In difficoltà nell'imporre ai veneti la tassa di 300 milioni di euro per dare fiato ai lavori della Superstrada Pedemontana Veneta, votata in consiglio regionale a grande maggioranza, Luca Zaia, denuncia Rifondazione Comunista del Veneto nella nota che pubblichiamo, apre la solita polemica contro il mancato intervento del governo a cui chiede i soldi per finanziare l'opera, cercando di scaricare le sue responsabilità e fingendosi ignaro di quanto scritto nella relazione della Corte dei Conti di Novembre che segnala gravi irregolarità , errori ed omissioni, commessi dalla Regione Veneto e dalla gestione commissariale in questi anni. La polemica è la stessa di sempre. La novità sta nel fatto che si accompagna alla denuncia del fiscal compact e dei vincoli Europei. Attacca il centralismo romano e replica i ritornelli salviniani in salsa lepenista.
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"A cena a Casaletto Lodigiano all'Osteria 'Dei Amis' del signor Mario, brava persona aggredita. Ha difeso se stesso, la sua famiglia, i suoi nipotini: non merita un processo ma comprensione e solidarietà .Venite a trovarlo, sono una bellissima famiglia e la cucina è fantastica. Io sto con Mario, io sto con chi si difende, sempre". Musica e testi, per mezzo del sempre di moda Facebook, di Matteo Salvini. L'occasione che richiama il segretario federale della Lega Nord è la sua puntata presso la locanda sopracitata. Il proprietario è Mario Cattaneo, il quale nella notte tra giovedì e venerdì della settimana scorsa ha ricevuto la "visita" di una banda di malviventi rumeni, i quali hanno tentato una rapina, terminata con la morte di uno di essi per mezzo di un colpo di arma da fuoco sparato dal signor Cattaneo durante la colluttazione che ne è seguita.
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"Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Cambia il Prefetto ma non purtroppo il ‘modus operandi', ancora una volta i Sindaci vengono scavalcati e si impone a piccole comunità la presenza di profughi o presunti tali. A Sarcedo, sta andando in scena una nuova puntata di questa tragica farsa tutta all'italiana". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola Finco (Lega Nord) "in merito all'arrivo di cinquanta migranti in un ex ristorante di Sarcedo, in provincia di Vicenza". "Il Prefetto dott. Umberto Guidato - osserva il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale - prosegue il lavoro del collega Eugenio Soldà , ed impone ad un Sindaco l'arrivo dei migranti, quando invece dovrebbe condividere e concertare le scelte con il territorio. La lealtà verso i cittadini viene messa quindi per l'ennesima volta in secondo piano".
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La Lega Nord-Liga Veneta provinciale di Vicenza, attraverso una proposta di ordine del giorno del proprio segretario Erik Pretto destinata a tutti i consigli comunali vicentini, sostiene che "L'Autonomia del Veneto è una battaglia che ci sta particolarmente a cuore, pertanto sarà richiesto ad ogni Militante, Sostenitore e Simpatizzante del nostro Movimento di attivarsi con ogni mezzo (organizzazione di conferenze, gazebi, volantinaggi, ecc.) a favore di un Referendum che dovrà essere caratterizzato da un'ampia affluenza alle urne e da un forte risultato del Sì, in quanto questo obiettivo tanto atteso darà al nostro Governatore Luca Zaia la forza necessaria per trattare con il Governo centrale italiano l'attribuzione di competenze particolari alla nostra Regione, che ritengo ci spettino di diritto vista la grande storia della nostra terra e del nostro popolo.". Pubblichiamo di seguito il contenuto dell'ordine del giorno:
Apprendiamo da una nota ufficiale del Comune di Sarcedo dell'imminente arrivo sul territorio comunale di circa 50 presunti profughi, da collocare presso un fabbricato privato. La Lega Nord - Liga Veneta vicentina, - si legge in una nota del segretario Erik Pretto - da sempre sensibile nei confronti dei cittadini e delle Amministrazioni Comunali che vedono il loro territorio invaso da presunti profughi, esprime la propria solidarietà nei confronti dei cittadini di Sarcedo e si rende disponibile ad agire politicamente per scongiurare che si concretizzi questa nuova imposizione calata dal Governo centrale.
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"Chi non rispetta la legge non può rivendicare diritti, le norme nel nostro Paese sono chiare e puniscono duramente chi ricorre al cosiddetto utero in affitto. Un giudice serio non potrà che respingere la futura richiesta di questa coppia vicentina" lo afferma in una nota Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale del Veneto, in merito alla presa di posizione di una coppia gay della provincia di Vicenza che ha avuto una figlia negli Stati Uniti da una madre surrogata. "Non solo hanno tolto a questa bimba la possibilità di avere una madre ma ora pretendono anche di far passare come normale la doppia paternità . Continueremo a lottare contro l'utero in affitto, i bambini non sono oggetti che si comprano, noi come Lega Nord continueremo a difendere i loro diritti".
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Una decisione che ha colto di sorpresa, quella della Corte d'Appello di Trento, che ha dato la possibilità a due uomini di essere considerati padri di due bambini nati all'estero grazie alla maternità surrogata. Si tratta de primo caso in Italia e immediatamente sono arrivate le dichiarazioni dei politici. "L'utero in affitto è reato - dice Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) - e il nostro ordinamento non prevede adozioni gay". Il segretario della Lega NordMatteo Salvini afferma: "No agli egoismi degli adulti sulla pelle dei bambini". Grande soddisfazione invece tra le associazioni per la tutela delle coppie gay: "Ci auguriamo che tutti i tribunali d'Italia seguano la stessa strada" ha dichiarato l'associazione Famiglie Arcobaleno.
"Quanto accaduto in centro storico è frutto della tolleranza dell'amministrazione Variati nei confronti dei nomadi: per noi non godono di alcun particolare diritto, Variati passi delle parole ai fatti". Questo il commento del segretario cittadino della Lega Nord di Vicenza Matteo Celebron, che interviene dopo la notizia dell'arresto di due nomadi accampate da tempo in città che, nel dicembre scorso, hanno aggredito una signora anziana strattonandola e derubandola del portafoglio. "Ci tengo a ringraziare - esordisce Celebron - la sezione della squadra mobile di Vicenza coordinata dal vice questore Davide Corazzini, che tempestivamente e puntualmente hanno assicurato alla giustizia due pericolosi predoni. D'altro canto però non posso non far notare l'inerzia dell'amministrazione cittadina nei confronti delle problematiche che riguardano i nomadi".
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