Giorgetti, Pmi, lavori pubblici e snellimenti
Sabato 3 Luglio 2010 alle 14:42Massimo Giorgetti, Regione Veneto - Elevare ad 1 milione di € l'importo limite entro cui i Comuni possono assegnare lavori ad imprese locali di loro fiducia; dismissione del patrimonio immobiliare delle Ater per ricavare risorse da reinvestire nella realizzazione di nuovi alloggi o nell'acquisto di quelli già realizzati, ma invenduti a causa della crisi economica; semplificazione delle procedure burocratiche per rendere più incisivi gli incentivi pubblici. Sono questi gli interventi a sostegno del settore edile indicati dall'Assessore ai Lavori Pubblici della Regione del Veneto, Massimo Giorgetti, intervenuto ieri a Padova al convegno "6proposte per l'edilizia in Veneto" organizzato dalla Cofartigianato Veneto.
Continua a leggereGiuseppe Sbalchiero 'benedice' Rete Imprese Italia
Mercoledi 12 Maggio 2010 alle 20:23Giuseppe Sbalchiero, Assoartigiani Vicenza - Dopo la nascita a Roma, qualche giorno fa, di "Rete Imprese Italia", il nuovo soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle Pmi e dell'impresa diffusa promosso a livello nazionale dalle cinque maggiori organizzazioni dell'artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti), i commenti sono stati positivi anche a livello locale. Secondo Giuseppe Sbalchiero, presidente dell'Associazione Artigiani Confartigianato di Vicenza, si tratta di un ottimo risultato, un accordo nato a livello nazionale e che serve per il dialogo con il Governo.
Continua a leggereL'evasione del lavoro: il merito e la concorrenza oggi
Martedi 4 Maggio 2010 alle 22:15Cna Vicenza - Giovedì 6 maggio 2010, ore 18,30, presso la sede provinciale CNA VICENZA (Via Zampieri 19, sala Nicoletti) in occasione della presentazione del libro di Paolo D'Anselmi Il barbiere di Stalin, si terrà il seminario L'evasione del lavoro. Il valore del merito e della concorrenza oggi. PMI, professionisti, multinazionali e burocrazie
Le imprese oggi, e più in generale tutte le organizzazioni (anche quelle pubbliche) sono impegnate a "dare conto" del proprio lavoro, in termini non soltanto economici ma anche sociali ed etici. E può dare conto del proprio lavoro solo chi è esposto alla concorrenza. Non lo fa chi è invece protetto da un ordine, un monopolio o anche dalla natura del proprio contratto. Nel suo ultimo libro "Il barbiere di Stalin", D'Anselmi calcola che su 23 milioni di lavoratori in Italia, ben 6,2 milioni (oltre un quarto) rientrino nelle categorie "protette".
Industriali uniti:modifica legge fallimentare
Giovedi 25 Marzo 2010 alle 06:10
Confindustria Vicenza e Apindustria vicenza chiedono la modifica della legge fallimentare.
L'obiettivo è garantire maggior forza e visibilità alle piccole e medie imprese fornitrici, che diversamente rischiano di pagare il prezzo più salato delle crisi aziendali.
Nel 2009 i concordati in Veneto sono aumentati del +58% (Osservatorio Cerved). Un dato che fa della nostra regione la seconda, dopo la Lombardia, per numerosità di procedure straordinarie. A Vicenza le ultime rilevazioni che arrivano dal Tribunale raccontano di un'esplosione di questa procedura di crisi.
Confindustria Vicenza e Apindustria Vicenza, con il supporto tecnico dei rappresentanti dell'Ordine degli Avvocati e dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Vicenza, hanno richiesto la modifica dell'attuale legge fallimentare.
Obiettivo: dare più peso ai piccoli creditori rendendo obbligatoria la creazione di classi distinte.
L'attuale norma prevedendo la mera facoltà di più classi di creditori, di fatto, penalizza le PMI, che spesso non hanno un peso sufficiente nel far valere le proprie ragioni a tutela dei propri crediti. La legge non garantisce per loro un peso decisivo nel momento dell'approvazione del concordato, perché schiacciati, nella votazione finale, da creditori più forti come le banche.
L'attuale impostazione, infatti, se da un lato permette una gestione più flessibile e "privatistica" della crisi dell'impresa, demandando alla volontà dei creditori la decisione sul piano proposto dall'impresa in difficoltà , dall'altro ha determinato di fatto nella pratica corrente una riduzione a percentuali spesso irrisorie della quota dei crediti che si presume di soddisfare.
