Archivio per tag: Noi che credevamo nella BPVi

Categorie: Associazioni, Banche, Economia&Aziende

Transazioni BPVi e Veneto Banca: per Rocca le accetterebbe 50% dei 169.000 destinatari, per Ugone serviranno più soldi per gli altri

Sabato 14 Gennaio 2017 alle 21:07
ArticleImage "Egregio direttore - ci scrive Riccardo Federico Rocca dello Studio Rocca -, non ha senso rifiutare tout court la proposta transattiva delle popolari venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Vanno piuttosto verificate le specifiche situazioni caso per caso. A mio avviso, può avere interesse ad accettare chi ha investito meno di 20.000 euro, chi possiede azioni acquistate in prevalenza tra il 2007 e il 2010, e chi - come molti degli iscritti alle innumerevoli improvvisate associazioni di azionisti/risparmiatori - non dispone di validi avvocati e rischia di soccombere se avvia il contenzioso. È pacifico che anche i dipendenti e i loro familiari, oltre ai fornitori dovranno accettare obtorto collo e, pertanto, con la loro proposta le popolari venete possono di molto sfrondare la giungla dei potenziali ricorrenti". Il ragionamento di Rocca non fa sulla carta una grinza ma ci viene di fare un paio di considerazioni aggiuntive.

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Transazione per soci BPVi e Veneto Banca: "Noi che credevamo nella BPVi" silenziosa, ma parla il Coordinamento Banche Don Torta

Martedi 10 Gennaio 2017 alle 13:42
ArticleImage Ieri i vertici di Banca Popolare di Vicenza e quelli di Veneto Banca si sono allenati alla "prossima fusione" prospettando insieme la proposta di transazione che verrà recapitata da oggi via lettera (clicca qui per il modello standard) ai 94.000 soci individuati dalla BPVi come "beneficiari" dei 9 euro e ai 75.000 dell'Istituto montebellunese a cui andrebbe il 15% della perdita subita negli ultimi 10 anni, per motivi spiegati ieri (in sostanza il largo range del valore delle emissioni di quest'ultima ex Popolare a fronte del valore di fatto uguale tra i 60 e i 62,50 euro della Popolare vicentina). Abbiamo registrato ieri le prime reazioni, urlate dai pochi coraggiosi al freddo fuori dallo Sheraton di Padova o inviate con calma olimpica dal Codacons Veneto. Mentre fa pensare il silenzio ufficiale (al telefono ci siamo sentiti ma in maniera, purtroppo, riservata)  di "Noi che credevamo nella BPVi", l'associazione presieduta da Luigi Ugone, la pià "barricadiera" se non anche la più numerosa, vi proponiamo di seguito , intanto e prima di altre che ci stanno arrivando, la nota molto significativa di un altro gruppo storicamente consistente, quello raccolto intorno a Don Torta.

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Pagina FB di "Noi che credevamo nella BPVi" si ubriaca... del boicottaggio dei vini "riconducibili" a Gianni Zonin. E Veronica Cecconato fa lezione ad Achille Variati & c.

Giovedi 29 Dicembre 2016 alle 10:58
ArticleImage Sul profilo Facebook di Noi che credevamo nella BPVi sta tristemente spopolando una particolarissima cartolina di auguri che invita i bevitori vicentini, veneti e di dove che sia a "boicottare" Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, i cui 118.000 e passa soci sono rimasti con meno di un chicco d'uva acida nel palmo della mano, ed ex titolare di un impero di vini, ora "donato" alla cara famiglia, per carità cristiana e per latitanza di provvedimenti come quelli che hanno colpito l'omologo dominus di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, costretto agli arresti domiciliari e a subire un sequestro plurimilionario di beni personali. Se volete seguire i commenti e il numero enorme di condivisioni, che ci fanno pensare a un'esplosione del fenomeno e l'entità, ancora uan volta, del dramma, leggetene di seguito alcuni da cui abbiamo tolto i cognomi degli autori lasciando, però, quelli sulla qualità del personaggio e del suo ex... vino.

