Pnv: primarie a Ghiotto e Panto
Domenica 3 Gennaio 2010 alle 21:06
Elezioni Regionali, nomination del PNV: vincono i Veneti Libari (54,82%) davanti alle DIVE (44,99%)
Oltre 5.000 preferenze, pari al 54,82% del totale per il ticket presidenziale composto da Claudio Ghiotto e Gianluca Panto
Partite il 25 ottobre scorso, si sono concluse il 30 dicembre le primarie del PNV e oggi sono stati resi noti i risultati della contesa che vale la nomination alla presidenza del Veneto per conto del Partito Nasional Veneto.
A prevalere è stata la squadra dei Veneti Libari, che ha raccolto 5.724 preferenze, pari al 54,82% dei voti totali. Al secondo posto si è classificata la formazione delle D.I.VE., le Donne per l'Indipendenza Veneta guidate da Sabrina Tessari, che ha raccolto 4.698 sottoscrizioni, pari al 44,99%. Molto staccata la formazione Indipendenza Veneta, con capolista Albert Gardin, con lo 0,19% delle preferenze espresse dai Veneti che hanno partecipato alla contesa.
A questo punto il ticket presidenziale espresso dal PNV è composto da due imprenditori veneti di successo, Claudio Ghiotto di Montecchio Maggiore (VI) e Gianluca Panto di Villorba (TV).
Da regolamento, ora i due candidati hanno 10 giorni di tempo per fare le proprie valutazioni e decidere se accettare, o meno la propria investitura. In caso di indisponibilità del ticket presidenziale emerso dalle primarie, la scelta ricadrà su Sabrina Tessari, leader delle D.I.VE..
La nomination definitiva del PNV alla presidenza del Veneto seguirà tale decisione.
Claudio GHIOTTO ha 47 anni e vive a Montecchio Maggiore (VI). È imprenditore nel settore dell'elettronica e consulente nelle tecniche basate su microprocessori, è sposato e ha due figli. Non ha mai fatto politica prima di diventare socio fondatore del Partito Nasional Veneto.
Claudio Ghiotto auspica l'indipendenza veneta, perché non vuole uno stato che soffochi i propri cittadini e che anzi dia la possibilità ai Veneti di una forte crescita economica, grazie alla riduzione della pressione fiscale, della burocrazia e del costo del lavoro. Tale politica favorirà le assunzioni. Ghiotto è a favore dell'iniziativa privata e contrario ai monopoli.
Gianluca PANTO, ha 45 anni, è imprenditore ed è coniugato con due figli. È presidente dell'associazione Veneti al 1000×1000, l'innovativo opinion network di imprenditori veneti
Dopo gli studi e la laurea in ingegneria civile ha acquisito ulteriori 3 specializzazioni: ambientale, industriale, dell'informazione. Subito si è occupato di information technology fondando una software house.
Successivamente ha diretto per dieci hanni con successo l'azienda industriale di famiglia.
Ora è imprenditore presente nel c.d.a. di numerose società attive nel settore delle costruzioni, dell'immobiliare industriale, dell'ingegneria, dell'informatica e della green economy.
Sabrina TESSARI è nata a Jesolo nel 1968, e vive a Noventa di Piave (VE). Laureata in Scienze Politiche, si è specializzata in Consulenza e Counseling Aziendale. È sposata con un figlio, ed è stata la candidata per il Partito Nasional Veneto alla presidenza della Provincia di Venezia.
Tessari si è presentata come candidata PNV alla presidenza della Regione Veneto alle elezioni 2010, perché vuole una Venetia indipendente ispirata ai principi di meritocrazia, giustizia e di rispetto dei diritti civili.
