In relazione ad alcune dichiarazioni alla stampa del vicepresidente di Confindustria Vicenza, Gaetano Marangoni, relative alla tutela di sub-appaltatori e fornitori dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) contenute nel contratto stipulato fra la Regione e la concessionaria SIS, l'ufficio stampa della Giunta Regionale diffonde una nota del Commissario regionale per la SPV, Avvocato dello Stato Marco Corsini, che segue tra virgolette. "Colgo l'occasione offerta dagli amici di Confindustria, che comunque ringrazio per la condivisione e l'appoggio al lavoro sin qui svolto per il al celere riavvio della concessione per la Pedemontana Veneta, per intervenire sulla questione degli espropriati e dei subappaltatori.Continua a leggere
Luca Zaia può esultare: la Superstrada Pedemontana Veneta è più vicina ad essere realtà . Un nuovo accordo, l'ennesimo verrebbe da dire, è stato firmato nello studio del notaio Gasparotti di Mestre l'altro giorno e potrebbe mettere una pietra tombale sulle diatribe politico legali che fino ad oggi hanno ostacolato l'opera. Una firma, siglata dai rappresentanti dei Comuni coinvolti, la Regione e Sis (la società incaricata dei lavori), che anticipa e in qualche modo scavalca le osservazioni della Corte dei Conti delle scorse settimane. Per comprendere la svolta serve però una breve cronistoria di un'opera pensata 27 anni fa e non ancora completata.
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Luca Zaia, costretto a ritirare l'Irpef sulla Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) per salvare i salernitano-piemontesi di SIS allo scopo di garantirsi una campagna elettorale tranquilla alle amministrative nei comuni della provincia di Treviso e Vicenza, vuole solo evitare ripercussioni e cadute di consenso in pubblico già misurate dai sondaggi segreti sulla Pedemontana Veneta: così scrive in una nota il CoVePa, Cordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, il cui portavoce Massimo Follesa abbiamo recentemente intervistato titolando "Superstrada Pedemontana Veneta e le 13 osservazioni della Corte dei Conti, l'intervista esclusiva a Massimo Follesa: le irregolarità e i costi esplosi fanno temere un caso e un buco come quelli di BPVi e Veneto Banca".Â
"Sequestrate di nuovo le gallerie tra Malo e Castelgomberto di SPV". Saremmo di fronte al paradosso per cui le principali gallerie sarebbero insicure per il Tribunale di Vicenza, mentre Silvano Vernizzi sosteneva che la riprogettazione antisismica dei cls e l'adeguamento della sicurezza delle gallerie di SPV sono costati 140 mln di € dei 458 mln in più rispetto al preliminare (1,8mld €). Centine e bulloni inadeguati, non rispondenti ai dettami di legge oltre alla malagestione del cantiere potrebbero essere alla base della morte di Sebastiano La Ganga. Dalla stampa si apprende che, a quasi un anno dal tragico 19 aprile 2016, quando per primi avevamo lanciato la notizia del gravissimo incidente nella galleria Castelgomberto Malo, il tunnel da 500 mln di € è stato di nuovo posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria di Vicenza.
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Ieri sera 31 marzo 2017 in sala Fabris a Nove oltre cento persone hanno condiviso l'approfondimento sulla proposta alternativa all'IRPEF per salvare la Superstrada Pedemontana Veneta lanciata dal CoVePA, come si legge nella nota che pubblichiamo. Organizzata dall'Associazione Laboratorio Natura, la serata è stata guidata da Maurizio Dalla Gassa e ha visto molte assenze (con poche giustificazioni) tra i consiglieri regionali e i sindaci invitati. Vale la pena di ricordare la presenza di Cristina Guarda che ha ricordato l'andamento ottuso del dibattito in consiglio. «Se fosse vero che circoleranno 27.000 auto al giorno come sostiene Zaia nel nuovo piano finanziario di SPV, vuol dire che questi dovranno spendere nella Montecchio-Spresiano, 31,5€ per tutti i giorni di ogni anno dei 39 anni di concessione previsti per coprire i 12 mld di ricavi complessivi preventivati, mi pare un evenienza incredibile anche se questi dovessero spenderne solo la metà », ha detto ieri sera Massimo Follesa del CoVePA.
