Archivio per tag: Idv

Categorie: Politica

Fiducia: premier ai minimi, su LN, giù Pdl, Pd e Udc

Mercoledi 21 Aprile 2010 alle 05:01
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La fiducia in Silvio Berlusconi resta ai minimi storici, come quella nel governo, mentre cresce a livelli record la fiducia nella Lega.

Del calo ulteriore del Pdl non se ne avvantaggiano i partiti di opposizione: perdono ‘quota', infatti, sia il Pd che l'Udc, mentre resta stabile l'Idv.
È quanto emerge dal sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia degli italiani nei confronti di Silvio Berlusconi, del governo, dei ministri e dei partiti.

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Categorie: Politica, Eventi

L'on. Luigi De Magistris giovedì a Vicenza

Martedi 20 Aprile 2010 alle 14:39
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Idv  -  Il giorno 22-04-10 alle ore 21.00 presso la Sala Conferenze Chiostri Santa Corona a Vicenza l'onorevole Luigi De Magistris sarà ospite durante un pubblico incontro organizzato da IDV Giovani Vicenza. Oggetto del pubblico dibattito sarà un confronto sul futuro del Centro Sinistra.
Assieme a De Magistris saranno presenti tra i relatori l'On.Borghesi, Rudi Russo, Coordinatore Nazionale Giovani IdV , Ovidio Attanasio, Vice Coordinatore Nazionale Giovani IdV, Giuseppe Marino, Responsabile Nazionale Comunicazione Giovani IdV

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Categorie: Politica

Milioni (Idv): Lega Nord e Pd, i competitor

Martedi 30 Marzo 2010 alle 16:27

Un altro documento riservato a VicenzaPiù, alle sue testate web e a tutti nostri lettori ci arriva da Marco Milioni, giornalista e candidato Idv, noto anche ai nostri lettori come titolare della rubrica di tecnologia e autore di alcune inchieste


Marco Milioni, Idv e giornalistadi Marco Milioni
Le urne per le regionali si sono appena chiusa ma è già possibile trarne un buon insegnamento, anche sul piano personale. Da candidato indipendente posso dire di essere soddisfatto per quello che ho detto. La mia è stata una campagna molto civica e poco politica: le 192 preferenze accordatemi dagli elettori (96 delle quali arrivano dal capoluogo berico) sono più o meno il risultato che attendevo, anche in considerazione del fatto che al sottoscritto, catapultato qui all'ultimo momento sull'agone politico, interessava più il messaggio e la testimonianza che la possibilità materiale di correre per un posto da consigliere regionale.


L'IDV. Il partito che ha ospitato la mia corsa da indipendente, l'IdV, ha ottenuto un risultato discreto se confrontato con le scorse regionali, ma non buono se confrontato con quanto ottenuto in altre province venete come Venezia, Verona e Padova.

L'IDV a Vicenza è ancora un partito bambino che dovrà crescere e radicarsi: la qual cosa si potrà ottenere solo avendo in mente tre concetti precisi.

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Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione

Nelle regionali vincono anche i nostri media

Martedi 30 Marzo 2010 alle 01:53

VicenzaPiù n. 188, in edicolaNonostante la sconfitta della campagna per la presidenza del Veneto, alcuni candidati vicentini del Pd hanno di che gioire per lo meno per il consenso ricevuto dai loro elettori.
A spoglio non ultimato in Provincia ma riferito a 96 comuni su 121, Vicenza capoluogo inclusa, nel Pd il più votato (e a questo punto tra i sicuri eletti) con 8.047 preferenze è Stefano Fracasso, l'ex sindaco di Arzignano, seguito da Giuseppe Berlato Sella (ex sindaco di Schio) con 7.472 voti, Claudio Rizzato, già consigliere regionale, con 4.985 preferenze e Mauro Beraldin scelto da 3.665 elettori (ripetiamo in 96 comuni su 121 Vicenza inclusa). Seguono a distanza Cristina Ruffato, Eleonora Bertin, Mario Marobin e Franca Bartolomei.
Una curiosità: 3 dei primi 4 candidati vicentini del Pd hanno scelto anche VicenzaPiù e le sue testate web per proporsi agli elettori.

Rimanendo in quest'ambito (autorefernziale, lo confessiamo), ma dovendoci per il momento limitare ai dati certi e disponibili di Vicenza capoluogo (112 sezioni scrutinate su 112), il secondo più votato della Lega Nord è Roberto Ciambetti, anche lui quasi sicuro eletto e ... inserzionista di VicenzaPiù, mentre a livello di simbolo ha utilizzato VicenzaPiù l'Alleanza di Centro, una componente della coalizione vincente.

