Più qualità per uscire dalla crisi
Sabato 18 Settembre 2010 alle 00:44di Enrico Galantini
La crisi dell'economia reale ha ormai due anni. A lungo negata da chi ci governa, è ormai diventata una realtà per tutti anche se c'è chi, dopo averne finalmente ammesso l'esistenza, l'ha dichiarata quasi subito già alle spalle.
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Venerdi 17 Settembre 2010 alle 23:58di Enrico Galantini
La crisi dell'economia reale ha ormai due anni. A lungo negata da chi ci governa, è ormai diventata una realtà per tutti anche se c'è chi, dopo averne finalmente ammesso l'esistenza, l'ha dichiarata quasi subito già alle spalle.
Continua a leggerePil, nel secondo trimestre +1,1% annuo
Venerdi 6 Agosto 2010 alle 22:37Rassegna.it - È il dato più alto dal 2007, quando si registrò un incremento dell'1,5%. La crescita acquisita per l'anno in corso, ovvero quella che si avrebbe se nei prossimi trimestri non ci fosse alcuna variazione del Pil, è pari allo 0,8%.
Nel secondo trimestre del 2010 il Pil è aumentato dello 0,4 per cento rispetto al trimestre precedente. La crescita è invece dell'1,1 rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso.
Continua a leggereL'Italia si sveglia tardi, intervista al prof. Onida
Sabato 17 Luglio 2010 alle 23:27di Enrico Galantini
"La crisi finanziaria è lenta a riassorbirsi e non è un processo lineare. Affermare che oggi la crisi finanziaria è superata è sbagliato. (segue)
Continua a leggereZorzato: rapporto statistico 2010 sul Veneto
Mercoledi 14 Luglio 2010 alle 15:09Vicentino Savio e festival economia: l'informazione
Sabato 26 Giugno 2010 alle 13:10
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Cominciano subito anche contro ... i sussurri
Venerdi 2 Aprile 2010 alle 18:24
Secondo i dati ISTAT il rapporto deficit/pil sale al 5,2%. È il dato peggiore dal 1996. Nel 2008 era al 2,7%. La disoccupazione in Italia (stima di febbraio 2010) sale a 8,5%, con una crescita di 1,2 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. La disoccupazione giovanile è particolarmente preoccupante: 28,2%. Il 7,6% in più rispetto alla media dei 27 paesi dell'Unione Europea. È il risultato di una politica che penalizza il lavoro e lo rende sempre più precario. È il risultato di scelte che prevedono, con l'aumento dell'età pensionabile, più lavoro per gli anziani, meno lavoro per i giovani e sempre minori diritti per tutti. Chi deve lavorare diventerà sempre più ricattabile. Una situazione disastrosamente senza futuro.
Intanto
1. I due nuovi "governatori" leghisti di Veneto e Piemonte annunciano che si opporranno all'uso della pillola RU486. Zaia dichiara "Per quel che ci riguarda non daremo mai l'autorizzazione a poter acquistare e utilizzare questa pillola nei nostri ospedali". Cota dice "Sono pronto a farla rimanere nei magazzini". Il Vaticano chiede, la Lega "trionfante" (nelle elezioni) risponde, il Vaticano ringrazia. Alla faccia dell'autonomia e dell'indipendenza.
2. Il procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, che sta indagando su casi di pedofilia, dichiara (in un'intervista a il Giornale): "Nei tanti anni in cui ho trattato l'argomento non mi è mai arrivata una sola denuncia, né da parte dei vescovi né da parte dei singoli preti e questo è un po' strano", aggiungendo che "la lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali non è corta", ma in nessun caso la denuncia è partita dall'ambiente ecclesiastico, bensì dai familiari delle vittime "dopo che si sono rivolti all'autorità religiosa e questa non ha fatto assolutamente niente". Immediatamente il ministro Alfano manda gli ispettori a "verificare" il comportamento della procura di Milano. E il deputato PDL Maurizio Lupi attacca dicendo che "le parole di Forno sono gravissime e assolutamente fuori luogo ... È ora di smetterla con questi attacchi strumentali che, colpendo la Chiesa, minano le basi stesse della nostra società ". A proposito, ma l'Italia non dovrebbe essere uno stato laico?
3. Il direttore di TG1 Minzolini, subito dopo il risultato elettorale, solleva dall'incarico di conduttori al Tg1 tre giornalisti "per dare un segnale di cambiamento": Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Il "caso" vuole che i tre giornalisti rimossi non avevano firmato una lettera in favore del direttore (che aveva dato la notizia non vera dell'assoluzione dell'avvocato Mills, che invece era stato "prescritto"). La giornalista Maria Luisa Busi rilascia un'intervista a Repubblica nella quale esprime critiche e preoccupazioni sulla situazione della RAI. Dopo poche ore riceve una lettera di richiamo da parte dello stesso Minzolini.
Dopo aver incassato il risultato elettorale, "lorservitori" sentono forte il richiamo di "lorpadroni" e dimostrano loro gratitudine iniziando subito la "normalizzazione". Stiamo scivolando verso un regime al quale danno fastidio le voci di dissenso, anche i sussurri. Per quanto ci riguarda continueremo a gridare.
Giorgio Langella, Federazione della Sinistra, Prc, PdCI
Pil in calo del 6%
Giovedi 10 Settembre 2009 alle 13:22ADICO, 10 settembre 2009
Pil: Istat conferma, - 6%. Dato peggiore dal 1980
Nel secondo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 6% nei confronti del secondo trimestre del 2008. Lo rende noto l'Istat confermando la stima preliminare diffusa il 7 agosto.
Nel secondo trimestre del 2009 il Pil è calato del 6% su base tendenziale, cioé rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermando la diminuzione che c'era stata anche nel primo trimestre. Si tratta in entrambi i casi del dato peggiore da almeno il 1980, anno in cui è cominciata la rilevazione statistica. Si rileva dai dati dell'Istat.
Il calo acquisito del Pil italiano nel 2009, ovvero la decrescita che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei prossimi due trimestri dell'anno, è pari a -5,1%.
Il Pil italiano nel secondo trimestre dell'anno è calato di più rispetto al complesso dei paesi euro. Se in Italia la diminuzione è stata dello 0,5% congiunturale e del 6% tendenziale, per i Paesi euro il calo è stato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto al secondo trimestre 2008. Nel secondi trimestre il Pil - scrive l'Istat - è aumentato in termini congiunturali dello 0,9% in Giappone, e dello 0,3% in Francia e Germania, mentre è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito e dello 0,3% negli Stati Uniti. In termini tendenziali il Pil è diminuito del 6,5% in Giappone, del 5,9% in Germania, del 5,5% nel Regno Unito, del 3,9% negli Usa e del 2,6% in Francia.
"Gli italiani hanno stretto la cinghia, e tra crisi globale e timori per il posto di lavoro hanno ridotto drasticamente i consumi" spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
"I prossimi mesi per le famiglie saranno mesi difficili legati soprattutto al rischio lavoro per coloro che operano nel privato o nelle professioni. Se si vuole evitare una caduta dei consumi e una drastica riduzione del reddito il Governo deve porsi come scelta prioritaria quella del sostegno ai redditi delle famiglie con i vari ammortizzatori sociali", conclude Carlo Garofolini.
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