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Il Gruppo Mastrotto e il sistema Arzignano

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Marzo 2010 alle 15:45 | 2 commenti

Marco Milioni, Idv         

 

Allego alla presente un comunicato con la preghiera di dare allo stesso la massima diffusione.
Il sistema che attorno alla concia viene disvelato in queste settimane deve fare riflettere su una classe politica vicentina, specie nel centrodestra, la quale da anni ha messo i controlli in secondo piano. Evidentemente in modo voluto.

Concia, il coinvolgimento del Gruppo Mastrotto disvela definitivamente il "sistema Arzignano"

Marco MilioniLa notizia diramata oggi dai media, locali e non, è dirompente. Il re della concia berica Bruno Mastrotto è finito nella maxi inchiesta sul distretto che da un annetto abbondante ha prodotto decine e decine di indagati, svariati arresti e che si concentra su un giro di evasione di almeno duecento milioni di euro per un giro d'affari pari ad un miliardo e più. Conscio che l'inchiesta farà il suo corso, a questo punto non è solo la fattispecie penale che va puntualizzata. Gli accertamenti della magistratura e della Guardia di Finanza non sono che la disvelazione finale di un sistema completamente marcio. Da anni le voci circolavano nei palazzi della politica, nelle caserme, negli uffici giudiziari. Poche settimane fa il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin del Pdl aveva descritto le notizie relative all'inchiesta Dirty Leather come il risultato della iniziativa di un «manipolo di avventurieri». Non rendendosi conto (o peggio, omettendo) del fatto che il sistema della concia ha ormai tramutato Arzignano nella capitale provinciale del malaffare. Ora mi auguro che la giustizia accenda altri riflettori. A partire da quelli sulla qualità ambientale. Nella valle del Chiampo e dell'Agno il distretto della concia produce malati cronici e morti per tumore. Non sono mai state condotte indagini serie al riguardo. Come è concepibile che imprenditori che potenzialmente possono inquinare aria ed acqua seggano nei cda delle società intercomunali che gestiscono il ciclo idrico della zona? Da mesi, come giornalista, vado denunciando questo andazzo, ma la politica, anche ora che sono candidato, si sta voltando dall'altra parte. E la Confindustria vicentina tace. Spero solo che la magistratura ora arrivi anche al livello politico, senza la copertura del quale non si sarebbe arrivati a tanto sfascio. Il sistema che attorno alla concia viene disvelato in queste settimane deve fare riflettere su una classe politica vicentina, specie nel centrodestra, la quale da anni ha messo i controlli in secondo piano. Evidententemente in modo voluto.

Marco Milioni

candidato indipendente per l'IDV alle prossime regionali del Veneto, collegio provinciale di Vicenza

contatti: 392-2965555; [email protected] ; http://marcomilioni.blogspot.com

link originario: http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/arzignano-la-concia-deflagra.html


Commenti

Inviato Domenica 14 Marzo 2010 alle 00:11

e' facile fare di tutta l'erba un fascio. E' sicuramente vero che in passato l'industria conciaria non fosse molto salubre, ma negli anni le cose sono molto cambiate, Aziende serie come il Gruppo Mastrotto sono molto attenti alle questioni ecologiche . E in ogni caso tutte le industrie portano qualche aspetto negativo, . Discorsi di questo tipo sono alquanto stupidi e generalisti . E' piu' inquinante l'agricoltura che l' industria conciaria moderna. Con queste critiche gratuite restiamo tutti senza lavoro. Poi andremo a chiedere lavoro al signor Marco Milioni che fa tanto il saputello . E facile farsi belli buttando letame sugli altri .
renzo
Inviato Lunedi 21 Marzo 2011 alle 20:14

Gentile Signora Enrica Fiorini...è normale, quindi, inquinare senza remore lasciando agli altri il problema dopo i confini dello stabilimento oppure verificare sistematicmente che, ad esempio, l' acqua in entrata sia uguale a quella che esce dalla fabbrica??? Nel vostro documento di valutazione dei rischi voi vi impegnate a preservare la salute dei lavoratori dell'azienda... ma fuori dall'azienda sono gli stessi lavoratori/cittadini che vengono inquinato da atteggiamenti superficiali e scorretti di molti datori di lavoro...
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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