Archivio per tag: Il Corriere del Veneto

Categorie: Politica, Economia&Aziende

I «sassi» di Matera e quelli veneti: cambiati gli attori, dai politici di ieri ai «produttori» di oggi, il prodotto non cambia

Sabato 10 Settembre 2016 alle 11:58
ArticleImage I «sassi» di matera (e i nostri)
di Gigi Copiello, da Il Corriere del Veneto

Vacanze a Matera. Toccherà a lei essere la «Capitale europea della cultura 2019». Mica a noi (già clamorosamente bocciati con la candidatura Venezia a vantaggio dei lucani). E Matera farà dei «sassi» - cioè il corpo architettonico e urbanistico di quel bellissimo centro storico - il palcoscenico di tutte quelle iniziative. «Sassi» che stanno tornando intriganti e splendenti, quasi per dimenticare di essere stati dolenti. Ma Matera mostra anche altri sassi: quelli che scendono dalla città, travi e piloni in cemento, fino ad una galleria e poi di nuovo travi e piloni in cemento. Ossia: 25 chilometri di tracciato ferroviario, di cui 11 in galleria e 14 in cavalcavia, per arrivare a una stazione nuova di zecca. Da cui non partirà mai alcun treno: il buco della galleria è pieno di gas, il viadotto in ferro (giusto davanti alla «cripta del peccato originale»: dipinti che tolgono il fiato) il viadotto di ferro si è «seduto» quando è stato appoggiato, mancano poi armamento ed elettrificazione.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Veneto Banca taglia e chiede dimissioni Cda BIM. Ma BPVi cosa fa con costi Uffici stampa, Mini e privilegi di Iorio e con Marino Breganze e uomini di Zonin nei Cda di Banca Nuova e Fondazione Roi? E Achille Variati rimane muto

Domenica 21 Agosto 2016 alle 11:01
ArticleImage

La Banca Popolare di Vicenza non risponde ancora (forse sono tutti in ferie?) alle nostre domande sulle spese legate ad addirittura tre "organi di comunicazione" (Giampiero Beltotto portavoce consulente a partita Iva, vari dipendenti interni  e agenzia esterna Image Bulding) fatti pagare ad Atlante 1 da Gianni Mion, Salvatore Bragantini & c., sulla doppia auto e sulle spese di ristrutturazione dell'appartamento dell'ad Francesco Iorio, impoverito da quando ha dovuto rinunciare alla buonuscita milionaria dopo aver incassato una buona entrata da 1,8 milioni di euro. E i "comunicatori multipli" della BPVi non hanno avuto ancora mandato per rispondere alle altre nostre domande nè sulla permanenza di Marino Breganze ai vertici col resto del vecchio Cda monco solo di Zonin della disastrata Fondazione Roi (su cui nulla dice neanche Achille Variati nella foto tra Breganze e Zonin sui quali mai si è espresso con coraggio), ma soprattutto alla presidenza di Banca Nuova.

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Categorie: Politica, Economia&Aziende, Giudiziaria

La cricca dal Mose: dalla Pedemontana all'Alta Velocità, dal Passante alla Brescia - Padova e tutto il resto... W questo Veneto?

Venerdi 19 Agosto 2016 alle 09:17
ArticleImage di Marco Bonet Davide Tamiello, da Il Corriere del Veneto
Valdastico Nord, Nogara-Mare, Passante, SR 10, Via del Mare, A4, Gra di Padova, tangenziali venete, Valsugana. Ma anche Alta Velocità, Porto, sublagunare. E, ovviamente, la Pedemontana. Non c'è Grande Opera, tra quelle in via di costruzione, progettazione, elucubrazione in Veneto, che non si ritrovi nelle diecimila e più pagine di intercettazioni raccolte tra il 2010 e il 2013 dalla Guardia di finanza nell'ambito delle indagini sul Mose, e tutte, ma proprio tutte, interessavano all'ex presidente di Mantovani Piergiorgio Baita. Ora, Mantovani era (è) un'impresa di costruzioni, sicché quello è il business, però sorprende come Baita, non a caso definito «abilissimo» dai suoi stessi detrattori, fosse in grado di giocare (e spesso vincere) su più tavoli contemporaneamente, in una girandola di telefonate e un muovere di pedine da capogiro.

