Muro di Berlino, il vero autore protesta
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:38Matteo Quero
Il vero autore dei testi protesta per i copia-incolla nel libro della Regione Veneto
Dal sito www.viaggio-in-germania.de "clonate" diverse pagine finite nell'opera promossa dall'assessore Donazzan
Vicenza - La violazione del copyright operata dagli autori del libretto "Europa: unita, libera, forte", promosso dall'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan e distribuito nelle scuole del Vicentino dalla Provincia di Vicenza, rischia di finire in tribunale.
Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, che ha scoperto e denunciato l'opera di copia-incolla, racconta: «Dopo la nostra denuncia dei giorni scorsi dei massicci copia-incolla, ci ha scritto l'autore dei testi del sito www.viaggio-in-germania.de, letteralmente "saccheggiato" da chi ha scritto il libretto per la Regione Veneto e per la Provincia di Vicenza".
L'autore si chiama Wolfgang Pruscha, è tedesco e vive ad Altavilla Vicentina. Vive in Italia da 25 anni, è un libero professionista che lavora come insegnante di tedesco e gestore di vari siti internet per cui cura anche la redazione di testi. In una e-mail inviata oggi a [email protected] scrive: "Sono Wolfgang Pruscha, autore del testo sulla storia del Muro di Berlino. Il Sig. Andrea Guglielmi ha copiato testi miei (per ca. 5 pagine del suo libricino e cioè: parzialmente nelle pagine 12 e 13 e quasi completamente nelle pagine 14-17). In ogni pagina del mio sito c'è un link alla "Pagina del copyright" (http://www.viaggio-in-germania.de/contatto.html) dove ho scritto: "Tutti i testi di viaggio-in-germania.de sono stati scritti da Wolfgang Pruscha, salvo i casi in cui non sia esplicitamente indicato un altro autore. La riproduzione dei testi in forma digitale o cartacea è permessa, ma solo dopo esplicito permesso del webmaster. Ogni riproduzione di un testo deve recare la seguente indicazione di copyright: © Wolfgang Pruscha - www.viaggio-in-germania.de . Quindi, il Sig. Guglielmi avrebbe dovuto sapere cosa doveva fare".
Il signor Pruscha segnala che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento.
«Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi - commenta Matteo Quero -. Lo avevo previsto in conferenza stampa qualche giorno fa, quando ho denunciato l'opera di copia-incolla: se si faranno vivi i reali autori dei testi, i già alti costi della pubblicazione aumenteranno. E pensare che nel sito del signor Pruscha c'è scritto chiaro e tondo che la riproduzione dei testi è consentita citando la fonte e chiedendo l'autorizzazione».
«Ripropongo quindi ancora una volta la domanda all'assessore Elena Donazzan, che non ha ancora risposto: sapeva che quel testo era un collage di testi presi da internet senza citare le fonti? - conclude Quero -. E mi domando: in caso di azioni legali chi pagherà ? La Regione Veneto? La Provincia di Vicenza? L'"autore" dell'opera?».
Il dossier completo sulla vicenda è visibile all'indirizzo: http://www.matteoquero.it/?p=322
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Moretti esprime solidarietà a Quero
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 12:36Comune di Vicenza
Dichiarazione del vicesindaco Alessandra Moretti sul libro "Europa unita libera, forte"
In merito alla polemica circa la pubblicazione Europa: unita, libera, forte, che ha coinvolto i docenti dell'ITIS Rossi, il consigliere provinciale Matteo Quero e l'assessore regionale Elena Donazzan, mi corre l'obbligo di esprimere la mia piena solidarietà a Quero e ai docenti vicentini per l'attacco scomposto ed offensivo di cui sono stati fatti oggetto da parte della Donazzan solo per aver espresso una critica di metodo e di contenuto riguardo al testo in questione, di cui Regione e Provincia si sono fatti promotori.
