Archivio per tag: Partito Nasional Veneto

Categorie: Politica

10 febbraio, il grido dei Veneti

Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 21:04

PNV Partito Nasional Veneto 

10 febbraio: il grido dei Veneti in fondo a un buco. Libertà


Probabilmente ci penserà Giane, come già fece due anni fa, a ricordarci che oggi è il giorno del ricordo dei tanti fratelli veneti dell'Istria e della Dalmazia finiti in fondo ad uno dei tanti "buchi" del territorio carsico per mano dell'odio, della violenza razziale e sopratutto della vendetta. Memorie dimenticate, storie occultate dalla storiografia di parte, scritta ad uso e consumo di quella politica italiana che nel corso degli anni ha contribuito a portare al disastro che è sotto gli occhi di tutti. Ed il "buco" della storia gli ha uccisi due volte. Oggi da quei territori, già oggetto di aspre contese alla fine della guerra mondiale che coinvolsero anche apparati politici italiani, possiamo sentire ancora l'eco delle grida di dolore di quegli uomini e di quelle donne. Ma quei territori oggi non sono più la Jugoslavia massimalista di Tito.

Oggi quei territori si chiamo Slovenia e Croazia, paesi che hanno conquistato la propria indipendenza metro dopo metro e che sono l'esempio della resurrezione dei popoli e della loro volontà di uscire dal buio intellettuale e sociale a cui per 45 anni sono stati costretti dai loro governanti. Lo stesso buio in cui oggi sono costretti tutti i Veneti. Non è Jugoslavia ma è Italia. Poco importa come si chiamino gli stati: è come vivono i propri cittadini che fa la differenza tra il posto migliore dove vivere e l'essere schiavo di una "moderna democrazia" costruita dai partiti attorno agli uomini di apparato e non attorno alla gente.

Oggi i Veneti sono immersi nel buio ovattato di chi, come tanti politici, ama parlarsi addosso senza sentire il grido che giunge disperato da chi perde quotidianamente il lavoro, da chi chiude bottega perche' non ce la fa più a sostenere il macigno della burocrazia e del fisco , da chi chiede giustizia e da chi pretende dignità per la proprio presente ed un futuro di speranza per i propri figli. Oggi più che mai dai quei buchi delle montagne del Carso e dell'Istria i nostri fratelli Veneti ci spronano a combattere per la libertà. A soffrire per essa. A non pensare di vivere una pia illusione perchè l'Indipendenza sarà un percorso di libertà semplice ma anche doloroso. Spesso non capiremo quei veneti che ci daranno dei matti o che continueranno a gridare " W L'Italia" senza accorgersi di finire in fondo al baratro giorno dopo giorno, presi dalla frenesia quotidiana che non ti perette di ragionare sulla realtà ma anche, e prima di tutto, su te stesso. Il modo migliore per ricordare i nostri fratelli Veneti uccisi tra il 1943 e il 1945 nelle foibe istriane e giuliane è forse quello di fermarci un minuto e pensare a noi stessi e a come vorremmo il nostro futuro per non ripetere gli orrori di quell'orribile passato. E sicuramente l'unica parola che ci verrà in mente è LIBERTA !

W L'INDIPENDENZA !

Stefano Venturato
PNV PADOVA

Continua a leggere
Categorie: Politica

Padovan: Appoggio Chiavegato e il PNV

Lunedi 8 Febbraio 2010 alle 18:25

Partito Nasional Veneto 

Fabio Padovan: "appoggio Lucio Chiavegato e il PNV"


Pubblichiamo una lettera inviata da Fabio Padovan, lo storico leader della LIFE, a Lucio Chiavegato, capolista del PNV a Verona, nel giorno del suo 45° compleanno. Auguri, Cheyenne!

 

Caro Lucio,

posso dire che mi commuovo?

Mi commuovo sinceramente a vederti ancora, nonostante i Veneti, impegnato a dare il meglio della tua passione cristallina e spontanea nella battaglia per la liberazione delle terre Venete dal giogo italico-savoiardo.

E con te non posso che ammirare l'altrettanto genuina (qualche volta ingenua) passione dei militanti del PNV.

