Quotidiano | Categorie: Politica, Ambiente

Stato emergenza per inquinamento da Pfas deciso dal Governo, Guarda (AMP) e Zanoni (PD): è fallimento della prova di autonomia della Regione Veneto nella gestione ambiente

Di Note ufficiali Giovedi 22 Marzo 2018 alle 14:20 | 0 commenti

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"Proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, accogliamo positivamente la decisione del Governo di dichiarare stato di emergenza per l'inquinamento delle acque da Pfas. Fanno però amaramente sorridere le affermazioni di Zaia che accusa Roma di aver perso tempo e parla di lungimiranza del Veneto che l'aveva chiesto lo scorso settembre. Peccato che già due-tre anni fa erano in molti, cittadini e associazioni in primis, a sollecitare la Regione a fare questo passo. Ma non è accaduto". Così Cristina Guarda (Lista AMP) e Andrea Zanoni (Partito Democratico) commentano la scelta Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per i Pfas con la nomina di un commissario e la reazione del governatore.

"La decisione di Palazzo Chigi lancia un messaggio chiaro: è il fallimento della politica regionale nella gestione di tutta la questione legata alla contaminazione delle acque chiesti a gran voce da cittadini e politici negli ultimi cinque anni e attivati in parte solo negli ultimi mesi. Speravamo non si dovesse arrivare allo stato di emergenza, non ce ne sarebbe stato bisogno se la Regione avesse fatto della questione Pfas la priorità assoluta, agendo per il bene pubblico e facendo ciò che era ed è ancora necessario con celerità, a partire dalla sostituzione delle fonti inquinate e dalle operazioni di bonifica".

"Oggi, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, prendiamo atto della scelta del Governo ma soprattutto, di un gravissimo fallimento politico di Zaia e della sua Giunta quando invece avremmo potuto gioire per un acquedotto rifornito da acqua pulita".

Leggi tutti gli articoli su: Andrea Zanoni, pfas, Cristina Guarda

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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