Ferruccio De Bortoli per l'interesamento di Maria Elena Boschi a Banca Etruria, di cui era vice presidente il padre, «da premier incaricato, Matteo Renzi chiese informazioni sulla Banca Popolare dell'Etruria al governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco».
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Io sto con Vincenzo Consoli, purchè si scrolli di dosso la cacca dei piccioni viaggiatori
Giovedi 11 Maggio 2017 alle 01:13
Pubblicato il 9 maggio alle 23.52, aggiornato l'11 maggio alle 1.13. Fino al recente passato sono stati in pochi ma ancora oggi non sono in molti a volere leggere tra le righe (e che righe!) che Banca d'Italia avesse coperto gran parte delle magagne di Banca Popolare di Vicenza anche grazie ai buoni rapporti che Gianni Zonin aveva instaurato con palazzo Koch grazie a una tela di rapporti di alto livello, da Andrea Monorchio, l'ex ragioniere generale dello Stato nominato nel 2011 suo vice dal re del vino, fino a Gianandrea Falchi, ex capo della segreteria particolare di Bankitalia quando governatore era Mario Draghi, divenuto nel 2013 capo delle relazioni istituzionali della BPVi, per non parlare delle filiali aperte ogni altro giorno a Roma per "impiegare" postulanti locali sponsorizzati o, addirittura, provenienti dal "sistema".
Continua a leggereIl rilancio mancato della BPVi: il triste epilogo del prospetto di mille pagine di Francesco Iorio ricco di... altrettanti misteri
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 18:30
La fine della storia è nota: la fallita quotazione in Borsa, corredata da un Prospetto di rilancio tanto ambizioso quanto ambiguo come scrive oggi su L'Economia del CorSera Mario Gerevini, che prospetta l'ipotesi che l'illusione del salvataggio della BPVi indotta anche dal prospetto informativo da mille pagine che accompagnò il passo fallito della quotazione in Borsa possa finire sotto le lenti della Procura, anche se già oggi questa appare intasata dal lavoro. "Comprate le azioni della Banca Popolare di Vicenza che va in Borsa" dicevano in tanti, vertici della banca, Francesco iorio in primis, incoraggiati da un futuro che veniva descritto come roseo e ricco di aspettative, soprattutto monetarie, ma totalemente tradite.
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Bpm vola in borsa, ma restano da sciogliere i nodi delle sofferenze e proprietà di BPVi e VB
Martedi 3 Gennaio 2017 alle 09:18
Banco Bpm vola al debutto in Borsa. E dà un primo segnale, una volta tanto positivo, al via di un 2017 che, in Veneto, vedrà , per il quarto anno consecutivo, la questione bancaria al centro della scena economica. Tra l’«esperimento» di Atlante sulla fusione Popolare di Vicenza-Veneto Banca, i riflessi del caso Montepaschi-Antonveneta e la partita del credito cooperativo, con le conseguenze tutte da verificare sulla stessa Federazione veneta indotte dalla costituzione di due gruppi bancari contrapposti che tagliano trasversalmente il Veneto (18 le Bcc che puntano verso Cassa centrale, 10 quelle dirette verso Iccrea). Ma intanto per lo meno il primo giorno in Borsa per la neonata Banco Bpm parte bene, dopo un aumento di capitale costato all’ex Banco Popolare un miliardo di euro, senza che questo fermasse la caduta del titolo, che ha perso nel 2016 il 75% di valore.
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