Liliana Zaltron, uno dei pochissimi consiglieri comunali con Francesco Rucco di Idea Vicenza e ora anche Daniele Ferrarin del Movimento 5 Stelle Vicenza, di cui Zaltron è capogruppo, ad essersi occupata fin dall'inizio con costanza e caparbietà della "demolizione" sistematica della Fondazione Roi (cfr. "Roi. La Fondazione demolita") da quando nel 2009 a prenderne la guida, alla morte del marchese Giuseppe Roi, che l'aveva dotata di un patrimonio, tra beni mobili e immobili, di circa 100 milioni di euro da far "fruttare" per finanziare esclusivamente il museo civico comunale di palazzo Chiericati, è stato Gianni Zonin che, da presidente della Banca Popolare di Vicenza e per via statutaria, seguita quando faceva comodo, si è autonominato presidente.
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Il Presidente della terza commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto e Portavoce regionale Sergio Berlato, il Portavoce Provinciale Mattia Ierardi di Fratellid'Italia AN, ed il responsabile organizzativo del circolo e rapporti con gli alleati per le elezioni di Vicenza 2018, Giorgio Meneghetti, annunciano la nascita del Circolo Cittadino di Vicenza (mail [email protected]) con la nomina del Portavoce Cittadino Daniele Pedrazzoli. Obiettivo del Circolo Cittadino è quello di riavvicinare il cittadino alla politica e non viceversa ritornando nei quartieri con umiltà per ascoltare e dar voce ai problemi dei cittadini che oggi sono ignorati: "Vogliamo ritornare - si legge nella nota qui pubblicata - ad essere un punto di riferimento per il centrodestra in citta' e come è sempre stato nel dna della destra italiana esser il partito con il senso della responsabilità che attua una politica del fare".
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Oggi durante il primo numero di TGPiù, il telegiornale della nostra streaming tv VicenzaPiùTv, abbiamo anticipato due fatti che riguardano il passato, il presente e il futuro della Fondazione Roi, su cui da tempo indaghiamo, senza neanche la minima curiosità , per quanto ne sappiamo, di una... minima procura, e su cui non cessiamo di scrivere nonostante una temeraria ma per noi dannosissima denuncia per danni milionari da parte del suo ex presidente Gianni Zonin, a spese della Fondazione, per lui, ma della nostra società editrice per noi (cfr. "Roi. La Fondazione demolita"). Il primo fatt(acci)o è che Andrea Valmarana, l'uomo forte della nuova terna indicata dalla BPVi per il Cda che avrebbe dovuto sterzare rispetto al passato a guida Zonin, è stato almeno fino al giorno prima della sua designazione in Cda uomo professionalemnte legato all'ex doppio presidente.
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Il 22 settembre 2015, iniziava l'inchiesta sulla Banca Popolare di Vicenza che comportava l'iscrizione nel registro degli indagati di numerose persone fra cui alcuni dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Banca". Sono le dichiarazioni, affidate ad una nota, del Consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato (FDI-AN-MCR) che così prosegue: "Fra le ipotesi di reato contestate, quelle di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Secondo la Procura vicentina, fra il 2013 e il 2014 la Banca si sarebbe ricapitalizzata in modo irregolare, spingendo all'acquisto di azioni i soci che chiedevano mutui e prestiti."Continua a leggere
Il Governo Gentiloni, telecomandato a distanza in base agli umori di Renzi e di un PD sempre più irrequieto per le sue dinamiche interne, viene nuovamente sbeffeggiato dagli altri Stati europei che sul tema immigrazione non sono propensi a copiare l'Italia sull'accoglienza indiscriminata - afferma il Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Sergio Berlato. Anche il nuovo astro nascente della politica europea, il leader francese Emmanuel Macron, non è intenzionato ad aprire i porti a navi di ONG cariche di presunti profughi e allentare la sorveglianza alla frontiera di Ventimiglia, con tanto di respingimenti dei clandestini in territorio italiano - precisa Berlato.
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Al comando delle sue storiche truppe, quelle dei cacciatori che hanno gremito sabato 24 giugno il Comunale di Vicenza rispondendo alla chiamata della Confavi della presidentessa Maria Cristina Caretta, Sergio Berlato, politico di lungo corso e ritrovato entusiasmo in Regione dopo le sue battaglie contro il sistema Galan - Sartori che lo escluse dalle stanze dorate di Forza Italia ma gli fece guadagnare consensi tra chi ancora crede nella politica degli onesti, ha dichiarato con chiarezza «Il finanziamento pubblico alle associazioni venatorie va abolito, troppe associazioni esistono solo per spartirsi i contributi dello Stato e non hanno interesse a unire il mondo venatorio, che se avesse una voce comune saprebbe farsi ascoltare dalla politica».
Incredulità mista ad amarezza e rabbia sono i sentimenti che suscita la vicenda dell'improvvisata e poco attenta gestione dell'emergenza terremotati delle zone del centro Italia - afferma il Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Sergio Berlato. Non è solo il caso dell'imposta di successione sulle case di chi, oltre aver perso tutto compresi i parenti, si trova a dover fare i conti con uno Stato che esige una riscossione anche sulle macerie e poco importa ora se il Commissario governativo per rimediare alla figuraccia dichiara che per tali situazioni è previsto un emendamento - prosegue Berlato - qui siamo difronte ad una totale incapacità di comprendere il dramma profondo di una popolazione che ormai da dieci mesi vive nell'emergenza con la netta sensazione di essere dimenticata.
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"Prosegue con arrogante disinvoltura il processo imposto dalla sinistra di sradicare le basi fondanti della nostra civiltà ; prima minando la famiglia tradizionale con una legge sulle unioni civili che di fatto snatura il concetto di matrimonio, poi lasciando il nostro Paese completamente allo sbando di una vera e propria invasione con una politica dell'accoglienza senza regole e ora con lo Ius Soli per svendere anche la cittadinanza italiana - afferma il Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Sergio Berlato.
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La Giunta regionale del Veneto, con l'approvazione in data odierna del calendario venatorio unico regionale per la stagione venatoria 2017/2018, ha confermato la decisione già assunta nella scorsa stagione venatoria di dotare tutte le province del Veneto di un calendario venatorio unico per tutta la regione, ponendo definitivamente fine ad una discutibile pratica che era stata adottata dalla Giunta regionale precedente la quale, per soddisfare i pruriti egoistici di qualche dirigente venatorio o di qualche presidente di Ambito Territoriale di Caccia, aveva provveduto ad emanare calendari venatori differenziati non solo tra le diverse province del Veneto ma anche tra i diversi ATC della stessa provincia.
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