Lo spread: la sua esistenza è la prova che l'euro non è una moneta unica
Mercoledi 1 Marzo 2017 alle 18:47
Spread, un termine inglese che può assumere diversi significati, come ad esempio diffusione, propagazione, espansione. In campo finanziario, tuttavia, riteniamo che la traduzione più consona sia "differenziale". Un differenziale, infatti, come dice la parola stessa, è il risultato che si ottiene da una differenza. E lo spread, in campo finanziario, è proprio il risultato di una differenza fra i rendimenti di titoli della stessa natura, quindi confrontabili. Normalmente lo spread viene espresso in centesimi di punto percentuale, quindi, ad esempio, se il rendimento di due titoli con analoghe caratteristiche differisce di 2 punti percentuali si dirà che hanno uno spread pari a 200 punti, se la differenza è pari all'1,3% diremo che lo spread è pari a 130 punti, e così via.
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Finanza italiana, le speculazioni dei soliti noti
Mercoledi 1 Marzo 2017 alle 08:30
I salotti finanziari italiani non sono più quelli di un tempo, ma l’ego dei manager può fare gli stessi danni. Ieri Philippe Donnet di Generali ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano del passo indietro di Intesa dalla possibile “combinazione industriale†con un “non commento quel che non è mai successoâ€. Eppure Generali ha speso quasi un miliardo per difendersi da un attacco fantasma, perché? Al Fatto risulta che il dossier Generali - caro a Renzi - era sul tavolo dell’ad di Intesa, Carlo Messina da settembre.
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Ex Popolari venete, 6 mld di aumento di capitale
Giovedi 23 Febbraio 2017 alle 09:00
Mani al portafoglio: arriva la stangata della Bce di Mario Draghi sulle banche venete. La vigilanza dell’Eurotower deve indicare l’importo dell’aumento di capitale a carico delle promesse spose (assai malandate) Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Sulla cifra non ci sono ormai molti misteri: dagli iniziali 3 miliardi di euro, il conto finale è destinato a raddoppiare a 6 miliardi. E si tratta di un conto che, salvo miracoli, sarà quasi totalmente a carico dei contribuenti italiani. Per una ragione molto semplice: il fondo Atlante, oggi azionista dei due istituti, ha mezzi finanziari scarsissimi e gli 1,7 miliardi in cassa non coprono nemmeno la metà delle richieste di Francoforte.
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Banche, l'intervento dello Stato appesantirà i conti pubblici?
Giovedi 23 Febbraio 2017 alle 08:45
La Commissione Ue ieri è stata pesante con l’Italia, bocciata su tutta la linea: 1) il debito è al livello più alto di sempre rispetto al Pil e non si scorgono misure per poterlo ridurre 2) «gli sviluppi interni», cioè le beghe nel Pd con riflessi sul governo, hanno rallentato l’adozione di nuove riforme in Italia 3) C’è un rischio per le finanze pubbliche legato ai possibili costi sostenuti dal governo per la ricapitalizzazione delle banche italiane, vedi decreto salva-banche. Venti miliardi della collettività per tenere in vita Mps, Popolare Vicenza, Veneto Banca e gli altri 4 piccoli istituti massacrati dal decreto Renzi-Padoan di novembre 2015.
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Mps, se il salvataggio del Tesoro non riuscisse: fino a 20 miliardi di debito pubblico in più
Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 11:12
Fino a 20 miliardi di debito pubblico in più. E’ il regalo del governo che gli italiani troveranno sotto l’albero di Natale: e poco importa che per l’ex premier, Matteo Renzi, Mps fosse una banca risanata. Adesso il rischio è che i venti miliardi in più possano tradursi in minor spesa pubblica (se dovessero venire tagliate le emissioni di titoli di Stato) o in maggiori imposte straordinarie (a meno che il Tesoro non riesca a dare un’accelerata alle privatizzazioni che fino ad oggi hanno faticato). L’operazione Salva Risparmio, con cui il governo cercherà di mettere in sicurezza il sistema bancario italiano a cominciare da Mps, potrebbe anche essere un successo, ma in caso di fallimento complicherebbe non poco la situazione dei conti pubblici tricolori.