Ma come si fa ancora a credere che i Veneti vogliano aspirare a gestire con le proprie mani il futuro dei loro figli e (sperati) nipoti?

Siete veramente esemplari. Io, sinceramente non mi illudo più.

Ti conosco troppo bene per sapere che non mollerai, ti ho visto far ondeggiare, tu da solo, cordoni di polizia che calavano sulla tua testa manganelli con moschettoni di ferro. Eri lì, a due metri da me, mentre mi spaccavano la mano.

 



Lucio Chiavegato
E nei tuoi occhi c'era quella luce divertita, quell'unico vero patrimonio che stiamo lasciando ai nostri figli. Gli altri patrimoni non sono niente, una somma di debiti e crediti ed in un attimo possono restare un pugno d'aria. Ma il patrimonio che abbiamo insegnato (io lo vedo già nelle gesta dei miei figli più grandi e forse tu cominci a scorgerlo ora in quelle dei tuoi figli che stanno adesso uscendo dall'adolescenza e cominciano a chiedere :"Ma tu papà, è vero che hai...., ma c'eri proprio?, e stavi veramente davanti agli altri?"), questo patrimonio NON andrà mai perduto. Resterà il regalo più bello che li aiuteà in tutta la loro vita, davanti ad ogni difficoltà. L'esempio che la libertà è il bene più grande, quello per il quale vale la pena battersi e rischiare.

Ecco perchè non posso che appoggiarti con tutte le mie forze in questo tuo ennesimo tentativo, ennesimo darsi al bene di noi tutti.

So che andrai fino in fondo, cheyenne libero e orgoglioso, indifferente al fatto di essere solo, in una piccola tribù di uomini fieri delle proprie origini, e che la vittoria per te non è importante quanto la lotta per ottenerla, lotta che senti come un dovere.

Spiace che altri lupi Life siano impegnati a mordere l'invasore da altre parti.

Uniti avreste terrorizzato i colonialisti boriosi.


Ciao

Viva San Marco

Fabio

Continua a leggere
Categorie: Politica

Sabrina Tessari responsabile media PNV

Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 19:37

Partito Nasional Veneto

Sabrina Tessari è la nuova responsabile media del Partito Nasional Veneto

 

Sabrina TessariMartedì scorso a Padova, in occasione di una riunione di coordinamento del Maggior Consiglio, Sabrina Tessari è stata nominata nuova responsabile media del PNV.

Il Partito Nasional Veneto, che si presenta alle prossime elezioni regionali di marzo in appoggio alla candidatura di Gianluca Panto alla presidenza del Veneto, con tale incarico intende dare un punto riferimento certo per i media impegnati nel dare informazioni agli elettori veneti nel corso della campagna elettorale.

A tal proposito, il PNV auspica che i mezzi di informazione siano equilibrati nel dare il corretto spazio a tutte le parti impegnate per il bene del Veneto e che in particolare venga dato l'opportuno risalto ai programmi e ai grandi temi che devono essere la base di scelta per poter esprimere il proprio voto.


furto di soldi veneti: clicca per saperne di più
Ad esempio, non trova ancora eco negli organi di informazione, il fatto che esiste una forbice ingiustificabile tra quanto i Veneti pagano in tasse all'Italia (70 miliardi di euro nel 2007) e quanto viene poi concretamente restituito sotto forma di spesa pubblica regionale, degli enti locali veneti e dello stato italiano.
Da tale forbice emerge che ogni anno i veneti pagano quasi 19 miliardi di euro che non tornano più indietro. E tale stima è molto prudenziale, perché il ministero del tesoro commette un grave errore logico nel ripartire la quota di spesa pubblica centrale, esagerandola ben oltre la realtà.

La nomina di Sabrina Tessari servirà quindi ad aiutare gli organi di informazione a non dimenticarsi di tali notizie che i veneti devono assolutamente sapere.

 

Sabrina Tessari vive a Noventa di Piave (VE). E' coniugata e ha un figlio. Si è laureata in Scienze Politiche nell'Ateneo patavino e si è specializzata in Counseling Aziendale. E' stata la candidata del PNV (Partito Nasional Veneto) per la Presidenza alle recenti elezioni Provinciali.
Ha accettato l'incarico di Responsabile Media del Partito, poiché ritiene importante dare il proprio contributo informativo sugli incontri, sulle attività, sui valori e sui programmi del PNV, attraverso la preziosa collaborazione di giornalisti e pubblicisti.

