Archivio per tag: Noi che credevamo nella BPVi

Categorie: Associazioni, Economia&Aziende

Un lettore scrive a [email protected] per il mutuo concesso insieme all'acquisto di 100 azioni BPVi: di ragioni per rimborsi e danni ne ha 1000...

Lunedi 10 Ottobre 2016 alle 10:42

Mentre ci prepariamo a presentare in Regione Veneto "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro testimonianza che ha di fatto esaurito la sua seconda ristampa, continuiamo ad occuparci, assicurando l'anonimato se non richiesto diversamente in maniera esplicita, delle richieste di consigli che arrivano al nostro indirizzo mail specifico [email protected] (tel. 0444-1429915, redazione a Vicenza in viale Milano 31) riservato ai soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza che volessero una prima risposta ai loro problemi per i quali cerchiamo di indicare strade da percorrere con l'aiuto di studi legali e associazioni di azionisti. Oggi, dopo aver risposto privatamente ad altre, vi sottoponiamo, per aiutare chi fosse in condizioni simili, il caso da espostoci da R. D. B. e caso tipico come dimostra anche il video che vi proponiamo a cura della redazione di TG2000 che lo ha messo in rete il lontano 26 febbraio 2016, così come hanno fatto tante altre tv con moltissimi servizi che speriamo siano stati visionati, acquisiti ed... elaborati anche dalla Procura di Vicenza...

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Categorie: Economia&Aziende

Un lettore sessantacinquenne scrive a [email protected] disperato per flop azioni BPVi frutto dei sacrifici dei genitori: ma anche per lui c'è una strada da percorrere

Martedi 4 Ottobre 2016 alle 22:07
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Dopo i nostri articoli e dopo il successo di "Vicenza. La città sbancata", il nostro libro testimonainza che sta esauranedo al sua seconda ristampa, continuano ad arrivare richieste di consigli al nostro indirizzo mail specifico [email protected] riservato ai soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza che volessero una prima risposta ai loro problemi per i quali cerchiamo di indicare strade da percorrere con l'aiuto di studi legali e associazioni di azionisti. Oggi ne scegliamo un'altra, assicurando l'anonimato se non richioesto diversamente in maniera esplicita, per aiutare chi fosse in condizioni simili a quella qui esposta da m. t. 

Buongiorno, mi chiamo m. t. ed anch'io mi sono visto azzerato il valore delle azioni della BPVi ricevute in dono dai miei genitori e frutto di sacrifici giornalieri in quanto mio padre era ferroviere e mia madre casalinga ed eravamo 3 figli. Sempre le ho mantenute per la vecchiaia ed ora a 65 anni mi trovo in questa situazione e per di più è quasi 1 anno che vivo all'estero.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Squadre di legali, consulenti e associazioni a tutela dei soci BPVi e Veneto Banca, Codacons Veneto: no alla rassegnazione!

Giovedi 29 Settembre 2016 alle 21:36
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Dal 13 agosto 2010 informiamo i nostri lettori su quello che sei anni dopo è ufficialmente diventato il disastro della vecchia Banca Popolare di Vicenza e che ora racconta con la nostra raccolta di articoli in 344 pagine "Vicenza. La città sbancata", il libro testimonianza che dopo la sua prima pubblicazione a fine giugno è arrivato alla seconda ristampa che è anch'essa in via di esaurimento. Da tempo, poi, raccontiamo la cronaca dei fatti dopo l'era di Gianni Zonin con al centro da un lato gli sviluppi della nuova gestione, ad oggi, diciamo, ben poco produttivi, e dall'altro un'inchiesta che a Roma per la situazione simile, e forse meno grave se non altro per entità complessiva e per gli intrecci con i vari poteri, Veneto Banca e il suo "uomo di riferimento" Vincenzo Consoli, è già approdata ai suoi arresti domiciliari, al sequestro di suoi beni per 45 milioni di euro e alla chiamata in causa di altri 14 esponenti dei vertici della banca di Montebelluna, sindaci inclusi.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Franco Conte di Codacons rafforza nostri consigli a E. M. per le azioni BPVi ereditate: utili anche al pilatesco Variati. Nel dubbio scriva anche lui a... [email protected]

