PD: Sul Cis Pdl e Lega d'accordo
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 12:16Partito Democratico Vicenza
Ma quale lotta fra Lega e Pdl? Sul Cis sono tutti d'accordo per il centro commerciale
PD provinciale: «L'obiettivo è rinviare all'infinito la discussione sul Ptcp per evitare ostacoli alla realizzazione del mega centro commerciale»
Vicenza - «Cis viaggiare informati? A Vicenza è diventato Cis vivere disinformati, cornuti e mazziati. Ci sarebbe da ridere perché la storia del Cis sembra una barzelletta, se non fosse che con il suo comportamento la giunta provinciale sta svendendo il territorio agli interessi commerciali dei privati per coprire i buchi dovuti ad una gestione fallimentare nel pubblico. Oltre il danno, appunto, per i cittadini arriverà la beffa».
Così il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia stigmatizza il comportamento della giunta provinciale sulla questione Cis, il centro interscambio merci di Montebello.
«Sono passati più di vent'anni dalla nascita del progetto ed ora siamo alla farsa: i cittadini saranno ricompensati per vent'anni di ritardi e di spreco di denaro e risorse pubbliche con cemento dove ora c'è il verde e con un megacentro commerciale che i soldi li farà intascare ai privati - spiega Piero Maria Collareda, capogruppo -. Basta, non si può prendere in giro i cittadini in questo modo. Il Ptcp è un baraccone, la cui discussione viene rinviata all'infinito perché nulla ostacoli la nascita di un centro commerciale su un'area di 500mila metri quadrati».
A riaccendere le polemiche è il continuo rinvio della discussione in consiglio provinciale del Ptcp, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
«È inutile che Pdl e Lega continuino con il loro teatrino delle parti, facendo finta di litigare e di chiedersi spiegazioni a vicenda - spiega Matteo Quero, consigliere -. Lo hanno capito tutti che si tratta solo di una messinscena per prendere tempo ed evitare di approvare il Ptcp prima che la Regione dia il via libera al commerciale per l'area Cis. Il primo semaforo verde la giunta provinciale lo ha acceso lo scorso 29 dicembre, quando ha dato il via libera alla valutazione delle osservazioni del Pati di Gambellara, Montebello, Montorso e Zermeghedo che prevede la realizzazione di un centro commerciale sui terreni del Cis, senza alcuna presa di posizione sul vincolo che impedisce di realizzare nuove strutture commerciali imposto dalla giunta Dal Lago nel Ptcp (una strana dimenticanza della giunta provinciale, che nella delibera si raccomanda di rispettare il contesto paesaggistico delle ville venete, ma nulla ha da dire sull'ipotesi di un mega centro commerciale che infrange i vincoli imposti dalla precedente giunta). Perché è stato richiuso nel cassetto il Ptcp siglato dalla Dal Lago quando la Regione chiedeva solo qualche aggiustamento, e si è scelto di ripartire da zero? Forse perché è stato redatto da una giunta guidata dalla leghista Dal Lago nel 2006, lo stesso anno in cui il senatore leghista Filippi ha acquistato metà dell'area Cis, e quindi i vincoli del Ptcp che impedivano la realizzazione di nuove strutture commerciali non andavano più bene al Carroccio, e quindi nemmeno all'interno della giunta provinciale guidata dal leghista Schneck?».
«Rivolgiamo un appello alla Provincia, alla Regione, al Pdl e alla Lega Nord - concludono i democratici in Provincia -. Dite ai cittadini qual è la verità sul Cis, perché più che una concertazione trasparente fra enti pubblici per il futuro assetto del territorio, la questione sembra sempre più una trattativa al servizio di interessi privati che si svolge nel segreto delle stanze dei bottoni».
Continua a leggereSolo per 3 su 1.000 più di 150mila euro?
Domenica 31 Gennaio 2010 alle 21:50
Fisco, solo tre italiani su mille dichiarano più di 150mila euro.
Solo 3 contribuenti su 1.000 dichiarano un reddito superiore ai 150mila euro l'anno. Questi circa 149mila contribuenti, lo 0,3% ‘ufficialmente' più ricco d'Italia, , sono in prevalenza lavoratori dipendenti e pensionati, mentre tra i lavoratori autonomi o con redditi immobiliari (terreni e fabbricati) solo 20.400 hanno dichiarato nel 2008 più di 150 mila euro. Sono questi i dati dell'Agenzia delle Entrate per le dichiarazioni dei redditi 2008.