Continua a leggere
Categorie: Politica

Parla Panto, candidato governatore

Domenica 17 Gennaio 2010 alle 08:48
Pnv, Partito nasional veneto    

 

Panto (PNV): "l'indipendenza è la nostra nuova forza elettromotrice"

Gianluca PantoIl candidato presidente del Partito Nasional Veneto si è presentato a Treviso
Si è tenuta oggi a Treviso la presentazione ufficiale da parte del Partito Nasional Veneto del candidato presidente del Veneto Gianluca Panto.
Panto ha tenuto un discorso appassionato di investitura, in cui ha affermato di aver accettato la proposta del PNV, perché solo in questo partito ha trovato "quel grande spessore programmatico e delle persone, un connubio indispensabile."
"Sono un imprenditore non un politico per mestiere. Credo che ogni persona dovrebbe dedicare un periodo della vita all'impegno pubblico - ha continuato Panto - per migliorare a dare il proprio apporto gratuito al sistema".
"Seguitemi, siamo una squadra forte e deteminata" ha quindi concluso Panto tra gli applausi.
Alla presenza dei giornalisti e delle tv intervenute hanno illustrato il percorso che ha portato alla candidatura per le elezioni regionali il segretario Gianluca Busato, il presidente Lodovico Pizzati e i principali protagonisti delle primarie, Claudio Ghiotto e Sabrina Tessari, oltre allo stesso Panto.
Per quanto riguarda i commenti stizziti da parte di alcuni esponenti sul "peso" del cognome del candidato presidente, Busato ha affermato che"chi si riduce a fare polemiche sul cognome di Panto è privo di argomentazioni significative da contrapporre al nostro progetto politico per l'indipendenza".
I relatori hanno messo in evidenza come tutti i Popoli scelgano sempre il cambiamento, quando gli vengono comunicati bene i vantaggi che ne derivano. Ecco perché i veneti in un periodo più breve di quanto ci possiamo aspettare abbracceranno il cambiamento che verrà con la propria indipendenza politica.
Le prossime tappe della campagna elettorale del PNV ora prevedono un tour in tutte le città venete, nel quale verranno presentate le ragioni dell'indipendenza e i principali obiettivi che si propone di raggiungere il PNV con essa.
Prima tra tutte l'istituzione di una sola tassa al 20% dei redditi contro l'intero marasma fiscale odierno, sia per le imprese sia per le persone fisiche. I dipendenti avranno inoltre un grande vantaggio economico rispetto ad ora perché non vedranno più le proprie buste paga decurtate dalle trattenute che oggi li privano alla fonte di almeno il 30% dei propri guadagni.
Inoltre tutte le entrate fiscali saranno interamente investite in Veneto, al contrario di quanto oggi avviene. In pratica, pagando un terzo di quanto si paga oggi, avremo il doppio delle risorse per fare del Veneto una nazione moderna, investendo in infrastrutture che ci permetteranno di entrare finalmente nella società dell'informazione.

 

Continua a leggere
Categorie: Politica

Pnv candida Panto Governatore

Venerdi 15 Gennaio 2010 alle 22:59
Pnv, Partito nasional veneto     

 