Per questo gli imprenditori vicentini hanno proposto, attraverso alcuni emendamenti, una modifica della legge fallimentare che garantisca maggior forza e visibilità alle piccole e medie imprese fornitrici, che diversamente rischiano di pagare il prezzo più salato delle crisi aziendali.
Gli emendamenti proposti dalle due associazioni di categoria vicentine, Confindustria e Apindustria, vanno in una doppia direzione. Da un lato si propone una modifica normativa che renda obbligatoria (e non facoltativa) la definizione delle classi di creditori, attraverso le modifiche degli articoli 160, 161 e 180 della Legge Fallimentare, finalizzate a rendere vincolante la individuazione di più classi di creditori contraddistinti da interessi economici sostanzialmente omogenei e più stringente la valutazione di congruità economica del piano. Al fine di vedere tutelati gli interessi delle imprese fornitrici.
Dall'altro versante, le associazioni chiedono che il legislatore colmi la distanza, in termini di incentivazione fiscale, tra il concordato e altri due istituti che consentono alle imprese di affrontare la crisi aziendali senza scivolare nel baratro del fallimento.
La proposta è di riformare gli articoli 88 - 4° comma e 101 - 5°comma TUIR, affinché venga riequilibrata la "disparità fiscale" rispetto al concordato preventivo in materia di sopravvenienze attive e di deducibilità relativamente agli istituti dell' "accordo di ristrutturazione dei debiti" e della "transazione fiscale". Strumenti questi che hanno tutti i requisiti per assistere le imprese in difficoltà nel gestire positivamente lo stato di crisi. Ma che allo stato attuale risultano poco utilizzati proprio per una minor "convenienza" fiscale rispetto al concordato.
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Dario Di Vico (CorSera) a Vicenza il 26
Mercoledi 24 Marzo 2010 alle 00:43
Venerdì 26 marzo incontro a Vicenza con Dario Di Vico, inviato del "Corriere della Sera" sul fronte della Piccola Impresa
Venerdì 26 marzo Dario Di Vico, inviato del Corriere della Sera, sarà ospite alle 18 dell'Associazione Artigiani provinciale al Centro Congressi Confartigianato di via Fermi a Vicenza, per presentare il suo recente libro "Piccoli. La pancia del Paese" (ed. Marsilio) dedicato agli oltre quattro milioni di piccole imprese e otto milioni di "partite Iva" attive in Italia.
Già autore, negli ultimi mesi, di una serie di articoli e inchieste per il Corriere dedicati ai cosiddetti "invisibili" del lavoro, nel suo volume Di Vico torna a parlare di quella produttiva parte del Paese che spesso non trova voce, di come essa abbia dovuto trasformarsi per far fronte a un mercato i cui punti di riferimento sono cambiati e di come quotidianamente, a fronte anche di una politica che se ne ricorda solo in particolari momenti, essa abbia «la sensazione di lavorare contro».
I piccoli, osserva Di Vico, «non hanno riti da onorare, linguaggi da tenere in vita, manifestazioni da propagandare, Pantheon da riempire. E anche per questo la élite e la cultura li escludono sistematicamente dalla rappresentazione del Paese». Eppure non demordono e continuano, nonostante la burocrazia, la politica, le banche, i "cinesi", la crisi, i media...
La partecipazione all'incontro è libera.
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Pmi e lavoro muoiono tra banche indifferenti
Venerdi 19 Marzo 2010 alle 07:47Si fa un gran parlare in questi mesi della necessità che il sistema bancario, artefice principale dell'attuale crisi all'estero, ma certo non un angelo in Italia, supporti col credito le imprese, soprattutto quelle piccole, perché tanto le grandi il sistema le ha sempre aiutate per non rimetterci troppo o per altri motivi, da quelli politici a mille altri.
Ora le banche, in questo caso sì piccole e grandi, hanno ripreso a macinare utili e spesso con i vecchi sistemi ‘speculativi', che non sono quelli tipici di una banca: la raccolta del risparmio e la sua destinazione agli impieghi, sia pure opportunamente ‘garantiti'.
E' sotto gli occhi di tutti, e per capirlo non bisogna essere esperti economici o della finanza dei derivati e della speculazioni in Borsa con soldi in gran parte dei ... risparmiatori, che buona o gran parte della crisi attuale è, invece e tuttora, crisi di credito.
Questo si è fermato o pretende dai piccoli garanzie o condizioni di tassi non sostenibili e alla base della piramide qualcuno non può pagare il suo fornitore che a sua volta non può pagare il suo e così via verso un incancrenimento generale che sfocia in fallimenti aziendali, perdite crescenti di posti di lavoro e ora anche suicidi, di imprenditori e lavoratori!
