Archivio per tag: Il Corriere della Sera
A capo (I)chino
Giovedi 26 Gennaio 2012 alle 23:32Riceviamo da Giorgio Langella, Segretario provinciale PdCI FdS, e pubblichiamo.
Ma che gusto avrà provato il senatore Pietro Ichino quando ha scritto la lettera a Il Corriere della Sera sulla "bellezza" della fabbrica Fiat di Pomigliano? Siamo di fronte a un vero e proprio panegirico di un servitore fedele verso il suo padrone. A Pomigliano tutto è fantastico. Sembra la "Fabbrica di cioccolato" immaginata da Roald Dahl.
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Categorie: Informazione
Non si può vietare l'odio
Mercoledi 21 Dicembre 2011 alle 16:14
«I siti web che pubblicano liste xenofobe e razziste non possono essere bloccati... Ma non c'è nulla da fare. Perchè, spiegano al Viminale, servirebbe una nuova legge» che usi procedure di censura simili a quelle previste per chi visita siti pedo-porno. Così scrive Fiorenza Sarzanini, bravissima cronista di giudiziaria, sul Corsera di mercoledì 21 dicembre a pagina 24, quando le eco dei fatti di Firenze sono ancora forti, citando il pensiero di una o più fonti del Viminale.
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Categorie: Politica, Informazione
Italia, un paese a sovranità limitata
Lunedi 3 Ottobre 2011 alle 01:15
La notizia, come pure la sensazione, non è certo nuova. Che l'Italia con le sue pessime scelte e, peggio, con le sue "non scelte", abbia perso gran parte della sua capacità di "intendere e volere", in una parola la sua "sovranità ", solo un mulo può dare a intendere di non saperlo. O di non capirlo. A dissipare ogni residuo e incosciente dubbio c'è la lettera inviata il 5 agosto dalla Bce a firma Jean-Claude Trichet e Mario Draghi a chi ci governa. La missiva che "ci detta" i provvedimenti da prendere per salvarci dal baratro è stata pubblicata il 29 settembre. Da chi? Dalla bolscevica e nemica La Repubblica? No. No da Il Corriere della Sera (clicca qui) ai cui vertici tramite Mediobanca siede anche la famiglia Berlusconi. Mediobanca, infatti, ha una partecipazione del 14,2 per cento in RCS, l'editore del prestigioso e "moderato" quotidiano milanese, e Berlusconi ha potere di voto per una quota del 5.4 % in Mediobanca, in parte tramite Banca Mediolanum ed in parte a titolo personale. Senza contare che nel consiglio di Amministrazione di Mediobanca siede... sua figlia Marina.
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Categorie: Informazione
Ciudad Juàrez: donne vittime, madri e sicarie. Messico: "lontano da Dio, ma vicino agli Usa"
Martedi 16 Agosto 2011 alle 04:46
Di Ettore Mo, Il Corriere della Sera del 15 agosto 2011
Nella città dei «femminicidi» molte «chicas» hanno preso le armi.
Ciudad Juárez (Messico) - Al cimitero di San Rafael, a pochi chilometri da Ciudad Juárez (città di confine con gli Stati Uniti, un milione e 300 mila abitanti) sono sepolti i cadaveri di 36 donne - diciotto delle quali mai identificate - e 19 bambini, tutti vittime della guerra del narcotraffico. Continua a leggere
Nella città dei «femminicidi» molte «chicas» hanno preso le armi.
Ciudad Juárez (Messico) - Al cimitero di San Rafael, a pochi chilometri da Ciudad Juárez (città di confine con gli Stati Uniti, un milione e 300 mila abitanti) sono sepolti i cadaveri di 36 donne - diciotto delle quali mai identificate - e 19 bambini, tutti vittime della guerra del narcotraffico. Continua a leggere
Categorie: Politica
La scollatura nel CorSera segno di tensioni ai piani alti del sistema economico italiano
Sabato 13 Agosto 2011 alle 03:17
Sulla scorta di quanto spiegato da Mucchetti è da cogliere la inconsueta (strana?) scollatura nel Corsera. Le "grandi" firme, eccetto Mucchetti sono tutte pro establishment, mentre le analisi dei cronisti e lo stesso Mucchetti si stanno spostando verso una critica radicale al sistema. E' il segno evidente di tensioni anche ai piani alti del sistema economico italiano perchè questa volta saranno anche molti big a pagare salato. Almeno credo.