Ufficio Politico
Partito Nasional Veneto
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Il PNV esprime solidarietà a RyanAir
Martedi 29 Dicembre 2009 alle 20:27Partito Nasional Veneto
Il PNV esprime solidarietà a RyanAir
ITA attua misure protezionistiche che privilegiano Alitalia e mettono a rischio la sicurezza
Un terrorista imbarcato con la licenza di pesca, che viaggia da Treviso a Roma, potrebbe fare un attentato nella capitale di ITA sfuggendo ad ogni controllo di sicurezza sulla propria identità .
È questa una potenziale conseguenza dell'assurda condizione imposta dall'ENAC a RyanAir per aumentarne i costi operativi ed attuare in tal modo una misura di protezionismo economico verso Alitalia, la compagnia di bandiera trikolore che già tanti danni economici ha portato alla tasche dei Veneti.
Il Partito Nasional Veneto esprime con forza la propria solidarietà alla compagnia irlandese, oggetto di misure che causano tra l'altro un grave danno ai viaggiatori veneti sottoposti in tal modo alla scelta obbligata di utilizzare Alitalia, con aggravio di costi ingiustificato dal mercato.
Continua a leggereIl Pnv e la finta guerra fra alleati
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 14:09Pnv, Partito Nasional Veneto   Â
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Mozzarelle e Bufale di fine anno nulla possono contro l'indipendenza
La finta guerra tra alleati rafforza il PNV, unico voto utile per dare una svolta in Veneto
Dopo le strenne natalizie già si intravedono le prime mosse dei partiti italiani in vista delle prossime elezioni regionali del 2010 in Veneto.
Chi temeva o sperava in cambiamenti epocali, o nella creazione di un improbabile laboratorio politico veneto da parte della coalizione destra-leghista o di quella centro-comunista è rimasto deluso. Le logiche della politica italiana sono sempre ed unicamente improntate al trasformismo, ma mai al cambiamento.
Ha fatto quindi bene il PNV a tenere ben dritta la barra sull'indipendenza e ad indicare l'unica alternativa politica ai Veneti per non precipitare nel baratro italiano del più disastrato stato del mondo occidentale.
Un gigante marcio con i piedi di argilla malfermi che ora si ripromette di rubare i nostri pochi soldi nei conti correnti bancari per finanziare il proprio indebitamento parassitario.
Per distrarci da tutto ciò, è partita alla grande la bufala di una presunta guerra fratricida lega-pdl, o di una pseudo-rivalità zaia-galan, con il supergel governatore in pectore a simulare una "dura" campagna elettorale per prendere più voti dei cugini di governo. Dall'altra parte il pdl gioca a "specchietto" con i leghisti additandoli come ignoranti buzzurri da controllare tenendoli minoritari nella coalizione. I loro sparring partner dell'opposizione a Roma qui in Veneto poi contano come il due di picche e a nulla vale parlarne.
La strategia italiana per addomesticare il Veneto appare però un pò debole e non tiene conto dei problemi sociali che stanno mietendo nuove vittime economiche in Veneto. Molti artigiani e commercianti hanno già deciso infatti di non aprire i battenti a gennaio. La disoccupazione sta toccando duramente il cuore produttivo del Veneto, come mai prima, almeno dal dopoguerra. Interi settori industriali storici in Veneto si interrogano sulle prospettive future quanto meno dubbie.
Cosa possono dunque fare i Veneti per dare un forte segnale politico?
Votare pdl o lega serve a poco, dato che hanno già vinto le elezioni con il 60-70% e dunque un voto in più o in meno dato a loro è un voto inutile, a parte decidere le cordate degli appalti regionali, cosa che interessa solo ai galoppini di partito. Votare a sinistra o ad altri sterili raggruppamenti di centro poi è ancora più assurdo, dato che costoro in Veneto perdono sempre per definizione.
L'unica reale possibilità che resta ai Veneti per dare un forte segnale di cambiamento è quindi votare PNV, votare per l'indipendenza del Veneto.
Solo così si otterrà un duplice risultato:
Si farà entrare con forza nell'agenda politica il tema della nostra indipendenza;
Si stimoleranno e si rafforzeranno le componenti riformiste moderate e più sane della coalizione che vincerà le elezioni.