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Flop Banca Popolare di Vicenza: è ancora Cross & Rinvio tra Marcotti e Coviello
Sabato 24 Settembre 2016 alle 17:11
Dopo «Banca Popolare di Vicenza: ci stanno raccontando la verità ? Giancarlo Marcotti "crossa" e il direttore di VicenzaPiù "rinvia"» Giancarlo Marcotti, oltre che esperto analista un "vivace polemista contro corrente", e il nostro direttore, Giovanni Coviello, si rendono protagonisti di un altro Cross & Rinvio sul caso Banca Popolare di Vicenza che, se i lettori lo gradiranno, commentandolo qui, sui profili FB di VicenzaPiù o di FinanzaInChiaro e tramite mail a [email protected], potrebbe diventare un vivace spazio di confronto in cui, come su tutto il network VicenzaPiù, mai impererà il "pensiero unico". Ancora una "crossa" Marcotti ma stavolta il direttore un po' "rinvia" e un po' di più applaude il gesto tecnico" di Marcotti, perchè gli schemi (dei ragionamenti) sono tanti e difficilmente unici.
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Il Corriere della Sera: soldi Bce anche per i bond delle società
Venerdi 3 Giugno 2016 alle 08:16
La Bce comprerà anche i bond delle società . Draghi alza le previsioni sul Pil: tassi bassi a lungo. Il rischio Brexit? Siamo pronti a ogni risultatoL'8 giugno la Banca centrale europea inizierà a comprare titoli di imprese sui mercati: è una nuova fase, annunciata in marzo, del Quantitative Easing che l'istituzione guidata da Mario Draghi sta conducendo per cercare di fare crescere l'inflazione e dare più energia all'economia dell'eurozona. Poi, il 22 giugno, effettuerà la prima operazione del nuovo programma di rifinanziamento a lungo termine delle banche, a tassi particolarmente favorevoli, chiamato Tltro II. Diventeranno così operative anche le decisioni più recenti della Bce. Non avendo posto in essere tutte le misure già deliberate, era poco pensabile che il Consiglio dei governatori, riunito ieri a Vienna invece che a Francoforte come al solito, annunciasse qualcosa di nuovo. Infatti, non l'ha annunciato.
Continua a leggereBce e Quantitative easing: la Germania condiziona Draghi e si annuncia un fallimento
Mercoledi 16 Dicembre 2015 alle 21:50
Riassumiamo in breve le decisioni della Bce rese note dal suo governatore, Mario Draghi il 3 dicembre, per tentare una analisi del perché il mercato abbia reagito negativamente:•Tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento: invariato allo 0,05%
•Tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale: invariato allo 0,30%
•Tasso sui depositi presso la Bce: portato al -0,30% (precedentemente -0,20%)
•Durata minima garantita protratta fino al marzo 2017 (precedentemente settembre 2016)
Draghi ha inoltre annunciato che gli acquisti verranno estesi anche ai titoli emessi da enti regionali e locali e verranno reinvestiti gli importi in scadenza ed i relativi profitti.
Continua a leggereDraghi e le Popolari venete: perchè il Presidente Cossiga lo definì "il liquidatore dell'industria pubblica italiana"
Mercoledi 16 Dicembre 2015 alle 09:54
C'è una contraddizione di fondo nel comportamento della Bce che i media non mettono assolutamente in luce e che invece merita una riflessione certamente più approfondita. Mi riferisco all'erogazione del credito da parte delle Banche. Tutti sappiamo che la Bce è giunta al Quantitative easing dopo "averle provato tutte" tra cui quelle operazioni dagli acronimi strani "Ltro" oppure "Tltro", che altro non erano che dei finanziamenti che la Bce concedeva alle Banche, a tassi particolarmente agevolati, ed in cambio di un "collaterale", solitamente titoli dello Stato.
Continua a leggerePopolare di Vicenza e Veneto Banca, Zaia scrive a Renzi, Padoan, Visco e Draghi: "indispensabile intervento forte"
Sabato 5 Dicembre 2015 alle 13:26
Regione Veneto In relazione alla situazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha scritto ieri una lettera (clicca qui per visualizzarla) al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, e al Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi. Continua a leggere