E come unico eletto a Vicenza dell'Udc ci dovrebbe essere, dai primi dati arrivati, Raffaele Grazia, il cui banner campeggia in tutte le nostre testate web!

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Categorie: Politica, Famiglia

Studenti poveri a Montecchio:pane e acqua

Martedi 23 Marzo 2010 alle 15:19
Marco Milioni, Idv   

 

Il sindaco leghista lascia a pane e acqua gli studenti poveri.
Milioni (IDV): andate a casa della Cecchetto e della Donazzan a manifestare il vostro sdegno

Il sindaco leghista di Montecchio Maggiore (VI) Milena Cecchetto lascia a pane e acqua i bambini i cui genitori non avrebbero pagato la quota della mensa scolastica. La mossa è sostenuta dai compagni di cordata di una amministrazione marcata Lega e PDL. La stessa maggioranza che governa la regione Veneto da 15 anni. La stessa maggioranza che dalla regione solo per la primavera del 2010 prevede di dare alle scuole private ben un milione e 200mila euro alle scuole private.

Prendere ai poveri per dare ai ricchi. Perché il servizio mensa delle scuole pubbliche deve essere a pagamento? Perché non si tolgono i contributi alle scuole private per evitare che casi come quelli di Montecchio non si verifichino più? E perché dei bambini inermi sono stati umiliati davanti ai loro compagni lasciandoli in mensa soli con un tozzo di pane? Il sindaco Cecchetto prevede lo stesso trattamento per i figli dei conciari evasori?

Questo è il centrodestra di Milena Cecchetto e dell'assessore regionale all'istruzione Elena Donazzan (PDL), due donne che nella migliore delle ipotesi non capiscono nulla. Al cittadino che paga le tasse e che paga salata la mensa scolastica do un consiglio: vada a casa delle due signore (o al limite nelle sedi istituzionali che hanno la sfiga di ospitarle) e urli loro in faccia il suo sdegno. Cominciamo ad incazzarci senza se e senza ma. Questi ci rubano il futuro, arrestiamoli finché siamo in tempo. Tra un'oretta sarò sotto il comune di Montecchio per volantinare...

Marco Milioni
candidato indipendente per l'IDV alle regionali 2010 del Veneto, collegio provinciale di Vicenza web: http://marcomilioni.blogspot.com ; e-mail: [email protected] ; telefono: 392-2965555

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Categorie: Politica, Informazione, Fisco

Sistema Arzignano e silenzio dei candidati

Martedi 23 Marzo 2010 alle 04:49
Marco Milioni, Idv    

 

Marco Milioni (Idv)Da molte settimane la cronaca giudiziaria vicentina produce uno stillicidio di notizie senza precedenti. L'inchiesta della magistratura berica sulle imprese di Arzignano ha scoperchiato una pignatta maleodorante. Di fatto l'intero distretto della concia, vuoi per grane penali, vuoi per grane tributarie, è sotto inchiesta. Ovviamente le indagini penali e il giudizio relativo spettano alla magistratura. Sul piano politico però si tratta di una rogna in pieno stile che ha trasformato Arzignano nel capoluogo provinciale del malaffare. Duecento milioni di euro di evasione per un giro d'affari pari ad un miliardo di euro sono la cifra di un sistema che ha debordato da ogni recinto.

Ricordo al contempo che siamo in piena campagna elettorale e che è sacrosanto che i cittadini possano meditare le proprie scelte anche in considerazione di eventi come quelli collegati alla cosiddetta operazione "Pelli Sporche". Sì perché se di sistema si tratta non è pensabile che un giro di ruberie tarato sul miliardo di euro si sia materializzato solo grazie ad un comandante infedele della Guardia di Finanza, ad un paio di funzionari birichini dell'agenzia delle entrate e ad un gruppetto di consulenti fiscali pronti al rito dell'unzione per interposta persona.

Bisogna salire di grado e pensare che un sistema colossale non si può occultare per lustri senza la copertura del livello politico. Gli imprenditori rimasti invischiati nell'inchiesta sono nomi che pesano in provincia di Vicenza. Nomi che hanno (o che hanno avuto) referenti partitici ben precisi: in primis nel centrodestra, ma pure nel centrosinistra. Eppure durante questa campagna elettorale per le regionali venete non ho sentito alcun lamento, alcun dubbio sollevarsi soprattutto da chi nel centrodestra regge le sorti della provincia e della regione da un quindicennio. Stesso silenzio anche dalla maggior parte dei candidati di ogni schieramento. Perché? E quale percezione del loro territorio hanno lorsignori? Su alcune testate venete giustamente qualche sparuto notista si è posto queste domande. Purtroppo il silenzio, anche dei media, è pressoché totale. Come candidato (che di mestiere fa il giornalista) ho provato a smuovere un po' le acque con un paio di interventi pubblicati sul mio blog elettorale il 10 ed il 12 marzo. Domenica 21 marzo sono sceso nella centralissima piazza Castello, armato di megafono, per dare conto di tutto questo ai vicentini, ma la mia città e la mia provincia sembrano narcotizzate.