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Categorie: Politica

Baita, la cena da 150 mila euro e quella lite tra Galan e Destro a casa Zonin

Giovedi 18 Agosto 2016 alle 09:55
ArticleImage di Marco Bonet, da Il Corriere del Veneto
Tutti a cena da Giancarlo Galan. Ma Piergiorgio Baita non è tra gli invitati. E si preoccupa. «Perché?», chiede al telefono a Romeo Chiarotto. Il patron della Mantovani a Villa Rodella ci sarà e con lui buona parte del gotha industriale del Veneto. Perché Baita (e Mazzacurati) invece no? Siamo nel dicembre del 2011, il governo Berlusconi è caduto un mese prima e l'ex presidente della Regione, che in quel governo sedeva come ministro della Cultura, «è disoccupato» sibila Baita a Mazzacurati. «Hai notizie della cena di ieri sera?» chiede Baita a Claudia Minutillo, l'ex segretaria di Galan assurta proprio con Baita a nuova vita come imprenditrice nel campo delle infrastrutture: «No». «Galan mi ha chiamato due volte, erano le 22, ma io non gli ho risposto» sbotta Baita che poi chiede a Minutillo di informarsi se a Villa Rodella ci fossero il presidente di Save Enrico Marchi e l'ex presidente della Provincia di Padova (ora sottosegretario all'Ambiente) Barbara Degani.

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Categorie: Economia&Aziende

Vincenzo Consoli povero come Gianni Zonin, Il Corriere del Veneto: nei suoi conti solo 30.000 euro, alla moglie sequestrati oltre 4 milioni

Sabato 6 Agosto 2016 alle 10:28
ArticleImage «A Vincenzo non sono rimasti neppure i soldi per comprarsi il latte». La battuta è di un amico della famiglia Consoli ma rende l'idea. Il messaggio che viene fatto filtrare dalla villa di Vicenza - dove da martedì l'ex direttore generale di Veneto Banca è rinchiuso ai domiciliari - con il passare dei giorni si fa sempre più chiaro: dopo la caduta, il re è stato spogliato di tutto, non resta più nulla da sequestrare.

L'hanno chiarito, in serata, anche i suoi avvocati con una breve nota: «Il ragionier Consoli comunica di avere due soli conti correnti e deposito titoli: uno in Veneto Banca e un secondo in Banco Popolare entrambi oggetto di sequestro. Egli quindi non possiede alcun altro conto corrente o deposito titoli in altre banche italiane o estere, e sfida chiunque a provare il contrario».

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Categorie: Economia&Aziende

Per la Cgia la deflazione è come nel 1959, Vicenza ha il record negativo: l'influenza del flop della Banca Popolare di Vicenza

Domenica 24 Luglio 2016 alle 10:50
ArticleImage La Cgia di Mestre ha sentenziato: tra le province dove la deflazione è più evidente il primato negativo spetta a  Vicenza col - 0,8%, un record italiano: questo significa che la domanda è calante e che i prezzi al consumo scendono. Al fenomeno non può essere estraneo (anzi ne è di sicuro un fattore moltiplicatore se non originario) il flop della Banca Popolare di Vicenza che ha tolto oltre sei miliardi di euro dalla disponibilità di oltre 118.000 soci, di cui più di un terzo vicentini, e che sta penalizzando tutto il contesto economico indotto del territorio. Sempre secondo la Cgia di Mestre, i prezzi al consumo in generale sono diminuiti dello 0,2% nel primo semestre del 2016 e si fa il paragone, commenta Il Corriere del Veneto, «con il 1959, quando si registrò una variazione dei prezzi negativa; ma si sottolinea che allora il prodotto interno lordo cresceva al ritmo del 7%, mentre ora si stanno rivedendo al ribasso le stime per il rialzo di quest'anno, inizialmente dato attorno all'1%».

