Esame nazionale di specializzazione, Crimì: conquista meritocratica
Lunedi 9 Settembre 2013 alle 17:44La lettera di Cgil, Cisl e Uil alle quattro Ulss vicentine sugli atti aziendali
Venerdi 2 Agosto 2013 alle 15:23Candidati PD: "Diamo un futuro all'assistenza sanitaria e ai giovani medici"
Venerdi 1 Febbraio 2013 alle 17:25Riceviamno daFilippo Crimì e dai candidati PD al Parlamento che si firmano in fondo* e pubblichiamo.
Ogni anno il Ministero dell’Università e della Ricerca, in accordo con il Ministero della Salute, emana un bando di concorso per 5000 nuove borse di studio per Medici Specializzandi. Le associazioni di categoria hanno rilevato che per l’anno 2013 non è stata prevista la copertura finanziaria di 3.000 contratti per Medici in formazione specialistica che nel corrente anno accademico accederanno al V anno di corso (in quelle scuole che prima della riforma duravano solo 4 anni).
Continua a leggereMedici veneti: entro il 28 azione risarcimento del Codacons, 40.000 euro somma richiesta
Venerdi 25 Febbraio 2011 alle 00:21Codacons - Sanità : ultima chiamata per i medici e gli specializzandi del Veneto
Ultima chiamata per medici e laureati in medicina, specializzati e specializzandi del Veneto. Il prossimo 28 febbraio, infatti, scadranno definitivamente i termini per aderire all'azione legale promossa dal Codacons, volta a far ottenere loro le retribuzioni riconosciute dalla legge e mai corrisposte dallo Stato Italiano.
Continua a leggereRui, FdS: medici fiscalisti e pazienti kafkiani
Martedi 22 Febbraio 2011 alle 21:47Irene Rui, PRC, Federazione della Sinistra - Da aprile gli utenti, anziani e gli esenti dai ticket per reddito entreranno nel "Castello" di Kafka. L'enorme burocrazia, dove non vi è un'uscita immediata.
E' assurdo, ma dal primo aprile (e non è un pesce d'aprile) la legge invece di semplificare le cose, imporrà ai medici di "controllare" il reddito dei loro pazienti per stabilire se sono o no esenti dal ticket.
È giunta l'ora che i tagli colpiscano anche la casta dei dirigenti medici
Sabato 16 Ottobre 2010 alle 16:46Chiusura estiva dei posti letto, assunzioni a copertura del turn-over e riparto sono soltanto alcuni dei temi affrontati lo scorso 12 ottobre dalle Rsu, con in testa il Nursind e dalla direzione strategica al completo dell'Ulss n. 6 di Vicenza.
Continua a leggereOssigenoterapia Iperbarica, il 24 aprile
Sabato 10 Aprile 2010 alle 19:21O.T.I. Medicale Vicenza s.r.l.        Â
Il giorno 24 aprile 2010, alle ore 08.00, si terrà il Corso di aggiornamento su "Osteonecrosi asettica & sindrome algodistrofica riflessa: Differenze e affinità ", presso il Centro Congressi del Hotel GIADA in Via Nazionale, 10 a Grumolo delle Abbadesse (VI) in località Vancimuglio, sulla S.S. N.11 Vicenza-Padova.
L'evento formativo è stato organizzato dal Dr Ditri, Direttore dell'OTI Medicale Vicenza s.r.l, Ossigenoterapia Iperbarica di Torri di Quartesolo, in collaborazione con il Prof. Turi, Direttore dell'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale S.Bortolo di Vicenza, con il Dr Castaman, Direttore dell'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale di Montecchio Maggiore e con i Medici di Medicina Generale.
Si rivolge ai Medici Specialisti Ortopedici, Fisiatri, Patologi, Algologi, Radiologi, Anestesisti Rianimatori, Iperbarici, Neurologi, Medici di Medicina Generale, Fisioterapisti e Infermieri ed è in via di accreditamento presso il Centro Regionale di Riferimento per la Formazione Continua in Medicina (ECM) della Regione Veneto.
La Osteonecrosi asettica è una malattia in cui è compromesso l'approvvigionamento di sangue all'osso di alcuni distretti articolari (testa femorale, condili femorali, testa dell'omero, condilo omerale, parti prossimali di astragalo e scafoide, semilunare del carpo). Questo porta alla morte delle cellule del midollo osseo e dell'osso e interferisce con l'attività normale delle cellule ossee, con perdita dell'integrità strutturale dell'osso. Il procedere della malattia implica dolore, edema nello spazio limitato dell'osso e dell'articolazione, perdita della congruità articolare, modificazioni artrosiche e collasso. E' una patologia invalidante, che, di norma, porta alla distruzione delle componenti ossee dell'articolazione, in pazienti di età compresa tra i 18 e i 65 (media 35) anni. Un intervento di artroprotesi, soprattutto nei giovani, comporta l'apertura di un iter sanitario che prevede più di un intervento (una protesi ha una durata media non superiore ai 12-15 anni), i rischi delle complicanze e la riabilitazione dopo ogni intervento. Il tutto porta ad un incremento drastico dei costi sanitari, sociali ed umani. Questa patologia è un problema ortopedico non risolto e varie terapie vengono usate per il suo trattamento. L'Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) rende l'ossigeno disponibile per le cellule del midollo osseo e favorisce i processi di rimodellamento dell'osso, attraverso la riduzione dell'edema, la stimolazione dell'angioneogenesi e delle cellule staminali del midollo osseo. Utilizzando l'OTI nei primi stadi della malattia si riesce a prevenire il collasso dell'articolazione e a far ripartire i processi osteogenetici, evitando così l'intervento di protesizzazione.