E tutto ciò capita in un momento particolare. Un momento in cui la crisi economica, le ore di cassa integrazione e i licenziamenti, stanno mettendo alla corda un sistema come quello arzignanese nel quale fior di imprenditori negli ultimi trent'anni almeno hanno fatto fortuna. Sicuramente lavorando molto, ma anche grazie al sistematico spregio delle regole fiscali, di quelle relative alla protezione ambientale e grazie ad un ricorso incessante a manodopera clandestina. Zermeghedo, Arzignano, Chiampo, Montebello, Montorso, Trissino e altri comuni del comprensorio pagano da anni un tributo silenzioso al comparto. Un tributo in morti ed ammalati di tumore, complice un sistema sanitario che non ha mai calcolato e contabilizzato a dovere le patologie tipiche, la contaminazione ambientale dovuta al distretto della concia: una bomba ecologica che deflagra continuamente da anni e della quale non si può parlare perché la concia con le sue devastazioni a Vicenza è un tabù, un santuario votato agli "schei" che politica, associazioni di categoria, finanche i sindacati hanno deciso di non violare finché l'albero, seppur venefici, dava i suoi frutti e la sua ricchezza. Non importa come questa arrivasse.

E viene da ridere se si pensa alle crociate dei big nazionali della Confindustria per espellere gli associati che pagano il pizzo. Perché l'Assindustria di Vicenza non chiede conto ai propri iscritti conciatori del verminaio "made in Arzignano"? Perché inquirenti e giornalisti della grande carta stampata non cominciano a seguire la traccia delle logge deviate sotto le cui volte si incontrano personaggi assai vari? Tra questi vi sono per caso imprenditori, politici, magistrati, faccendieri, emissari della criminalità organizzata, uomini della finanza e del mondo bancario? A Vicenza una vera Tangentopoli non è mai scoppiata. Siamo tutti anime sante benedette dalla Madonna di Monte Berico? Sarebbe ora di fare un po' di chiarezza. Gli esponenti del partito che mi ospita sono pronti a scendere in campo anche facendo ricorso ad esposti e interrogazioni parlamentari. Che diritto abbiamo di lasciare queste macerie e questi miasmi a chi verrà dopo di noi?

Marco Milioni
candidato indipendente per l'IDV alle regionali 2010 del Veneto, collegio provinciale di Vicenza

web: http://marcomilioni.blogspot.com ; e-mail: [email protected] ; telefono: 392-2965555

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http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/tanfo-mafioso-nel-centrodestra-berico.html

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Categorie: Politica, Fisco

Il sistema Arzignano, la mafia e non solo

Domenica 21 Marzo 2010 alle 18:42
Carlo Rizzotto, Idv          

 

ArzignanoPer il sistema Arzignano, possiamo parlare del sistema vicentino, del sistema Mafia a Vicenza e del terreno di coltura che il sistema mafioso ha trovato nei vicentini .
Possiamo parlarne a lungo, potrei raccontare molte situazioni, aspetti della illegalità nella nostra provincia.

E' un problema che già abbiamo affrontato denunciando la realtà vicentina in un forum molto seguito pochi mesi orsono.
Per quanto riguarda Arzignano, ogni cittadino con un minimo di etica e sensibilità civica sapeva in cuor suo come il sistema funzionava.
Questi cittadini non hanno necessità di leggere i giornali, attendere dopo 30 anni che qualcuno aprisse il coperchio.
Porsche e belle donneAvevo 8 anni a fine anni 60 quando già mio padre, semplice operaio di una ditta metalmeccanica, mi raccontava il sistema e come i controllori facevano prelevare il denaro senza toccarlo: il sistema giacca riposta in entrata e se prima di andarsene ...
Non ci svegliamo oggi, siamo svegli da molti anni e penso che il sottoscritto, da quando da cittadino si è interessato alla cosa pubblica, ha sempre denunciato la realtà vicentina in tutti gli aspetti, pagandone le conseguenze pesantemente .