Giovedi 22 Settembre 2016 alle 22:23
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Alla nostra nota "Tasse di successione pagate su valori alti e ora azzerati della BPVi: ci chiede cosa fare una lettrice su [email protected]" aggiunge qualche utile considerazione l'avv. Franco Conte, presidente regionale di Codacons che come l'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" esorta da sempre i soci della "vecchia" BPVi traditi dalla gestione di Gianni Zonin, Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto & c., aiutati o per lo meno non "pressati" dai poteri politici (dicono che allora non sapevano nulla) a intraprendere azioni di tutela per recuperare il "maltolto" a differenza di chi li scoraggia a farlo per ovvi motivi: i vertici della "nuova" BPVi di Gianni Mion, Francesco Iorio, Salvatore Bragantini & c., supportati da chi come Achille Variati oggi sa ma comunque vuol convincere chi ha perso i propri soldi che nulla recupererà se non "qualcosina". Ecco di seguito le puntualizzazioni di Codacons che ripete sempre: "con le giuste azioni chi ne ha diritto recupererà tutto. Lo abbiamo già ottenuto con la Parmalat e con i tango bond argentini...". Sentito, sindaco?

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Categorie: Associazioni, Economia&Aziende

Assemblea Veneto Banca, interviene Fabio Lugano di "Noi Che Credevamo nella BPVi": ci saremmo aspettati di votare azione di responsabilità...

Lunedi 8 Agosto 2016 alle 15:26
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Di seguito l'intervento all'Assemblea Veneto Banca del Dr. Fabio Lugano in rappresentanza dell'associazione "Noi Che Credevamo Nella Popolare di Vicenza"

Come delegato dell’associazione “Noi Che Credevamo Nella Popolare Di Vicenza” devo ammettere che ci saremmo aspettati di votare, almeno in questa Assemblea, un’azione di responsabilita’ ormai doverosa ed ineluttabile in considerazione non solo dei vostri Mille Annunci, ma anche degli ultimi accadimenti giudiziari che stanno coinvolgendo la vecchia dirigenza di questa banca. Non possiamo piu’ aspettare! Lo diciamo al nuovo padrone che ha comprato sia Popolare di Vicenza che Veneto Banca ad un prezzo imbarazzante ed umiliante. Ora è tempo di agire.

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Categorie: Associazioni

Veneto Banca, i nomi degli altri 14 indagati. "Noi che credevamo nella BPVi": indispensabile un segnale vero da tutte le Procure

Martedi 2 Agosto 2016 alle 18:42
ArticleImage Oltre alla misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua villa in centro a Vicenza e i sequestri per l'ex amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, sono state emessi dalla Procura di Roma provvedimenti di indagine per altre 14 persone legate alla banca: gli ex presidenti Flavio Trinca e Francesco Favotto, i dirigenti Stefano Bertolo, Flavio Marcolin, Mosè Fagiani, Massimo Lembo, Pietro D’Aguì, già al vertice di Banca Intermobiliare, Gianclaudio Giovannone, titolare della Mava SS, il responsabile Banche estere e Partecipazioni Renato Merlo e i componenti del collegio sindacale di Veneto Banca, Diego Xausa, Marco Pezzetti, Michele Stiz, Martino Mazzoccato e Roberto D’Imperio.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende

La questione morale di Berlinguer: 28 luglio 1981. Un racconto ironico 25 anni dopo. Zonin si "consulta" con Variati e con Zigliotto e Zuccato trova linea di difesa per flop BPVi: è colpa dei comunisti. Come per Borgo Berga