L'unico voto utile il 28 e 29 marzo 2010 è il voto dato al PNV. Tutto il resto è fatica sprecata, un voto buttato nel macero dei giochi già fatti e del tradimento degli interessi veneti.
Henetoi
Continua a leggereContro l'ignoranza digitale
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 17:35Partito Nasional Veneto
Digital divide e il dialogo impossibile con i dinosauri
Indipendenza per liberarci dall'ignoranza digitale di ITA
È ammirevole l'intervento distensivo di facebook nei confronti del vicecapo di stato di ITA. Il numero 2 di questo stato che sopravvive a sé stesso ieri si è lanciato in una filippica che ha quasi accomunato i gruppi terroristici degli anni '70 con facebook, il social network che sta diventando la naturale valvola di sfogo per molte persone.
Le parole pronunciate ieri nel senato di ITA sono risuonate in rete come una bestemmia in Chiesa. È incredibile che il rappresentante di una istituzione di uno stato che si vuole definire libero dimostri una tale ignoranza - nel senso tecnico di nescienza - in ciò che dice. Non c'è nulla da dire sul piano politico, perché se questo è il numero 2 di ITA, la politica in ITA è morta e defunta.
Non ci possono essere parole adeguate per commentare un tale abisso.
Nel sentire tali parole ieri come prima reazione mi è gelato il sangue, come se mi fossi trovato di fronte a un dinosauro sopravvissuto alla propria estinzione.
Dopodichè ho provato pena, pena per un uomo del passato che non può capire il presente.
È privo degli strumenti culturali minimi. Al suo confronto mi sono sentito come poteva sentirsi un Galileo che di fronte alla stupidità dell'inquisizione dicesse "eppur si muove": è ammirevole pertanto che Richard Allan, responsabile europeo di Facebook abbia espresso la propria disponibilità "a discutere ulteriormente con Schifani o con chiunque altro del suo staff e di conoscere il suo punto di vista su come noi possiamo agire ancora più efficacemente in futuro".
Il signor Allan forse non sa che rischia di essere imprigionato come sovversivo, magari per costituzione di associazione antinazionale, o simili beltà presenti nel codice penale di ITA.
È vero, sono articoli ormai desueti e forse privi di significato, ma intanto esistono e io, se fossi il signor Allan, ci penserei due volte ad andare a Roma in questi giorni. Potrebbe anche essere costretto a dire "eppur si muove".
Sì, a sentire le parole di Schifani di ieri ho pensato a quei berlinesi dell'est che 6 mesi prima della caduta del muro ancora erano oppressi dai dinosauri politici del passato.
L'unica differenza, perdonatemi la battuta, è che forse qui il muro è da costruire, non da abbattere: un muro tutto tondo per rinchiudervi dentro l'ignoranza e lasciare noi Veneti liberi da simili stupidaggini digitali grazie all'indipendenza.
Gianluca Busato
Segretario PNV
I Serenissimi e l'eversione che non c'è
Lunedi 9 Novembre 2009 alle 17:59Comunicato del Partito Nasional Veneto con commento di Alessio Mannino
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Leggiamo che oggi le autorità italiane hanno arrestato un gruppo di sedicenti secessionisti armati. Un gruppo onirici sbandati mitomani militaristi esaltati falliti idealisti nostalgici.
Eppure questa volta c'è qualcosa di diverso nell'atteggiamento dei veneti verso questa vicenda. C'è la netta sensazione che parte della vicenda sia stata costruita, che si siano infiltrati dei provocatori dall'esterno per neutralizzare un movimento, che qualcun altro alla fine, ben informato abbia anche trovato l'occasione per farsi pubblicità , per lucrarci sopra, per strumentalizzare. Che pena farsi belli sopra le disgrazie altrui. Questa volta sembra proprio che qualcuno che non centra niente sia stato coinvolto suo malgrado, magari sarà stato imprudente , magari sarà stato ingenuo. Questa volta i giornali hanno fatto la solita tiritera, ma non sono stati così convincenti come altre volte. Troppo facile dargli al veneto, inbriagon e razzista, non attacca più. Tredici Vigili urbani con tredici pistole. Per forza! Se hanno il porto d'armi per servizio...
