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Il blitz a danno dell'allevamento di visoni a Noceto - afferma in una nota l'on. Maria Cristina Caretta, deputato di Fratelli d'Italia compiuto - dai soliti animalintegralisti, evidenzia come questi signori si sentano al di sopra delle leggi e di quanto i reati che commettono sistematicamente siano da ascrivere al loro puro esibizionismo, alla voglia di mettersi in mostra e nulla hanno a che vedere con gli animali che raccontano di voler difendere.

Lega e M5S - dichiara in una nota l'onorevole Maria Cristina Caretta, deputato di Fratelli d'Italia - tradiscono senza ritegno le promesse elettorali nelle quali avevano garantito la difesa delle migliaia di piccoli risparmiatori truffati dalle banche. Una truffa di massa certificata anche dall'apposita commissione parlamentare e che, a chiacchiere, aveva visto l'attuale maggioranza di Governo pronta a schierarsi al fianco di tutti quegli italiani ai quali gli istituti bancari hanno sottratto i risparmi di una vita, i sogni di una vecchiaia tranquilla, le speranze per un futuro migliore, dopo anni di lavoro e sacrifici. 

"Don Luca Favarin prima di lanciare provocazioni su facebook - scrive Maria Cristina Caretta deputata Fratelli d'Italia - invitando i propri fedeli a non fare il presepe questo Natale, in quanto colpevoli di desiderare più sicurezza e un freno all'immigrazione incontrollata, si affacci fuori dalla sua chiesa o da una delle sue onlus. Capisco che sia oberato di impegni e che non abbia tempo al di fuori dell'accoglienza per i richiedenti asilo, ma se facesse un giro tra i suoi parrocchiani scoprirebbe che questi terribili peccatori che non meritano il presepe, sono gente normale, credenti, cittadini stremati dalla crisi e dall'insicurezza derivante da politiche immigratorie indiscriminate. 

"La notizia dello spacciatore nigeriano - dichiara l'onorevole Maria Cristina Caretta, deputato di Fratelli d'Italia - trovato in possesso di eroina e cocaina, arrestato per tre volte in un anno e rimesso subito in libertà è di quelle che fanno cadere le braccia. Condivido l'amarezza del sindaco di Cogollo del Cengio, Piergildo Capovilla e del primo cittadino di Schio, Valter Orsi, che ammettono di avere le mani legate davanti a decisioni incomprensibili come quella adottata dal giudice, che non ha voluto procedere per direttissima nei confronti dell'ennesima "risorsa", come le chiama la Boldrini, che ha individuato nei nostri territori, nei nostri parchi, strade e davanti alle nostre scuole, i luoghi ideali dove delinquere impunemente.