Franco Conte di Codacons: a "L'aria che tira" su La7 imprecisioni di Bitonci e Marattin su Fondo di ristoro per soci Veneto Banca e BPVi. D'accordo con Cattaneo: va attivato!
Sabato 14 Luglio 2018 alle 23:02
Pubblicato alle 19.08, aggiornato con video alle 22.52. Gentile direttore, invito i suoi lettori, molti dei quali sono soci traditi da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, a vedere la trasmissione de La7 che per la parte relativa al risparmio tradito è andata in onda dalla nostra assemblea in Mestre, mercoledì scorso 11 luglio. La parte che ci riguarda (VicenzaPiu.tv l'ha montata per voi estraendo il video dalla puntata integrale, ndr) mostra quanto detto sull'argomento banche e alcuni passaggi che vi elenchiamo facciamo le nsotre osservazioni.
Continua a leggereDaniela Sbrollini a muso duro contro Bitonci e Donazzan: "vogliono schedare chi non la pensa come loro"
Martedi 10 Luglio 2018 alle 15:52 Sulle  esternazioni del Sottosegretario Massimo Bitonci che ha invitato a  “prendere nome e cognome, indirizzo e di mandare la lista dei  girotondini al Ministro dell’Interno†prende posizione - con questa nota stampa - la Senatrice  Daniela Sbrollini che invita il Sottosegretario a moderare le  esternazioni: “Se è una battuta, allora è bene che si ricordi che un  rappresentante dello Stato, in carica al Governo, è bene che si astenga  da certe uscite†. “Se invece – continua la Senatrice – ha nel suo post  espresso un concetto pensato e soppesato, allora siamo di fronte ad una  espressione preoccupante, antidemocratica e ingiustificata.â€			
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			Sulle  esternazioni del Sottosegretario Massimo Bitonci che ha invitato a  “prendere nome e cognome, indirizzo e di mandare la lista dei  girotondini al Ministro dell’Interno†prende posizione - con questa nota stampa - la Senatrice  Daniela Sbrollini che invita il Sottosegretario a moderare le  esternazioni: “Se è una battuta, allora è bene che si ricordi che un  rappresentante dello Stato, in carica al Governo, è bene che si astenga  da certe uscite†. “Se invece – continua la Senatrice – ha nel suo post  espresso un concetto pensato e soppesato, allora siamo di fronte ad una  espressione preoccupante, antidemocratica e ingiustificata.â€			
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			Fondo di ristoro? Le associazioni chiedono che fine abbiano fatto i decreti attuativi
Sabato 23 Giugno 2018 alle 23:19 Dove siano finiti i decreti attuativi del Fondo di ristoro dei risparmiatori delle ex popolari nessuno lo sa. Ad un anno dal decreto legge che ha consegnato a Intesa Sanpaolo la "parte buona" di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, se lo chiedono in molti a Treviso e non solo. «Abbiamo chiesto al Governo, anche attraverso interrogazioni parlamentari con Fratelli d'Italia e Forza Italia, a che punto siano i decreti attuativi, ma non abbiamo avuto risposta», ha commentato Patrizio Miatello, associazione Ezzelino III da Onara (nella foto molti dei rappresentanti delle associazioni Unite per il fondo)			
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			Dove siano finiti i decreti attuativi del Fondo di ristoro dei risparmiatori delle ex popolari nessuno lo sa. Ad un anno dal decreto legge che ha consegnato a Intesa Sanpaolo la "parte buona" di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, se lo chiedono in molti a Treviso e non solo. «Abbiamo chiesto al Governo, anche attraverso interrogazioni parlamentari con Fratelli d'Italia e Forza Italia, a che punto siano i decreti attuativi, ma non abbiamo avuto risposta», ha commentato Patrizio Miatello, associazione Ezzelino III da Onara (nella foto molti dei rappresentanti delle associazioni Unite per il fondo)			
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			Banche, il sottosegretario Bitonci al Mattino: "rimborso totale per i truffati"
Giovedi 14 Giugno 2018 alle 10:40 
				
			
			
			Sono quattro i sottosegretari veneti nel governo gialloverde: Massimo Bitonci (Lega) al Mef; Franco Manzato (Lega) all'Agricoltura; Mattia Fantinati (M5S) alla Pubblica amministrazione e Riccardo Antonio Merlo (Maie) agli Esteri. Una squadra che vede il Carroccio protagonista assoluto, pronto a rafforzare i ministri alla Famiglia, Lorenzo Fontana, e agli Affari Regionali, Erika Stefani.Â
Continua a leggereImu, il TAR del Lazio dà ragione ai Comuni veneti: le tasse restano nel territorio
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 09:00 Davide batte Golia uno a zero. Un ko senza precedenti, perché la sassata lanciata dalla fionda del Veneto rischia di fare molto male al governo e potrebbe sbloccare una partita ben più ampia, da quasi sei miliardi di euro in tutta Italia. Il match è appena iniziato, e Palazzo Chigi non se ne starà con le mani in mano. Ma il primo round è tutto degli enti locali della nostra regione, decisi a riprendersi dai trenta ai settanta milioni di euro di Imu versati allo Stato. Una battaglia che ora apre la strada teoricamente ad ogni Comune delle penisola. Si scrive Fondo di solidarietà comunale, si legge vittoria al Tar del Lazio.			
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			Davide batte Golia uno a zero. Un ko senza precedenti, perché la sassata lanciata dalla fionda del Veneto rischia di fare molto male al governo e potrebbe sbloccare una partita ben più ampia, da quasi sei miliardi di euro in tutta Italia. Il match è appena iniziato, e Palazzo Chigi non se ne starà con le mani in mano. Ma il primo round è tutto degli enti locali della nostra regione, decisi a riprendersi dai trenta ai settanta milioni di euro di Imu versati allo Stato. Una battaglia che ora apre la strada teoricamente ad ogni Comune delle penisola. Si scrive Fondo di solidarietà comunale, si legge vittoria al Tar del Lazio.			
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			C'era una volta Forza Italia, oggi al nord c'è solo la Lega
Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 07:57 
				