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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

Da Gianni Mion "Noi che credevamo nella BPVi" e il direttore di VicenzaPiù. Intanto lunedì l'annuncio del Cda della Fondazione Roi e martedì l'azione di responsabilità

Sabato 10 Dicembre 2016 alle 15:52
ArticleImage Un primo, doppio effetto lo ha avuto la "denuncia" del convegno burla organizzato per il 26 novembre da Achille Variati e da Renato Bertelle, avvocato vero ma sedicente presidente di un'associazione di soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza dell'era del "cerchio stregato" di Gianni Zonin & c. (dimostreremo subito dopo questo week end al sindaco e a sostegno della richiesta di sue dimissioni per "bugie" manifeste) che l'Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza è puramente virtuale così come il suo presidente che aveva invitato da solo sul palco). Il lunedì successivo al "sabato del teatrino" politico locale il presidente Gianni Mion , ecco un "effetto", ci ha invitato per venerdì alle 16,30 a un incontro a quattrocchi con lui. E per lo stesso giorno, per le 15, lo abbiamo saputo incrociandoci nell'area di Via Btg Framarin, Mion aveva invitato, questo è l'altro effetto di una "non partecipazione" motivata alla recita del 26 novembre, anche l'Associazione Noi che credevamo nella BPVi, che oggi rende pubblico l'incontro, ragion per cui pubblichamo la sua nota e poi riferiamo del nostro incontro col presidente Mion

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Categorie: Economia&Aziende

Convegno "sponsorizzato" su BPVi, le pagelle: Righi 9, Mion 6+, Baretta 6-, Lanzarin 5, Bertelle 0 e Variati sotto zero. Altri ospiti non classificati, moderatore inclassificabile, i soci risparmiatori pochi per protesta ma i migliori

Sabato 26 Novembre 2016 alle 17:33
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Abbiamo già riferito con dei flash sul convegno odierno al Teatro Comunale sulla Banca Popolare di Vicenza pensato e proposto dall'avvocato Renato Bertelle, che chiama "clienti" gli associati alla sua cosiddetta Associazione Nazionale azionisti BPVi, e poi fatto proprio dallo staff mediatico e dispensa indulgenze del plenipotenziaio di Vicenza Achille Variati, che, assicurando all'avvocato acchiappa clienti l'unico posto programmato per le associazioni sul palco, ne aveva acquisito i "diritti di sfruttamento" per ricostruirsi un immagine diversa di quella che di lui ha dato anche il suo vice sindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci, che in un suo coraggioso, anche se isolato, outing politico ha chiamato in Sala Bernarda tutti i vertici locali alla correità col sistema che ha prosperato per tanti anni grazie e intorno a Gianni Zonin fino a diventare una concausa del disastro che ha azzerato i risparmi di decine di migliaia di vicentini che pensavano di averli messi al sicuro nella casse bucate della ex Popolare.

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Categorie: Politica, Associazioni, Banche, Economia&Aziende

Renato Bertelle conferma le bugie sue e del suo sponsor Achille Variati. Poi dice una verità sulla sua associazione: "io rappresento 300 clienti". Lo erano di BPVi, ora sono suoi...

Venerdi 25 Novembre 2016 alle 23:41
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Il 15 novembre VicenzaPiu.com sottolinea con sorpresa che nell'annuncio di Achille Variati di un dibattito per il 26 novembre dal titolo "Banca Popolare di Vicenza: aspetti critici, finanziari economici, sociali e giuridici" tra i vari ospiti sul palco per le associazioni dei soci della BPVi ci sarà solo l'avvocato Renato Bertelle, presidente dell'Associazione Nazionale azionisti BPVi, "uno dei promotori dell'iniziativa", come d'altronde confermato dall'invito qui riprodotto e più volte da noi ricordato. Solo allora, cioè il giorno dopo, 16 novembre, nacque la  "Protesta corale delle associazioni dei soci truffati dalla BPVi dopo il convegno "teatrale" annunciato da Achille Variati e Paolo Mariani". Sotto quel titolo pubblicammo l'elenco e le dichiarazioni di altre associazioni, da noi contattate o a noi rivoltesi.

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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

Il convegno burla del 26 novembre sulla BPVi, la "grande bugia" di Variati mai così in basso se si è prestato a fare la spalla di Bertelle. Sindaco, suvvia un colpo di reni o si dimetta!