21 milioni sono stati i contribuenti che hanno denunciato redditi da lavoro dipendente per il 2008. Il reddito medio è stato di 21.660 euro (1.805 euro al mese), l'1,12% in più rispetto al 2007 ma inferiore all'inflazione pari al 3,3% nel 2008. La media dei redditi dei 15 milioni di pensionati è stata pari a 17.070 euro (1.422 euro al mese) con una crescita del 2,15%.
La maggior parte dei redditi da lavoro dipendente si concentra tra 10 e 50mila euro, ma sono circa 5,2 milioni i contribuenti con reddito inferiore ai 10mila euro. Il gruppo maggiore dei pensionati, 9 milioni di persone, ha redditi tra 10 e 50mila euro, ma quelli sotto i 10mila euro sono ben 5,7 milioni.
I redditi dei professionisti tra il 2007 e il 2008 sono aumentati in media del 3,3%. Artigiani e commercianti l'anno scorso hanno dichiarato un reddito medio di 17.977 euro, pari a 1.498 euro al mese, appena sopra quello dei pensionati e solo lo 0,65% in più di quanto avevano dichiarato nel 2007.
Ecco la nota sulle dichiarazioni di politici al riguardo di questi dati ripresa dall'Adnkronos.
"I dati sul fisco resi noti - osserva il leader del Pd Pierluigi Bersani - mostrano che c'è molto lavoro da fare per riuscire, almeno vagamente, a somigliare a un paese europeo in termini di equità e fedeltà fiscale. Il governo ci costringe a camminare coi passi del gambero, spara promesse a vuoto e diffonde una mentalità condonistica. Il risultato è che chi paga le tasse non hai mai pagato così tanto".
Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone replica rivendicando i risultati del Governo Berlusconi sul fronte della lotta all'evasione fiscale che "ha fatto quello che la sinistra non aveva avuto il coraggio di fare. La sinistra è due volte ipocrita: una prima volta perché ha agito da tassatrice scatenata quando era al Governo, e una seconda volta perché non seppe neppure essere efficace contro l'evasione". Per il Governo Berlusconi, conclude Capezzone, "vale il contrario: è efficace nel contrasto all'evasione, e farà anche una riforma fiscale che darà respiro ai contribuenti onesti".
Italo Bocchino (Pdl) sollecita "una riforma fiscale radicale che restituisca equità ed eviti che una minoranza di più deboli paghi per i furbi".
Mentre il viceministro della Lega Nord Roberto Castelli chiede di "rendere note all'opinione pubblica le statistiche regionali, da cui si vedrebbe chiaramente dove si annida l'evasione".
Fonti Adnkronos, Agenzia delle Entrate
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Pdl e Lega uniti al Pd su utili ai lavoratori
Domenica 31 Gennaio 2010 alle 14:48
Riprendiamo da L'Espresso n. 5 in edicola parte di un pezzo a firma P.T. e titolo Regione Veneto. Imprese per tutti
... In Veneto il Consiglio Regionale ha approvato quasi all'unanimità la legge del Pd per favorire la partecipazione dei lavoratori alla proprietà e agli utili d'impresa.
Proposto dal consigliere Franco Bonfante, il testo di legge ha ricevuto il plauso della Lega e del Pdl.
Il modello indicato è quello presente da molti anni in Francia, Inghilterra e Germania.
I lavoratori potranno integrare con gli utili aziendali i normali aumenti di stipendio previsti dalla contrattazione e gli imprenditori potranno fruire di capitali freschi.
Nel Nord-est (Veneto, n.d.r.) della piccole e piccolissime imprese, per le aziende sono previste agevolazioni creditizie e fiscali; per i lavoratori prestiti agevolati, riduzioni tributarie e un'assicurazione che li garantisca in caso di fallimento d'impresa.
Fonte L'Espresso, n. 5 in edicola, articolo a firma P.T.
Continua a leggereCis: un affare tra Pdl e Lega
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 18:06Partito Democratico Vicenza
Il Cis? Un regolamento di conti fra Pdl e Lega. Dimenticate le esigenze del territorio
Gruppo consiliare Pd provinciale: «Presentata una domanda di attualità per chiedere chiarezza sul futuro dell'area»
«Il Cis? Ormai è solo un regolamento di conti fra Pdl e Lega che hanno perso di vista gli interessi dei cittadini. Abbiamo presentato come gruppo consiliare del Pd una domanda di attualità per chiedere chiarezza su un progetto che riteniamo dannoso per il territorio».
