È passato un mese, giusto venerdì 4 maggio - ci scrive Giorgio Sinigaglia per il comitato Zona san Giovanni -, da quando nella assemblea pubblica indetta dal Comitato Zona San Giovanni, sono state evidenziate ai rappresentanti del Comune di Vicenza, consigliere delegato dr. Fioravante Rossi e ing. Diego Galiazzo dei Lavori Pubblici, ad Anas nella persona del direttore lavori ing. Pistolato e ai candidati Sindaci Otello Dalla Rosa, Francesco Rucco, Francesco Di Bartolo (ora non più in lizza, ndr), Franca Equizi, Filippo Albertin, oltre al folto pubblico presente in sala numerose situazioni di contestazione ai lavori sin qui svolti dagli addetti al progetto e per quanto concerne i "controllori comunali".
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​Caro direttore, scrivo a lei, oramai unico baluardo del giornalismo libero, indipendente e pluralista, che ​fa del pluralismo informativo la propria bandiera da anni oramai. Un comitato di quartiere esasperato dalla situazione di degrado e sporcizia dovuta alla cattiva gestione del servizio di prelievo rifiuti, mi ha chiesto ed io l'ho assicurato, di fare da cassa di risonanza per richiamare l'attenzione dovuta al problema. Purtroppo come lei sai benissimo il "giornalino" locale è smaccatamente schierato a sostegno di Otello Dalla Rosa, per non parlare di TVA unica assente al comizio di Giorgia Meloni l'altro giorno.
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“Sul sociale - annuncia in un comunicato stampa Otello Dalla Rosa - non faremo nessun passo indietro. Raddoppieremo le misure di sostegno al reddito, aumenteremo i servizi per le famiglie, e in particolare per quelle con bambini in età scolare, abbatteremo le barriere architettoniche che ancora ci sono. Ribadiremo così, con azioni concrete, i valori di inclusione e di solidarietà che da sempre sono nel dna della nostra città .
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Vi proponiamo qui il secondo (qui il primo) dei tre confronti compIessivi da noi organizzati fra i candidati sindaco di Vicenza sulle soluzioni da ognuno di loro prospettate ai cittadini elettori per alcuni problemi della città : il futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o, per chi ha lottao contro la base, Parco per la Pace, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza. Dopo il candidato unitario del centrodestra Francesco Rucco (Rucco sindaco) e Andrea Maroso (Siamo Veneto) a "confrontarsi" politicamente non sulla genesi dei problemi ma sul come farli diventare "opportunità " per la città sono ora Filippo Albertin (Potere al Popolo Vicenza) e Leonardo Bano (No Privilegi Politici) col candidato di centrosinistra Otello Dalla Rosa sempre assente...
Vi proponiamo qui il primo dei tre confronti compIessivi da noi organizzati fra i candidati sindaco di Vicenza sulle soluzioni da ognuno di loro prospettate ai cittadini elettori per alcuni problemi "secondari" della città : il futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o Parco per la Pace che dir si voglia, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza). A "duellare" politicamente non sulla genesi dei problemi per farli diventare "opportunità " per la città sono il candidato unitario del centrodestra Francesco Rucco (Rucco sindaco) e Andrea Maroso (Siamo Veneto) che ha sportivamente e democraticamente preso il posto di Otello Dalla Rosa sottoponendosi senza timore reverenziale al "vis a vis" con un competitor dato fra i due favoriti della corsa a Palazzo Trissino.
Da molti anni la Casa della pace di Vicenza è desaparicida. Nessuno sa dov'è (nella foto la sede iniziale di Contrà Porta Nuova 2, ndr) e soprattutto che cosa faccia ; istituita nel 1993, prima amministrazione Variati con delibera n°60 del 1/06/1993 e successiva n°1176 del 13/07/1994 avrebbe dovuto, attraverso un Comitato di gestione, proposto, di quello attuale se c'è nulla si sa (a parte uno scarno comunicato del 15 marzo 2018, ndr), da una Consulta per la promozione di una cultura di pace, che lo doveva sempre ratificare. All'interno vi deve essere un centro di documentazione gestito da un esperto che è tenuto a partecipare ai lavori del Comitato di gestione.
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Nella giornata mondiale dell’ambiente, il candidato sindaco Otello Dalla Rosa - con questa nota stampa - lancia la sua sfida per una città più verde, più pulita, più sana. 10mila nuovi alberi in 5 anni e un miglioramento del 25% della qualità dell’aria entro il 2028. Una sfida che passa attraverso incentivi al verde pubblico e privato, tetti verdi e verde verticale, bioedilizia, trasporto pubblico elettrico, promozione di produzione di energia da fotovoltaico e da solare termico, una rete organica di ciclabili e il recupero di aree produttive dismesse per proteggere la città .
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Oggi Luca Zaia e Francesco Rucco, con la sollecitazione dell'attuazione dei ristori (per altro già inseriti nella legge 205 approvata il 27 dicembre 2017 da tutti i partiti e ora in attesa di decreti attuativi in ritardo dal 30 marzo 2018, ndr) per i soci truffati dalle banche venete e con il candidato sindaco di centrodestra che, dopo vari appelli nostri e di Fratelli d'Italia, si impegna anche a garantire l'accesso agli atti del processo BPVi, hanno segnato, sinceramente, un punto a loro favore nella campagna elettorale vicentina in cui il tema Banca Popolare di Vicenza veniva sistematicamente aggirato dai due principali aspiranti sindaco ma, soprattutto, da Otello Dalla Rosa.
“Ci sono quattro temi strategici - è l'incipit di una nota stampa di Otello Dalla Rosa che pubblichiamo - per la Vicenza di domani. Sono quelli su cui abbiamo riflettuto di più, lavorato di più, discusso di più, e che non a caso abbiamo posto al centro della nostra campagna elettorale. Sicurezza; ambiente e qualità della vita; sociale e quartieri; sviluppo economico, lavoro, formazione e cultura: sono queste le quattro sfide attorno a cui si gioca il futuro della nostra città e saranno questi i temi al centro delle politiche che attueremo per la nostra città â€.Â
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