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Banche, Sergio Berlato: "Il sistema bancario torni alle origini"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 8 Giugno 2017 alle 15:18 | 0 commenti

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Il salvataggio delle banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto banca, rimane la priorità assoluta. Il Governo deve fare tutto quello che è in suo potere per intervenire in questa situazione di estrema emergenza anche con una forzatura nei rapporti con Bruxelles - afferma il Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. Non dobbiamo però accontentarci del salvataggio - prosegue Sergio Berlato - quello che è accaduto, soprattutto qui in Veneto, deve farci riflettere affinché ci sia una svolta radicale in tutto il settore creditizio ritornando alle origini. La nostra regione ha tradizionalmente una forte predisposizione al risparmio e all'investimento in attività economiche in vari settori legati alla piccola e media impresa.

Qui in Veneto nel secolo scorso nacquero le banche popolari ed istituti di credito cooperativo che si fondarono su un patto sociale di cooperazione, di forti legami con il territorio, di impegno e fiducia verso un tessuto artigianale e manifatturiero che a sua volta aveva radici nella nostra cultura rurale. Il credito veniva concesso basandosi sulla valutazione da parte delle banche delle reali possibilità produttive delle imprese richiedenti, sulla effettiva progettualità delle aziende e, nel caso di credito al consumo rivolto alle famiglie, sulle effettive esigenze partendo dalle priorità - precisa il Presidente della terza Commissione consiliare. Questo è avvenuto nel passato in fasi diverse, sia nei momenti di difficoltà economica, sia nelle fasi di maggiore sviluppo industriale e tale meccanismo basato sulla territorialità, il patto sociale e l'attenta analisi economica ha permesso poi la crescita anche nel settore del turismo e dei servizi - ricorda Berlato. Quando si è rotto questo patto sociale tra sistema creditizio e imprese, quando i finanziamenti hanno perso la loro primaria funzione di sostegno alla produttività e al risparmio si è preferita la speculazione ecco che le conseguenze di tali scellerate scelte hanno portato alla situazione attuale - conclude Berlato.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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