Dolore locale spesso severo, modificazione del colore della pelle, ipo- o iperidrosi, con osteoporosi localizzata, caratterizzano la Sindrome algodistrofica riflessa, più correttamente chiamata Complex Regional Pain Syndrome (CRPS). Questa descrizione venne fatta per la prima volta da Mitchell già nel 1864. Da allora però la conoscenza di questa patologia non ha fatto molti progressi né dal punto di vista eziologico, né per quello che riguarda la fisiopatologia. Utilizzando l'OTI si riduce drasticamente il dolore, si ripristina il trofismo cutaneo.
Molto spesso queste due patologie, Osteonecrosi asettica e Sindrome algodistrofica riflessa, se localizzate in particolari regioni (anca, caviglia, spalle, ecc.), possono essere scambiate una per l'altra, cosa che può comportare il ritardo nella diagnosi e, quindi, nella terapia, che porta la stessa a ottenere modesti risultati nel trattamento soprattutto della Osteonecrosi.
Allo scopo di riordinare le conoscenze su queste patologie, di individuare le corrette indicazioni alla terapia e quale terapia utilizzare a seconda della gravità della sintomatologia, ci hanno indotto a organizzare questo corso.
Il corso, nella prima parte, si prefigge di far conoscere in maniera approfondita la fisiologia e fisiopatologia dell'Ossigeno Iperbarico, il razionale e le modalità del suo impiego nella Osteonecrosi e nella CPRS. Ripercorre, inoltre, la fisiopatologia, l'anatomia patologica, l'epidemiologia e l'impatto socio-sanitario di tali patologie.
La seconda parte rappresenta un confronto tra le figure sanitarie interessate al "problema", per il raggiungimento di un consenso sulla diagnosi, sulla diagnosi differenziale, nonchè sulla terapia, commisurata alla gravità della patologia.
La terza parte vuole essere un momento di incontro fra gli specialisti Ortopedici e Fisiatri e il Medico di Famiglia per condividere un corretto percorso diagnostico per queste patologie.
All'apertura dei lavori è previsto l'intervento delle Autorità Sanitarie nazionali, regionali e della Provincia di Vicenza.
SEDE DEL CORSO: Centro Congressi del Hotel GIADA - Grumolo delle Abbadesse (VI) in località Vancimuglio, Via Nazionale, 10 - S.S. N.11 Vicenza-Padova.
SEGRETERIA SCIENTIFICO-ORGANIZZATIVA:
Dr Luciano Ditri
O.T.I. Medicale Vicenza s.r.l.
Via degli Avieri, 29
36040 - Torri di Quartesolo (VI)
Tel: 0444.380240 (Centro Iperbarico), 348.2283155 (cell.), 0444.914456 (casa)
E-mail: [email protected]
Medici e infermieri stranieri secondo l'Emn
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 07:56Redazione di VicenzaPiù    Â
Gli stranieri iscritti all'Ordine dei medici chirurgi e odontoiatri sono 14.548 nel 2008. Erano 12.527 nel 2004 secondoi il rapporto dell'Enm.
I medici stranieri iscritti all'Ordine dei medici chirurgi e odontoiatri sono risultati 14.548 nel 2008, di cui il 42,3% donne. Erano 12.527 nel 2004, quindi l'aumento e' stato di 500 unità l'anno. La ripartizione territoriale e' abbastanza equilibrata: 52,2% nel Nord, 26,0% nel Centro, 18,3% nel Mezzogiorno e 2,7% in temporanea attività all'estero. La maggiore concentrazione avviene in quattro regioni: piu' di 2 mila sia in nel Lazio che in Lombardia (operanti per lo più nei comuni di Roma e di Milano) e più di 1.200 sia nel Veneto che in Emilia Romagna. Sono questi i dati del Primo Rapporto Emn Italia, European migration network - iniziativa inserita in un programma europeo che in Italia fa capo al ministero dell'Interno con il supporto tecnico del Centro Studi e Ricerche Idos/Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes - dedicato alla direttiva dell'Unione Europea sui lavoratori altamente qualificati, nota come "Carta blu UE".
Nel nostro Paese un infermiere su dieci, invece, è straniero: è quanto si legge nello stesso Rapporto presentato al Cnel a Roma.
Gli infermieri stranieri infatti - rispetto ai 354.436 infermieri presenti in Italia, una figura professionale di difficile reperimento, con un rapporto che dovrebbe essere di 1 medico ogni 5 infermieri, mentre attualmente ci sono 6 infermieri ogni mille abitanti, con richieste più pressanti per infermieri che provengono dalle case di riposo e dagli istituti per anziani e per persone disabili non autosufficienti - sono nel 2008 34.043, 86,5% donne e il per il 57;8% comunitari.
La provenienza maggioritaria e' quella europea con il 17,4%, seguono America (15,7%), Asia (5,3%), Africa (5,4%), Oceania (0,8%).
Quanto ai Paesi di origine prevale, con un quinto delle presenze, la Romania (8.497 infermieri), seguita da Polonia (3.557), Svizzera (2.386) e, con più di 1.000 infermieri, Germania, Peru', Albania, Francia, India e Spagna. La ripartizione territoriale, invece, vede prevalere il nord (19.212 infermieri, pari al 56,4%), seguono 8.594 infermieri nel centro (29,2%), 3.674 nel sud (10,8%) e 2.463 nelle isole (7,2%). Gli infermieri stranieri sono presenti con forti differenze territoriali.
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