Sciopero spontaneo - rende noto la Cgil Vicenza - alla Valentino Fashion di Valdagno dove hanno scioperato nel cantiere logistico 85 lavoratori su 100 socidipendenti della cooperativa Atlantide. Sul posto il segretario generale della FILT Cgil di Vicenza, Daniele Conte. “I lavoratori mi hanno chiamato dopo aver messo in pratica uno sciopero che possiamo definire spontaneo e causato da una seria mancanza aziendale: era scaduto ieri il termine di pagamento degli stipendi (già in ritardo, ndr) e nessun lavoratore ha ricevuto l’emolumentoâ€, afferma il sindacalista.
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Pochi giorni fa, in Puglia - scrivono in una nota congiunta Giorgio Langella (segretario regionale Veneto PCI) e Dennis Vincent Klapwijk (responsabile lavoro nazionale FGCI) - si è consumata una strage di lavoratori immigrati. Sedici giovani, braccianti, pagati pochi euro per raccogliere i pomodori sono morti, uccisi in due incidenti stradali. Erano stipati, come schiavi, nei furgoni che li dovevano riportare nelle baracche dove sono costretti a vivere. Continua a leggere
Il Codacons scende in campo a favore dei docenti universitari del Veneto che hanno aderito allo sciopero degli esami in università dal 1° giugno fino al 31 di luglio, e lancia in loro favore una azione risarcitoria collettiva finalizzata a piegare l'amministrazione e ottenere il rispetto dei diritti del personale scolastico. Le ragioni dei docenti e dei precari sono assolutamente condivisibili - spiega l'associazione.
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Venerdì 4 maggio 2018, scrive nella nota che pubblichiamo la segreteria Provinciale di Vicenza di USB Trasporti, i "lavapiatti" di SVT si sono fermati nuovamente e questa volta, con uno sciopero di 24 ore indetto da USB e UGL congiuntamente. Lo sciopero aveva come obiettivo la contrarietà  alla esternalizzazione di molte linee urbane ed extra urbane, la mancata manutenzione dei mezzi, l'unilateralità delle decisioni aziendali su turni e orari.
"Per non minare ancora di più questo eccellente patrimonio di persone, di cittadini, di risorse umane che manifesterà in Veneto, Le chiedo di favorire un procedere celere nella sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro" delle funzioni locali e della sanità . È questo l'appello che il Presidente della Regione rivolge al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Maria Anna Madia, in una lettera inviata oggi in relazione allo sciopero indetto in tutta Italia per il rinnovo del contratto di lavoro in questione, che si terrà lunedì 5 febbraio, nell'ambito del quale è previsto un presidio anche presso la Regione Veneto.
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Sono indignato, anche se non stupito, dalle frasi pronunciate dal "quasi ex" sindaco di Vicenza Achille Variati, relative alla manifestazione e allo sciopero dei dipendenti comunali di questa settimana. Affermare che "Chi lavora qui, chi è dipendente comunale, ha il dovere di servire i cittadini. Altrimenti cambi mestiere" è di una grettezza inconciliabile con il ruolo istituzionale che ricopre il dott. Variati. Un'affermazione degna del "sciur padron da li beli braghi bianchi" di una canzone di fine ottocento. Ma il dott. Variati, cosa vuole affermare?
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"A seguito della manifestazione e dello sciopero dei dipendenti comunali di giovedì 20 dicembre il Sindaco di Vicenza Achille Variati dichiara alla stampa 'Chi lavora qui, chi è dipendente comunale, ha il dovere di servire i cittadini. Altrimenti cambi mestiere'. Una frase gravissima, irrispettosa e oltraggiosa dei lavoratori che giustamente protestano per poter essere messi nelle condizioni di poter offrire ai cittadini servizi di qualità "; così inizia la nota che pubblichiamo delle Rsu del Comune di Vicenza rivolta al sindaco, ai dioendneti e ai media.
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Vi proponiamo la doppia intervista video a Renato Volpiano RSU CgilMiteni e a Denis Orsato RSU UilMiteni realizzata ieri, 20 settembre, il secondo dei due giorni di sciopero, l'altro era il 17 scorso, proclamati per le vertenze in atto nell'azienda al centro delle intricate polemiche sull'inquinamento da Pfas. I lavoratori, lamentano in sostanza Volpiano e Orsato, "dopo la dichiarazione dello stato di agitazione sindacale del 29 maggio scorso, le molteplici richieste scritte e i vari tentativi di confronto e dialogo sulle nostre sempre più difficili condizioni di lavoro, non hanno ricevuto ad oggi alcuna soddisfacente risposta da parte dell’azienda. Ci riferiamo al preoccupante aumento di criticità legate alle condizioni degli impianti, alla carenza di personale, alle difficoltà di copertura della squadra di emergenza interna, al ricorso non concordato agli straordinari, al taglio degli accordi organizzativi e salariali aziendali, alla illegittima e peggiorativa trasformazione di parte di questi accordi in regolamento interno disciplinare".
La dichiarazione dello stato di agitazione sindacale del 29 maggio scorso, scrive nella nota che pubblichiamo la Rsu Miteni, le molteplici richieste scritte e i vari tentativi di confronto e dialogo sulle nostre sempre più difficili condizioni di lavoro, non hanno ricevuto ad oggi alcuna soddisfacente risposta da parte dell'azienda. Ci riferiamo al preoccupante aumento di criticità legate alle condizioni degli impianti, alla carenza di personale, alle difficoltà di copertura della squadra di emergenza interna, al ricorso non concordato agli straordinari, al taglio degli accordi organizzativi e salariali aziendali, alla illegittima e peggiorativa trasformazione di parte di questi accordi in regolamento interno disciplinare.
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Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che rappresentano i lavoratori del settore acqua e gas, comunicano che la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro, dopo 14 mesi di rapporti difficili con la controparte, si è interrotta a causa di una posizione intransigente ed indisponibile delle associazioni datoriali. Pertanto è stato proclamato lo sciopero di 8 ore per venerdì 17 marzo 2017. A Vicenza è stato organizzato un presidio in viale dell'Industria tra gli ingressi della Amcps ed Acque vicentine dalle 7,30 alle 11. Le stesse associazioni datoriali infatti chiedono ai sindacati una "rivisitazione del testo normativo" per avere di fatto una riduzione dei diritti dei lavoratori.
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