Nessuno potrà ridare la vita a Praia a Mare agli oltre 100 morti o la salute alle decine di colpiti da tumore dopo aver lavorato per anni nella ex fabbrica dei veleni prima di Rivetti, poi della Lanerossi - Eni e, infine, della Marzotto e i cui responsabili non sono stati... individuati nel processo Marlane Marzotto, in cui tutti gli imputati, a partire da Pietro Marzotto, sono andati assolti per un complesso di motivazioni. E nessuno potrà cancellare le altre 29 morti e la decina di nuovi tumori sotto esame nelle indagini appena (ri)aperte e denominate per semplicità Marlane Marzotto bis che hanno portato anche (finalmente?) al sequestro dello stabilimento dismesso con le sue scorie dal 2004.
Proprio mentre per stasera alle 18 presso l'ex Lanificio Conte di Schio nella sala Turbine è programmata, dopo il saluto del sindaco Valter Orsi, la presentazione il libro "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" firmato da Giorgio Langella per la collana Vicenza Papers curata dal nostro direttore Giovanni Coviello, i carabinieri del Noe di Catanzaro hanno sequestrato lo stabilimento della MarlaneMarzotto di Praia a Mare, dismesso nel 2004, nell'ambito di una inchiesta della Procura di Paola, nota come Marlane Marzotto bis (fa seguito alla prima con tutti gli imputati tra cui Pietro Marzottoassolti in appello per varie motivazioni) sul decesso di 30 operai e la malattia di altri 12 provocati, secondo l'accusa, dalle esalazioni tossiche sprigionate dalla sostanze usate nella produzione.
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Erik Umberto Pretto, segretario provinciale di Lega Nord Liga Veneta Vicenza in questa nota ufficiale intende mettere in guardia gli utenti di Alto Vicentino Servizi (AVS) dai benefici che deriverebbero dalla preannuciata fusione con Acque Vicentine (AV): "La fusione tra le società di gestione del servizio idrico AVS e AV è certamente sconveniente per i cittadini dell'alto vicentino. Acque Vicentine, infatti, pur facendo riferimento su un bacino d'utenza di 36.000 abitanti in più rispetto ad AVS, conta ben 880 km in meno di condutture acquedottistiche e fognarie."
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Altri venti comuni aderiscono al progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ma per il Comitato PrimaNoi, che scrive la nota che pubblichiamo, e' un grave errore collaborare con il prefetto. L'accoglienza diffusa non e' la soluzione e' una iattura per tutti. Con 1000 falsi profughi, Vicenza deve uscire dallo Sprar. "Nell'atto costitutivo i progetti Sprar sono stati pensati per offrire la seconda accoglienza - spiega il portavoce Alex Cioni -, cioè un servizio di assistenza utile ad aprire dei percorsi di integrazione di persone però già titolari di protezione internazionale.
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Mercoledì 15 marzo prendono il via gli eventi collegati alla mostra interattiva "Oltre l'Uomo: da Leonardo alle Biotecnologie", allestita presso gli spazi Shed del Lanificio Conte di Schio e promossa dal Distretto della Scienza e Tecnologia con Pleiadi, il Comune di Schio e Confindustria Vicenza Raggruppamento Alto Vicentino. Le conferenze dedicate ai temi e alle riflessioni innescate dalla mostra "Oltre l'Uomo" avranno carattere divulgativo e non tecnico con l'obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo, accomunato dal piacere della conoscenza e dell'approfondimento sui grandi temi dell'innovazione.
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Maria Cristina Franco, Sindaco di Costabissara, è il nuovo vicepresidente del Consiglio Provinciale. Succede al Sindaco di Rossano Veneto Morena Martini ed avrà anche le deleghe relative alla Programmazione provinciale della rete scolastica, alle Pari Opportunità e al Sociale. Così il Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati che anche in questa occasione ha voluto affidare ad una rappresentante femminile il compito di rappresentarlo in caso di assenza. "Sono molto contenta della fiducia datami dal Presidente - sottolinea la neo vicepresidente Franco - e sicuramente svolgerò il mio ruolo al servizio della squadra e ovviamente dei cittadini vicentini. Auspico che vi siano altri due anni di lavoro proficuo, che ci permettano di raggiungere gli obiettivi e credo pertanto che sarà fondamentale lasciare da parte divisioni ideologiche per lavorare in modo coeso e condiviso per il bene del territorio provinciale, scuole e viabilità in primis". Continua a leggere
La Provincia di Vicenza annuncia che il Patto Territoriale per il Lavoro raccoglie l'eredità del Patto Sociale ed è pronto all'azione. Riparte il progetto che si propone di offrire un'opportunità di lavoro a chi vive una situazione di svantaggio sociale, per condizioni economiche precarie, per età , per difficoltà a mantenere figli e famiglia. A volerlo la Provincia di Vicenza, che conta sull'adesione di 109 Comuni, in rappresentanza del 98% della popolazione vicentina, delle Ulss e delle Conferenze dei Sindaci. Due gli obiettivi: dare continuità al Patto Sociale per il Lavoro vicentino, operativo dal 2010, e reperire risorse da mettere a disposizione di tutti i Comuni per sviluppare ulteriori iniziative di inclusione sociale.
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Il buio calato nella sala del teatro Astra di Schio è stato rotto da una voce che ha ben scandito l'articolo 47 della Costituzione italiana: "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese". Poi, a ritroso, l'articolo 45: "La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità . La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato".
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