			
			
			Consiglio provinciale di Vicenza, ad eleggerlo saranno in 1500
Martedi 29 Novembre 2016 alle 09:31 Il Pd punta a ricandidare i consiglieri uscenti, il centrodestra a  conquistare la maggioranza. Anche se, per quest’ultimo, l’alleanza  annunciata meno di tre settimane fa è già andata a pezzi.   Si  sta parlando delle elezioni provinciali, subito alle porte dopo il  referendum di domenica. E se a dire sì o no alla riforma costituzionale  sono chiamati al voto tutti i cittadini, per le provinciali le urne sono  per pochi. Saranno, infatti, in circa 1.500 a eleggere il nuovo  consiglio provinciale, dato che quello scelto nel 2014 nella nuova veste  voluta dalla riforma Delrio, è in scadenza. L’8 gennaio, dalle 8 alle  20, consiglieri comunali e sindaci avranno la facoltà di votare i nuovi  consiglieri  provinciali, mentre il presidente resta in carica altri due  anni.
				
			
			
			Il Pd punta a ricandidare i consiglieri uscenti, il centrodestra a  conquistare la maggioranza. Anche se, per quest’ultimo, l’alleanza  annunciata meno di tre settimane fa è già andata a pezzi.   Si  sta parlando delle elezioni provinciali, subito alle porte dopo il  referendum di domenica. E se a dire sì o no alla riforma costituzionale  sono chiamati al voto tutti i cittadini, per le provinciali le urne sono  per pochi. Saranno, infatti, in circa 1.500 a eleggere il nuovo  consiglio provinciale, dato che quello scelto nel 2014 nella nuova veste  voluta dalla riforma Delrio, è in scadenza. L’8 gennaio, dalle 8 alle  20, consiglieri comunali e sindaci avranno la facoltà di votare i nuovi  consiglieri  provinciali, mentre il presidente resta in carica altri due  anni.Continua a leggere
Lega Nord e Forza Italia alla resa dei conti, il vicesegretario del Carroccio Paolo Franco: "eliminare chi distrugge". E per Vicenza ci sarà un candidato sindaco della Lega
Giovedi 17 Novembre 2016 alle 20:00 Non si placa il "lancio di stracci" tra Lega Nord e Forza Italia dopo la caduta del sindaco di Padova Massimo Bitonci. Il centrodestra, già frammentato a livello nazionale, ora si scopre sull'orlo di una crisi di nervi anche nel fortino del Veneto che da oltre vent'anni garantisce un bottino politico su cui fare affidamento. Le dimissioni dei consiglieri comunali berlusconiani che hanno mandato a casa la punta di diamante leghista, oltre che presidente della Liga veneta, profumano di resa dei conti in un centrodestra veneto sempre più spaccato. Era stato lo stesso Bitonci all'indomani della sua defenestrazione a parlare di “due Forze Italiaâ€, una all'opposizione di Matteo Renzi e l'altra che supporta governo e sì al referendum.			
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			Non si placa il "lancio di stracci" tra Lega Nord e Forza Italia dopo la caduta del sindaco di Padova Massimo Bitonci. Il centrodestra, già frammentato a livello nazionale, ora si scopre sull'orlo di una crisi di nervi anche nel fortino del Veneto che da oltre vent'anni garantisce un bottino politico su cui fare affidamento. Le dimissioni dei consiglieri comunali berlusconiani che hanno mandato a casa la punta di diamante leghista, oltre che presidente della Liga veneta, profumano di resa dei conti in un centrodestra veneto sempre più spaccato. Era stato lo stesso Bitonci all'indomani della sua defenestrazione a parlare di “due Forze Italiaâ€, una all'opposizione di Matteo Renzi e l'altra che supporta governo e sì al referendum.			
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			Dimissioni Bitonci, Luca Fantò: i socialisti non sono stupiti
Mercoledi 16 Novembre 2016 alle 16:27 Luca Fantò, Segretario regionale PSI del Veneto
				
			
			
			  Luca Fantò, Segretario regionale PSI del Veneto La città di Padova si ritrova senza una guida politica. C'è chi potrebbe esserne stupito, noi socialisti no.
La città è stata mortificata, gli obiettivi delle forze che hanno sostenuto Bitonci non sono stati minimamente raggiunti. A primavera si voterà a Padova. A primavera si voterà a Verona, città difficile per le forze politiche riformiste e democratiche. Una conduzione, quella del Sindaco uscente, ambigua. Nei due capoluoghi, per segnare la differenza tra questo infausto passato ed un auspicabile futuro, il centrosinistra deve iniziare a lavorare subito per un realistico rilancio delle città .
Continua a leggereSfiducia a Bitonci, Piero Puschiavo: centrodestra masochista, speriamo regga Renzi...
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 17:06 
				
			
			
			Piero Puschiavo, Progetto Nazionale
Non sono sicuramente tra quelli che se la stanno ridendo per il crollo della Giunta comunale di Padova; non mi diverte affatto vedere oggi l’ex sindaco Bitonci sfiduciato, nonostante all’inizio della sua amministrazione sembrasse godere apparentemente di una solida maggioranza di centrodestra. Questo è un copione che si sta ripetendo all'interno di un centrodestra malato, masochista e suicida. Dopo la roccaforte di Treviso, senza scordare il feudo di Varese, cade sotto i colpi dell'incapacità amministrativa anche la sudatissima Padova. Continua a leggere 
 

 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    