Archivio per tag: il Fatto Quotidiano

Categorie: trasporti

Desolazione e licenziamenti negli aeroporti di Brescia e Verona comprati dal gestore del Marco Polo di Venezia. Per il ministro Graziano Delrio la situazione non è problematica

Mercoledi 25 Maggio 2016 alle 08:41
ArticleImage Si può fare. Si possono comprare senza gara e con poca spesa gli aeroporti concorrenti, lasciarli deperire lesinando gli investimenti, licenziare i dipendenti e trasferire indisturbati i voli nello scalo che si vuole privilegiare. Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, non ci vede niente di male: rispondendo a un’interrogazione sugli scali di Brescia, Verona e Venezia con quest’ultimo nella parte del leone a scapito degli altri due, dice che secondo lui la vicenda non fa una grinza, adagiandosi così comodamente nel solco tracciato dal suo predecessore, il ciellino Maurizio Lupi.

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Categorie: Banche

Atlante e la "fortuna" della Banca Popolare di Vicenza: senza la crisi di Unicredit non sarebbe nato, paga Federico Ghizzoni

Mercoledi 25 Maggio 2016 alle 07:18
ArticleImage «L'uscita. Il capo della seconda banca italiana rimette il suo mandato. Pesa la maldestra operazione veneta, ma anche le difficoltà del gruppo. Scelte sbagliate ereditate dall'espansione dell'era profumo». In quessto sommario dell'interessante articolo di Stefano Feltri e Salvatore Gaziano sul Il Fatto Quotidiano è sintetizzata l'ipotesi sommessamente avanzata su questo mezzo: il Fondo Atlante è stato messo su, in fretta e furia, dal sistema Italia (leggasi Governo e vertici finanziari) non per salvare la Banca Popolare di Vicenza, che altrimenti sarebbe stata lasciata al suo destino o a una fine peggiore dell'attuale, ma per evitare che nel gorgo finisse Unicredit, che ha usato la "leva" del possibile default (ora lo chiamano "risoluzione") della BPVi per convincere chi di dovere al grande passo.

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Categorie: Banche

Ad Ghizzoni e Unicredit penalizzati dal caso BPVi: il primo lascia, la banca cerca 7 miliardi

Giovedi 19 Maggio 2016 alle 09:02
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La corsa di Federico Ghizzoni alla guida di Unicredit è al capolinea. Come anticipato dal Fatto martedì, l’amministratore delegato lascerà il suo posto. Fonti qualificate spiegano che l’accordo tra i soci è che l’operazione si dovrà chiudere entro una settimana. Un nuovo incontro tra gli azionisti è previsto a breve. Il fermento. L’operazione avrebbe effetti sull’intero settore, chiamato a breve a diverse ricapitalizzazioni. Tempi strettissimi, dunque.

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Il vicentino Paolo Scaroni favorito nella corsa al vertice dell'Ilva

Mercoledi 18 Maggio 2016 alle 07:39
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Lo Stato italiano non ha protetto la vita e la salute di 182 cittadini di Taranto dalle emissioni nocive dello stabilimento siderurgico Ilva. È l’accusa per la quale la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha messo formalmente sotto processo l’Italia ritenendo che vi siano i presupposti per aprire un procedimento contro Roma. In due distinti ricorsi presentati tra il 2013 e il 2015, i cittadini che vivono a Taranto e nei Comuni limitrofi, guidati da Lina Ambrogi Melle, ambientalista appena entrata nel Consiglio comunale ionico, si sono rivolti alla Corte europea per denunciare l’atteggiamento delle autorità statali, regionali e locali colpevoli di non aver adottato misure idonee a combattere l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque provocato dallo stabilimento siderurgico, ma anche di aver varato una serie di decreti cosiddetti “salva Ilva” con l’obiettivo di permettere alla fabbrica di continuare a produrre e quindi a inquinare addirittura sotto la gestione dello Stato.

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Categorie: Informazione, Banche

Le banche "catturano" i giornali: Luigi Zingales sulla copertura mediatica della riforma delle banche popolari e il fondo Atlante

Martedi 17 Maggio 2016 alle 08:19
ArticleImage Gli inglesi la chiamano regulatory capture, la “cattura del regolatore”: il fenomeno – studiato dagli economisti – delle authority di controllo che finiscono per fare gli interessi dei controllati. “Ce n’è però un altro, ugualmente preoccupante, che io chiamo la ‘cattura dei media’, di cui però non si interessa nessuno, ed è un grave errore perché ha un rilievo enorme”. Luigi Zingales è un economista di fama: ex cda di Eni e Telecom, insegna a Chicago ma è anche editorialista per il Sole 24 Ore e L’Espresso. Per valutare l’entità del problema ha realizzato un piccolo studio. Premessa: “Alcuni studiosi, come Noam Chomsky – spiega – vedono i media come meri strumenti di propaganda degli interessi economici.