Elezioni regionali: Pnv candida Panto a Presidente del Veneto

Il programma di Panto: indipendenza e riduzione di tutte le tasse e imposte a una sola del 20% ed eliminazione della burocrazia attuale
Gianluca PantoOra è ufficiale, è Gianluca Panto è il candidato presidente del Veneto del Partito Nasional Veneto. L'investitura segue la decisione del ticket presidenziale uscito vincitore dalle elezioni primarie, i Veneti Libari, resa notaieri sera da Claudio Ghiotto.
La conferenza stampa di presentazione si terrà sabato 16 gennaio alle ore 11 presso il BHR Treviso Hotel in Via Postumia Castellana, 2 a Quinto di Treviso.
L'obiettivo del PNV è l'indizione di un referendum per l'ìndipendenza del Veneto, da tenersi sotto monitoraggio internazionale.
La campagna elettorale del PNV sarà incentrata proprio sulla comunicazione dei vantaggi legati alla creazione di un nuovo Veneto Stato indipendente.
Grazie all'indipendenza, il punto principale del programma del PNV prevede la riduzione di tutte le tasse e imposte ad una sola, con aliquota del 20% sia per le aziende sia per i privati. L'aliquota potrà essere prevedibilmente abbassata entro pochi anni al 15%.
Ciò significa che i veneti, pagando solo un terzo delle tasse pagate oggi, avranno il doppio delle risorse economiche per investire in un nuovo Paese moderno al passo con i tempi.
Altri punti del programma di governo del PNV riguardano: eliminazione di Irpef, Irap, Ires, eliminazione del sostituto d'imposta, eliminazione degli studi di settore, eliminazione canoni TV e Radio, eliminazione di tutte le marche da bollo, possibilità di scaricare l'iva da parte dei privati, iter processuali fino ad un massimo di 2 anni, defiscalizzazione totale delle spese aziendali, eliminazione ex Bucalossi e tassa inizio lavori, eliminazione del notaio con svolgimento pratiche presso gli uffici comunali


Gianluca PANTO, ha 45 anni, è imprenditore ed è coniugato con due figli. È presidente dell'associazione Veneti al 1000×1000, l'innovativo opinion network di imprenditori veneti.
Dopo gli studi e la laurea in ingegneria civile ha acquisito ulteriori 3 specializzazioni: ambientale, industriale, dell'informazione. Subito si è occupato di information technology fondando una software house.
Successivamente ha diretto per dieci anni con successo l'azienda industriale di famiglia.
Ora è imprenditore presente nel c.d.a. di numerose società attive nel settore delle costruzioni, dell'immobiliare industriale, dell'ingegneria, dell'informatica e della green economy.

Continua a leggere
Categorie: Politica

Pnv presenta il 16 candidato alla Regione

Martedi 12 Gennaio 2010 alle 21:04
Pnv, Partito Nasional Veneto   

 

Elezioni regionali: Pnv presenterà candidato presidente sabato 16/01

Obiettivo Indipendenza, primo punto del programma una tassa unica sul reddito del 20% che sostituirà tutte le tasse italiane attuali
Sabato mattina prossimo a Treviso, il Partito Nasional Veneto presenterà il proprio candidato presidente del Veneto. La conferenza stampa di presentazione si terrà alle ore 11 presso il BHR Treviso Hotel in Via Postumia Castellana, 2 a Quinto di Treviso.
L'obiettivo del PNV è l'indizione di un referendum per l'ìndipendenza del Veneto, da tenersi sotto monitoraggio internazionale.
La rosa di nominativi su cui potrà cadere la scelta è composta da Claudio Ghiotto (Vicenza), Gianluca Panto (Treviso) e Sabrina Tessari (Venezia), come emerso dalle elezioni primarie concluse il 30 dicembre scorso.
Per la prima volta dopo 150 anni i cittadini veneti avranno a disposizione nelle cabine elettorali una matita per decidere il proprio destino. Starà ora solo ai veneti decidere se continuare a dare la propria fiducia a chi intende andare a Roma a trattare ed elemosinare la carità frutto delle nostre risorse rubate, oppure se riappropriarsi della propria libertà e sovranità.
La campagna elettorale del PNV sarà incentrata proprio sulla comunicazione dei vantaggi legati alla creazione di un nuovo Veneto Stato indipendente.
Ai nostri confini sono nati nuovi stati: Slovenia, Crozia, Montenegro, Repubblica Ceca e Slovacca, che hanno interpretato al meglio le sfide della globalizzazione, con riforme politiche e fiscali indispensabili per permettere alle loro imprese di essere competitive nei mercati globali.
L'Austria, o la Svizzera hanno già adottato contromisure per permettere alle loro aziende di reggere il confronto con la crisi. Il Veneto resta invece legato alle rovinose e irresponsabili scelte politiche italiane, che oggi ci impediscono di raffrontarci alla pari con i nostri vicini e concorrenti.
L'attuale classe dirigente ha fatto diventare il Veneto una delle aree d'Europa con minor tasso di investimenti in ricerca e sviluppo e minor numero di addetti nei nuovi settori ad alto tasso di innovazione. Una terra di innovazione e scoperte oggi fatica a reggere il paragone con i piccoli Stati che hanno fatto della flessibilità e rapidità nel saper prendere decisioni un proprio plus.
Il PNV chiede ora ai veneti di dare la fiducia a una nuova classe dirigente - giovane e preparata - che sappia far entrare il Veneto indipendente nella moderna società dell'informazione, creando una nuova società più giusta, una terra di grandi opportunità e un ambiente più piacevole nel quale vivere e e dal quale purtroppo sempre più giovani oggi cercano di fuggire perché non trovano speranze per il futuro.
Il punto principale del programma del PNV prevede l'istituzione di un'unica tassa sul reddito del 20% che sostituirà l'intero marasma fiscale di tasse italiane. L'aliquota potrà essere prevedibilmente abbassata entro pochi anni al 15%.
Con l'indipendenza, tali soldi saranno gestiti al 100% nel Veneto. Ciò significa che i veneti, pagando solo un terzo delle tasse oggi pagate con l'Italia, avranno il doppio delle risorse economiche per investire in un nuovo Paese moderno al passo con i tempi.