Il punto sulla veneticità
Lunedi 9 Novembre 2009 alle 11:24Partito Nasional Veneto
Il 5 Novembre 2009 è un altro giorno storico per la nostra nazione Veneta.
Non l'anniversario di Vittorio Veneto, non dell'alluvione del 1966.
Leggiamo che oggi le autorità italiane hanno arrestato un gruppo di sedicenti secessionisti armati.
Un gruppo onirici sbandati mitomani militaristi esaltati falliti idealisti nostalgici.
Eppure questa volta c'è qualcosa di diverso nell'atteggiamento dei veneti verso questa vicenda.
C'è la netta sensazione che parte della vicenda sia stata costruita, che si siano infiltrati dei provocatori dall'esterno per neutralizzare un movimento, che qualcun altro alla fine, ben informato abbia anche trovato l'occasione per farsi pubblicità , per lucrarci sopra, per strumentalizzare.
Che pena farsi belli sopra le disgrazie altrui.
Questa volta sembra proprio che qualcuno che non centra niente sia stato coinvolto suo malgrado, magari sarà stato imprudente , magari sarà stato ingenuo.
Questa volta i giornali hanno fatto la solita tiritera, ma non sono stati così convincenti come altre volte.Troppo facile dargli al veneto, inbriagon e razzista, non attacca più.
Tredici Vigili urbani con tredici pistole. Per forza! Se hanno il porto d'armi per servizio...
700 e passa proiettili, sarà . Roba da multa venatoria non certo da terroristi.
Insomma mi sa che questa volta qualcosa non torna proprio .
La sensazione che ci sia stata una qualche ingiustizia è ben presente.
Questa volta c'è l'impressione che dalla parte sbagliata , dalla parte dei cattivi, degli impostori, dei pressappochisti, degli inventori di complotti inesistenti ci siano altri.
Accendiamo il cervello, certo, isoliamo questi individui dalle nostre associazioni, movimenti partiti, siamo tutti daccordo. Se ne parla tra gli amici e siamo sempre nella stessa lunghezza d'onda.
Ma non si fa così. Arrestare le persone, metterle alla gogna, umiliarle, far perdere il lavoro, la famiglia, la vita. Per quale reato? Marciare in parata come gli Schützen. Un dispetto, una provocazione, vedremo cosa hanno veramente fatto questi qui, aspettiamo i giudici.
Intanto non c'è niente da fare, il messaggio che è passato non è quello che vorreste voi sui vostri media controllati, ma un altro. Ovvero che molti veneti si sono sentiti offesi, maltrattati.
L'occasione che ci mancava per interrogarci e scoprire che evidentemente in questi anni si è rafforzata la nostra identità , la nostra veneticità ha attecchito, ci dovrete in qualche modo fare i conti. L'avete sottovalutata, non la conoscete ancora, nemmeno noi forse.
Non è un fatto di cattiveria,questi contro quelli, ma è una situazione storica.
Le società stanno diventando claniche, policulturali.
Lo sviluppo dell'economia in senso transnazionale ha trasformato la cultura in uno degli input fondamentali del processo di creazione dei valori. Voi pensate ancora che i veneti siano ignoranti, noi invece siamo colti. La nostra cultura vi spaventa perché non l'avevate previsto.
Siamo consapevoli che il concetto di veneticità ci permette di essere immediatamente collocabili geograficamente e ci restituisce una nostra eccellenza.
Non cerchiamo nemici da combattere, non ci servono le armi da fuoco, ci basta quella nostra potentissima che è rappresentata dal territorio e dalla cultura millenaria.