Giovedi 28 Luglio 2016 alle 23:59
ArticleImage C'è stato fatto un racconto, fantasioso, certo, ma vale la pena riferirvelo perchè, spesso, dietro l''ironia si scoprono alcune verità. Ebbeno tra un interrogatorio e l'altro pare che Gianni Zonin sia stato visto chiacchierare animatamente con  Giuseppe Zigliotto e Roberto Zuccato, entrambi nel cda della fu Banca Popolare di Vicenza e ora indagati col loro presidente, in una delle dimore di cui i figli, ora che non ha neanche un monolocale in cui godersi la misera pensione che la sua Isee da fame gli consenterà, gli danno le chiavi quando, per tenersi vivo e per ricordare i tempi in cui voleva spaccare il mondo spaccando i salvadanai dei soci, vuole incontrare gli amichetti del passato. Sono proprio riconoscenti i figli con papà Gianni perchè gliele ha regalate tutte le sue dimore e le sue azioni, cattive e buone che fossero.

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"Visioni" diverse di Vicenza e del Vicentino: il quotidiano confindustriale vende pubblicità per una aspirante miss, il CorVeneto parla di migliaia di famiglie impoverite dalla BPVi

Domenica 29 Maggio 2016 alle 12:11
ArticleImage Chi non lo fa per mestiere, ad esempio i giornalisti stessi e i "produttori" di rassegne stampa, e legge, se lo legge, ogni giorno il "suo quotidiano" preferito per informarsi su feste, sagre, furti, tipicamente, di immigrati e profughi o di morti ammazzati e, over the top, di defunti con tanto di necrologi, non si rende conto di una contrasto evidente sulla carta stampata locale. Da una parte c'è l'attenzione che, ad esempio, dedica alle vicende e alle conseguenze dello scandalo della Banca Popolare di Vicenza il Corriere del Veneto, che, pure, per il 49% appartiene a un gruppo di imprenditori veneti tra cui Gianni Zonin. Dall'altra incombe sulla città e in provincia la coltre di silenzio e di omissioni che il quotidiano locale che fa capo a Confindustria Vicenza, la cui guida dall'indagato, per fatti di banca, Giuseppe Zigliotto è passata nelle mani del suo fido Luciano Vescovi, ha steso sul caso BPVi, che ha ridotto in povertà, prima, i suoi 118.000 e passa azionisti di cui circa il 40% di queste parti e, poi, in una prospettiva già in atto, tutto il territorio.

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Assemblea "Noi che credevamo nella BPVi", parlano i soci tra rabbia e speranza

Sabato 28 Maggio 2016 alle 13:55

Si è svolta questa mattina, 28 maggio 2016, al Pala Ferroli di San Bonifacio l'assemblea dell'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" che ha raccolto circa mille persone. Oltre al resoconto dell'assemblea noi di VicenzaPiù abbiamo colto l'occasione per intervistare i soci presenti e chiedere loro che aspettative hanno da queste assemblee. Ci hanno risposto con un briciolo di speranza, fiduciosi che qualcosa potrà cambiare e forse far superare la rabbia di aver perso, a causa della Banca Popolare di Vicenza, i risparmi di una vita.

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Categorie: Banche

Assemblea "Noi che credevamo nella BPVi", Luigi Ugone: ricordatevi chi siamo, solo così sapremo dove andare

Sabato 28 Maggio 2016 alle 12:36
ArticleImage "Siamo quella bruttissima associazione che si è permessa di dire che la trasformazione in spa sarebbe stata un bagno di sangue. Purtroppo avevamo ragione. Avevamo proposto un piano alternativo. Ci hanno detto che diventare spa e quotarsi in borsa era l'unica soluzione. Ma non è stato così." Con queste parole inizia l'assemblea Luigi Ugone, presidente di Noi che credevamo nella BPVi, che con fierezza dice "ricordatevi chi siamo. Solo ricordandoci chi siamo sapremo dove andare. Noi abbiamo votato no alla spa, no al bilancio. Perché era una cosa giusta. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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