Tutto pieno il Comunale con la Confavi di Cristina Caretta e Sergio Berlato. Ciambetti dice che "in regione facciamo quel che si può ma Roma..." ma "il cacciatore" aggiunge che "anche Venezia oppone resistenze"
Mercoledi 28 Giugno 2017 alle 07:27 | 0 commenti
Al comando delle sue storiche truppe, quelle dei cacciatori che hanno gremito sabato 24 giugno il Comunale di Vicenza rispondendo alla chiamata della Confavi della presidentessa Maria Cristina Caretta, Sergio Berlato, politico di lungo corso e ritrovato entusiasmo in Regione dopo le sue battaglie contro il sistema Galan - Sartori che lo escluse dalle stanze dorate di Forza Italia ma gli fece guadagnare consensi tra chi ancora crede nella politica degli onesti, ha dichiarato con chiarezza «Il finanziamento pubblico alle associazioni venatorie va abolito, troppe associazioni esistono solo per spartirsi i contributi dello Stato e non hanno interesse a unire il mondo venatorio, che se avesse una voce comune saprebbe farsi ascoltare dalla politica».
Il titolo del Convegno di quest'anno "La caccia in Veneto, Risultati e prospettive. Nuovo piano faunistico venatorio regionale, cacce in deroga, calendario venatorio" ha dato modo a tanti di esprimere la propria visone di questo settore di attività e passioni, a volte contrastanti con chi ha visioni totalmente anti caccia ma comunque portatrici di valori ambientali ed economici non trascurabili.
A prendere la parola oltre agli organizzatori e con la "moderazione" di Luca Ancetti, direttore del GdV, impegnato quotidianamente in un'opera a volte poco convincente, perché chiaramente interessata, di recupero di interlocutori dopo gli attacchi a Berlato del suo giornale schierato in passato con Galan & c. e dopo lo strappo con i suoi lettori portati a non vedere in disastro incombente della Banca Popolare di Vicenza, c'erano Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, e Giuseppe Pan, Assessore regionale del Veneto all'Agricoltura, Caccia e Pesca, e su un palco denso come la platea tanti altri ancora, tra cui i consiglieri regionali Azzalin, Barison, Finco e l'assessore Corazzari.
A Ciambetti, che affermava che "Quello che può fare la Regione lo fa: purtroppo a Roma c'è chi ci mette i bastoni tra le ruote», Berlato replicava "e a Venezia. Nella struttura regionale qualcuno privilegia l'approccio ideologico al proprio dovere. Ma se uno è contro la caccia, non può lavorare all'ufficio caccia".
Detto questo, tanto per incuriosirvi oltre le cronache, per forza di cose parziali, già lette, vi proponiamo qui tutto il convegno in video con tutti i partecipanti e tutte le argomentazioni.
Buona caccia... ai passaggi più interessanti
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