Quello che più mi preoccupa sono sindaci ed ex, amministratori provinciali, regionali, parlamentari, che sono e saranno 'paroni' a casa nostra, che oltre agli odori non abbiano mai annusato il sistema.
Eppure le denunce dei redditi sono pubbliche. Qualcuno si scordava anche di pagare la tassa dei rifiuti, eppure arrivavano le escort, in parcheggio al centro le Porsche cambiate ogni 6 mesi, i viaggi all'estero ...
Ma il crocefisso, portato come vessillo dell'essere padani e profondamente cattolici, è quello dei due ladroni o l'altro?
Ho l'impressione che da destra a sinistra più che paroni abbiamo tolleranti ladroni.

Carlo Rizzotto

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Categorie: Politica

Un Veneto diverso è possibile? Molla la Lega

Domenica 21 Marzo 2010 alle 14:29

Carlo Rizzotto, Idv                  

Carlo Rizzotto (Coordinatore Prov. Idv)La politica che ci coinvolge ogni giorno , assai prima della delocalizzazione industriale, ha de - localizzato, determinando la fine della politica popolare, consentendo a lobby economiche il controllo totale della programmazione e della gestione del territorio al solo fine speculativo .
Se si osserva il territorio da una posizione privilegiata , limitandosi alla sola provincia di Vicenza , si nota che la cementificazione è quasi totale, con una rete di strade impressionante - i centri urbani si susseguono con continuità , le zone dedicate all'agricoltura sono limitate ed inserite tra strade , industrie , centri commerciali e urbani ad alta intensità abitativa con un livello di inquinamento che supera in ogni stagione dell'anno i valori stabiliti dalle norme europee . Non esiste in tutto il territorio veneto un poligono industriale da definirsi tale, dove sia possibile recarsi al lavoro in un tempo accettabile utilizzando un servizio pubblico. È facile dedurre che le scelte fatte in questi ultimi venti anni dalla politica non abbiano certo avvantaggiato la grande Comunità! Ma sono necessarie nuove strade, autostrade , tangenziali , rondò , centri commerciali , di conseguenza non c'è un angolo in cui non vi sia un progetto di cementificazione. L'agricoltura è scivolata verso un impoverimento senza ritorno, così come la nostra salute.
Quello che non si vede e che sta sotto (grazie al silenzio di molti e nell'indifferenza di alcune istituzioni) condizionerà per sempre la vita e il futuro di molte comunità. Secondo il rapporto dell'ecomafia, il Veneto è tra le primissime regioni in Italia. Certamente il futuro che ci rimane non sarà facile, ma innanzitutto essere consapevoli che la situazione è grave e non è più possibile sottrarsi alle proprie responsabilità delegando agli "altri" la determinazione di un futuro che è anche nostro.
Sviluppo, Crescita, Competitività, Rilancio di una politica industriale e commerciale innovativa, poligoni industriali ben definiti e sinergici, la via alta dello sviluppo sono il risultato di una programmazione democratica dell'economia, di conseguenza la Famiglia, la Scuola, l'Ambiente, la Cultura, la Sanità , la Solidarietà , la Legalità non dovrebbero essere solo linee guida ma priorità all'interno di una programmazione amministrativa. Il Domani dipende dalle scelte fatte oggi. Un altro Veneto è possibile, ma è necessario il ritorno immediato della Legalità, in tutti i settori . Nulla succede fortuitamente, sia in negativo che in positivo. L'economia e i servizi di una società sono sempre il risultato di una programmazione ...
E' possibile riconsegnare il nostro futuro a coloro che governano il nostro Veneto da 15 anni?


Carlo Rizzotto - Coordinatore prov. IDV Vicenza - candidato per Italia dei Valori - Regionali 2010

 

 

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Categorie: Politica

Squallida campagna anti Lega

Mercoledi 17 Marzo 2010 alle 00:07

Roberto Ciambetti        

"Squallida campagna anti-Lega: post cattocomunisti, giustizialisti ed ex dorotei incalliti hanno un solo programma, attaccare la Lega e la politica dell'onestà"

