Rai3,Presa Diretta:grazie a Milioni&VicenzaPiù
Domenica 12 Settembre 2010 alle 23:10Stasera Presa Diretta su Rai 3 si è occupato dell'evasione fiscale in Italia con focus anche su Dirthy Leather, l'inchiesta sulla concia. Nei titoli di coda Presa diretta di Riccardo Iacona ha ringraziato anche il redattore "Marco Milioni del periodico VicenzaPiù". Per una piccola voce dell'informazione (su carta e web) come la nostra questa è una soddisfazione che ci ripaga degli sforzi quotidiani per fare il nostro lavoro con onestà e libertà .
Il direttore
Balzi e n. 197 di VicenzaPiù in edicola
Venerdi 10 Settembre 2010 alle 21:29Luca Balzi Continua a leggere
Ghiotto con Gentilin, foto scoop su LaSberla.net
Martedi 27 Luglio 2010 alle 22:56Il blog LaSberla.net di Marco Milioni (nella nostra foto) ha pubblicato pochi minuti fa una fotografia clamorosa del sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin (Pdl) col faccendiere arzignanese Andrea Ghiotto, uno degli indagati eccellenti nell'affaire concia,che  era stato criticato pesantemente proprio da Gentilin per alcune sue esternazioni sulla stampa.
Continua a leggereNuove ombre politiche sulla concia
Martedi 6 Luglio 2010 alle 14:55Ci sarebbe una nuova pista "politica" che emerge dagli ultimi sviluppi della inchiesta sulla evasione fiscale nel mondo della concia. Questa è l'analisi che Marco Milioni (nella foto, n.d.r.) fa sul suo blog (www.lasberla.net ). Nel post pubblicato oggi infatti Milioni, che è anche nostro collaboratore, prende in esame la figura di Alfonso Petti, un nuovo indagato dalla Procura della Repubblica con l'accusa di corruzione. Petti però, sempre secondo Milioni, non sarebbe un personaggio qualsiasi. Nel 2005 infatti sarebbe stato candidato con l'Udeur in qualità di consigliere regionale in una coalizione di centrosinistra.
Continua a leggereI paladini a gettone
Mercoledi 9 Giugno 2010 alle 22:01Riceviamo da Marco Milioni e pubblichiamo
I giornali locali pubblicano la notizia che i comuni più «tagliati» dal governo saranno quelli veneti. Nume tutelare delle sforbiciate è il ministro dell'economia Giulio Tremonti (Pdl) che gode dell'appoggio incondizionato del Carroccio che si sa a Roma governa ed è in maggioranza. Passano ventiquattr'ore. Achille Variati (Pd), sindaco di Vicenza definisce la manovra «schifosa». Gli replica a muso duro, seppur indirettamente, Attilio Schneck (Lega) snocciolando i tagli virtuosi che lui ha apportato alla sua provincia, ente inutile per eccellenza, che è diventato utile quando il Carroccio si è accorto che nelle città è meno forte e che in provincia poteva trovare roccaforti elettorali e di clientele.
Continua a leggereMilioni (Idv): Lega Nord e Pd, i competitor
Martedi 30 Marzo 2010 alle 16:27Un altro documento riservato a VicenzaPiù, alle sue testate web e a tutti nostri lettori ci arriva da Marco Milioni, giornalista e candidato Idv, noto anche ai nostri lettori come titolare della rubrica di tecnologia e autore di alcune inchieste
di Marco Milioni
Le urne per le regionali si sono appena chiusa ma è già possibile trarne un buon insegnamento, anche sul piano personale. Da candidato indipendente posso dire di essere soddisfatto per quello che ho detto. La mia è stata una campagna molto civica e poco politica: le 192 preferenze accordatemi dagli elettori (96 delle quali arrivano dal capoluogo berico) sono più o meno il risultato che attendevo, anche in considerazione del fatto che al sottoscritto, catapultato qui all'ultimo momento sull'agone politico, interessava più il messaggio e la testimonianza che la possibilità materiale di correre per un posto da consigliere regionale.
L'IDV. Il partito che ha ospitato la mia corsa da indipendente, l'IdV, ha ottenuto un risultato discreto se confrontato con le scorse regionali, ma non buono se confrontato con quanto ottenuto in altre province venete come Venezia, Verona e Padova.
L'IDV a Vicenza è ancora un partito bambino che dovrà crescere e radicarsi: la qual cosa si potrà ottenere solo avendo in mente tre concetti precisi.
Continua a leggereStudenti poveri a Montecchio:pane e acqua
Martedi 23 Marzo 2010 alle 15:19
Il sindaco leghista lascia a pane e acqua gli studenti poveri.
