Quotidiano | Categorie: Politica

Antonio Guadagnigni porta la Pensione integrativa veneta al voto in Regione: prova di coesione per la maggioranza

Di Piero Zanin Giovedi 29 Giugno 2017 alle 11:57 | 0 commenti

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Sono giorni decisivi per la proposta di legge per istituire in Veneto le pensioni integrative a livello regionale. Promotore dell'iniziativa il consigliere indipendentista Antonio Guadagnigni che il prossimo 10 luglio, secondo i piani, dovrà riscuotere i crediti spesi all'interno della maggioranza Zaia, vedendo votata e approvata la legge. Un appoggio, quello di Guadagnini alla giunta regionale talvolta non facile. Se sulle linee politiche di fondo, infatti, c'è sostanzialmente concordanza. L'indipendentista ha spesso preso posizioni contrastanti rispetto a temi specifici, mordendosi la lingua al momento del voto in virtù degli accordi politici presi. Un caso su tutti, quello della Pedemontana veneta, su cui Guadagnini non si è mai nascosto: "progetto sbagliato dall'inizio".

La legge sulle pensioni integrative, dunque, è il banco di prova decisivo per confermare il buon andamento dell'alleanza. Secondo il modello della nuova legge, La regione potrà agevolare e permettere un sistema integrativo a quello pensionistico nazionale, segnalando e coordinado fondi privati in accordo con associazioni di categoria e sindacati. Qualcosa di molto simile a quanto accade in Trentino. In pratica, la giunta potrà assicurare contributi diretti ai cittadini lavoratori residenti in Veneto in una sorta di welfare territoriale che passi tramite un nuovo ente gestore. L'opposizione non sembra gradire. Nel Pd c'è chi ricorda che una legge regionale datata 2007 esiste già, anche se sull'argomento e la necessità di migliorare l'esistente ci sono molte aperture. Guadagnini, però, rischia di incappare anche in una sorta di fuoco amico. L'assessore Elena Donazzan, infatti, ha avanzato dubbi sulla possibilità di costruire un nuovo ente.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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