Continua a leggereInnovazione, fondi per le Pmi
Martedi 2 Marzo 2010 alle 13:31AssoArtigianiÂ
ARTIGIANFIDI VICENZA RENDE ACCESSIBILE
ANCHE ALLE PICCOLE IMPRESE IL FONDO ROTATIVO
PER L'INNOVAZIONE CONTENUTO
NEL P.O.R. (PIANO OPERATIVO REGIONALE):
TAGLIO DEL 50% DEI COSTI E GARANZIE FINO ALL'80%
Anche le imprese artigiane possono accedere al nuovo Fondo Rotativo per l'Innovazione messo in campo dalla Regione Veneto nell'ambito del P.O.R. (Piano Operativo Regionale), mirato a contrastare e superare il difficile momento della nostra economia che, insieme ad altri sostegni, necessita di poter guardare avanti nel segno del cambiamento. In tale ottica l'aiuto pubblico viene canalizzato non tanto e non solo al miglioramento del prodotto, quanto soprattutto al processo produttivo aziendale. Il dispositivo di legge parte dal presupposto che si deve trattare di innovazione d'una certa rilevanza mirata al miglioramento dei livelli della produzione o del servizio: ecco perché la soglia minima d'accesso alla misura agevolata deve comportare un investimento di almeno 100.000 euro per arrivare fino a 2 milioni.
Sostenere l'innovazione e lo sviluppo dell'imprenditoria significa che l'impresa deve orientare la sua nuova azione verso: il prodotto, il processo produttivo, l'organizzazione, lo sviluppo sperimentale, il trasferimento tecnologico, le filiere d'innovazione, iniziative tecnologiche congiunte, poli d'innovazione e ricerca. Il raggiungimento di tali risultati comporta sempre investimenti di particolare rilevanza che possono riguardare i beni immobili, i macchinari e le attrezzature, i beni immateriali e gli studi di progettazione e consulenza.
Sui finanziamenti e i leasing a cui le imprese ricorrono è possibile tagliare il costo finanziario degli interessi del 50% grazie alla quota d'intervento pubblico.
Anche il confidi ArtigianFidiVicenza, operante nell'ambito dell'Associazione Artigiani Confartigianato Vicenza, sulla base delle convenzioni in essere con le banche è già in grado di proporre linee di credito che facilitano non solo l'ottenimento dell'agevolazione ma anche del credito bancario, superando pure i limiti di rating e di valutazioni di merito. Per quest'ultimo, importante aspetto, con l'intervento del Fondo Rischi pubblico che la Regione mette a disposizione secondo quanto previsto dal P.O.R., le imprese possono avere il sostegno di una garanzia consortile maggiorata che arriva fino all'80%. Ecco perché un investimento di tal genere risulta più percorribile, per la piccola impresa, con il supporto di una garanzia aggiuntiva e di valore come quella di un Intermediario Finanziario come ArtigianFidi, capace di ridurre al massimo il rischio di credito bancario e rendendo il P.O.R. accessibile a tutte le aziende.
Comune Schio, Banca Alto Vicentino e Pmi
Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 16:06Comune di Schio    Â
Comune di Schio e Banca Alto Vicentino insieme per le Pmi
Nasce il fondo di rotazione
Il fondo sarà di 2 milioni e mezzo per finanziamenti agevolati per la ricapitalizzazione delle PMI
Stimate in un centinaio le operazioni che potranno essere sostenute
Combattere la crisi ma anche restituire fiducia alle aziende. Diventa realtà il progetto del Comune di Schio di costituire un fondo di rotazione di 2 milioni 500 mila euro per le imprese scledensi.
Diventa realtà grazie alla Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio che ha deciso di partecipare alla creazione del fondo che aiuterà le imprese nella ricapitalizzazione attraverso la concessione di finanziamenti agevolati. Il fondo, di durata quinquennale, sarà costituito da una somma messa a disposizione dal Comune, pari a 500 mila euro, e da una somma stanziata dall'istituto di credito di 2 milioni di euro.