Siamo consapevoli che vi state indebolendo, che non avete più la capacità di controllare i processi, le mutazioni. Noi invece ora la vediamo, la tocchiamo l'idea del progresso, è li davanti a noi.
Cari italiani, questa vostra azione è stato un dovere, un atto dovuto, non ve la contestiamo.
Ma dall'esterno è sembrata a molti decisamente inutile ed intimidatoria.
Chissà se vi siete dati la zappa sui piedi, avete giustamente fermato un gruppo di esaltati armati, ma senza classe, con un moto sporco, credo male assestato.
E fermare la marcia del popolo veneto verso la libertà sarà probabilmente altra cosa.
Gianluca Panto
Continua a leggereAlbert Gardin candidato
Lunedi 26 Ottobre 2009 alle 14:14Partito Nasional Veneto
Albert Gardin per l'INDIPENDENZA VENETA
Albert Gardin, nato a Campo San Martino (PD) nel 1949, risiede a Venezia ed è il direttore di "Editoria Universitaria", storico editore veneziano. Albert Gardin, storico indipendentista veneto, si propone da esterno alle primarie del PNV con la lista "Indipendenza Veneta", il movimento politico impegnato a riproporre internazionalmente la questione veneta.
Gardin persegue l'intenzione di presentare una lista indipendentista aperta
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Donne per l'indipendenza veneta
Giovedi 22 Ottobre 2009 alle 21:30Partito Nasional Veneto
Il gruppo D.I.VE. sta elaborando un programma dedicato alla preparazione e partecipazione all'Indipendenza dei veneti, delle istituzioni e degli organismi economici. Crediamo infatti che per ottenere il Veneto indipendente ci debbano essere due momenti molto importanti:
Un governo della regione Veneto con un Presidente ed un Consiglio indipendentista
Il passaggio formale all'indipendenza attraverso un legale referendum
Il PNV difende Andrea Zanzotto
Mercoledi 7 Ottobre 2009 alle 14:19Partito Nasional Veneto
Andrea Zanzotto ha ragione
Senza cultura un Popolo è morto
Leggiamo con preoccupazione le parole irate di molti esponenti politici veneti contro il più grande poeta veneto vivente e di tutto il novecento. Ha ragione, invece, Andrea Zanzotto.
Ha ragione e le sue parole di testimone di un secolo di storia veneta dovrebbero tutt'al più essere accompagnate dal silenzio, mai da commenti di supponente superiorità da parte di chi ha facili palcoscenici mediatici, ma anche abissali vuoti culturali e intellettuali.
Ha ragione, invece, Andrea Zanzotto: la lega è la peste. Lo è in prima battuta per chi vuole l'indipendenza veneta, le cui ragioni certo affondano nella nostra storia, ma le cui motivazioni si trovano nel presente e soprattutto nella mancanza di un futuro, in particolare per i giovani veneti.
Ma lo è anche per sé stessa, perché nella propria incapacità di dare spessore culturale al proprio pensiero politico resta succube di chi ne ha anche solo una parvenza e diviene pertanto una mera organizzazione esecutrice di volontà e disegni altrui.
Ecco perché abbiamo scelto di andare controcorrente e poco più di un anno fa per ottenere la nostra indipendenza abbiamo intrapreso la strada più difficile, ovvero la fondazione di un nuovo partito nazionale veneto.
Lo abbiamo fatto anche per avere la libertà di aprirci al mondo intellettuale, cui la lega appestata era ed è impermeabile.
Senza cultura un Popolo è morto. E ricordiamoci che Zanzotto ha dato dignità alla nostra lingua veneta prima di noi, quando nessuno lo faceva.
Ricordiamocelo sempre e anche quando non siamo d'accordo con lui tutt'al più abbassiamo la testa e facciamo silenzio, in segno di rispettosa riconoscenza verso chi ci può guardare dall'alto di ciò che ha fatto e non ha bisogno di avere consenso per dire ciò che pensa.