Milioni (IDV): andate a casa della Cecchetto e della Donazzan a manifestare il vostro sdegno
Il sindaco leghista di Montecchio Maggiore (VI) Milena Cecchetto lascia a pane e acqua i bambini i cui genitori non avrebbero pagato la quota della mensa scolastica. La mossa è sostenuta dai compagni di cordata di una amministrazione marcata Lega e PDL. La stessa maggioranza che governa la regione Veneto da 15 anni. La stessa maggioranza che dalla regione solo per la primavera del 2010 prevede di dare alle scuole private ben un milione e 200mila euro alle scuole private.
Prendere ai poveri per dare ai ricchi. Perché il servizio mensa delle scuole pubbliche deve essere a pagamento? Perché non si tolgono i contributi alle scuole private per evitare che casi come quelli di Montecchio non si verifichino più? E perché dei bambini inermi sono stati umiliati davanti ai loro compagni lasciandoli in mensa soli con un tozzo di pane? Il sindaco Cecchetto prevede lo stesso trattamento per i figli dei conciari evasori?
Questo è il centrodestra di Milena Cecchetto e dell'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan (PDL), due donne che nella migliore delle ipotesi non capiscono nulla. Al cittadino che paga le tasse e che paga salata la mensa scolastica do un consiglio: vada a casa delle due signore (o al limite nelle sedi istituzionali che hanno la sfiga di ospitarle) e urli loro in faccia il suo sdegno. Cominciamo ad incazzarci senza se e senza ma. Questi ci rubano il futuro, arrestiamoli finché siamo in tempo. Tra un'oretta sarò sotto il comune di Montecchio per volantinare...
Marco Milioni
candidato indipendente per l'IDV alle regionali 2010 del Veneto, collegio provinciale di Vicenza web: http://marcomilioni.blogspot.com ; e-mail: [email protected] ; telefono: 392-2965555
Sistema Arzignano e silenzio dei candidati
Martedi 23 Marzo 2010 alle 04:49
Da molte settimane la cronaca giudiziaria vicentina produce uno stillicidio di notizie senza precedenti. L'inchiesta della magistratura berica sulle imprese di Arzignano ha scoperchiato una pignatta maleodorante. Di fatto l'intero distretto della concia, vuoi per grane penali, vuoi per grane tributarie, è sotto inchiesta. Ovviamente le indagini penali e il giudizio relativo spettano alla magistratura. Sul piano politico però si tratta di una rogna in pieno stile che ha trasformato Arzignano nel capoluogo provinciale del malaffare. Duecento milioni di euro di evasione per un giro d'affari pari ad un miliardo di euro sono la cifra di un sistema che ha debordato da ogni recinto.
Ricordo al contempo che siamo in piena campagna elettorale e che è sacrosanto che i cittadini possano meditare le proprie scelte anche in considerazione di eventi come quelli collegati alla cosiddetta operazione "Pelli Sporche". Sì perché se di sistema si tratta non è pensabile che un giro di ruberie tarato sul miliardo di euro si sia materializzato solo grazie ad un comandante infedele della Guardia di Finanza, ad un paio di funzionari birichini dell'agenzia delle entrate e ad un gruppetto di consulenti fiscali pronti al rito dell'unzione per interposta persona.
Bisogna salire di grado e pensare che un sistema colossale non si può occultare per lustri senza la copertura del livello politico. Gli imprenditori rimasti invischiati nell'inchiesta sono nomi che pesano in provincia di Vicenza. Nomi che hanno (o che hanno avuto) referenti partitici ben precisi: in primis nel centrodestra, ma pure nel centrosinistra. Eppure durante questa campagna elettorale per le regionali venete non ho sentito alcun lamento, alcun dubbio sollevarsi soprattutto da chi nel centrodestra regge le sorti della provincia e della regione da un quindicennio. Stesso silenzio anche dalla maggior parte dei candidati di ogni schieramento. Perché? E quale percezione del loro territorio hanno lorsignori? Su alcune testate venete giustamente qualche sparuto notista si è posto queste domande. Purtroppo il silenzio, anche dei media, è pressoché totale. Come candidato (che di mestiere fa il giornalista) ho provato a smuovere un po' le acque con un paio di interventi pubblicati sul mio blog elettorale il 10 ed il 12 marzo. Domenica 21 marzo sono sceso nella centralissima piazza Castello, armato di megafono, per dare conto di tutto questo ai vicentini, ma la mia città e la mia provincia sembrano narcotizzate.
