Lavoro: un declino inarrestabile e i “favolosi risultati” del capitalismo trionfante
Sabato 4 Marzo 2017 alle 21:21
Da metà 2008 a oggi si sono susseguiti, nel nostro paese, governi di centrodestra, tecnici, di grandi intese, a maggioranza PD. Quelli che si sono succeduti in questi anni sono comunque governi che hanno fatto gli interessi del capitale e che hanno messo in pratica quanto veniva loro “suggerito†dalla UE e dai grandi potentati economico-finanziari nazionali e globali. La corruzione, intanto, dilaga a qualsiasi livello. Talmente tanto che è diventata qualcosa di normale e ovvio. Gli scandali delle banche hanno evidenziato l'assoluta mancanza di regole e controlli che garantiscano i cittadini. Le privatizzazioni dei servizi, dei beni collettivi e dei settori produttivi strategici hanno aumentato la crisi. La cancellazione del finanziamento pubblico dei partiti e la sua sostituzione con le “elargizioni volontarie†ha portato a una progressiva privatizzazione della politica, al suo controllo da parte di chi detiene la ricchezza del paese e la trasformazione di fatto dei partiti in comitati d’affari.
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Rilevazione dei prezzi al consumo, i vicentini spendono per ristoranti e vacanze
Martedi 28 Febbraio 2017 alle 16:11
Nel mese di Febbraio 2017 l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) nel comune diVicenza ha registrato una variazione di +0.3% rispetto al mese precedente e di +1.1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. I dati devono essere considerati provvisori in attesa della diffusione dei dati definitivi da parte dell'ISTAT. Da quanto emerge si nota che i vicentini spendono per pacchetti vacanza, servizi medici, carburanti, tabacchi e anche per nel settore della gioielleria. In aumento anche la spesa per pranzi e/o cene al ristorante e qualche caffè al bar. In calo invece gli acquisti di biciclette, libri, abbigliamento e anche il per il vino si spende meno. Continua a leggere
L'Italia del lavoro, Giorgio Langella e Dennis Klapvijk: è in forte difficoltà e si muore per infortuni
Mercoledi 1 Febbraio 2017 alle 22:19
di Giorgio Langella e Dennis Klapvijk (PCI e FGCI del Veneto)
I dati più recenti continuano a raccontarci l'Italia del lavoro in forte difficoltà . È evidente che le soluzioni adottate e i correttivi proposti da chi è al governo del paese non risolvono il problema e che è assente una seria pianificazione di quanto è necessario fare. A dicembre 2016 il tasso di disoccupazione totale è, secondo le stime fornite dall'ISTAT, "stabile" al 12% (quello giovanile risulta in crescita e raggiunge il 40,1%). I disoccupati ammontano a oltre 3,1 milioni di unità . Negli ultimi 12 mesi, per ogni classe di età , i disoccupati sono in crescita.
Continua a leggereLavoro: Bolzano top per occupazione (71,4%). Report consulenti lavoro, a Trieste mercato più efficiente
Venerdi 6 Gennaio 2017 alle 11:24
(ANSA) - ROMA, 06 GEN - Vibo Valentia è la provincia italiana con il tasso di occupazione più basso (appena il 35,8% nella fascia tra i 15 e i 64 anni) mentre Bolzano si conferma quella con il tasso più alto (71,4%); Prato la provincia con la percentuale più alta di residenti immigrati (20%) mentre Crotone registra il più alto tasso di disoccupazione in generale (32,2%, quasi il triplo della media italiana) e Cosenza il più alto per la disoccupazione giovanile femminile (84,4%): sono alcuni dei dati contenuti in un Report della Fondazione studi dei consulenti del lavoro che ha elaborato dati Istat sul 2015. I consulenti del lavoro fanno un focus sul lavoro immigrato nelle grandi città sottolineando come il tasso d'occupazione degli stranieri (66,6%) sia mediamente (nei 13 grandi comuni considerati) superiore di 9 punti rispetto a quello degli italiani (57,4%). Il divario è particolarmente rilevante a Napoli con un tasso di occupazione degli stranieri (58,3%) di quasi 24 punti superiore a quello degli italiani nel comune (34,8%).