Gianluca Busato
Segretario PNV
Pizzati eletto presidente del PNV
Domenica 4 Ottobre 2009 alle 19:19Partito Nasional Veneto
Congresso del PNV: si va alle elezioni regionali, per l'indipendenza del Veneto
Lodovico Pizzati eletto presidente, Gianluca Busato confermato segretario. Paolo Bernardini nominato presidente emerito
Il PNV ha deciso di presentarsi alle elezioni regionali del Veneto, in appoggio a un presidente indipendentista. Si è tenuto oggi a Limena il 2° Congresso del Partito Nasional Veneto. L'assemblea dei soci del PNV, riunitasi nel Maggior Consiglio, il proprio organo sovrano, ha ribadito con forza la linea politica per l'indipendenza del Veneto, confermando il percorso politico democratico e legale per ottenerla, per mezzo di un referendum per l'indipendenza, da tenersi sotto monitoraggio internazionale.
Allo stesso tempo il PNV ha confermato l'intenzione di presentarsi alle prossime elezioni regionali del Veneto, in appoggio a un candidato presidente indipendentista e in coalizione con altre forze politiche favorevoli all'indipendenza del Veneto.
Il Congresso ha inoltre rinnovato i propri organi, scegliendo come proprio presidente il prof. Lodovico Pizzati. Lodovico Pizzati, coniugato con 3 figli, è nato a Valdagno 36 anni fa. Si è laureato in economia alla Georgetown University, è consulente della Banca Mondiale e docente di economia a Cà Foscari. Il Prof. Bernardini, studioso di levatura internazionale, docente di storia all'Università dell'Insubria e primo presidente alla fondazione del PNV nel maggio 2008, è stato nominato presidente emerito.
Per quanto riguarda gli organi esecutivi, è stato confermato il segretario politico del PNV, il trevisano Gianluca Busato, che ha ottenuto l'approvazione della linea politica indipendentista e ha spronato all'impegno tutti gli iscritti e simpatizzanti del PNV per preparare le prossime elezioni politiche regionali.
Il Minor Consiglio, organo politico rinnovato del PNV, oltre che dal segretario e dal nuovo tesoriere Stefano Venturato, già candidato presidente per il PNV alle recenti elezioni provinciali di Padova, sarà composto dai seguenti consiglieri: Sabrina Tessari (la più votata dal Maggior Consiglio, già candidata presidente per il PNV alle recenti elezioni provinciali di Venezia), Luca Schenato (Verona), Nicola Giolo (Rovigo), Geremia Agnoletti (Treviso), Stefano Zanellato (Padova), Claudio Ghiotto (Vicenza), Massimo Busato (Verona).
Il congresso ha infine nominato il Consiglio dei Dieci, l'organo di garanzia del PNV, che è composto da: Alessio Bettio (Padova), Diego Turco (Venezia), Moreno Breda (Padova), Riccardo Nicetto (Cittadella).
"I cambiamenti avvengono, magari senza che ce ne accorgiamo, magari più lentamente di quanto noi vorremmo, ma i cambiamenti avvengono sempre. Noi dobbiamo solo far capire ai veneti che con l'indipendenza avranno grandi vantaggi, sotto ogni profilo della propria vita e che non esistono altre alternative politiche per dare risposte concrete ai problemi della gente. Per cui ora usciamo nelle piazze e ogni giorno convinciamo qualcuno della bontà dell'indipendenza del Veneto", ha detto Busato nella propria relazione. "Sotto il profilo economico - ha concluso Busato - abbiamo l'argomento vincente: oggi con l'Italia paghiamo 60 e otteniamo 10. Domani con l'indipendenza pagheremo 20 e otterremo 20. Pagando un terzo, avremo il doppio delle risorse".
Ufficio Politico Partito Nasional Veneto
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