È la lettura che dà il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia delle recenti schermaglie fra Pdl e Lega sull'affare Cis, l'area di 500.000 metri quadrati in territorio di Montebello per cui si parla di un mega centro commerciale a fianco del polo logistico di interscambio merci.
«Da tempo il Partito Democratico si è opposto al progetto Cis, sollevando numerose obiezioni contro il progetto, votando contro il rinnovo delle fideiussioni per l'area Cis e invitando la Provincia, socio di maggioranza della Cis Spa, a riconsiderare il progetto che, allo stato attuale, riteniamo dannoso per il territorio - spiega Pietro Maria Collareda, capogruppo, a nome del gruppo consiliare del Pd in Provincia -. Negli ultimi giorni anche il Pdl si è messo di traverso chiedendo chiarimenti sull'eliminazione del vincolo che impediva la destinazione commerciale e scontrandosi con Alberto Filippi, senatore leghista e proprietario di circa metà dei terreni. Ci chiediamo come mai solo adesso sorgono dubbi all'interno del Pdl, dopo che da anni si sente parlare dell'ipotesi di un centro commerciale all'interno dell'area Cis e da tempo i Comuni della zona hanno approvato il Pati che prevede la destinazione commerciale. È realmente un passo indietro del Pdl, oppure sono solo schermaglie fra Pdl e Lega in vista delle elezioni regionali? Perché Berlato e Zanettin non vanno a chiedere chiarimenti all'interno del loro stesso partito (sempre che il Pdl vicentino, lacerato dalle correnti interne, debba considerarsi ancora un partito unico), al presidente della Cis Spa, il pidiellino Galdino Zanchetta, che ha sempre assicurato che tutto procedeva secondo le previsioni? Una domanda la rivolgiamo anche alla Lega: come mai il segretario provinciale e senatore Paolo Franco, che ogni giorno riempie le pagine dei giornali con i suoi commenti su ogni materia, mantiene sulla questione Cis un assordante silenzio lasciando da solo il senatore Filippi in balia delle accuse di speculazione? Perché non lo difende dalle pesanti accuse di speculazione immobiliare? Forse anche la Lega è lacerata al suo interno e Franco e Filippi non fanno parte della stessa corrente?».
«Invitiamo inoltre Pdl e la Lega a riflettere sul futuro di quell'area verde equivalente all'estensione di circa 100 campi da calcio; ci pensino bene prima di condannarla alla cementificazione senza che sia chiaro quali strutture saranno realizzate, senza che ci sia un progetto condiviso - concludono i consiglieri provinciali del Pd -. Al presidente Schneck chiediamo quali intenzioni abbia la Provincia. Permetterà l'insediamento di un centro commerciale dove da oltre vent'anni si parla di realizzare un centro logistico al servizio delle imprese del territorio? Nel caso l'operazione centro commerciale non andasse in porto è evidente che gli investitori privati si tireranno indietro: la Provincia continuerà a rinnovare fideiussioni all'infinito o abbandonerà il progetto? Cosa lascia pensare che dopo vent'anni il progetto Cis sia ancora valido, dato che nel frattempo i trasportatori hanno trovato altre sistemazioni logistiche, l'idea di scalo ferroviario è stata abbandonata, l'economia è in crisi ed in particolar modo il distretto della concia, che doveva essere il settore più interessato al Cis?».
Continua a leggerePd, c'è sconfitta e sconfitta
Lunedi 18 Gennaio 2010 alle 19:49Ormai potrebbero scriverci un manuale. Titolo: come perdere le elezioni e vivere felici e contenti. Il Pd, a livello locale (ma non è che sulla scena romana le cose vadano poi molto meglio) sembra sempre più votato al ruolo di agnello sacrificale. Consenziente, per di più. L'ennesima dimostrazione arriva dalla campagna per le prossime regionali. D'accordo, qui in Veneto il tandem Lega Nord - Pdl è una corazzata quasi inattaccabile, ha schierato un candidato forte come Luca Zaia e, potendo assicurare posti di governo a destra e a manca, è riuscito a smaltire anche i mal di pancia più importanti; d'accordo, fino ad ottobre si era tutti concentrati sull'entusiasmante testa a testa tra Bersani e Franceschini e c'era altro a cui pensare. Va bene tutto, però si potrebbe almeno tentare di ribellarsi al destino già scritto di una sconfitta annunciata. Si potrebbe, ad esempio scegliere per tempo un candidato forte, qualcuno di esterno alla nomenclatura di partito e capace di attrarre consensi ad ampio raggio, oppure qualche volto nuovo in grado di sparigliare le carte giocando sull'effetto sorpresa. E si potrebbe preparare, sempre per tempo, un bel programma elettorale alternativo, ma alternativo davvero, a quanto fatto finora dal centrodestra. Gli argomenti, dalla gestione del territorio alle politiche del lavoro all'immigrazione, non mancano di certo. Dopodiché si potrebbe aprire una bella campagna incisiva, battente, fatta in mezzo alla gente come si usava una volta. Insistere sulle contraddizioni del centrodestra (anche qui gli argomenti non mancano). E sperare in una di quelle strane alchimie che ogni tanto sovvertono i risultati già scritti, e che rendono imprevedibile la politica.