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Dati Istat, Sergio Berlato: rischio povertà
Martedi 6 Dicembre 2016 alle 17:15
Il Consigliere regionale del Veneto e Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – AN – MCR Sergio Berlato commenta i dati diramati dall’Istat L’Istat ha certificato che le persone a rischio povertà o esclusione sociale sono sensibilmente aumentate nel corso del 2015. Mentre il dimissionario Renzi vedeva “luci fuori dal tunnel†e ci raccontava della creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro, rivelatisi poi contratti precari o prestazioni pagate con i voucher, i poveri in Italia hanno continuato ad aumentare. Siamo lontanissimi dagli obiettivi prefissati dalla “Strategia europea 2020â€. Continua a leggere
Disoccupazione ad ottobre: solita, continua, altalena
Lunedi 5 Dicembre 2016 alle 15:51
È la solita, continua, altalena tra qualche decimale in più o in meno rispetto al mese precedente. Infatti in ottobre gli occupati vengono stimati in 22.753.000 circa (-30.000 rispetto a settembre), i disoccupati sono stimati in 2.989.000 circa (-37.000 rispetto a settembre), la stima degli inattivi è di 13.642.000 circa (+81.000 rispetto a settembre). Sono variazioni minime che sembrano indicare una sostanziale staticità del mercato del lavoro. Fotografia di un paese fermo, con poche prospettive, con un'assenza preoccupante di un piano industriale che possa dare speranza di una prospettiva di piena occupazione.
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Dati Istat e Inps, Pci e Fgci Veneto: difendere e attuare la Costituzione del '48
Domenica 6 Novembre 2016 alle 23:51
La nota congiunta di Giorgio Langella (PCI Veneto) e Dennis Vincent Klapwijk (FGCI Veneto)
I dati diffusi dal'ISTAT mostrano, rispetto all'inizio del 2016, un aumento della disoccupazione (+46 mila unità ), una diminuzione degli inattivi (-443 mila), un aumento degli occupati (+301 mila). Un grande risultato della politica di Renzi? Non proprio, perché, al di là della quantità , si dovrebbe esaminare soprattutto la qualità del lavoro oggi in Italia considerando assieme a queste stime i dati forniti dall'INPS relativi al numero di voucher (nuova frontiera di un precariato “estremo†ai limiti dello schiavismo), alle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato, ai licenziamenti che ci sono stati nel 2016. Continua a leggereSono di più gli emigrati italiani degli immigrati stranieri. E per i vicentini non è difficile trovare il proprio cognome all'estero
Domenica 30 Ottobre 2016 alle 21:39
È stato recentemente divulgato il Dossier statistico immigrazione 2016, realizzato dal Centro studi Idos in collaborazione con la rivista Confronti e l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni. Nel 2015, stando ai dati ISTAT, gli stranieri residenti in Italia sarebbero 5 milioni, mentre gli italiani residenti all'estero sarebbero 5 milioni e 200 mila. Il sorpasso, che non si registrava da molti anni, sarebbe avvenuto proprio nel 2015; l'anno precedente, infatti, la bilancia tra immigrati ed emigrati era in sostanziale equilibrio. E nel Vicentino? Sempre secondo i dati forniti da ISTAT ed elaborati da Tuttitalia, i cittadini stranieri residenti nella provincia vicentina sarebbero stati 92.156 al 1° gennaio 2015, una cifra corrispondente al 10,6% della popolazione totale. Per quanto riguarda i vicentini emigrati, invece, i dati sono più difficili da reperire.
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Istat: meno giovani a casa, -22,3% senza scuola né lavoro, cresce occupazione
Lunedi 12 Settembre 2016 alle 11:05
Scendono al 22,3% nel secondo trimestre 2016 i ragazzi che non sono impegnati né a scuola né a lavoro, i Neet (Not in Education, Employment or Training), che erano al 25% nel secondo trimestre 2013. Secondo l'Istat sono scesi di 252 mila unità in un anno. Nei secondi trimestri l'incidenza dei Neet, cresciuta dall'inizio della crisi fino al 2013 (dal 17,7% del secondo trimestre 2008 al 25% del secondo 2013), è rimasta stabile tra il 2014 e il 2015, per poi scendere al 22,3% nel secondo trimestre 2016. L'istituto di statistica precisa inoltre che sempre nel secondo trimestre 2016 l'occupazione complessiva cresce dello +0,8% (189 mila unità ) rispetto ai tre mesi precedenti, con una dinamica positiva che, con diversa intensità , riguarda tutte le tipologie.
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Dati Istat negativi, Pci Vicenza: disonestà intellettuale e politica del governo
Mercoledi 31 Agosto 2016 alle 22:10
Riceviamo da Giorgio Langella, Segretario PCI Vicenza, e pubblichiamo
Sono stati diffusi oggi dall'ISTAT i dati di luglio sulla situazione del lavoro. A luglio 2016, la forza lavoro (occupati + disoccupati) è stimata in 25.708.761 unità ( a giugno la stima era di 25.810.766 unità ). Gli occupati sono in calo e passano dai 22.828.018 di giugno ai 22.765.158 (-62.860 unità ). Anche i disoccupati sono in calo in quanto in giugno erano 2.982.748 e in luglio sono stimati in 2.943.603 (-39.145 unità ). Questo unico dato positivo viene cancellato dalla crescita degli inattivi dai 13.610.006 di giugno ai 13.663.098 di luglio (+53.092 unità ).
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