Convegno "sponsorizzato" su BPVi, le pagelle: Righi 9, Mion 6+, Baretta 6-, Lanzarin 5, Bertelle 0 e Variati sotto zero. Altri ospiti non classificati, moderatore inclassificabile, i soci risparmiatori pochi per protesta ma i migliori
Sabato 26 Novembre 2016 alle 17:33 | 3 commenti
Abbiamo già riferito con dei flash sul convegno odierno al Teatro Comunale sulla Banca Popolare di Vicenza pensato e proposto dall'avvocato Renato Bertelle, che chiama "clienti" gli associati alla sua cosiddetta Associazione Nazionale azionisti BPVi, e poi fatto proprio dallo staff mediatico e dispensa indulgenze del plenipotenziaio di Vicenza Achille Variati, che, assicurando all'avvocato acchiappa clienti l'unico posto programmato per le associazioni sul palco, ne aveva acquisito i "diritti di sfruttamento" per ricostruirsi un immagine diversa di quella che di lui ha dato anche il suo vice sindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci, che in un suo coraggioso, anche se isolato, outing politico ha chiamato in Sala Bernarda tutti i vertici locali alla correità col sistema che ha prosperato per tanti anni grazie e intorno a Gianni Zonin fino a diventare una concausa del disastro che ha azzerato i risparmi di decine di migliaia di vicentini che pensavano di averli messi al sicuro nella casse bucate della ex Popolare.
Il gioco acquatico "Convegno sciacqua coscienze" si è, poi, rotto nelle mani degli "autori" grazie alla nostra denuncia e al consenso sincero delle vere Associazioni che lottano per i soci e che hanno rifiutato il tardivo e farisaico invito di Variati e del suo capo di Gabinetto, Maurizio Franzina, che ha visto fallire miseramente le sue innumervoli telefonate alle associazioni presenti in sala solo con Bertelle, appunto, Codacons Veneto, il cui presidente è un vecchio democristiano che oggi è tornato fin troppo amico di Variati, e Futura 150, che raccoglie i medi e medio grandi imprenditori. Ma oggi non c'erano ufficialmente le più consistenti tra quelle che stanno con la gente, la marea di veri nuovi poveri truffati, come "Noi che credevamo nella BPVi" e i gruppi di Don Torta.
E, a meno che non tiri fuori dal suo conigliesco cilindro il successo dal flop come già ha fatto col sondaggio sulla Tav Tac riservato a pochi intimi, è stata subito una sconfitta per la popolarità di Achille Variati il colpo d'occhio delle poche centinaia di persone presenti, che siamo stati, comunque, costretti ad aiutare a poter parlare con uno scontro verbale col moderatore, il nuovo minaccioso direttore di Tva, la tv degli industriali di Vicenza che col quotidiano cugino per proprietà ha tenuto per anni Vicenza all'oscuro dello tsunami in arrivo.
Comunque proprio il "moderatore", che si avvinghiava alla scaletta per azzerare ogni tentativo di intervento non programmato (ma abbiamo già riferito di questo e vedremo le conseguenze che ne verranno a Domenico Basso, direttore di Tva, o a me, da lui minacciato anche con un "da tempo parliamo di lei..."), è stato per tutta rispsota invitato in coro dalla sala ad andare via, lui e la sua tv, dopo aver minacciato di cacciare chi scrive.
La ben altra padronanza del pubblico che ha Variati, ovvio riconoscerglielo anche se insopportabili erano i suoi sorrisetti beffardi verso chi, tra cui chi vi scrive, lo accusava con frasi precise e sguardi aguzzi, ha consentito, comunque, di proseguire gli interventi in cui, però, sono diventate importanti le voci dei truffati e insopportabili quelle di gran parte dei sussiegosi interventi programmati e salva facce, la gran parte dei quali, comunque, si sono dovuti interrompere ben prima dei tempi pre confezionati per palese disinteresse alle favole o per rabbioso contrasto con le bugie che volevano propinare.
Se nell'arco del week end e fino a lunedì cercheremo di pubblicare in video tutti i passaggi odierni, compiliamo qui anche una personalissima pagella, stilata, però, oltre che sui nostri "sentimenti" e sulla consocenza del back stage del dramma del flop della banca e dell'evento odierno (noi abbiamo scritto il mai citato "Vicenza. La città sbancata").
La pagella con i voti vuole essere anche una prima sintesi di quanto avvenuto e detto oggi e, grazie ai video che pubblicheremo, potrete condividerla o contestarla, liberamente.