Continua a leggerePaolo Franco: Il centrosinistra e le regionali
Sabato 9 Gennaio 2010 alle 15:40Paolo Franco   Â
Veneto, regionali: Paolo Franco (LN), nel centrosinistra dei due forni si annaspa
"Finché si trattava di pontificare sulla scelta dell'alleanza Lega-PdL tra Zaia e Galan, gli esponenti regionali di PD, UDC e cespugli vari, si sbizzarrivano in consigli e sentenze draconiane, prodighi di indicazioni indispensabili alla salubrità sociale e politica del Veneto, soprattutto in chiave anti-Lega. Ora, Filippin, De Poli, Calearo & C., alle prese con la ricerca di una condivisa e seria proposta politica da presentare al popolo del centrosinistra Veneto, annaspano senza idee né candidati".
Così il segretario provinciale di Vicenza della Lega Nord-Liga Veneta sen. Paolo Franco secondo il quale in questo "centrosinistra dei due forni, questi cosiddetti politici si seppelliscono l'un l'altro esclusivamente accomunati dal livore anti leghista. La strada di un'altra loro sonora sconfitta - rileva il sen. Paolo Franco - è proprio scritta! Prevedo che il loro elettorato, di fronte a questo vuoto, preferirà indirizzarsi verso le grandi capacità che Luca Zaia ha dimostrato negli anni di lavoro politico a favore della propria gente".
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C'è chi fa festa e chi ti fa la festa
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 17:21Premessa (lunga) dell'editore
Oggi, intanto, di nuovo auguri a tutti e non solo di Buon Natale, perché ci leggono in tanti, cattolici e non. Poi, come promesso nella fiaba prima pubblicata (per i buoni?) e dopo lo scambio augurale con Silvano Giometto, non potevamo perdere la verve che caratterizza VicenzaPiù, anche in un giorno come questo, che, anzi e comunque, è un giorno di vita con più o meno grandi significati, ma in cui chi è contento è più contento, chi è, non per sua colpa, infelice lo è di più, e umanamente non per invidia, se vede la contentezza altrui in un giorno che accentua le differenze specialmente in un periodo di grande crisi economica.
A 'Babbo Mannino' avevamo chiesto un suo regalo e dal suo camino ce lo ha fatto arrivare.
Oggi dobbiamo essere, ci dicono, tutti più buoni, quindi anche e soprattutto con i ‘cattivi' come Alessio Mannino. Noi continuiamo a esserlo, buoni con lui, da 176 numeri, tutti quelli finora usciti di VicenzaPIù, che lui ha contribuito a ravvivare con rigore pari alla passione per il giornalismo di una volta.
Magari qualche volta solo alzando un po' i toni, ma perché Alessio crede in quello che fa, come dovrebbero fare i giovani come lui, che, invece, oggi non vedono o non vogliono vedere la società in cui vivono (e che noi, i più vecchi, abbiamo costruito) e si aiutano a chiudere occhi e menti con spritz e qualcosa di peggio, che non è la droga fisica, ma quella dell'indifferenza.Sia buono con lui, almeno oggi (è Natale!), anche qualche lettore.
Continua a leggereRizzato: Dal centrodestra tagli al sociale
Venerdi 11 Dicembre 2009 alle 15:08Claudio Rizzato (PD)
RIZZATO (PD): "DAL CENTRODESTRA TAGLI AL SOCIALE PER 120 MILIONI"
"Nel biennio 2008-2010 il governo Berlusconi ha ridotto di 100 milioni di euro i trasferimenti al Veneto.
Da Galan e la Lega il colpo di grazia: altri 20 milioni in meno".