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CoorVeneto PA Nella recente rassegna stampa la Pedemontana Veneta va a 130 km/h, sembra che le balle ne aumentino la velocità . Se questo dato fosse vero, cioè che si è costruita un'opera per viaggiare a 130km/h, mentre le autorizzazioni su cui si basa la concessione parlano di superstrada a 110km/h, allora, oltre alla velocità dovrebbero aumentare i costi per espropri e indennizzi visto che ora la SPV sarebbe un'autostrada. La fascia di rispetto e la distanza a cui indennizzare dovrebbero essere poste a 60 m, come tutte le altre autostrade.
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Riceviamo dal deputato PD Filippo Crimì e pubblichiamo Le esenzioni per l'utilizzo della nuova Pedemontana Veneta riservate ai residenti dei 73 comuni sui quali corre la superstrada non possono essere modificate. Non è ammissibile che gli accordi presi con i cittadini siano rimessi in discussione ogni qualvolta serva per far quadrare i conti.La possibilità , infatti, che il Consorzio S.I.S. chieda alla Regione Veneto di rivedere le esenzioni sopra menzionate è la conseguenza della discussione sul nuovo Piano economico-finanziario che il Consorzio deve cambiare, prevedendo questa volta flussi di traffico più reali rispetto a quelli determinati inizialmente (ridotti addirittura della metà dallo studio del traffico commissionato della Cassa Depositi e Prestiti rispetto alle valutazioni iniziali di S.I.S). Continua a leggere
Nota di Laura Puppato, senatrice Pd "Non sorprende leggere che SIS chiederà di non prevedere le esenzioni per i residenti sulle tariffe della Pedemontana, di fatto lo aveva già annunciato Luca Zaia il 10 agosto, affermando che ‘Penso che non sia un tabù ipotizzare di ridurre il pedaggio per tutti, affrontando il tema delle esenzioni in altra maniera', una formula politichese che, come avevo già sottolineato allora, non voleva dire altro che i residenti avrebbero pagato le tariffe al pari di tutti gli altri. Come sempre, nel momento difficile, Zaia si nasconde dietro i propri emissari, a cui tocca il compito di far digerire questa ennesima tegola sul progetto della SPV". Lo dichiara Laura Puppato, commentando le ultime notizie sulla Pedemontana e la richiesta della SIS di sopprimere le esenzioni. Continua a leggere
De Menech (Pd) incontra il ministro Delrio: in dieci anni siamo a un terzo dell'opera. Scrive Daniele Ferrazza su "Il Mattino di Padova" di oggi: "«Ne stiamo parlando da dieci anni e siamo neanche a un terzo dell'opera, pur con una gestione commissariale. Mi sembra pochino, no?» Roger De Menech esce da un incontro romano con il ministro Graziano Delrio portando in Veneto un messaggio chiarissimo: «Basta strutture commissariali, dobbiamo rientrare nella gestione ordinaria per la realizzazione delle infrastrutture.In un paese normale questo dovrebbe valere per tutte le opere pubbliche che devono essere pianificate e realizzate in tempi modi e con risorse certe. Questo vale anche in Veneto per tutte le opere e quindi anche per la Pedemontana».
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«Segnali positivi da Roma, a settembre la partita finanziaria sarà chiusa». L'asse con Delrio, il ruolo del direttore Bramezza. Scrive Filippo Tosatto su "Il Mattino di Padova" di oggi: "«La Pedemontana? Il clima che si respira al tavolo tecnico con il commissario Vernizzi è assolutamente sereno e collaborativo, credo che la partita si possa chiudere entro settembre. Roma, lo dico per rispetto della verità , non lavora contro di noi: c'è la volontà di sciogliere questo nodo, io sono fiducioso». Luca Zaia si sbilancia e profetizza un'imminente fumata bianca sul versante della copertura finanziaria - 1,6 miliardi di euro - al completamento della superstrada che correrà per 95 km tra Spresiano e Montecchio Maggiore.
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