"Povertà di idee e meschini tentativi per carpire il voto ai Veneti: per la maggioranza dei nostri avversari, Udc, Pd, Idv, non c'è programma da discutere, non ci sono idee e progetti da sottoporre agli elettori, c'è solo da attaccare a testa bassa la Lega. Anziché parlare dei problemi dei Veneti, anziché controbattere alle nostre proposte programmatiche, corpose e dettagliate, si tenta di screditare la Lega con argomentazioni inesistenti. E' incredibile poi il fatto che alcuni oggi usino l'idioma veneto per rivolgersi agli elettori, mentre fino a poche settimane fa, in Consiglio regionale o nei giornali, parlavano contro l'uso della lingua veneta: non c'è limite alla vergogna e all'incoerenza e spero che gli elettori veneti capiscano lo squallore di chi cerca di turlupinarli. Stiamo assistendo ad una campagna elettorale che gli epigoni del passato, i profughi del doroteismo per non parlare dei post-cattocomunisti e dei giustizialisti- inquisitori esperti del processo indiziario, hanno impostato attaccando la Lega. Del resto questa piccola-grande Lega, criticata e incompresa nei salotti buoni dei radical chic, ma capita dal popolo, sta dimostrando con i suoi ministri, con i suoi amministratori locali, coerenza e lealtà verso i propri alleati ma anche grande capacità operativa. Basterebbe citare i risultati straordinari nella lotta alla mafia o nelle azioni di contrasto all'immigrazione clandestina: gente come Roberto Maroni ha reso un vero servizio alla nazione. Altro che i giustizialisti maestri della politica del sospetto o i parolai della sinistra cattocomunista a parole ma decisamente capitalista della peggior specie nei Cda di cooperative e banche! E' questa Lega del buon governo, delle riforme, dell'onestà, della lealtà che spaventa e contro questa Lega non ci sono argomentazioni serie, ma solo piccole calunnie, piccoli trucchetti da imbonitori di sagra. Io credo che il popolo Veneto non cadrà in questi tranelli meschini: del resto, se l'Italia non è naufragata lo si deve alla Lega, a gente come Tremonti, Calderoli, Maroni, Bossi, che sono lo specchio di una nazione che lavora, fatica e si sacrifica e no perde tempo in ciacole".

Roberto Ciambetti
Capogruppo Lega Nord Regione Veneto

 

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Categorie: Politica, Informazione, Fisco

Il Gruppo Mastrotto e il sistema Arzignano

Venerdi 12 Marzo 2010 alle 15:45

Marco Milioni, Idv         

 

Allego alla presente un comunicato con la preghiera di dare allo stesso la massima diffusione.
Il sistema che attorno alla concia viene disvelato in queste settimane deve fare riflettere su una classe politica vicentina, specie nel centrodestra, la quale da anni ha messo i controlli in secondo piano. Evidentemente in modo voluto.

Concia, il coinvolgimento del Gruppo Mastrotto disvela definitivamente il "sistema Arzignano"

Marco MilioniLa notizia diramata oggi dai media, locali e non, è dirompente. Il re della concia berica Bruno Mastrotto è finito nella maxi inchiesta sul distretto che da un annetto abbondante ha prodotto decine e decine di indagati, svariati arresti e che si concentra su un giro di evasione di almeno duecento milioni di euro per un giro d'affari pari ad un miliardo e più. Conscio che l'inchiesta farà il suo corso, a questo punto non è solo la fattispecie penale che va puntualizzata. Gli accertamenti della magistratura e della Guardia di Finanza non sono che la disvelazione finale di un sistema completamente marcio. Da anni le voci circolavano nei palazzi della politica, nelle caserme, negli uffici giudiziari. Poche settimane fa il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin del Pdl aveva descritto le notizie relative all'inchiesta Dirty Leather come il risultato della iniziativa di un «manipolo di avventurieri». Non rendendosi conto (o peggio, omettendo) del fatto che il sistema della concia ha ormai tramutato Arzignano nella capitale provinciale del malaffare. Ora mi auguro che la giustizia accenda altri riflettori. A partire da quelli sulla qualità ambientale. Nella valle del Chiampo e dell'Agno il distretto della concia produce malati cronici e morti per tumore. Non sono mai state condotte indagini serie al riguardo. Come è concepibile che imprenditori che potenzialmente possono inquinare aria ed acqua seggano nei cda delle società intercomunali che gestiscono il ciclo idrico della zona? Da mesi, come giornalista, vado denunciando questo andazzo, ma la politica, anche ora che sono candidato, si sta voltando dall'altra parte. E la Confindustria vicentina tace. Spero solo che la magistratura ora arrivi anche al livello politico, senza la copertura del quale non si sarebbe arrivati a tanto sfascio. Il sistema che attorno alla concia viene disvelato in queste settimane deve fare riflettere su una classe politica vicentina, specie nel centrodestra, la quale da anni ha messo i controlli in secondo piano. Evidententemente in modo voluto.

Marco Milioni

candidato indipendente per l'IDV alle prossime regionali del Veneto, collegio provinciale di Vicenza

contatti: 392-2965555; [email protected] ; http://marcomilioni.blogspot.com

link originario: http://marcomilioni.blogspot.com/2010/03/arzignano-la-concia-deflagra.html

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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