"Le risorse statali e regionali destinate ai servizi sociali sono ormai ridotte ai minimi termini.
Nel 2008 infatti i fondi che il Governo aveva messo a disposizione delle Regioni ammontavano ad oltre due miliardi di euro, e i soldi destinati al Veneto erano circa 150 milioni. Nel 2010 invece, il governo Berlusconi intende stanziare per i servizi sociali delle regioni solamente 695 milioni e la quota per il Veneto sarà inferiore ai 50. Insomma, nell'ultimo biennio i trasferimenti si sono ridotti di ben 100 milioni".
La denuncia è del consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Rizzato.
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Padova nei giorni scorsi sono state diffuse tabelle e cifre che disegnano un quadro di cronica e crescente carenza di risorse per il sistema del welfare veneto.
"Con la conseguenza che a trovarsi sull'orlo del precipizio sono migliaia di famiglie e tutte quelle fasce deboli che hanno necessità di ricevere servizi, assistenza e cure.
Servizi che in alcuni casi diventano pura utopia, se pensiamo che il governo di Bossi e Berlusconi ha deciso l'azzeramento del Fondo per i servizi socio-educativi (che nel 2008 superava i 200 milioni) e il sostanziale svuotamento di quello per le politiche giovanili (da 200 a 80 milioni sempre nel biennio 2008-2010). Fortunatamente il Veneto beneficerà quest'anno dei 7 milioni derivanti dal Fondo per la famiglia del Ministro Rosi Bindi - ha sottolineato l'esponente democratico -altrimenti il disastro sarebbe stato totale".
"E di fronte a questo drastico taglio di risorse statali per i servizi sociali- ha proseguito Rizzato - cosa fa il centrodestra nella nostra regione? Invece di tamponare la falla, PDL e Lega danno il colpo di grazia. Infatti, dopo i 13 milioni di tagli dello scorso anno, per il 2010 la Giunta regionale ha deciso di calare di nuovo la scure: altri 6,5 milioni di euro in meno. Complessivamente, dal 2008 al 2010, gli stanziamenti di fondi regionali per le politiche sociali sono diminuiti di quasi il 30%" (20 milioni in meno).
Dati alla mano, il consigliere del PD ha evidenziato in particolare come "in due anni al Fondo per la tutela dei minori sono andati 9,5 milioni di euro in meno (la riduzione è di 1,8 milioni nell'ultima annualità ). Sconcertanti i tagli sul fronte delle situazioni di povertà estrema e dei senza dimora (- 1,7 milioni dal 2008 al 2010) e su quello delle dipendenze (- 1,3 milioni)".
"La mannaia del centrodestra non risparmia proprio nessuno: disabili (- 795 mila euro negli ultimi due anni per i Ceod), associazioni e attività progettuali a scopo sociale (- 1,6 milioni), gli studenti universitari e le loro famiglie, a cui si tolgono 425 mila euro di contributi per sostenere le spese di trasporto. E poi c'è - ha aggiunto ancora Rizzato - il paradosso delle politiche giovanili: per il 2010 la Giunta di centrodestra ha deciso di cancellare ogni finanziamento, malgrado la recente approvazione di una nuova legge regionale di settore (n.17 del 14 novembre 2008) pensata proprio per promuovere ‘il protagonismo e la partecipazione alla vita sociale dei giovani.
La cosa più grave è che in questo modo il Veneto rischia di perdere 4,3 milioni di trasferimenti provenienti dal Fondo per le politiche giovanili istituito a suo tempo dal Ministro Melandri: infatti se il Veneto non stanzierà 1,6 milioni di co-finanziamento, non ci sarà alcun trasferimento statale".
"Il panorama delle politiche sociali del centrodestra è desolante - ha concluso Rizzato - In occasione della discussione e dell'approvazione del bilancio regionale 2010 il PD darà battaglia in aula per difendere il sacrosanto diritto dei cittadini ad avere anche in Veneto servizi sociali rispondenti alle necessità delle famiglie e delle persone in difficoltà ".
Continua a leggereLanzarin (Lega) in polemica con Filippin (Pd)
Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 18:59
Nella mattinata di ieri si sono riuniti a Padova sindaci ed amministratori per concordare delle azioni comuni da intraprendere per manifestare all'Esecutivo il grande malcontento e la difficoltà nel mantenere il bilancio all'interno del Patto di stabilità soprattutto dopo l'eliminazione dell'ICI sulla prima casa.