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Categorie: Politica

Jacopo Bulgarini d'Elci e tutto il consiglio comunale il 10 maggio reclamavano il cambio di rotta della Fondazione Roi e di Vicenza. Ora dove sono? In un vigneto di Gianni Zonin?

Domenica 17 Luglio 2016 alle 11:07

"Il consiglio comunale alla Roi «Bilancio, poi via tutto il cda». «Servono figure nuove, di acclarata competenza e specchiata moralità» Bulgarini ammette: c'era un sistema di potere che non si poteva discutere": così titolava Il Corriere del Veneto l'11 maggio 2016 il resoconto di Elfrida Ragazzo di un coraggioso '"outing" di denuncia del sistema di potere (intorno alla BPVi di Gianni Zonin, suo ex presidente, Giuseppe Zigliotto, membro del suo Cda e allora presidente di Confindustria Vicenza, e i loro fans, ndr) che Jacopo Bulgarini d'Elci aveva messo in scena la sera prima nella seduta di Consiglio Comunale dedicata al caso della Fondazione Roi: «A Vicenza c'era un oggettivo sistema di potere che non si poteva mettere in discussione: neanche io l'ho fatto, non ne ho avuto la forza».

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Delle cinque banche italiane più esposte per i crediti in sofferenza, tre sono le venete BPVi, Veneto Banca e Banco Popolare

Sabato 9 Luglio 2016 alle 10:40
ArticleImage Npl, banche venete fra le più sofferenti «Atlante 2 per smaltire la spazzatura»
di Gianni Favero, da Il Corriere del Veneto
Delle cinque banche italiane maggiormente esposte al problema dei crediti in sofferenza, tre sono venete. Secondo la classifica stilata da Forex Info sui cosiddetti Npl (Non performing loans), Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Banco Popolare seguono infatti a ruota il Monte dei Paschi di Siena, finito in queste ore al centro dell'agenda economica e politica nazionale. I crediti deteriorati sono soldi che negli anni gli istituti hanno prestato e che non sono tornati indietro, con possibilità di recupero nel complesso non più che frazionali. È il male dentro la pancia delle banche, costrette a ricapitalizzare per poter continuare a fare il loro mestiere, in pratica a cercare altrove tutto quel denaro venuto meno. È un passo toccato sia alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca, alla fine diventate di proprietà del Fondo Atlante, sia al Banco Popolare, diretto al matrimonio con Bpm.

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Confindustria PaTreVi: prove di aggregazione tra Padova, Treviso e Vicenza, modello Cuoa

Martedi 28 Giugno 2016 alle 09:19
ArticleImage Se i Master del Cuoa vanno verso la Luiss romana con Giuseppe Zigliotto, già membro del suo Cda, a puntare in alto e se per le altre attività ci si orienta alla Niuko (una bella modifica mediatica e marketing di Newco, new company di Confindustria Vicenza e Confindustria Padova), ecco la, più grande, chiave di lettura complessiva: Confindustria PaTreVi.
È scattata ieri, all'assemblea privata di Confindustria Padova, la «fase 2» del percorso di integrazione tra l'associazione territoriale locale e le consorelle di Vicenza e Treviso. Dopo una prima fase sperimentale, si è perfezionato il meccanismo che consente a ciascuno dei seimila aderenti alle tre associazioni confindustriali di accedere ai servizi dell'una o dell'altra.

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BPVi, indagini del Csm. Giovanni Legnini: faremo sollecitazioni sul passato

Sabato 25 Giugno 2016 alle 11:59
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L’appuntamento è per giovedì 30 giugno. Quando il presidente del tribunale e il procuratore capo di Vicenza, Alberto Rizzo e Antonino Cappelleri, compariranno di fronte al Consiglio superiore della magistratura per fare il punto dell’inchiesta su Popolare di Vicenza. Un incontro che il Vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, ieri a Padova, ha precisato come «chiesto dai vertici del Palazzo di giustizia di Vicenza. Non siamo stati noi a convocarli in maniera punitiva o altro». L’obiettivo è doppio: coordinare l’inchiesta in corso su Bpvi e capire come mai ci siano stati in passato ritardi, archiviazioni e denunce non prese in seria considerazione.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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