"Il Veneto fa da traino all'economia italiana e questa è una notizia positiva. Certo, Luca Zaia farebbe bene a chiedersi a quale prezzo, per l'ambiente e non solo". La domanda è posta nella nota che pubblichiamo da Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico, commentando le affermazioni del Presidente della Regione a proposito dell'aumento del Pil che cresce in percentuale superiore alla media italiana. "Grande protagonista è il settore agricolo, con il Prosecco in primis. Ma quanto costa - continua Zanoni - in termini di sanità avere i vigneti tra le case, a pochi metri dai parchi giochi delle scuole, considerato l'uso massiccio di diserbanti?".
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Il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa scrive: in una sua nota on-line, in cui pompa l'ultimo intervento sulla Pedemontana Veneta, il Presidente Luca Zaia ha sostenuto quanto ha dichiarato a Focus di Rete Veneta nello scorso week-end: insieme a un prono Baccialli, intento in uno dei suoi lavoretti, ha scusato se stesso e sostenuto di aver raddrizzato la SPV dei salernitano-piemontesi, dandoci per giunta dei lazzaroni, quelli dei comunicati. Al lazzarone dell'IRPEF vorremmo rispondere che non gli resta ormai che raddrizzare le banane, ma invece rispondiamo che è evidente che la sua operazione IRPEF sulla Pedemontana Veneta dimostra che ha un orizzonte che arriva all'oggi.
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Continuano i pagamenti degli acconti sulle indennità ed indennizzi per espropri della Superstrada Pedemontana Veneta relativi agli accordi bonari raggiunti. Infatti già dalla primavera di quest'anno sono ripresi i pagamenti con tranche che hanno ricompreso il saldo di aprile per 7.394.662,31 euro e quello di maggio per 6.340.002,82 euro. Venerdì scorso il Concessionario ha disposto in banca il pagamento di un'ulteriore tranche, quella relativa al mese di giugno, per un importo pari a 10.097.823,10 euro. Come nelle volte precedenti i saldi sono stati disposti partendo dagli accordi più datati, con attenzione per le situazioni più particolari.
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Pubblicato alle 15.28, aggiornato alle 17.05 con video. "Mille in piazza: punteremo su Montecitorio": questo è il titolo odierno de Il Gazzettino sulla manifestazione di ieri in Piazza dei Signori a Vicenza dei soci truffati dalla BPVi e da Veneto Banca. "Urla, cori, fischi. Rabbia in piazza. Siamo in mille, ci hanno truffati»": gli fa eco Il Corriere del Veneto mentre all'interno entrambi i quotidiani precisano che mille è il numero dato dagli organizzatori ma circa 500 è quello stimato dalla questura. Noi di VicenzaPiu.com stanotte non abbiamo scelto il titolo civetta quantitativo ma abbiamo provato a "trasmettere" il sentimento della piazza scrivendo, però, all'interno e ad inizio pezzo che erano "500 persone in piazza dei Signori secondo la questura, il doppio per gli organizzatori". E Il Giornale di Vicenza, uno dei maggior promoter delle azioni, in tutti i sensi, di Gianni Zonin come ha titolato?
Sono giorni decisivi per la proposta di legge per istituire in Veneto le pensioni integrative a livello regionale. Promotore dell'iniziativa il consigliere indipendentista Antonio Guadagnigni che il prossimo 10 luglio, secondo i piani, dovrà riscuotere i crediti spesi all'interno della maggioranza Zaia, vedendo votata e approvata la legge. Un appoggio, quello di Guadagnini alla giunta regionale talvolta non facile. Se sulle linee politiche di fondo, infatti, c'è sostanzialmente concordanza. L'indipendentista ha spesso preso posizioni contrastanti rispetto a temi specifici, mordendosi la lingua al momento del voto in virtù degli accordi politici presi. Un caso su tutti, quello della Pedemontana veneta, su cui Guadagnini non si è mai nascosto: "progetto sbagliato dall'inizio".Continua a leggere
Il Consiglio dei minstri ha appena approvato il decreto per il "salvataggio" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca in una riunione lampo. Il DL, scrive l'Ansa, crea la cornice normativa per la 'liquidazione ordinata' (liquidazione coatta amministrativa) delle due ex Popolari venete, con il conseguente passaggio della parte sana delle due venete a Intesa Sanpaolo. Il varo del decreto, ha detto il premier, Paolo Gentiloni, in una conferenza stampa al termine del CdM, "è una decisione molto importante, molto urgente, e necessaria e io confido che questa decisione avrà in Parlamento il sostegno che merita, cioè il più ampio possibile". La crisi delle banche venete, ha detto ancora Gentiloni, risale a prima della crisi economica (tornero su questo condivisibile e importante passaggio così come sull'assenza di ogni riferimento alle decine di migliaia di soci che non hanno aderito all'Offerta Pubblica di Transazione e che hanno in corso azioni di rivalsa) e "ha raggiunto livelli che hanno reso necessario un intervento di salvataggio, per evitare i rischi evidenti a tutti di un fallimento disordinato".
"Visto che ormai siamo a bocce ferme, qualche considerazione sull'operazione Banca Intesa/Popolari venete occorre pur farla. E credo che abbiamo diritto a delle risposte. Cos'è successo in appena una settimana per passare da una ricapitalizzazione precauzionale da 1,2 miliardi alla vendita di due banche a un euro? Quale posizione il Governo ha tenuto in Europa? È la Ue che decide per noi o gli italiani hanno ancora qualche diritto di decidere sulla loro economia? Esiste ancora una sovranità o nelle trattative abbiamo abdicato a tutto? Quando il Presidente del Consiglio dice che non si fanno fallire due banche per un miliardo di euro, è altrettanto corretto sostenere che non le si svende per un euro? Il passivo delle banche e dei crediti deteriorati è definito oppure dobbiamo attenderci altre sorprese?".
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Almeno da quando c'è Luca Zaia a presiedere la Regione Veneto, per un lungo periodo prima di ogni tornata elettorale e a prescindere dai candidati tutte le comunicazioni istituzionali della Regione vengono inviate agli organi di stampa senza il nome di un qualunque esponente politico regionale. Ma Achille Variati non solo si è affrettato a siglare la fusione tra Aim Vicenza e Agsm Verona a pochi giorni dal primo turno delle amministrative a Verona, sia pure con i limiti di decenza che rimanderanno la decisione al nuovo consiglio comunale scaligero, ma non ha mancato di partecipare a pochi giorni dal ballottaggio alla conferenza stampa a Verona di annuncio dell'accordo virtuale, VariatiLike.
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"E' una reazione che ci si poteva aspettare, dal punto di vista dell'azienda mi sembra una mossa corretta". Questo il commento sugli ultimi sviluppi dell'affaire Pedemontana Antonio Guadagnini, consigliere regionale di Noi Veneto. Impregilo, colosso italiano del settore delle costruzioni, ha fatto ricorso al Tar. Sotto accusa c'è il cosiddetto Terzo atto studiato dalla Regione Veneto per far ripartire i cantieri della superstrada. Secondo Impregilo, infatti, il contratto sarebbe talmente cambiato negli anni da non essere più in linea con quanto scritto sul bando d'appalto originario. Per questo secondo le accuse del colosso delle costruzioni, Palazzo Balbi avrebbe dovuto ripartire da capo e non aggiornare il vecchio contratto.