Che il sindaco di Vicenza e presidente della provincia fosse un leader particolarmente attento alla comunicazione ce ne accorgemmo appena Achille Variati fu eletto per il suo primo mandato del terzo millennio. Non vi nascondiamo, quindi, la prima meraviglia nello scoprire che quella che ritenevamo la sua guida mediatica, Jacopo Bulgarini d'Elci, scivolasse prima in una sospensione dall'Ordine dei Giornalisti per il mancato anche se più volte sollecitato pagamento della quota relativa da 110 euro all'anno per poi prendersela con tutta Roma sul suo profilo FB passando per una sospensione della patente in quel di Malo per qualche drink in più, di cui si giustificò con giovanile superficialità e non da membro responsabile delle istituzioni.
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Dopo che sul web è circolata una foto dell'auto del sindaco Achille Variati parcheggiata (tra l'altro male, storta, occupando due stalli...) nel posto per disabili del parcheggio davanti a Happy Casa in viale Trento a Vicenza, che effettivamente quando cala la sera diventa piuttosto buio non essendo illuminato, il sindaco si è sinceramente scusato e si è auto multato: ha fatto, infatti, sapere che devolverà l'equivalente della multa per sosta non autorizzata su un posto per disabili ad un'associazione che lavora per i disabili.
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C'è una contraddizione di fondo nel comportamento della Bce che i media non mettono assolutamente in luce e che invece merita una riflessione certamente più approfondita. Mi riferisco all'erogazione del credito da parte delle Banche. Tutti sappiamo che la Bce è giunta al Quantitative easing dopo "averle provato tutte" tra cui quelle operazioni dagli acronimi strani "Ltro" oppure "Tltro", che altro non erano che dei finanziamenti che la Bce concedeva alle Banche, a tassi particolarmente agevolati, ed in cambio di un "collaterale", solitamente titoli dello Stato.
Quattro archiviazioni, due richiami verbali e un richiamo scritto. Sembra sia questo il verdetto della Commissione Disciplina sulla vicenda di Park Rocchetta che questo giornale ha videodocumentato in più puntate. Nessuna sorpresa, come avevamo già scritto e nessuna punizione "esemplare" che, è giusto sottolinearlo, questo giornale non auspicava, come magari può lasciar intendere qualche addetto alla propaganda.
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Lunedì 29 giugno il nostro Pietro Rossi in «Cicli Liotto per vigili: determine arrivate da Caporrino non da Rosini, resta qualche dubbio» commentava l'acquisto dalla Cicli Liotto Gino & figli snc di 14 bici MTB modello "Polizia Locale" finalmente "svelato", non dal riservato firmatario delle relative determine, il discusso comandante Cristiano Rosini, ma dal segretario generale Antonio Caporrino, Responsabile per la trasparenza del Comune di Vicenza.
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«Con riferimento alle sue mail del 25 giugno 2015, si comunica che la risposta alla sua richiesta di accesso della lettera del 2006 le perverrà , nei termini di legge, dal Dirigente del Settore Mobilità e Trasporti Carlo Andriolo», è così che Antonio Caporrino, segretario genetale del Comune di Vicenza e, in quanto tale, Responsabile per la trasparenza, ci preannuncia che, dopo le risposte già ricevute, verrà esaudita l'ultima richiesta di accesso su alcune vicende che riguardano il Comando della Polizia Locale.
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Sto terminando, purtroppo, il mio periodo di permanenza in Usa, in parte dedicato ai miei ragazzi, che qui con altri coetanei vicentini e italiani stanno onorando il Paese nel mondo scientifico ed accademico, e in parte utilizzato per confrontarmi con altre idee, nuove tecnologie e culture diverse come mi piace fare da quando nel 1977 per la prima volta sono andato a Londra per lavoro.
Cristiano Rosini è diventato famoso in Italia grazie al suo (ab)uso della Ztl documentato da Moreno Morello di Striscia la Notizia, che ha sbertucciato per questo tutta la cità . Noi abbiamo, poi, documentato le successive "omissioni" del comandante della Polizia Locale di Vicenza nei confronti del parcheggio da "nomade", senza offesa per i nomadi, del camper del cognato in Via Nervi a Parco Città .
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"Dai nemici mi guardo io, dagi amici mi guardi Iddio!"... Il detto ce lo ricorda un post su FB del sindacalista Diccap/Sulpl, Giancarlo Chemello, a cui pure il comandante della Polizia Locale di Vicenza, Cristiano Rosini, si era riferito con riconoscenza quando, il 9 giugno alla vigilia della "nervosa" Festa dei Vigili, dichiarava che «per i colleghi (da me, ndr) deferiti all'Ufficio di disciplina altro non potevo fare e comunque non mi preoccuperei troppo... Potrebbe darsi che la commissione sia clemente. E poi anche io mi sono trovato da solo quando sono stato io in commissione, e solo due o tre, tra cui Chemello, sono venuti da me a testimoniarmi il loro dispiacere!».
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