Tra i presenti anche Rosanna Filippin fresca coordinatrice del PD Veneto che forse sulla scia dell'entusiasmo per la nuova carica e la voglia di bella mostra, non si è risparmiata nel dare una stoccata alla Lega dichiarando in riferimento al gruppo di amministratori che stanno guidano la protesta: «Si tratta di sindaci coraggiosi, portatori di richieste legittime. La Lega impari dal loro esempio. Sono amministratori locali che hanno il coraggio di andare a battere i pugni a Roma per difendere i loro Comuni. I leghisti dovrebbero imparare da questi amministratori cos'è il vero federalismo.»
Una sortita del tutto gratuita e priva di ogni caposaldo.
«È un'affermazione molto forte quella di Filippin - dichiara l'on. Manuela Lanzarin nella veste di deputato, di sindaco leghista e di componente del direttivo regionale dell'ANCI - Con l'incontro di ieri questi amministratori vogliono riprendere il percorso compiuto dalle proteste di alcuni mesi addietro sotto l'etichetta di ‘sindaci del 20%'. Un'azione sprovvista di ogni fondamento e per di più strumentale, di cui l'ANCI ha preso totalmente le distanze. La stessa ANCI ha contattato direttamente i ministri preposti Calderoli e Tremonti al fine di individuare delle soluzioni sulla non facile situazione che attanaglia le amministrazioni locali. Si sta discutendo sui primi Decreti attuativi come quello relativo al Demanio che prenderà il via con la fine dell'anno. Azioni quindi concrete e non aria fritta come le marce su Roma.
Voglio rispondere a Rosanna Filippin che i sindaci della Lega non devono imparare niente perché da sempre e lo dimostrano con i fatti ed i relativi consensi, sono i più vicini al territorio, alle sue esigenze ed alla gente. Questi sindaci sono quelli che portano avanti da sempre e non mossi dalla ricerca di consensi elettorali, riforme importanti come il federalismo fiscale. La sottoscritta, in linea con le decisioni nazionali, si sta facendo portavoce attivamente nell'ANCI regionale per portare a livello centrale le istanza della base. Questa è la strada da seguire per trovare soluzioni e risposte ai nostri problemi, ma soprattutto per recuperare le risorse per i nostri territori decidendo poi noi su come e dove destinarle. Sarà così che si vedranno i sindaci di serie A e di serie B, ovvero chi saprà bene amministrare. I sindaci della Lega su questo non hanno nulla da imparare.
Troppo facile è etichettare a volte i sindaci della Lega come esibizionisti e fuori dal coro per poi criticarli quando si muovono compatti con il resto dei sindaci del nord (come il recente incontro con gli amministratori di Lombardia e Piemonte ndr) per portare avanti concretamente le richieste del territorio.»
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2009: ancora omofobia?
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 19:47Partito Democratico Vicenza
Mercoledì 25 novembre ore 20:30 nella sede dell'Informagiovani a Vicenza in contrà delle Barche 55 (di fronte al teatro Astra) si terrà l'iniziativa "2009: ancora omofobia?" organizzata dai Giovani Democratici della provincia di Vicenza (in collaborazione con la Rete degli studenti e Aletheia). Gli ospiti saranno Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, deputato per i Democratici di Sinistra dal 2001 al 2008 e storico esponente dei movimenti omosessuali e Fausto Raciti, segretario nazionale dei Giovani Democratici. Il moderatore sarà Enrico Peroni, presidente di Aletheia (associazione LGBT vicentina). Il dibattito andrà ad affrontare la tematica dell'omofobia sotto diversi profili: si partirà dalla "legge Concia", affossata un mese fa in Parlamento, che prevedeva l'aggravante della discriminazione sessuale per le aggressioni personali, per arrivare alla discussione sui diritti civili, tema sul quale l'Italia è in pesantissimo ritardo rispetto agli altri paesi europei. "La fase congressuale ha permesso al Partito Democratico di tornare a fare politica, quella vera: abbiamo ricominciato a parlare di temi importanti, ad interagire con i diversi mondi che compongono la società italiana - dice il segretario provinciale Giacomo Possamai - Ora però non possiamo fermarci altrimenti torneremo ad avvitarci nello sterile dibattito interno che ci ha bloccato nell'ultimo anno: dobbiamo continuare a promuovere incontri sui territori, lavorando per la creazione di una chiara e forte identità del nostro partito. E come giovani di sicuro non possiamo e non vogliamo tirarci indietro".
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