«Contro la crisi servono azioni concrete e noi stiamo facendo la nostra parte - sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via - Questo accordo con BAV, che ringraziamo per la disponibilità e l'impegno, rappresenta un sostegno importante per le aziende scledensi e, con loro, per i lavoratori e le famiglie scledensi»
Con il fondo si stima infatti la possibilità di finanziare un centinaio di ricapitalizzazioni. Del fondo di rotazione potranno beneficiare le imprese industriali, artigiane, del commercio, dei servizi, del turismo e dell'agricoltura con sede operativa nel territorio del Comune di Schio e potranno essere finanziate le spese sostenute per la ricapitalizzazione dell'impresa, da un minimo di 10 mila a un massimo di 50 mila euro per una sola volta nel quinquennio. Il fondo consentirà quindi l'erogazione di finanziamenti nelle forme di mutui o prestiti e sarà in partenza costituito dalle somme messe dal Comune e dall'istituto di credito ma potrà essere incrementato da ulteriori quote oltre che dalle rendite e dagli interessi maturati dalla gestione della temporanea liquidità pertinente al fondo. Il fondo di rotazione avrà una durata quinquennale, ma sarà sottoposto a verifica annuale degli obiettivi.
"Il nostro Istituto- commenta il Presidente di Banca Alto Vicentino, Domenico Drago, in quanto banca di credito cooperativo ha scelto da tempo di intensificare la sua funzione di sostegno all'economia del territorio, pur colpito nel 2009 dai pesanti riflessi della crisi economica generale. E in controtendenza con il restante sistema bancario, ha scelto anche di rinunciare ad utili di esercizio per essere maggiormente vicina in modo concreto a famiglie e imprese in un momento di difficoltà ".
Il territorio chiede alle banche delle risposte e una disponibilità non soltanto a parole, ma con fatti concreti. "Attraverso questo accordo- spiega il direttore generale di BAV Roberto Rigato - e attraverso altri accordi che andremo a firmare nei prossimi giorni in altri Comuni, noi stiamo dimostrando che la nostra Banca è in prima linea per dare una mano alle imprese che stanno reagendo alla crisi. Siamo certi che, una volta passato il momento più difficile, il territorio saprà riconoscere l'impegno delle banche locali, magari più piccole, ma certamente anche più attente a dare linfa vitale alla propria gente".
«Questo progetto - spiega l'assessore allo sviluppo economico Daniela Rader - si inserisce nell'impegno che l'amministrazione sta mettendo in campo per contrastare le difficoltà di oggi ma anche per porre le basi per dare certezze al domani. In questo senso si muovono ad esempio gli accordi con le banche promossi dal Comune per lo smobilizzo dei crediti e per fornire linee di credito agevolate per interventi del piano casa».
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Sistema regionale risponde a Pmi sulla crisi
Lunedi 8 Febbraio 2010 alle 16:36
Martedì 9 febbraio 2010 - ore 15.00
Sala Convegni di Apindustria Vicenza (Galleria Crispi,. 45 - Vicenza)
Strumenti per reagire alla crisi: il sistema regionale risponde alle Pmi
Un seminario informativo organizzato da Apiveneto Fidi e Apindustria Vicenza per fare chiarezza sui contributi regionali a fondo perduto per ricerca e innovazione nelle PMI e sugli interventi anticrisi messi in atto dalla Regione Veneto
Di fronte ad una situazione di mercato che rimane difficile e ad una competizione sempre più forte, tutte le imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni, devono sviluppare la conoscenza delle opportunità e degli strumenti messi a loro disposizione. Oggi concentrarsi sul prodotto o sui clienti non basta più, occorre conoscere ogni ambito della vita d'impresa, di cui il credito e la finanza costituiscono elementi vitali per reagire alla crisi e rimanere sul mercato.
Obiettivo dell'incontro, organizzato da Apiveneto Fidi in collaborazione con Apindustria Vicenza e Veneto Sviluppo Spa, è far conoscere gli strumenti e gli aiuti che il sistema regionale ha attivato per rispondere ai bisogni delle PMI. Interverranno Marco Zanetti di Veneto Sviluppo e Renato Cavalieri della Divisione Finanza di Apiveneto Fidi
Il convegno è a partecipazione libera e gratuita
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Finanziaria e Pmi, clicca il convegno
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 20:11
Cliccando quì potete scaricare il video tg, le foto e la rassegna stampa relativi al convegno "FINANZIARIA E PMI: IL 2010 SARÀ VERA RIPRESA? La ricerca della giusta "dieta" per il rilancio dell'economia reale", tenutosi il 25 gennaio e cui hanno preso parte Andrea Gibelli - Lega Nord, Presidente X Commissione Attività Produttive alla Camera Deputati; Massimo Donadi - Italia Dei Valori, Capogruppo alla Camera Deputati; Matteo Colaninno - Pd, Componente X Commissione Attività Produttive alla Camera Deputati e Catia Polidori - Pdl, Componente X Commissione Attività Produttive alla Camera Deputati.
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