Spiace constatare come la risposta della Donazzan sia deludente, ma soprattutto fuori tema, perché non ha preso in considerazione il merito delle contestazioni, ma si è addirittura riferita, nel caso del consigliere Quero, a fatti personali che niente hanno a che vedere con la valenza storico-scientifica della pubblicazione, né con gli eventi in essa contenuti. Così come non è stata data una risposta soddisfacente alle legittime domande sollevate sulla natura discutibile della scelta delle fonti e della composizione del libretto, frutto come è emerso non di una elaborazione propria degli autori ma di una riproposizione parziale e politicamente orientata di testi rinvenuti online.
Dal momento che le questioni sollevate sia dai docenti del Rossi e poi di altri istituti vicentini sia dal consigliere provinciale Quero e dal consigliere regionale Claudio Rizzato hanno interesse di natura pubblica, personalmente mi sono resa garante di favorire un confronto tra l'autore Guglielmi e i docenti dell'Istituto Rossi che per primi hanno avanzato una seria critica circa l'autorevolezza ed il rigore che dovrebbero sempre essere alla base di ogni pubblicazione storica.
Il dibattito previsto per sabato 28 alle ore 17,00 presso gli spazi dell'Informagiovani dovrà essere improntato sul rispetto delle reciproche posizioni e sul confronto storiografico e scientifico, senza scadere nello scontro verbale e nelle offese personali.
Wikipedia, il Muro e l'arte del copia e incolla
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 17:53È decisamente il caso politico del momento. L'Ipab e il crac Ristocenter? La privatizzazione dell'acqua? La delibera sul Pat da ritoccare? Macché. Parliamo ovviamente del libro commemorativo sulla caduta del Muro di Berlino "Europa: unita, libera, forte", scritto da un giovane vicentino (Andrea Guglielmi, dell'Associazione Strade d'Europa), sponsorizzato dall'assessorato regionale alla formazione guidato da Elena Donazzan, e distribuito in tutte le scuole superiori del territorio sotto la regia dell'assessorato provinciale alle politiche giovanili di Andrea Pellizzari. Neanche il tempo di arrivare sui banchi degli alunni che i professori del Rossi hanno preso carta e penna per inviare alla Donazzan una lettera aperta con precise critiche nei confronti di un'operazione che, a loro dire, mostrava evidenti lacune di metodo (la scelta di affidarsi ad un'associazione politicamente connotata), di valenza didattica (un autore non ancora laureato) e di merito (varie affermazioni marcatamente ideologiche). Il giorno dopo, altrettanto pronta, la replica dell'assessore Donazzan: "Il livore ideologico di certi docenti è la morte dell'insegnamento libero, perciò alla lettera rispondo: chi se ne frega" (Corriere del Veneto di giovedì 19 novembre).
Continua a leggereMonicchia replica alla Donazzan
Venerdi 20 Novembre 2009 alle 16:25Prof. Roberto Monicchia (ITI Rossi)
Come primo firmatario della lettera aperta all'assessore Donazzan, chiedo ancora un po' di spazio per replicare a quanto dichiarato in merito dall'assessore. Se l'on. Donazzan si fosse fermata al "chi se ne frega" o al "vecchi professori che non hanno mai messo fuori il naso da casa loro", ai "ridicoli", ai "livorosi" (cito dal "Corriere Veneto" di oggi), avrei volentieri lasciato correre, poiché penso che la cortesia sia una bella qualità , ma - come il coraggio di Don Abbondio - se uno non ce l'ha non se la può dare.
Siccome però l'assessore va oltre il non interesse, tacciando i firmatari di "pregiudizi" e "retaggi ideologici", ed entrando poi nel merito di alcuni punti, allora non posso tacere. Nella nostra lettera, a differenza dell'opuscolo (cfr., oltre ai punti citati citati nella lettera aperta, p. 37: "la falsa soluzione della multiculturalità "), non vi sono affermazioni di principio o dichiarazioni politiche, bensì giudizi sulla validità didattica e la fondatezza storiografica dell'opuscolo stesso. Penso che queste valutazioni - a loro volta ovviamente opinabili - rientrino nelle nostre competenze sia in quanto esperti della materia, sia come insegnanti, che hanno la responsabilità del materiale che propongono ai propri studenti.
