La parte clou della campagna di Otello Dalla Rosa è stata imperniata non sui cittadini e sulle loro esigenze viste da (centro)sinistra ma su un dossier anonimo su degli sconsiderati, che su FB sparano "like" su simboli fascisti così come in Russia mettono "I love" su Stalin, e pubblicato sul foglio di Confindustria Vicenza, che tanto bene informò i vicentini quando li invogliò per anni a comprare azioni della Banca Popolare di Vicenza (cfr. "BPVi. Bugie Popolari Vicentine"). Dopo il metodo della delazione, tipico delle dittatuer nazifascsite e comuniste per far fuori i propri avversari politici, pensavano che si fosse toccato il fondo.
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Il ceffone rifilato ieri a Rucco da Pietro Magaddino - ci scrive il consigliere comunale Raffaele Colombara- ex assessore di Hüllweck e fondatore di Forza Italia a Vicenza, che ha dichiarato la propria preferenza per Dalla Rosa, risulta ancor più sonoro se confrontato con quanto affermato nella stessa giornata da Silvio Berlusconi, non si sa da dove, ma di sicuro in qualità di padre padrone del partito, che sosteneva con forza la candidatura di Rucco per la carega di Sindaco.
Domenica 13 Maggio ho assistito ad un confronto tra candidati organizzato dai "Nuovi cittadini" - ci scrive Marina Peric, giovane biologa italo-serba candidata nella lista Vinova - con parole molto semplici il candidato del centrodestra dichiarò come noi, vicentini in attesa di cittadinanza o cittadini italiani non dalla nascita, non siamo al pari degli altri e che il suo impegno sarà per i Vicentini veri: solo dopo, forse, si occuperà di noi, i "Vicentini per merito", quelli che hanno desiderato e atteso con pazienza e impegno la propria cittadinanza italiana.
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Il Movimento Italia Sociale Vicenza, con una nota a firma del portavoce Gian Luca Deghenghi, fa chiarezza sulla posizione della formazione di destra in vista delle imminenti elezioni comunali. "Posso confermare - dichiara Deghenghi - che il Mis Vicenza non è impegnato in alcun modo nelle elezioni del prossimo 10 giugno." Il Mis Vicenza non sarà presente con il proprio simbolo sulla scheda elettorale e non esprimerà candidature in altre liste.
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Pubblicato il 7 giugno alle 22.11, aggiornato alle 23.11. La campagna elettorale per palazzo Trissino è stata impregnata di temi generici e poco concreti, di dossier anonimi e sondaggi di parte, di "Borgo Berga l'hai fatto tu, no io no...!", di non so quante telecamere da installare, 10.000 alberi da piantare e 100.000 manganelli a destra come a sinistra, di municipi da spostare di 500 metri, di Fondi immobiliari prima bocciati ora sulla via della resurrezione, di Tac Tav a go go salvo che per chi avrà le case distrutte, di tutti sì a chi vuole sentire dei sì e tutti no per chi vuole i no. Se si sono affrontati temi come il lavoro, la sicurezza sul lavoro, l'ambiente, il sociale per anziani e disabili, lo si è fatto con nude affermazioni senza progetti chiari.
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“Sembra una coincidenza ma non lo è. E’ al contrario un freddo calcolo di chi non si rassegna al declino†- dichiara in un comunicato il candidato sindaco Francesco Rucco a commento delle numerose conferenze stampa organizzate dall'avversario a pochi giorni dal voto - “Il comandante del Titanic, Achille Variati, vede la sua nave affondare mentre il direttore dell’orchestra un po’ stonata del Centrosinistra, Otello Dalla Rosa, continua a suonare ignorando quanto gli sta accadendo intorno.
Non c'era Otello Dalla Rosa a confrontarsi con Francesco Rucco, per precedenti impegni come ci aveva fatto scrivere dallo staff, martedì scorso quando abbiamo registrato (e dovuto cambiare scaletta) il primo degli incontri con i candidati sindaco di Vicenza, ma non c'era neanche ieri, mercoledì, senza neanche rispondere all'invito in cui gli comunicavamo che, avevando cambiato scaletta, gli avevamo reso disponibile un'altra finestra temporale. C'era, però, rispettosa fino in fondo degli elettori, Franca Equizi che, trascurata dai media mainstream come altri candidati cosiddetti "minori", come se minori fossero i cittadini che la sceglieranno, ha risposto a modo suo alle domande sul futuro di Aim, delle quote della ex Fiera di Vicenza, del Parco della Pace o, per chi ha lottato contro la base, Parco per la Pace, della Fondazione Roi e dei soci truffati della Banca Popolare di Vicenza. Qui il confronto tra Rucco e Maroso e qui quello tra Albertin e Bano. Buon voto il 10 giugno dalle 7 alle 23.
"Domani giovedì 7 giugno alle 11.15 in sala stucchi a Palazzo Trissino sono in programma comunicazioni del sindaco sul prolungamento di via Aldo Moro e sulla costituzione di parte civile del Comune di Vicenza nel processo Banca Popolare di Vicenza". Quella così annunciata sarà , probabilmente, l'ultima conferenza stampa di Achille Variati ma, così come è annunciata, ha un valore ancora più storico dell'essere l'ultima. Dopo aver vissuto per anni all'ombra comodamente protettiva del sistema incernierato intorno a Gianni Zonin (rivolgersi a Jacopo Bulgarini d'Elci per l'ufficializzazione di questa constatazione da noi sempre fatta ma da lui significativamente siglata).
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