La più importante associazione industriale del territorio colpito dall'inquinamento da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), Confindustria Vicenza, tramite una lettera firmata dal Presidente Luciano Vescovi si sottrae ufficialmente al confronto con i cittadini, i movimenti e le associazioni ambientaliste. È quanto emerge dalla lettera di risposta, inviata lo scorso 6 aprile proprio da Confindustria Vicenza, a tutti i gruppi di genitori residenti nell'area contaminata dai PFAS, i movimenti e tutte le associazioni ambientaliste.
Continua a leggere
Sul caso Pfas c'è ad oggi una certezza: nulla è inequivocabilmente e "terziariamente" certo. Si fa, quindi, fatica ad orientarsi tra le varie tesi. C'è quella della Miteni, per cui lavorano oltre un centinaio di dipendenti e che si impegna da tempo nel disinquinamento dell'area ma che si sente ingiustamente indicata come la "responsabile" unica ti tutti i mali, che pare, però, non provengano, solo, dall'azienda di Trissino, quando i fattori e gli attori in gioco sono tanti. Ci sono poi le ragioni dei vari comitati, giustamente preoccupati per gli effetti negativi di quelle sostanze ma a volte in balia di esperti che si autoelidono con quelli, di orientamento opposto, dell'azienda.
Continua a leggere
Mancano 5 giorni alla grande giornata di incontro, relazioni, mobilitazione - per la prima volta centrata sul concetto di "crimine ambientale" - nel Giorno Mondiale della Terra. Attesi ospiti, associazioni, gruppi, comitati, movimenti da tutta la Regione, da varie parti d'Italia, e non solo. Dalle ore 11 musica, giochi di strada, banchetti informativi, mostre, buone pratiche, momenti di riflessione e di raccoglimento, laboratori, testimonianze dalle terre martoriate di tutta Italia.
La situazione legata all'inquinamento da Pfas richiede un intervento immediato da parte della magistratura: cosa sta accadendo nella Procura della Repubblica di Vicenza? A chiederlo sono le parlamentari venete del Movimento 5 Stelle Barbara Guidolin e Sara Cunial, assieme al consigliere regionale M5S Manuel Brusco. “Abbiamo presentato esposti e consegnato alla Procura della Repubblica di Vicenza un gran numero di documenti per aiutare la magistratura a fare chiarezza su argomenti di vitale importanza come i Pfas, la Pedemontana e il crac delle Banche venete – dicono i 5 Stelle – ma ci troviamo di fronte a una situazione molto preoccupante, dato che i tempi si stanno rivelando troppo lunghi.â€
Continua a leggere
Viene diffuso oggi 27 marzo il nuovo rapporto della Regione Veneto inerente allo screening sanitario messo in atto per monitorare la salute dei cittadini residenti nell'aria colpita dall'inquinamento da PFAS. Il Piano di sorveglianza è rivolto ai residenti nei 21 Comuni dell'area di massima esposizione sanitaria (vedi Fig. 9) nati tra il 1951 e il 2002. In totale, verranno chiamate 84.852 persone. Dall'inizio della sorveglianza il programma è stato esteso, sinora, al 30% della popolazione interessata dal monitoraggio con una quota di aderenti medio del 50%.
"In gestione ordinaria il costo totale degli acquedotti, in base alla legge nazionale, deve essere coperto integralmente dalla tariffa pagata dagli utenti. Nel caso degli acquedotti per i Pfas, considerata la situazione emergenziale, la loro realizzazione non peserà interamente sulle tasche dei cittadini, in quanto la spesa pubblica comparteciperà per i due terzi". Lo precisa l'assessore regionale all'ambiente, Gianpaolo Bottacin, in riferimento al fatto che saranno gli utenti del Vicentino, del Veronese e del Padovano a farsi carico di 40 dei 120 milioni di euro necessari a realizzare i nuovi acquedotti contro l'emergenza Pfas.
Continua a leggere
L'attivazione dello stato di emergenza per le province inquinate dai Pfas è una vittoria del territorio. A dirlo sono i consiglieri regionali del gruppo del Movimento 5 Stelle e il sindaco di Sarego, Roberto Castiglion: a chiedere ufficialmente lo stato di emergenza erano stati i comitati, le associazioni e i gruppi delle mamme No-Pfas che a novembre avevano accompagnato il primo cittadino della località vicentina a Palazzo Chigi per un incontro con i rappresentanti del Governo sul tema Pfas.
Continua a leggere
"Proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, accogliamo positivamente la decisione del Governo di dichiarare stato di emergenza per l'inquinamento delle acque da Pfas. Fanno però amaramente sorridere le affermazioni di Zaia che accusa Roma di aver perso tempo e parla di lungimiranza del Veneto che l'aveva chiesto lo scorso settembre. Peccato che già due-tre anni fa erano in molti, cittadini e associazioni in primis, a sollecitare la Regione a fare questo passo. Ma non è accaduto". Così Cristina Guarda (Lista AMP) e Andrea Zanoni (Partito Democratico) commentano la scelta Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per i Pfas con la nomina di un commissario e la reazione del governatore.
Continua a leggere