In una nota, che pubblichiamo di seguito, il Movimento 5 Stelle lancia un allarme piuttoto inquietante e sintetizzato da questo titolo: "Pfas, rivelazione choc del M5S: anche l'aria è potenzialmente inquinata. Miteni ha scaricato in atmosfera per almeno 10 anni milioni di nanogrammi di Pfas!". Per dare un quadro al solito completo di una vicenda che continua a farsi sempre più controversa in una sostanziale assenza fattuale di prese di posizioni nette e scientifiche da parte degli organi, politici e tecnici, competenti, abbiamo chiesto una presa di posizione anche all'azienda messa principamente sotto accusa dai pentastellati, anche se spesso la sua posizione è quella di voler allargare il campo delle ipotesi di responsabilità .Â
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Il Movimento Cinque Stelle invita la regione a sperimentare la tecnologia in quanto esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. "Esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. La Regione si faccia carico di sperimentare la tecnologia". La proposta è del gruppo Cinquestelle in Consiglio Regionale che ha ospitato oggi in collegamento Skype il biologo Domenico Prisa il quale ha esposto i risultati della sua ricerca. Ha impiegato microrganismi nelle acque contaminate da Pfas dimostrando che da un primo test di laboratorio questi sarebbero in grado di depurare l'acqua senza danni per l'ambiente non solo abbattendo i Pfas ma anche vari tipi di inquinanti tra cui i metalli pesanti. Presenti anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Sarego (Vi) Flavio Zambon e la consigliera comunale M5s di Montecchio Maggiore (Vi) Sonia Perenzoni.
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Le analisi del sangue sui Pfas, fatte su cinquanta 14enni della zona rossa, Lonigo, Sarego e Brendola rivelano una presenza della sostanza pericolosa di 64 nanogrammi, ovvero 32 volte sopra la media.
Un altro dato grave emerge dal bio-monitoraggio. Paola Facchin direttore del centro malattie rare rivela che dalle 15mila gravidanze nella zona sono emerse problematiche come l'aumento di gessosi e diabete, con rischi per la sopravvivenza dei neonati fino al 2013. Scrivono in un comunicato i rappresentati dei Cinque Stelle in Regione.
La Regione Veneto annuncia un simposio scientifico internazionale il 22 e 23 febbraio a Venezia, "due giornate importanti per la determinazione, sul piano esclusivamente e rigorosamente scientifico - scrive la regione in un comunicato che pubblichiamo a seguire -, di molti aspetti della dibattutissima vicenda dell'inquinamento da Pfas, che ha interessato una vasta area del Veneto, e in particolare gli oltre 80 mila abitanti residenti in 23 Comuni delle Province di Vicenza, Verona e Padova". Nel frattempo non si sopiscono le reazioni alla relazione del prof. Angelo Moretto a Montecchio Maggiore che, per conto della Miteni, il 15 febbraio scorso ha esposto le sue valutazioni a una platea purtroppo caratterizzata da molte assenze degli amnmistratori locali (qui i nostri due video mentre la versione integrale è anche visibile su VicenzaPiu.Tv o dall'omomina App). Continua a leggere
Cento persone fuori a contestare, solo undici amministratori (fra cui i sindaci di Zermeghedo, Sovizzo e Montorso) dentro la sede di Confindustria di Montecchio Maggiore. Il seminario organizzato ieri sera dalla Miteni, l’azienda di Trissino con 9 dirigenti indagati per l’inquinamento delle falde da Pfas, si risolve in un mezzo flop. Dentro, Angelo Moretto, professore associato di diritto del lavoro all’Università di Milano e già in passato consulente della Miteni, relaziona sulle sostanze perfluoro alchiliche , sostenendo che «la loro tossicità non è provata».
10 avvisi di garanzia ad ex amministratori della Miteni, mentre il Governo centrale chiede i danni a chi ha inquinato la nostra regione con i Pfas. "Questi sono i primi risultati che Davide ottiene contro Golia, ovvero le associazioni, noi del M5S, Arpav e soprattutto la procura di Vicenza - dicono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti e Manuel Brusco, e la consigliera comunale M5S di Montecchio, Sonia Perenzoni - contro l'azienda di Trissino e gli assessori regionali che fino a pochi giorni fa sminuivano il problema". Il M5S, si legge in un comunicato dei pentastellati, venerdì scorso ha portato al procuratore capo di Vicenza le relazioni sui danni mortali che i Pfas producono alle persone che vi sono sottoposte. "Il colloquio e le azioni di questi giorni partite dalla procura ci fanno provare massima fiducia nei magistrati che seguono il caso.
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Una delegazione del Movimento 5 Stelle del Veneto ha incontrato oggi il Procuratore capo della Procura della Repubblica di Vicenza, Antonino Cappelleri, per fare il punto della situazione sui Pfas. All'appuntamento, come si legge in una nota del M5S, hanno partecipato il senatore Enrico Cappelletti, il consigliere regionale Manuel Brusco, la consigliera comunale Sonia Perenzoni e l'avvocato Edoardo Bortolotto: si è trattato di un incontro durante il quale il Movimento ha espresso grande preoccupazione per quanto sta accadendo in Veneto. Assieme al Procuratore capo c'erano i pm Barbara De Munari e Hans Roderich Blattner, che seguono la vicenda dei Pfas.
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La Regione, scrive nella nota sul problema Pfas che riportiamo l'ufficio stampa del gruppo consiliare M5S Veneto, annuncia un "Piano di Sorveglianza sulla Popolazione Esposta alle sostanze Perfluoroalchiliche" e un "Piano di campionamento per il monitoraggio degli alimenti in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in alcuni ambiti della Regione del Veneto", con un ulteriore finanziamento specifico di 400 mila euro. Si stima che per il primo anno di attività del monitoraggio saranno necessari circa 3 milioni di euro: il progetto coinvolgerà 85 mila persone nelle province di Vicenza, Verona e Padova, con uno screening che partirà dai quattordicenni. I consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco, insieme alla consigliera comunale di Montecchio Sonia Perenzoni, sottolineano come il monitoraggio sia tanto positivo quanto tardivo.
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Di seguito la nota congiunta di Sonia Perenzoni, consigliere M5S Montecchio Maggiore, Jacopo Berti e Manuel Brusco consiglieri M5S regione Veneto Finalmente dopo mesi di attesa martedì sera si è svolta la commissione ambiente e territorio a Montecchio Maggiore, dove sono stati invitati i vertici di Miteni spa. Si sono presentati l'amministratore delegato Antonio Nardone con l'avvocato aziendale Luca Prati (un luminare del diritto dell'ambiente). La presenza dell'avvocato è decisamente un buon segno. Evidentemente stanno prendendo seriamente la cosa, d'altra parte l'investimento in legali è indice della volontà di resistere fino alla fine. Ma l'inquinamento continua, si sta ampliando e purtroppo per loro dal 2015 si applicano gli ecoreati con pene da 5 a 15 anni di carcere.
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