Popolare di Vicenza, Veneto Banca e le altre banche arrivate al crack al centro dell'inchiesta di Plus24
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 11:53 | 0 commenti
L'inchiesta di copertina di Plus24, in edicola sabato 8 luglio, sarà dedicata al crack, tra le altre, di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, puntando l'attenzione su cosa non ha funzionato nelle verifiche delle authority e sugli strumenti per rivalersi. Perché Monte dei Paschi di Siena, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ma anche Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti hanno potuto devastare i risparmi di centinaia di migliaia di famiglie italiane? Cosa non ha funzionato nei meccanismi di controllo e di vigilanza interni ed esterni? Il ministero dell'Economia, Banca d'Italia e Consob hanno davvero realizzato il loro mandato costituzionale di salvaguardare l'esercizio del credito e tutelare il risparmio? Possono evitare di rispondere dei danni causati dalle loro inefficienze?
E davvero Gianni Zonin e Vicenzo Consoli, insieme ad amministratori sindaci e revisori delle due banche venete andate in liquidazione coatta amministrativa domenica 25 giugno, potrebbero non essere chiamati a rispondere penalmente della gestione irregolare della Vicenza e di Veneto Banca? Oppure ci sono strumenti giuridici per fare emergere le loro responsabilità verso centinaia di migliaia di azionisti e di obbligazionisti subordinati "azzerati"? E perché mentre negli Usa gli amministratori d'azienda che commettono reati da "colletti bianchi" pagano con decine di anni di carcere in Italia riescono sistematicamente a farla franca o a vedere slittare di anni pene bagatellari rispetto ai danni procurati?
Le risposte a queste e ad altre domande dei lettori sono nell'inchiesta "Fuori controllo", il tema di copertina di Plus24, il settimanale di risparmio, finanza ed educazione finanziaria del sabato del Sole 24 Ore in edicola sabato 8 luglio.
Tra gli altri argomenti trattati nell'inchiesta di copertina, anche la questione della quotazione al mercato Hi-Mtf delle azioni delle altre banche non quotate (una decina di gruppi creditizi con centinaia di migliaia di azionisti: Banca Apulia - San Severo, Foggia -, Banca di Imola - Bologna -, Popolare di Cividale del Friuli - Udine -, Popolare Lajatico - Pisa -, Popolare Pugliese, Banca Sella, Banca Valsabbina - Brescia -, Popolare di Bari, Banca regionale di sviluppo - Napoli -, Cassa di risparmio di Ravenna, Cassa di risparmio di Cento - Ferrara -) che non ha affatto risolto, come era stato invece annunciato nel decreto salvabanche, la questione dell'illiquidità dei titoli - di fatto è tuttora impossibile scambiarli -, anche a causa di una "scappatoia" tecnica che riduce le transazioni al lumicino.
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