Continua a leggere
Categorie: Politica

Veneto Stato Indipendente 2010

Lunedi 11 Gennaio 2010 alle 19:59

Pnv, Partito Nasional Veneto   

Il programma politico concreto per l'indipendenza
Due anni fa veniva pubblicato "Le ragioni dell'indipendenza", destinato a diventare il manifesto politico degli indipendentisti veneti del 2007-2008. Esso tto ha presentato e spiegato al pubblico una nuova proposta originale in occasione delle ultime elezioni politiche italiane, cui non si sono presentati gli indipendentisti veneti.
L'anno scorso venne quindi pubblicato un ulteriore documento programmatico, "Veneto 201x indipendenza e felicità", che ha svelato le motivazioni politiche e una visione temporale dei processi che porteranno all'indipendenza della Venetia.
Ora il percorso si completa con la presentazione del programma politico del Partito Nasional Veneto per le prossime elezioni regionali.
È un programma aperto, che si avvale di contributi editoriali e intellettuali di molti veneti che nel corso di questo anno e mezzo hanno dato uno spessore argomentativo unico e inedito alla prima forza politica indipendentista veneta.
Esso verrà svelato a puntate nel corso della campagna elettorale.
Con il 2010 ci lasciamo alle spalle una stagione politica. Si è conclusa una fase di ribellismo che trovava sfogo nel movimentismo politico, ma non sfociava in una sintesi democratica ed elettorale, perché il quadro giuridico italiano era ancora intriso delle norme di derivazione fascista che punivano chiunque propugnasse l'indipendenza veneta.

Sono ormai passati quattro anni dalla depenalizzazione dei reati contro l'unità dello stato italiano e da allora è maturata una nuova forza politica, il PNV, che ha saputo dare sostanza e forma ad un progetto politico legale per l'indipendenza. Esso prevede la costruzione del consenso politico attorno all'idea di un nuovo Veneto Stato indipendente, che diverrà tale grazie ad un referendum che si terrà con monitoraggio e secondo i dettami del diritto internazionale.
Alle prossime elezioni regionali i veneti potranno finalmente votare per la prima volta per la propria indipendenza politica.
Vi sarà infatti un candidato presidente e dei candidati consiglieri regionali che chiederanno il mandato agli elettori veneti per fare questo referendum. Una volta ottenuto il consenso politico, nulla impedirà al Veneto di indire un referendum per l'indipendenza.
Per farlo serve quindi una nuova classe dirigente, credibile e non compromessa. Una classe dirigente che non abbia studiato ad una scuola politica, che insegna la gestione del potere per mezzo del clientelismo, della partitocrazia e del debito pubblico. Nessun candidato potrà in realtà più accontentare i veneti per mezzo di tali strumenti, data la voragine finanziaria pubblica in cui ci troviamo.
Inoltre chi si è abbeverato alla fonte corrotta della politica italiana ha perso ogni slancio ideale autentico, che è la base dell'azione politica e del cambiamento.
Allo scopo ci servono pertanto nuovi politici veneti, giovani e preparati, concreti e di spessore.
Questa è la missione iniziata dal Partito Nasional Veneto: costruire una nuova classe dirigente che dia le garanzie necessarie per ottenere il mandato dai veneti per indire il referendum per l'indipendenza.
Nessun Popolo ha mai rifiutato il cambiamento, quando gli sono stati comunicati bene i suoi vantaggi. Ecco perché i veneti in un periodo più breve di quanto ci possiamo aspettare abbracceranno il cambiamento che verrà con la propria indipendenza politica.
Ecco di cosa parla il nostro programma. Per la prima volta nella storia politica veneta degli ultimi centocinquant'anni, sarà finalmente un programma politico molto interessante e che si potrà leggere con piacere.
Gianluca Busato
Segretario PNV