E tutto ciò capita in un momento particolare. Un momento in cui la crisi economica, le ore di cassa integrazione e i licenziamenti, stanno mettendo alla corda un sistema come quello arzignanese nel quale fior di imprenditori negli ultimi trent'anni almeno hanno fatto fortuna. Sicuramente lavorando molto, ma anche grazie al sistematico spregio delle regole fiscali, di quelle relative alla protezione ambientale e grazie ad un ricorso incessante a manodopera clandestina. Zermeghedo, Arzignano, Chiampo, Montebello, Montorso, Trissino e altri comuni del comprensorio pagano da anni un tributo silenzioso al comparto. Un tributo in morti ed ammalati di tumore, complice un sistema sanitario che non ha mai calcolato e contabilizzato a dovere le patologie tipiche, la contaminazione ambientale dovuta al distretto della concia: una bomba ecologica che deflagra continuamente da anni e della quale non si può parlare perché la concia con le sue devastazioni a Vicenza è un tabù, un santuario votato agli "schei" che politica, associazioni di categoria, finanche i sindacati hanno deciso di non violare finché l'albero, seppur venefici, dava i suoi frutti e la sua ricchezza. Non importa come questa arrivasse.
E viene da ridere se si pensa alle crociate dei big nazionali della Confindustria per espellere gli associati che pagano il pizzo. Perché l'Assindustria di Vicenza non chiede conto ai propri iscritti conciatori del verminaio "made in Arzignano"? Perché inquirenti e giornalisti della grande carta stampata non cominciano a seguire la traccia delle logge deviate sotto le cui volte si incontrano personaggi assai vari? Tra questi vi sono per caso imprenditori, politici, magistrati, faccendieri, emissari della criminalità organizzata, uomini della finanza e del mondo bancario? A Vicenza una vera Tangentopoli non è mai scoppiata. Siamo tutti anime sante benedette dalla Madonna di Monte Berico? Sarebbe ora di fare un po' di chiarezza. Gli esponenti del partito che mi ospita sono pronti a scendere in campo anche facendo ricorso ad esposti e interrogazioni parlamentari. Che diritto abbiamo di lasciare queste macerie e questi miasmi a chi verrà dopo di noi?
Marco Milioni
candidato indipendente per l'IDV alle regionali 2010 del Veneto, collegio provinciale di Vicenza
web: http://marcomilioni.blogspot.com ; e-mail: [email protected] ; telefono: 392-2965555
Post correlati
http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/arzignano-la-concia-deflagra.html
http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/tanfo-mafioso-nel-centrodestra-berico.html
Il Gruppo Mastrotto e il sistema Arzignano
Venerdi 12 Marzo 2010 alle 15:45Marco Milioni, Idv        Â
Allego alla presente un comunicato con la preghiera di dare allo stesso la massima diffusione.
Il sistema che attorno alla concia viene disvelato in queste settimane deve fare riflettere su una classe politica vicentina, specie nel centrodestra, la quale da anni ha messo i controlli in secondo piano. Evidentemente in modo voluto.
Concia, il coinvolgimento del Gruppo Mastrotto disvela definitivamente il "sistema Arzignano"
La notizia diramata oggi dai media, locali e non, è dirompente. Il re della concia berica Bruno Mastrotto è finito nella maxi inchiesta sul distretto che da un annetto abbondante ha prodotto decine e decine di indagati, svariati arresti e che si concentra su un giro di evasione di almeno duecento milioni di euro per un giro d'affari pari ad un miliardo e più. Conscio che l'inchiesta farà il suo corso, a questo punto non è solo la fattispecie penale che va puntualizzata. Gli accertamenti della magistratura e della Guardia di Finanza non sono che la disvelazione finale di un sistema completamente marcio. Da anni le voci circolavano nei palazzi della politica, nelle caserme, negli uffici giudiziari. Poche settimane fa il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin del Pdl aveva descritto le notizie relative all'inchiesta Dirty Leather come il risultato della iniziativa di un «manipolo di avventurieri». Non rendendosi conto (o peggio, omettendo) del fatto che il sistema della concia ha ormai tramutato Arzignano nella capitale provinciale del malaffare. Ora mi auguro che la giustizia accenda altri riflettori. A partire da quelli sulla qualità ambientale. Nella valle del Chiampo e dell'Agno il distretto della concia produce malati cronici e morti per tumore. Non sono mai state condotte indagini serie al riguardo. Come è concepibile che imprenditori che potenzialmente possono inquinare aria ed acqua seggano nei cda delle società intercomunali che gestiscono il ciclo idrico della zona? Da mesi, come giornalista, vado denunciando questo andazzo, ma la politica, anche ora che sono candidato, si sta voltando dall'altra parte. E la Confindustria vicentina tace. Spero solo che la magistratura ora arrivi anche al livello politico, senza la copertura del quale non si sarebbe arrivati a tanto sfascio. Il sistema che attorno alla concia viene disvelato in queste settimane deve fare riflettere su una classe politica vicentina, specie nel centrodestra, la quale da anni ha messo i controlli in secondo piano. Evidententemente in modo voluto.
