Archivio per tag: Istat
Categorie: Lavoro
Lettura dei dati Istat di giugno e posti di lavoro: chiaro e netto No al referendum costituzionale
Venerdi 29 Luglio 2016 alle 14:41
L'occupazione a giugno di quest'anno cresce. I nuovi dati ISTAT lo confermano. La notizia è data con ampio risalto dagli organi di informazione on-line. Ansa riporta: “Ancora in crescita gli occupati, +329 mila in un anno†e “Il tasso di disoccupazione dei giovani ai minimi dal 2012. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, a giugno prosegue la tendenza positiva già registrata nei tre mesi precedenti. Trainano gli indipendenti, mentre sono stabili i posti fissi.†Si vuole evidenziare come tutto vada bene e che, evidentemente, il jobs act è stato un successo. Quel successo sostenuto da Tito Boeri solo pochi giorni fa su dati INPS che, invece, riportavano qualcosa di molto diverso.
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Istat: pensioni comprimono altri aiuti. Quasi 1 famiglia su 6 vive senza redditi da lavoro
Venerdi 20 Maggio 2016 alle 12:28
Istat: spesa sociale inefficiente. Pensioni schiacciano altri aiuti, aumenta rischio povertÃ
Il sistema di protezione sociale italiano è tra quelli europei "uno dei meno efficaci". Lo rileva il Rapporto annuale Istat 2016, evidenziando come "la spesa pensionistica comprime il resto dei trasferimenti sociali", aumentando il rischio povertà . Nel 2014 il tasso delle persone a rischio si riduceva dopo il trasferimenti di 5,3 punti (dal 24,7% al 19,4%) a fronte di una riduzione media nell'Ue di 8,9 punti. Continua a leggere
Il sistema di protezione sociale italiano è tra quelli europei "uno dei meno efficaci". Lo rileva il Rapporto annuale Istat 2016, evidenziando come "la spesa pensionistica comprime il resto dei trasferimenti sociali", aumentando il rischio povertà . Nel 2014 il tasso delle persone a rischio si riduceva dopo il trasferimenti di 5,3 punti (dal 24,7% al 19,4%) a fronte di una riduzione media nell'Ue di 8,9 punti. Continua a leggere
Buon Primo Maggio a quelli che vivono del proprio lavoro: manca una forza politica per la loro "classe". Si potrebbe ricostruire il PCI
Domenica 1 Maggio 2016 alle 15:36
Oggi dovrebbe essere un giorno di festa ma le nuvole si stanno addensando e non solo all'orizzonte.
I giornali scrivono che gli occupati aumentano. Decine di migliaia solo nel mese di marzo. I dati ISTAT lo confermano (90.000 occupati in più rispetto a febbraio), ma se si fa riferimento ai due mesi precedenti si può notare come questo aumento che, secondo la propaganda di regime, dimostrerebbe lo "straordinario successo" del jobs act si riduca a una specie di stabilizzazione di una situazione grave che resta drammatica. A marzo gli occupati vengono stimati in 22.577.883 unità , mentre a gennaio erano 22.575.292 (meno di 3.000 in più); gli inattivi sono stimati a marzo in 13.951.037 unità ed erano a gennaio 13.930.730 (oltre 20.000 in più).
Continua a leggereIstat, retribuzioni +0,8%, minimo storico. Si allunga attesa rinnovo, a marzo quasi 2 anni
Giovedi 28 Aprile 2016 alle 18:04
Le retribuzioni contrattuali orarie aumentano 0,8% nel primo trimestre 2016 rispetto al periodo precedente, l'aumento più basso mai registrato dall'Istat dall'inizio delle serie storiche, nel 1982, 34 anni fa. E' quanto si apprende dall'istituto di statistica. Nel mese di marzo l'indice delle retribuzioni rimane fermo rispetto a febbraio e aumenta dello 0,8% nei confronti del 2015. In particolare vedono un incremento tendenziale dell'1% i dipendenti del settore privato (0,8% nell'industria e 1,2% nei servizi privati) e una variazione nulla quelli della pubblica amministrazione, a causa del blocco della contrattazione. L'attesa media per il rinnovo dei contratti calcolata sull'insieme dei dipendenti sfiora i due anni. A marzo 2016 raggiunge 23,6 mesi, il tempo massimo mai registrato dall'Istat dall'inizio delle serie storiche (nel 2005).