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Categorie: Politica, Fisco
L'imposta patrimoniale è spesso un espediente demagogico
Sabato 13 Agosto 2011 alle 03:15
Da Il Corriere della Sera, risposta del direttore Ferruccio De Bortoli a Massimo Muchetti
Caro Massimo, accade raramente, ma questa volta non sono d'accordo con te e con i commentatori da te citati che il Corriere ha ospitato in questi mesi. È giusto che chi ha di più paghi di più. Non sono mai stato un amante della «flat tax», la tassa uguale per tutti. Il principio costituzionale della progressività delle imposte ha solide radici nella storia del diritto e nelle fondamenta dell'economia sociale di mercato. Continua a leggere
Caro Massimo, accade raramente, ma questa volta non sono d'accordo con te e con i commentatori da te citati che il Corriere ha ospitato in questi mesi. È giusto che chi ha di più paghi di più. Non sono mai stato un amante della «flat tax», la tassa uguale per tutti. Il principio costituzionale della progressività delle imposte ha solide radici nella storia del diritto e nelle fondamenta dell'economia sociale di mercato. Continua a leggere
Categorie: Politica, Fisco
La patrimoniale ci consentirà di ridurre subito il debito
Sabato 13 Agosto 2011 alle 02:44
Da Il Corriere della Sera di venerdì 12 agosto, pubblichiamo la "Lettera" di Massimo Mucchetti (ex vicedirettore de L'Espresso e oggi vicedirettore ad personam de Il Corriere della Sera) al direttore Ferruccio De Bortoli, di cui a seguire, per correttezza e specifico spessore, pubblichiamo la "risposta"). L'intervento di Mucchetti, secondo noi, però, "fissa" il succo della crisi, che in realtà è premeditata, ed è scritto con una profondità e una chiarezza uniche. Eccolo:
Caro direttore, temo che i meri appelli alla crescita sottovalutino i rischi per l'economia e la democrazia impliciti nel debito pubblico italiano. Da tutti i punti di vista. Sul piano patrimoniale, il governo Berlusconi ha fatto credere che la ricchezza finanziaria e immobiliare del settore privato costituisse una garanzia di fronte ai creditori del settore pubblico. Dimenticava che le garanzie sono tali se firmate dai garanti, e qui di firme non se ne sono viste. Continua a leggere
Caro direttore, temo che i meri appelli alla crescita sottovalutino i rischi per l'economia e la democrazia impliciti nel debito pubblico italiano. Da tutti i punti di vista. Sul piano patrimoniale, il governo Berlusconi ha fatto credere che la ricchezza finanziaria e immobiliare del settore privato costituisse una garanzia di fronte ai creditori del settore pubblico. Dimenticava che le garanzie sono tali se firmate dai garanti, e qui di firme non se ne sono viste. Continua a leggere
Categorie: Informazione, Banche
Amenduni: a Trieste Geronzi senza Generali. Qui Dal Lago senza giornale: parola di Giulio
Giovedi 7 Aprile 2011 alle 00:34
La famiglia Amenduni ha vissuto ieri, mercoledì, un'altra giornata di gloria nella grande finanza, in cui ha pesato, e non poco, nelle dimissioni odierne, una vera Caporetto, di Cesare Geronzi da presidente delle Generali. E questo grazie all'oltre 4% della compagnia triestina, al centro degli equilibri economico finanziari dell'Italia, posseduto direttamente o custodito nella cassaforte della partecipata Ferak, in cui gli Amenduni sono soci di riferimento insieme alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino, che vuol dire partecipazioni di peso nel gruppo Intesa San Paolo e nella Unicredit.
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Amenduni sgambetta Geronzi?
Mercoledi 30 Marzo 2011 alle 20:45
La famiglia Amenduni è nota ai più a Vicenza per il gruppo Valbruna, ma è ben più potente per le sue attività immobiliari non certo locali e perché in possesso di varie partecipazioni importanti tra cui quelle nella BpVi. Ma la potenza reale della famiglia (nella foto VicenzaPiù il fondatore Nicola con la giornalista di Tva Elisa Santucci in occasione di una manifestazione di beneficenza, n.d.r.) si materializza nella sua partecipazione di riferimento (con un "maestoso" 4% complessivo) nelle Generali, direttamente e tramite la Ferak . E in questo ruolo gli Amenduni stanno interpretando un ruolo centrale nella complessa partita che si sta giocando nella compagnia triestina.
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Categorie: Politica
Parolin: Calearo, scelta sbagliata. Chi ha sbagliato, fuori!
Martedi 11 Gennaio 2011 alle 23:47
Luciato Parolin, Partito Democratico - Molti iscritti al Partito Democratico, sono arrabbiati per le scelte romane del Partito, sintetizzate dalla vignetta del Corriere.
Noi democratici vogliamo la preferenza! Vogliamo scegliere NOI i nostri rappresentanti sul territorio. Basta liste bloccate. Basta errori di valutazione. Basta inserire in lista .....illustri personaggi.
Tutta la buona volontà degli attivisti fa a finire in fumo. Ecco cosa succede quando si fanno delle scelte sbagliate. Chi sbaglia, in questo modo, dovrebbe avere il coraggio di andarsene. Continua a leggere
Noi democratici vogliamo la preferenza! Vogliamo scegliere NOI i nostri rappresentanti sul territorio. Basta liste bloccate. Basta errori di valutazione. Basta inserire in lista .....illustri personaggi.
Tutta la buona volontà degli attivisti fa a finire in fumo. Ecco cosa succede quando si fanno delle scelte sbagliate. Chi sbaglia, in questo modo, dovrebbe avere il coraggio di andarsene. Continua a leggere