Marco Milioni
candidato indipendente per l'IDV alle prossime regionali del Veneto, collegio provinciale di Vicenza
contatti: 392-2965555; [email protected] ; http://marcomilioni.blogspot.com
link originario: http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/arzignano-la-concia-deflagra.html
Continua a leggereTanfo mafioso nel centrodestra berico
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 21:54
A tutti coloro che sono interessati alla campagna elettorale in corso invio la presente riflessione relativamente agli ultimi sviluppi del caso Arzignano.
Il coinvolgimento dell'ispettore tributario a riposo Filiberto Segantini getta un'ombra scura sul centrodestra berico che aquesto punto deve alla gente molte risposte...
Dalla provincia di Vicenza comincia a salire un tanfo insopportabile. Un tanfo che sa di concia e di pelli sporche.
Le ultime notizie pubblicate sulla stampa locale non fanno che aggravare la situazione. Le ammissioni di Filiberto Segantini rispetto alle mazzette che avrebbe intascato da diversi big della concia dell'ovest Vicentino sono eloquenti.
Segantini tra l'altro non è uno qualsiasi. Fino al momento del suo pensionamento è stato uno degli ispettori più in vista dell'Agenzia delle entrate di Arzignano.
Di più, Segantini è il deus ex machina della figlia Alessia, sindaco leghista di Zimella nel Veronese a due passi da Lonigo.
Segantini, già nome di spicco in Fi a metà degli anni Novanta, per di più viene da anni indicato come persona molto vicina ad alcuni ras del Carroccio e dell'attuale Pdl della provincia di Vicenza; per di più secondo molte indiscrezioni circolate a palazzo Nievo sarebbe amico di diversi imprenditori del settore pellami.
La sua condizione non è poi dissimile da quella di un altro indagato eccellente nell'inchiesta della procura berica denominata Dirty leather: mi riferisco all'ex comandante pro-tempore della tenenza di Arzignano, quel Luigi Giovine anch'egli vicinissimo a precisi ambienti del centrodestra vicentino e a precisi ambienti imprenditoriali dell'Ovest vicentino.
A questo punto mi domando, ma i politici che per anni hanno retto le sorti dei comuni (anche il centrosinistra, che ha governato ad Arzignano sino ad un anno fa non è esente da critiche) e della provincia, gli onorevoli di riferimento, non sapevano proprio nulla?
Un anno fa io scrissi un articolo su La Sberla nel quale ponevo tutta una serie di quesiti in primis per il centrodestra berico. Nessuno mi ha mai risposto.
Contemporaneamente accendevo i riflettori proprio sulle figure di Giovine e di Segantini. Imbroccando in pieno la previsione che i due avevano qualcosa che non andava. Come diavolo ho fatto? Ho la palla di cristallo oppure ho semplicemente buttato un po' d'orecchio nei posti giusti? Ovviamente la magistratura farà il suo corso. Anzi mi meraviglio che il marcio sia uscito solo ora. Ma il dato fondamentale che emerge è un altro.
Le indagini delle fiamme gialle hanno appurato al momento che mezzo distretto della concia di riffa o di raffa si è mosso fuori dalle regole (fisco, illeciti penali, norme ambientali ci sarebbe molto da dire).
Ci si può meravigliare di tutto ciò? Come si può sostenere che siamo di fronte solamente ad un «manipolo di avventurieri» (lo afferma Giorgio Gentilin, attuale sindaco di Arzignano in quota Pdl)? E la politica che cosa ha fatto? Che cosa ha fatto la provincia, che da metà anni Novanta è in mano al centrodestra, Lega in primis?
Rinfreschiamo un po' i ricordi: scandalo dei rifiuti ferrosi, affaire Didoné, scandalo della concia, fallimenti eccellenti come Volare e MyAir (in cui gli imprenditori erano vicinissimi alla politica locale), scandalo Aim, scandalo Ristocenter, affaire Ponte Alto, caso Rosà , caso Tezze sul Brenta, caso cave, caso Montebello-Zermeghedo, scandalo Serenissima, affaire Cis.
Dov'era la politica per dio? Tutta questa giostra marchiata centrodestra puzza sempre più di sistema. Di quel sistema di colletti bianchi collusi che Luigi De Magistris chiama borghesia mafiosa.
A Vicenza c'è la mafia. Per ora non ha la coppola e la lupara, ma questo miasma in gran parte ha il puzzo del centrodestra.
Marco Milioni
candidato indipendente alle prossime regionali per l'IDV, collegio provinciale di Vicenza
info: 392-2965555; [email protected] ; http://marcomilioni.blogspot.com
link originario:
http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/tanfo-mafioso-nel-centrodestra-berico.html
Continua a leggere