 

Continua a leggere
Categorie: Politica

Muri tondi dell'ovest e indipendenza veneta

Giovedi 7 Gennaio 2010 alle 23:23
Pnv, Partito Nasional Veneto     

 

I muri tondi dell'ovest e l'indipendenza della Venetia

Si apre una stagione di speranza per i veneti, il vecchio mondo sta per finire
Immaginatevi per un attimo quei berlinesi dell'est a metà degli anni '80, o anche solo a metà del 1989, mentre vivevano in un regime brutale, che li privava di libertà fondamentali. Essi erano oppressi da un terribile sistema di spionaggio che contrapponeva i vicini di casa e divideva persino le famiglie, pur di controllare le loro opinioni ed attività. Oppure pensate agli sloveni nello stesso periodo, o anche nell'anno e mezzo successivo, o ai lituani, o agli estoni che sempre in quegli anni erano "cittadini" sovietici.
Chi di loro poteva mai pensare che stava per avvenire qualcosa di grande, un evento inaspettato di nome libertà, in così poco tempo?
Perché in alcuni periodi storici avvengono cose grandi e in altri invece il tempo e le situazioni sembrano immutabili? Una risposta certa ovviamente non c'è, ma è evidente che le congiunture globali e il cambio degli equilibri internazionali portano con sé anche ondate di novità e lo sblocco di movimenti che fino a poco tempo prima parevano impossibili da ottenere.
Oggi, nel 2010, ci troviamo di fronte a uno scenario molto simile a quello della fine degli anni '80 del secolo scorso.
Allora il nuovo equilibrio internazionale che si stava andando a formare era quello successivo alla seconda guerra mondiale, con la contrapposizione USA-URSS, ovest-est.
Venne meno allora una delle due parti, l'URSS e il blocco dell'est. Con esso nacquero nuovi stati, che finalmente poterono divenire indipendenti.
Oggi è l'ovest a vivere una situazione molto simile. Scozia, Fiandre, Galles, Catalunya, Euskadi, Bretagna, Baviera, Tirolo, Venetia stanno per affrontare una stagione molto simile a quella già vissuta da Lituania, Lettonia, Estonia, Cekia, Slovacchia, Slovenia, Montenegro.
Per decenni i grandi stati dell'Europa occidentale hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità. Per decenni Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Spagna hanno tenuto sotto controllo politico i Popoli che reclamavano libertà grazie a politiche di assistenzialismo e clientelismo, che qui da noi hanno trovato la massima espressione. Oggi i nodi stanno per venire al pettine. I bilanci di questi stati sono al collasso. E il peggiore tra tutti, tanto per cambiare, è quello di ITA.
Non vi sono potenze, od organizzazioni mondiali che nel 2010 possono salvare dalla caduta rovinosa questi stati marcescenti. Un nuovo mondo sta nascendo e con esso un nuovo equilibrio.
Un mondo globalizzato, un mondo senza gli intermediari di ora, di nome Madrid, Roma, Parigi. Un mondo in cui gli alti muri tondi che ci tengono all'interno di ITA saranno abbattuti, magari in una sola notte, così come in una sola notte nel 1989 è stato abbattuto il muro di Berlino. Un mondo multipolare, basato su reticoli di piccoli stati, veloci, snelli, efficienti.
Saranno essi a comandare nei fatti, al di là dei proclami, a vincere contro il banco.
Nessuno di noi può sapere quando con certezza. Ciò che è ovvio è che avverrà. Anzi sta già avvenendo, basta saper guardare i segnali.
Perché allora puntare sul cavallo perdente?
Perché allora continuare ad elemosinare a Roma autonomia e statuto speciale per il Veneto, con il cappello in mano, ben sapendo che tra pochi anni, forse mesi, sarà proprio ITA ad essere con il cappello in mano?
Non capiamo proprio questi politici, cresciuti ed educati in un'altra epoca storica e ci troviamo di fronte al compito di non essere troppo crudeli con chi non accetta di fare un passo indietro.
Ma vale la pena di essere troppo buoni? A che pro? Non è meglio a questo punto lasciarli morire e con loro chi non capisce o non vuol capire?
Il Partito Nasional Veneto fino ad oggi ha raccolto cifre elettorali esigue, ma noi oggi sappiamo di trovarci come erano a Lubiana nel 1987, o nel 1988.
Il numero vincente non si cambia mai. Noi puntiamo sull'indipendenza. E subito, senza passaggi per il bordello romano, che ormai fatica a pagare i propri debiti e le proprie puttane.
Un consigliere regionale in più, o in meno, non cambia nulla rispetto all'obiettivo che era, è e resterà l'indipendenza del Veneto.
Gianluca Busato
Segretario PNV