Quanto alla croce celtica, la lettera aperta non nega affatto che essa sia in origine un simbolo dell'Irlanda (mi pare tautologico, se no perché si chiamerebbe celtica?), contesta invece l'omissione dell'uso che di quel simbolo è stato fatto non in Irlanda ma in Italia, non nel Medioevo ma negli anni '70 del ‘900, da organizzazioni - segnatamente Ordine Nuovo - che si sono rese protagoniste di atti di violenza, compresi attentati dinamitardi che hanno causato morti e feriti. Poiché si parlava di Europa, nazioni, e Novecento, l'omissione mi sembra grave.
Il "Giornale di Vicenza" riporta un'altra dichiarazione dell'assessore: "Mentre io faccio politica e mi assumo la responsabilità delle mie scelte, la scuola non dovrebbe fare politica". Mi pare una conferma, quasi una rivendicazione, del carattere politico-ideologico e non storico-culturale dell'opuscolo in questione, come appunto rilevava la lettera aperta. La voglio prendere in parola, onorevole Donazzan: promuova qualsivoglia iniziativa politica ritiene opportuna, ma eviti di diffonderla usando denaro pubblico e attraverso la scuola, lasciando a coloro che vi operano il diritto e il dovere di insegnare, con gli strumenti e le competenze che richiede, la storia.
Grazie per l'ospitalitÃ
Vicenza, 19.11.09
Roberto Monicchia
Interrogazione sul libro di Strade d'Europa
Giovedi 19 Novembre 2009 alle 20:09Gruppo consiliare Vicenza Libera
I N T E R R O G A Z I O N E
all'Assessore Andrea Pellizzari
Avendo appreso dalla stampa locale (Un libro spiega il Muro di Berlino a chi ha vent'anni, nel "Giornale di Vicenza" di martedì 10 novembre 2009) che l'Amministrazione Provinciale di Vicenza ha provveduto a finanziare la stampa di 11 mila (undicimila) copie del pamphlet, a dir poco di parte, realizzato dall'Associazione di estrema destra "Strade d'Europa"* - nata tre anni fa prendendo il proprio nome da un'opera inequivocabile per autori (Mario M. Merlino e R. Sideri) ed intenti politici caratterizzati, edita dalla romana "Settimo sigillo" -
Avendo altresì appreso dalla medesima fonte corredata da festosa foto ricordo della joint venture editoriale come attraverso l'Assessore regionale alle Politiche dell'Istruzione, Formazione e Lavoro del Veneto, Elena Donazzan, prefatrice salutante dell'opuscolo, l'opera, destinata nei voti agli studenti del 4° e 5° anno di scuola superiore "di tutta Vicenza", abbia ottenuto il patrocinio della Regione Veneto e sia stata affidata alle cure del ventiduenne vice-presidente della suddetta associazione (costituitasi - a detta del quotidiano citato - "nell'area della Destra giovanile vicina ad Alleanza Nazionale), studente di Scienze Politiche presso l'Università di Padova, il quale ne risulta quindi, storiograficamente parlando, l'autore -
Senza voler entrare, per il momento, nel merito dei contenuti del libello volti a collegare l'evento della caduta, vent'anni or sono, del Muro di Berlino (con una copertina, si cita ancora dall'articolo del "Giornale di Vicenza", che vistosamente "ammicca nel logo al 9/11 delle Torri Gemelle") alla costruzione della comunità sovranazionale europea, a cui di fatto esso è dedicato intitolandosi non a caso Europa: unita, libera, forte 1989/2009, ovvero a una UE per la quale, parrebbe di capire, viene pronosticato e auspicato un futuro carolingio di mega Stato "delle nazioni", allargato a dismisura per ogni dove nel vecchio continente (con l'unica e scontata esclusione della Turchia) e in modo nondimeno tale da evocare spontaneamente obiettivi e progetti non solo attuali o attualizzanti, bensì già datisi in passato tra i fautori di un ben identificato Neue Ordnung nazista.