Pagelle informative
9 Stefano Righi, giornalista de Il Corriere della Sera e autore de Il Grande Imbroglio presentato a Vicenza proprio da noi, ha detto tutto quello che c'era da dire sulle malefatte del sistema intorno a Gianni Zonin, in primis, sulle amnesie e gli incroci di interesse con Banca d'Italia, sulle connivenze, sulla stampa ch, invece, che "cane da guardia" dei poteri ne è diventata "cane di compagnia"... Il 9 solo perchè ha fatto molto capire, ma non è andato giù con i nomi dei vari rsponsabili locali anche se è stato l'unico oggi tra i relatori a pronunciare con chiarezza il nome dell'innominabile Gianni Zonin (pubblicheremo l'intervento completo, ndr)
6+ Gianni Mion, presidente della nuova BPVi, ha affrontato con coraggio le contestazioni in sala, sia pure con qualche battuta di troppo e inopportuna in un ambiente dilaniato da problemi di sopravvivenza, e ha dato delle informazioni su una futura politica di ristori che sembrerebeb vicina ma i cui profili appaiono ancora grigi, tanto più che alle sue frasi logiche sulla necessità di risanare e ripulire prima di cercare un futuro di continuità i soci azzerati oppongono un presente difficilmente sostenibile. Il 6 è di fiducia, il + è per il coraggio di presentarsi mentre in sala, defilato, c'era Jacopo De Francisco e assente era Francesco Iorio, contestato a più riprese dal pubblico, difeso da Mion (pubblicheremo l'intervento completo, ndr)
6- Pier Paolo Baretta, sottosegretario, all'economia è arrivato verso la fine, di sicuro per impegni, forse anche informato sull'aria che tirava, prima molto calda, e ha affrontato il caso con logica tecnica, con attenzione politica al sistema bancario italiano in crisi e con un richiamo alle azioni legali da portare avanti per fissare una "cesura" col passato che serve a far ripartire la fiducia nel nuovo e con un rimprovero (lui ha poi modificato in "appello") agli imprenditori locali che di certo non hanno messo capitale di rischio prima ma che verranno chiamati a farlo se vorranno mantenere una banca sul territorio quando questa, se e dopo risanata, sarà ceduta (pubblicheremo anche l'intervista, ndr)
5 Manuela Lanzarin, assessore regionale al sociale, ha un'insufficienza recuperabile perchè prima in Regione Veneto col primo Luca Zaia, più responsabile, non c'era e perchè ha ricordato l'esito dell'indagine regionale fatta da un'apposita commissione, ha evidenzaito i fondi messi a disposizione di Veneto Sviluppo e ha ricordato i provvedimenti a sostegno economico delle azioni legali delle associazioni (nell'intervista che pubblicheremo c'è il nostro richiamo a selezionarle in maniera adeguata per evitare anche che acceleri la corsa allo sfruttamento del socio truffato di cui sono un segnale le modalità con cui si è arrivati al convegno odierno, ndr)
0 Renato Bertelle, non si sa se presidente di un'associazione o legale in cerca di clienti come lui ha definito i suoi 300 associati, oggi dal palco ha esibito le sue qualità tecnico commerciali, dopo che lo hanno mollato quattro su sei membri del direttivo della "sua" associazione (e non "solo" 4 su 7 come lui ha detto) e sotto il palco ha mostrato arroganza e scarsa educuzione verso chi, chiamandolo avvocato, ha osato criticarlo e veniva apostrofato con un incoraggiante, per me, ma squallido, per lui, "ehi, giovane..."Â
Sotto zero Achille Variati, collezionista in contemporanea di ben 4 poltrone, prima ha fatto flop col pubblico, che il suo entourage imaginava da pienone, trascurando che la stampa indipendente e le associazioni vere hanno un peso, che oggi è stato, forse per la prima volta, misurato, poi è stato fischiato da quello presente, che lo ha contestato e apostrofato più volte all'interno della sala come "un prete falso", per i toni usati e le chiacchiere fatte oggi, la sua migliore specialità , che seguono il tanto non detto e non fatto quando doveva e, ammette lui ipocritamente, "poteva" (la massiam applicabile con lui è: non fare mai quel che il prete fa, ma fai quel che il prete dice...). Se merita zero per questo, decidete voi quanto sia sotto lo zero per aver detto bugie anche oggi sugli inviti inesistenti, prima della nostra denuncia, alle altre associazioni, in ciò spalleggiato dal direttore... Basso, e per aver alternato beffardi sorrisi a finti consensi sulle reprimende. Ma, visto che anche oggi, ha detto bugie, trovi il modo di dimostrare che i documenti che le dimostrano sono falsi o si dimetta!
Se gli altri ospiti non sono classificati, per le banalità che volevano propinare e per l'ambiente non più disponibile a ingerirle, e se il moderatore, per noi, è inclassificabile, i soci risparmiatori, pochi per protesta, sono stati i migliori: loro hanno avuto una grande dignità nella protesta e soprattutto hanno mostrato che cominciano ad aprire gli occhi.
Una signora, invocando anche concetti come etica e giustizia, ha detto alla fine a Variati, moderatori e sepolcri imbiancati vari: "tutti noi possiamo guardarvi in faccia, tutti voi, e lo faremo fino alla fine! Ma voi?!".
Nel frattempo, se Gianni Mion ancora ripete che "stanno per individuare" i nuovi membri del Cda della Fondazione Roi, Achile Variati mantiene ancora alla presidenza del Cda della Fiera, svenduta, di Vicenza Marco Poggi, già sindaco supplente della BPVi nell'era Zonin e fino a pochi giorni fa presidente del collegio dei sindaci di Banca Nuova...
Se il collega Stefano Righi, tuo ospite, ha sostenuto che non possono non essere indagati da una Procura seria tutti gli amministratori e tutti i sindaci della Banca, caro sindaco, quando ci dirai che "forse sì, dovevo e potevo cambiarlo..."?.
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Non è direttore, che la sua sia una generosità amicale... Righi recensisce il suo libro...