 

Continua a leggere
Categorie: Politica

Serve un'intelligence veneta

Martedi 5 Gennaio 2010 alle 18:01

Partito Nasional Veneto

Allarme bomba a palazzo Balbi: dimostra che ci serve l'indipendenza per avere un'intelligence veneta

Gli interessi nazionali veneti hanno bisogno di un sistema informativo e di sicurezza che risponda a Venezia e non a Roma

 

Il caso dell'allarme bomba di ieri a Palazzo Balbi, in Regione Veneto ha dimostrato come la massima istituzione oggi esistente per noi Veneti sia debolissima e priva di un servizio informativo e di sicurezza adeguato alla tutela dei propri interessi. Se infatti fosse esistito un servizio segreto veneto, l'informazione che ha messo in ridicolo il Veneto non avrebbe avuto la rilevanza di cui invece ha goduto. Non è infatti ammissibile che 4 pacchi regalo vengano confusi per bombe, è da inetti.

E non possiamo (o meglio, non vogliamo) nemmeno pensare che i destinatari dei regali abbiano appositamente creato il caso per restare a galla mediaticamente per qualche ora inventando una bufala e prendendosi gioco dei cittadini veneti.

Ai nostri confini esistono Popoli di pochi milioni di abitanti che possono godere della tutela dei propri interessi nazionali e della propria sicurezza grazie a un sistema di intelligence nazionale. Due milioni di sloveni ad esempio, così come 4 milioni e mezzo di croati, sono protetti ciascuno da due servizi segreti, 8 milioni di austriaci da 3 enti di sicurezza, 7 milioni e mezzo di svizzeri da 4 agenzie informative e così via.

Perché allora 5 milioni di veneti non possono avere i propri servizi di intelligence, che rispondano esclusivamente a Venezia e non a Roma?

La risposta è semplice: ciò avviene perché il Veneto è oggi sotto dominio coloniale italiano. Per poter avere finalmente la tutela dei propri interessi nazionali e della propria sicurezza e per difendersi dal terrorismo, il Veneto ha bisogno della propria indipendenza.

Nell'odierna società dell'informazione ciò è ancor più indispensabile per difenderci anche dagli effetti nefasti dello spionaggio industriale, ad esempio, delle molte attività economiche cinesi che sono presenti nelle nostre zone industriali. Come noto, ad esempio, la Cina ha sempre dato grande importanza alla propria attività informativa, così come ha fatto il Giappone nei decenni passati. E la Cina non ha caso favorisce l'insediamento economico proprio nel cuore produttivo veneto, per favorire il trasferimento di know-how a proprio vantaggio. Intendiamoci, tali processi non sono eludibili oggi, ma è del tutto normale che i Veneti si dotino di organizzazioni snelle ed efficienti che ne monitorino l'andamento.