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I segreti di Flavio Tosi, della moglie Stefania Villanova e dell'assessore Enrico Toffali: li svela Marco Lillo de Il Fatto Quotidiano in "Il potere dei segreti"

Venerdi 13 Maggio 2016 alle 09:59
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Il 17 aprile 2012, a pochi mesi dalle elezioni, Stefania Villanova - moglie di Flavio Tosi, ora separata dal sindaco - è protagonista di una scenata memorabile. All’una di notte si piazza davanti alla villetta dove vive Tosi e, grazie a un investigatore munito di telecamera, filma l’uscita di una ragazza, molto nota a Verona, che lei presume sia l’amante del marito. Quando questa esce dal garage in auto in compagnia di un’altra donna, Stefania la blocca, la costringe ad abbassare il finestrino e la insulta. Il sindaco se ne sta rintanato nell’abitazione, evitando accuratamente di essere coinvolto in quella piazzata. Stefania, furiosa, entra allora nel villino e continua a registrare all’insaputa del sindaco i suoi animati colloqui.

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Categorie: Banche

BPVi non riesce a sbarcare in Borsa e ora tocca a Veneto Banca che continua a "litigare" per il nuovo Cda

Mercoledi 4 Maggio 2016 alle 09:25
ArticleImage C'è da aver paura, ma sul serio. I sinistri scricchiolii provenienti da Vicenza potrebbero annunciare un terremoto bancario più disastroso di quello del 22 novembre scorso, quando governo e Bankitalia hanno salvato (tra molte virgolette) Banca Marche, Etruria, Cassa Ferrara e Carichieti. È il terrore che ieri ha travolto la Borsa di Milano, trascinata al peggior risultato europeo di giornata dalla frana di tutti i maggiori titoli bancari, a partire da Mps (-7,5 percento) Banco popolare (-7,1) e Ubi (-5,1). Il punto di svolta è la decisione di Borsa Italiana di bloccare la quotazione della Popolare di Vicenza (Bpvi). Una presa d’atto: l’aumento di capitale da 1,5 miliardi necessario per rianimare la banca distrutta dal padre-padrone Gianni Zonin è stato sottoscritto solo dal fondo Atlante, costituito in tutta fretta da banche, fondazioni bancarie e Cassa Depositi e Prestiti.

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Categorie: Banche

Borsa Italiana nega lo sbarco in Piazza Affari di BPVi. Atlante non basta per salvarla

Martedi 3 Maggio 2016 alle 09:28
ArticleImage La Banca popolare di Vicenza non sarà quotata. Con uno stringato comunicato, ieri Borsa Italiana ha negato lo sbarco a Piazza Affari all’istituto guidato da Francesco Iorio con un giudizio lapidario: “Non sussistono i presupposti per garantire il regolare funzionamento del mercato”. La decisione era nell’aria, nonostante le rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi: troppo deludente l’esito dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi appena concluso. Alla fine dell’operazione, il fondo “salva banche” Atlante (partecipato da banche, assicurazioni, fondazioni e Cassa depositi e prestiti) sarebbe stato di fatto l’unico socio, con il 91,72% delle azioni. Un’anomalia per una società intenzionata a quotarsi.

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Categorie: Banche

"Atlante" spende il 30% dei suoi solo 4,2 mld in BPVi: rimarrà poco per altri istituti e NPL

Sabato 30 Aprile 2016 alle 11:18
ArticleImage "Atlante" spende il 30% dei suoi soldi in Popolare Vicenza. 1,3 miliardi sui 4,2 totali del fondo salva-banche. Va quasi deserto l'aumento di capitale per evitare il crac: ora c'è veneto banca, agli altri (da MPS in giù) resta poco

di Marco Palombi, da Il Fatto Quotidiano

Il Fondo Atlante forse dovevano chiamarlo Nino: invece delle spalle larghe del gigante reggitore, infatti, sembra avere quelle strette del calciatore di Francesco De Gregori. I numeri ufficiali sono stati diffusi ieri da presidente e ad del gestore, Quaestio capital management, Alessandro Penati e Paolo Petrignani, giusto poche ore prima che si scoprisse che per l'aumento di capitale di Popolare di Vicenza "l'inoptato" - le azioni che nessuno ha sottoscritto - superava il 90%. Quelle se le prende Atlante: per le regole di ingaggio non poteva salire oltre il 75%, se non in caso di estrema necessità e qui, ha spiegato Penati, "c'era il rischio di bail in".

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Categorie: Banche

Acquisto di Etruria da parte di BPVi, Visco, governatore della Banca d'Italia, lo consigliò e ora è sempre meno difendibile

Mercoledi 27 Aprile 2016 alle 09:34
ArticleImage l precipizio della Banca popolare di Vicenza (Bpvi) –le cui azioni sono passate in un anno dal valore presunto di 62,5 euro a quello certo di 10 centesimi, con la cancellazione di oltre 6 miliardi di euro che i 119 mila soci credevano di avere in tasca – sta mettendo nei guai Ignazio Visco. Gli errori della vigilanza di Bankitalia diventano sempre meno difendibili di fronte alla cruda realtà dei fatti. Il 19 aprile scorso, al Senato, il governatore ha dato la dimostrazione scientifica di un caos sempre meno governabile. A proposito di Banca Etruria, ha accusato il cda della banca di Arezzo che, nel 2014, “rifiutò di considerare l’unica offerta di integrazione ufficiale, avanzata autonomamente dalla Popolare di Vicenza”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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