Oltremodo allarmato per ciò che l'iniziativa in sé rappresenta sotto diversi profili -a cominciare da quello che interferisce con lo studio e con l'insegnamento della storia nelle scuole della Repubblica (art. 33 della Costituzione italiana tuttora vigente) - ma soprattutto dal fatto, visibile ad occhio nudo, che su temi tanto cruciali si sia pensato, da parte di questa Amministrazione Provinciale, di offrire appoggio sia politico che monetario ad una iniziativa paragonabile, per voler esser spicci, al gesto sconsiderato di un eventuale ed ipotetico Assessore locale alla Sanità il quale, in tempi come i nostri bui ovvero di temute epidemie influenzali suine e vestendo lui per primo i panni del Topo Gigio televisivo, si fosse preso disinvoltamente la briga di commissionare e di far diffondere guide o vademecum di prevenzione redatte da uno studente ai primi anni di Medicina anziché da medici e da specialisti del ramo (fossero anche non "di chiara fama")
I N T E R R O G O
Pertanto come segue l'Assessore Andrea Pellizzari e gli chiedo espressamente, con preghiera di non divagare (magari dilazionando secondo il suo costume la risposta): a che titolo e con quali finalità istituzionali la Provincia di Vicenza è stata coinvolta in un'operazione così scopertamente di tipo propagandistico e ideologico, ma soprattutto con quali fondi - e di quale preciso ammontare - essa è stata finanziata?
Emilio Franzina - Capogruppo di "Vicenza Libera" - Vicenza 17 novembre 2009
* Nota erudita e creativa: il titolo del libro è, a sua volta, calco preciso della strofa ritornello ("Strade d'Europa, stanchi, sporchi, ma felici prendi dalla vita ciò che vuoi...") di una canzone - Sulla strada - tra le più note nel repertorio della "Compagnia dell'Anello", la band forse meglio accreditata del movimentismo musicale neofascista attivo dalla metà degli anni settanta del secolo scorso attorno ad alcuni interpreti ed esecutori come i padovani Stefania Paternò, Madina Fabretto e Mario Bortoluzzi, ai quali si deve infatti, nel 1982, la creazione del testo.
Dalla caduta del muro all'Europa unita
Lunedi 9 Novembre 2009 alle 15:59Provincia di Vicenza
Dalla caduta del muro di Berlino all'Europa unita
Un libro realizzato da Strade d'Europa inviato a tutti gli istituti superiori vicentini
"Non un giorno puramente celebrativo, ma uno stimolo a riflettere sui muri che ancora esistono: virtuali e materiali, come a Belfast e a Cipro".
L'Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili Andrea Pellizzari definisce così il 9 novembre, dichiarato lo scorso aprile 2005 "Giorno della Libertà " dal Parlamento Italiano, che ha considerato la caduta del muro di Berlino evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.
Questa mattina a Palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, a ricordare lo storico evento sono stati l'Assessore Pellizzari e l'Assessore Regionale alla Formazione e al Lavoro Elena Donazzan, sostenitori di alcune iniziative per la diffusione della cultura della libertà e per la conoscenza di ciò che il muro ha rappresentato e rappresenta.
"Il 9 novembre 1989 -ha esordito la Donazzan- io e Pellizzari, coetanei, avevamo 17 anni. Abbiamo vissuto l'abbattimento del muro con l'entusiasmo e la passione tipica di due giovani affamati di conoscenza, ma ignari dei nuovi assetti geo-politici che si sarebbero stabiliti in Europa. Oggi vogliamo aprire un dialogo con i "figli" della caduta del muro, capire come i ventenni vivono questo anniversario, ma soprattutto continuare con loro a credere in un'Europa che talvolta ci sembra troppo lontana, troppo impegnata nei dettagli mentre perde di mira l'orizzonte. Attraverso i giovani vogliamo che l'Europa ritrovi i valori e le premesse su cui è nata, in un cammino che tutti assieme dobbiamo fare."