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Variati e Fassino a Torino firmano intesa nazionale tra ISTAT ed Enti locali
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 16:59
Provincia di Vicenza
La statistica potrà aiutare la pubblica amministrazione in questa nuova fase di rinnovamento, alla luce delle recenti riforme amministrative: condividere, associare e semplificare sono le parole chiave per arrivare all'utilizzo di dati nuovi e buoni, indispensabili alle nuove scelte politiche ed amministrative. Questo in sintesi il messaggio uscito dall'incontro oggi a Torino tra l'Unione delle Province italiane, l'ANCI associazione dei Comuni e delle Citta' Metropolitane italiane e l'Istat che hanno anche siglato un protocollo d'intesa per prevedere un lavoro unitario che valorizzi le esperienze già in corso, insieme alla messa in campo di risorse per avviare un nuovo corso nella statistica e progetti a livello locale, con la nascita di uffici in forma associata e la messa a fattor comune delle professionalita' presenti nei vari Enti locali. Continua a leggere
La statistica potrà aiutare la pubblica amministrazione in questa nuova fase di rinnovamento, alla luce delle recenti riforme amministrative: condividere, associare e semplificare sono le parole chiave per arrivare all'utilizzo di dati nuovi e buoni, indispensabili alle nuove scelte politiche ed amministrative. Questo in sintesi il messaggio uscito dall'incontro oggi a Torino tra l'Unione delle Province italiane, l'ANCI associazione dei Comuni e delle Citta' Metropolitane italiane e l'Istat che hanno anche siglato un protocollo d'intesa per prevedere un lavoro unitario che valorizzi le esperienze già in corso, insieme alla messa in campo di risorse per avviare un nuovo corso nella statistica e progetti a livello locale, con la nascita di uffici in forma associata e la messa a fattor comune delle professionalita' presenti nei vari Enti locali. Continua a leggere
Il lavoro, una situazione drammatica: meno occupati, più incidenti
Sabato 2 Aprile 2016 alle 15:36
Solo qualche settimana fa il governo e la maggior parte degli organi di informazione ci facevano sapere degli straordinari risultati delle "riforme" sul lavoro di Poletti e Renzi. Disoccupazione in calo, occupazione in crescita, grandi opportunità di lavoro. Un successo. I pochi che osavano porre alcuni interrogativi e, magari, interpretare con maggiore attenzione i dati divulgati dall'ISTAT (non così positivi come voleva la propaganda di regime) venivano definiti "gufi", menagrami anti-italiani. Tutto andava bene, anzi, meglio. Ed ecco che i dati diffusi dall'ISTAT e relativi a febbraio sono tutt'altro che positivi. Ci dicono che sono causa della diminuzione degli incentivi regalati alle imprese e che, cercando bene, qualche dato risulta positivo (il tasso della disoccupazione giovanile che è leggermente calato dello 0,2% ma che rimane sempre il più alto tra i paesi europei: 39,1%).
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Categorie: Banche
Prestiti: i primi dati di Istat portano il segno positivo, ma i vicentini forse sono al top della classifica per il flop delle loro azioni BPVi
Lunedi 7 Marzo 2016 alle 20:02
A far pensare che la crisi svanisca non sono i luoghi comuni, come i ristoranti sempre pieni, ma i dati dell'Istat che dichiarano che gli italiani hanno rotto gli indugi verso uan maggiore propensione alla spesa già durante il 2015, alzando anche la percentuale di richieste di credito, per lo più per beni durevoli. Gli ultimi tre mesi del 2015 sono stati, infatti, assieme ai primi mesi del 2016, i più profiqui in particolare per quanto riguarda i prestiti finalizzati.I dati nazionali che nel 2016 inziano con il segno positivo - +11,7% per la domanda di prestiti e +13,5% per l'importo medio richiesto, come documenta il sistema di informazioni creditizie Crif - si differenziano tra piccoli centri, dove le richieste sono più animate, e capoluoghi più vasti, dove le domande restano al di sotto della media.
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Alcuni dati sul Pil forniti in questi giorni: l'arte di dare i numeri
Sabato 5 Marzo 2016 alle 18:55
Il 12 febbraio di quest'anno l'ISTAT aveva diffuso la stima preliminare della crescita del PIL per il 2015. Era di uno 0,6%, inferiore allo 0,8% stimato da Renzi. Pochi giorni fa la stessa ISTAT rivedeva la stima del PIL 2015 dopo gli “aggiustamenti†relativi al 2014 e diffondeva il nuovo dato: la crescita per il 2015 era dello 0,8%, uguale a quella preannunciata da Renzi qualche settimana prima. A questo punto, il presidente del consiglio si lasciava andare a dichiarazioni entusiastiche del tipo «I numeri dimostrano che l'Italia è tornata.
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Dati e riflessioni su lavoro e occupazione: smentiti i "depliant" con i quali il governo Renzi vuole farci "addormentare"
Domenica 21 Febbraio 2016 alle 22:13
Il 19 febbraio il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha diffuso una serie di "slide" dal titolo "Una squadra al lavoro con l'obiettivo di fare buone cose per il nostro paese". È la solita propaganda governativa, in linea con quella di Matteo Renzi. Una serie di "locandine" che dovrebbero spiegare le cose fatte mese per mese e i risultati ottenuti ma che, tra una foto e l'altra del ministro Poletti e qualche informazione in stile "post-it", tenta di fornire una fotografia confusamente positiva di quanto realizzato.
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La propaganda di Renzi: torna l'Istituto Luce. Le slide "vendono il prodotto" su lavoro, PIL e investimenti stranieri in Italia
Sabato 13 Febbraio 2016 alle 23:54
In questi giorni Matteo Renzi ha diffuso un video* che celebra i 24 mesi del suo governo. È qualcosa di molto simile a quelli che l'Istituto Luce diffondeva durante il ventennio fascista. Manca, certo, la voce narrante tipica dell'epoca, il fez e le immagini in bianco-nero, inoltre la musica che accompagna il nuovo video del "capo" è certamente accattivante, ma la propaganda dei 3 minuti scarsi del video è assolutamente comparabile. La segreteria di Renzi, in un messaggio via internet, ha inoltre chiesto di far girare "su Facebook, su Twitter, via email agli amici" alcune "slide" che dimostrerebbero la "quantità impressionante" delle riforme realizzate.
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