Venerdi 25 Novembre 2016 alle 11:08
ArticleImage "VicenzaPiù smaschera il convegno sulla BPVi "cucito" su misura per se stesso e gli "amici" da Achille Variati: programma cambiato, ma rimane ipocrita e inutile": in questo articolo di mercoledì 23 novembre riassumevamo lo stato dell'arte del convegno definito poi, il 24, come il "solito teatrino all'italiana" dall'associazone "Noi che credevamo nella BPVi": «Vinta la nostra battaglia contro il convegno ad hoc: Bertelle con la sua associazione non è più sul palco da solo ma tutti possono intervenire anche se rimane la gravità del tentativo degli organizzatori, Achille Variati in primis, di "pilotare" il convegno, che si conferma "irritante" per i soci truffati per la sua tardività e "irriguardoso" verso la stampa indipendente locale esclusa dal "palco" pur essendo stata la sola a raccontare le verità ignorate a tempo debito da chi oggi pensa di darsi  una sciacquata di viso organizzando un "non evento" che non lava le responsabilità precedenti ma le evidenzia sempre di più sotto il primo strato di ipocrisia oggi rimosso dalla battaglia nostra e dalla fermezza delle vere associazioni che tutelano i soci truffati dalle false rappresentazioni della situazione della BPVi dell'era Zonin date da se stessa e da chi, politicamente e mediaticamente, se ne è dimostrato succube».

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Anche Matteo Renzi ora ha una copia di "Vicenza. La città sbancata"

Domenica 13 Novembre 2016 alle 11:56
ArticleImage Se "Vicenza. La città sbancata" è arrivata alla sua seconda edizione vuol dire che moltissimi, tra i soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza e chi solo volesse saperne di più, come il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri e vari magistrati e avvocati, sono quelli che ne hanno una copia, ma non molti dei nostri politici, di qualunque livello ma con asserite radici sul territorio, se ne sono procurati una copia. Questi ultimi, se sono ben attenti a rilasciare comunque poche ma comode dichiarazioni, sono ancora più restii, per pigrizia attuale o collusioni precedenti, consapevoli o incoscie, a prendere posizione contro un sistema, quello che ruotava intorno a Gianni Zonin e denunciato, anche se solo una volta per esserne poi zittito, anche dal vice sindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci. Da ieri, 12 novembre, "Vicenza. la città sbancata" è nelle mani del vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, che ci ha promesso di leggerlo.

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Due Borgo Berga, due Fiere, due stazioni Tac, due BPVi, due richieste di giustizia, due Vicenza capovolte per due dei suoi media. E a noi e Luigi Ugone tocca stare con Gasparri!

Martedi 1 Novembre 2016 alle 17:55
ArticleImage Ci sono a Vicenza due Borgo Berga, quello contro i cui illeciti (economici e ambientali) protestano gruppi ignorati su altri media locali, che non siano il nostro e qualcun altro, e quello delle inserzioni pubblicitarie a pagamento su quegli stessi media per vendere immobili orrendi costruiti in dispregio anche dell'Unesco e messi sotto inchiesta con anni di ritardo da magistrati che ci operano nell'omonimo Tribunale, che mostra crepe funzionali accanto a piazze e vie inaugurate da Achille Variati e dal suo vice  (si chiamerebbe Jacopo Bulgarini d'Elci, ma il nome è stato cassato dagli amici degli amici a Palazzo Trissino da quando li ha accusati di connivenza col "sistema Zonin", anche se solo per una volta...), piazze e vie che ospitano mostre e cocktail che inneggiano a un bello che era progettato solo nei conti economici del gruppo Maltauro che l'ha costruito.

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Perdite azioni della Diocesi di Vicenza, Noi che credevamo nella BPVi: "consulto gratuito dai nostri avvocati"

Venerdi 28 Ottobre 2016 alle 19:16
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Di seguito la nota dell'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e oggi anche in Veneto Banca" sulle perdite della Diocesi di Vicenza

L’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza”, considerata la perdita che la Curia ha avuto investendo nelle azioni della banca berica (qui nostro articolo del 26 marzo ndr), si offre con gli studi di avvocati che la supportano, di dare consulto gratuito e non impegnativo per il recupero del valore azionario perso in BPVI che colpisce non solo la Curia, ma tutta la comunità Cattolica vicentina e non solo.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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