Continuare a vivere quindi sotto il dominio dello stato italiano e dei suoi partiti significa rinunciare alla nostra sicurezza, alla salvaguardia delle nostre attività economiche, alla difesa delle nostre reti logistiche e di trasporto, alla tutela del nostro interesse generale veneto.

Ecco perché ai Veneti conviene votare il PARTITO NASIONAL VENETO alle prossime elezioni regionali di fine marzo. Perché solo il PNV chiederà l'autorizzazione al Popolo Veneto per indire un referendum per l'indipendenza del Veneto, che sarà tenuto sotto monitoraggio e nel rispetto delle norme e del diritto internazionale. E solo il PNV permetterà in breve tempo ai Veneti di dotarsi di un moderno servizio di intelligence a tutela del proprio interesse e sicurezza nazionale.

Ufficio stampa
Partito Nasional Veneto

Continua a leggere
Categorie: Politica

Veneto, indipendenza e green economy

Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 18:22
Pnv, Partito nasional veneto  

 

Indipendenza e green economy salveranno il Veneto dalle speculazioni di ITA
Il federalismo demaniale è l'ennesima bufala centralista per scaricare i costi di manutenzione del patrimonio statale dismesso agli Enti Locali del Veneto
È di questi giorni la notizia che il governo di ITA ha approvato il primo decreto di attuazione della legge delega sul federalismo fiscale.
I grandi creativi al governo hanno ovviamente aggiornato il dizionario politico per l'occasione coniando il nuovo termine di federalismo demaniale.
Di cosa si tratta in realtà?
In poche parole lo stato cederebbe i propri patrimoni demaniali agli enti locali (comuni e regioni), purché questi ultimi si impegnino a valorizzarli.
In termini pratici grazie all'ennesima grande riforma propinataci dalla lega di governo, lo stato si scarica di costi di manutenzione enormi, per riversarli appunto a comuni veneti e regione Veneto, che così facendo dovranno quindi impegnarsi ad assumersi tali costi di "valorizzazione".
Ogni patrimonio infatti se non viene manutenuto va in deperimento, perde di valore. ITA è così mal messa che non poteva più farsi carico di tale attività, al punto che il degrado degli immobili sottoutilizzati o abbandonati - villa storiche, caserme, spiagge - era sotto gli occhi di tutti.
Andiamo però a vedere cosa succederà in conseguenza di tale riforma.
Gli Enti Locali veneti come noto sono alla canna del gas, al punto che molti comuni non hanno nemmeno i soldi per acquistare il sale, come ha dimostrato ad esempio la paralisi del traffico nel comune di Treviso con la nevicata avvenuta prima dello scorso Natale.
Ma i comuni dove potranno mai trovare i soldi per "valorizzare" il demanio dismesso e fatiscente, dato che i sindaci sono ormai diventati dei curatori fallimentari?
Beh, semplice. Speculando.
E così distruggendo ancor più il già gravemente compromesso equilibrio urbanistico veneto.
Non ci sorprenderemmo se tale manovra fosse in realtà stata suggerita dal ministero del tesoro, già creatore nel recente passato di "gioielli" quale la Patrimonio dello Stato Spa.
Grazie a tale leggina, ITA potrà sicuramente annunciare al mondo finanziario altri mirabolanti tagli della spesa pubblica, che altro non sono in realtà che un'applicazione "creativa" del gioco delle tre carte.
In tale scenario ci sorprende oggi che il grande candidato alla presidenza del Veneto per conto dei partiti italiani parli di creazione di una nuova "officina politica" in Veneto grazie a tale provvedimento. A noi pare in realtà più uno scenario da vecchia fabbrica fumosa del tardo ‘800 londinese, con conseguenti silicosi e schifezze. Tutto il contrario di quanto auspichiamo tutti per il nostro futuro. Altro che green economy!
Lasciateci allora dire che se questi sono gli effetti catastrofici dello pseudo-federalismo leghista, l'indipendenza del Veneto è sempre più l'unica e concreta soluzione anche per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale, naturalistico e storico veneto.
Gianluca Busato
Segretario PNV

 

Continua a leggere
<| |>





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network