Di qui l'idea di un agile libretto a cura dell'Associazione Strade d'Europa, dal titolo "Europa: unita, libera, forte", che in questi giorni la Provincia sta consegnando a tutti gli istituti superiori del vicentino. Scritto dal giovanissimo Andrea Guglielmi, 22 anni, il libro si divide in due parti: la prima legata alla storia del muro, dalla costruzione alla caduta, la seconda parla di Europa, delle opportunità che offre e anche dei suoi limiti.
"Siamo la generazione Erasmus -commenta Guglielmi- quelli che con pochi euro riescono a muoversi da uno Stato all'altro, per studio, lavoro o semplicemente per curiosità . Con l'Europa abbiamo un contatto diretto, ma siamo consapevoli anche che il futuro dell'Europa dipende da noi. E' necessario che ogni popolo, Italia per prima, crei un suo modello di integrazione, per arrivare ad una vera condivisione di obiettivi comuni come la pace e la prosperità ."
"Duemila anni fa -aggiunge Michele Bonanno, Presidente di Strade d'Europa- l'orgoglio più grande era poter dire "civis romanus sum". Oggi noi giovani italiani vogliamo essere il motore perché tutti i giovani europei possano con vanto affermare "Sono un cittadino europeo".
Per analizzare le tematiche del libro, l'Associazione Strade d'Europa, in collaborazione con Provincia e Regione, organizza un incontro martedì 10 novembre alle 20 all'Hotel Viest di Vicenza che avrà come relatore Angelo Mellone.
"A prescindere dal credo religioso o dalle ideologie politiche -conclude l'Assessore Pellizzari- c'è condivisione sul valore che ha avuto, e che continua ad avere, la caduta del muro di Berlino. Questo ci fa ben sperare sulla diffusione di una mentalità che vede nell'unione, nella mancanza di barriere, nel dialogo, l'unica via di crescita e di sviluppo."
Mostra Ventennale caduta del Muro
Venerdi 30 Ottobre 2009 alle 13:27Comune di Vicenza
Nel ventennale della caduta del muro di Berlino a villa Tacchi una mostra fotografica e incontri di approfondimento
In occasione del 20° anniversario della caduta del muro di Berlino il Comune di Vicenza ed il Centro Culturale Italo-tedesco propongono alcune iniziative per ricordare quello storico evento.
Fino al 15 novembre è allestita a villa Tacchi una doppia mostra fotografica. Una sezione dell'esposizione, chiamata "Viaggio attraverso Berlino", è presentata dal Circolo Culturale Italo-Tedesco e offre immagini recenti e storiche della città tedesca che fino a vent'anni fa era simbolo della divisione tra Est ed Ovest. L'altra sezione dal titolo "Die Mauer" è curata da Antonio Cunico e rappresenta, attraverso originali collage, il muro che divideva Berlino in due parti.
Durante il periodo di apertura della mostra, villa Tacchi ospiterà , inoltre, due conferenze che ricordano la situazione di Berlino prima dell'abbattimento del muro.
Domenica 8 novembre alle 20.30 "Der spaziergang" condurrà i partecipanti in una passeggiata attraverso la Berlino dei ricordi con le voci recitanti di Adriano Marcolini, Annette e Gerd Neises accompagnati alla tastiera da Gabriele Boschin.
Venerdì 13 novembre, sempre alle 20.30, si parlerà di "DDR tra verità e mito" con testimonianze sulla vita nell'ex Repubblica democratica tedesca e l'introduzione storica di Annette Neises.
Le due sezioni della mostra fotografica si possono visitare fino al 15 novembre nella sala della Circoscrizione 3 a villa Tacchi (viale della Pace 87) dal lunedì al giovedì dalle 16.30 alle 19.30; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13. L'ingresso è libero. Per informazioni contattare il Centro Culturale Italo-Tedesco di Vicenza, 0444512516 www.italotedesco.de [email protected]